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Le interviste di Artenaonline.it: Alberto Riccitelli

Inauguriamo con l’intervista ad Alberto Riccitelli, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Artena, il ciclo di interviste che artenaonline.it vuole indirizzare a tutti i componenti del consiglio comunale, anche grazie a voi.
I visitatori del sito possono infatti partecipare attivamente alle interviste, ponendo domande che saranno integrate in quelle che lo staff sceglierà di volta in volta. Maggiori informazioni circa questa iniziativa, sono reperibili a questo indirizzo:

http://artenaonline.it/2011/01/le-nostre-interviste-artenaonline-it-come-ponte/
Ponete le domande rispettando le regole riportate e saranno prese in considerazione per le interviste. Il nostro obiettivo è quello di creare un ponte tra amministrazione e cittadini, faremo il possibile per coinvolgere l’assessore/consigliere interessato anche nelle discussioni che seguiranno.

  1. Ci racconti la tua giornata tipo?
    La mia giornata è essenzialmente molto semplice, perché per molto tempo mi vede presente in comune, soprattutto all’interno dell’Ufficio Cultura, dove ho la possibilità di svolgere il mio compito amministrativo, ricevere gente e promuovere o organizzare eventi e collaborazioni; poi essendo ancora uno studente, seppur la vita amministrativa mi porta via molto tempo, porto avanti anche questo impegno, cercando chiaramente di riservare anche una parte della mia giornata sia alla famiglia che ai miei amici.
  2. Hai ricoperto – dentro l’amministrazione pecorari – il tuo primo incarico istituzionale: sei stato vicesindaco, poi assessore alle politiche giovanili e alla cultura. Da marzo hai visto riconfermato il tuo ruolo. Quali erano gli obiettivi che ti eri posto all’inizio del tuo impegno amministrativo? Quale è stato il modo di portarlo avanti?
    Si nella mia prima avventura amministrativa sono stato sin da subito assessore alla politiche giovanili e culturali, nonché vicesindaco. Fu quella una nomina per me veramente inaspettata, ma che mi inorgoglì e chiaramente mi caricò di numerose responsabilità sin da subito, e posso dire di averla portata avanti con impegno e soprattutto rispetto verso i cittadini, oltre che verso le istituzioni. Credo che questo mio modo di comportarmi in amministrazione, sia alla base della mia riconferma, perché quando ci si agisce con correttezza, equilibrio e impegno difficilmente le critiche scalfiscono l’operato. Ricordo che il mio primo intento fu quello di una sostanziale riorganizzazione dell’assessorato, soprattutto nel modo di rapportarsi con le associazioni, i gruppi o i comitati. Faccio due esempi molto semplici: nel 2004 nel solo periodo estivo vi furono ben 40 giorni circa in, cui vi era sovrapposizione di manifestazioni, con notevole dispersione di risorse, personale, e naturalmente fruizione, oggi siamo arrivati a pochissimi giorni in cui vi sono più offerte culturali con un calo quasi del 100%. Inoltre non esisteva nessun tipo di modulistica ad hoc per le richieste all’Ufficio. Infine cito l’impegno e il ruolo avuto nella ‘rinascita’ della Pro Loco e della Banda Musicale, passaggi questi entrambi presenti nell’allora programma elettorale.
  3. Visto il tuo precedente assessorato, quali pensi siano i temi su cui le politiche giovanili dovrebbero svilupparsi? Quali sono le necessitá che, secondo te, hanno i giovani di Artena? Puoi sentirti soddisfatto del lavoro che hai svolto fino ad oggi?
    Credo che la delega alle politiche giovanili sia un impegno veramente gravoso nel nostro comune perché ci si deve confrontare con una fascia di popolazione che ha molti e diversi interessi ed esigenze, alle quali rispondere senza la presenza di strutture e fondi adeguati è molto complicato. Comunque nonostante le molte difficoltà qualcosa è stato fatto, come per esempio il potenziamento della collaborazione fra scuole e biblioteca comunale, un progetto per la realizzazione delle nuove cartoline, al quale parteciparono molti giovani, la presentazione di numerose richieste per il consiglio comunale dei giovani, e solo per citare un’altra attività un elettronic music festival nel 2005 e la prima esperienza della carta giovani, che promossi io nel 2007/2008. Questi sono alcuni impegni presi, ma non bisogna dimenticare che in nessuna manifestazione che si realizza i giovani devono sentirsi esclusi. Concludo con una riflessione: spesso ci viene chiesto cosa si fa per i giovani ma siamo sicuri che poi i giovani abbiano sempre dimostrato il loro impegno? Quanti sono i giovani impegnati in politica, quante sono le associazioni giovanili, quanti quelli impegnati nel sociale o nella cultura? Dico questo senza un tono di sfida ma come sprone, perché sappiamo tutti che la risposta è pochi, troppo pochi.
  4. Quali sono state le proposte che hai presentato al momento della tua candidatura? A quali progetti stai lavorando oggi?
    La stesura di un programma è un lavoro molto lungo e complicato, che naturalmente va svolto mettendosi tutti sullo stesso livello, ascoltando i cittadini e trovando le soluzioni ai problemi della città. Quindi spesso le proposte non nascono da un singolo ma dalla condivisione di esperienze e riflessioni. Detto questo un punto che mi stava molto a cuore e che sto cercando di portare avanti al meglio, riguarda la creazione di un polo culturale concentrato fra l’ex granaio borghese e il palazzo delle suore, riattivando quest’ultimo come punto aggregativo della città e fornendo il granaio di servizi come la biblioteca. Infatti proprio nell’ultimo periodo festivo abbiamo completato lo spostamento della biblioteca comunale al pian terreno del granaio, fornendo alla stessa una ubicazione migliore, maggiore centralità e visibilità, oltre alla realizzazione di punti internet gratuiti e wifi. Questo è un progetto alle fasi conclusive, ma stiamo anche realizzando una nuova edizione del carnevale artesene più ricca e corposa degli anni scorsi, stiamo predisponendo un calendario di presentazioni di libri con cadenza mensile fino all’estate, stiamo per realizzare, il 28 gennaio, un convegno sulla donazione di organi, in collaborazione con l’associazione malati di reni di Colleferro, un incontro col professor Mandelli, che mi ha rassicurato circa la sua presenza, e naturalmente mostre ed eventi per i prossimi mesi, che man mano avrò il piacere di pubblicizzare.
  5. Non hai mai pensato di sfruttare le nuove tecnologie (magari un profilo facebook che faccia da sportello “ascolto virtuale”) per raccogliere proposte, suggerimenti e feedback sul lavoro svolto?
    Sinceramente non sono un grande esperto di tecnologia, ma credo che su questa vostra proposta si possa ragionare positivamente, anche se ribadisco che chiunque ha bisogno di un confronto può sempre chiamarmi o venire in comune senza problemi.
  6. In occasione del tuo primo mandato molti giovani ti hanno sostenuto dandoti il voto. Gli stessi giovani che, anche nei mesi precedenti la tua rielezione, ti hanno criticato perchè speravano che la tua presenza dentro l’amministrazione li potesse coinvolgere di più, e potesse essere un ponte tra le loro esigenze ed il governo della città. Cosa ne pensi? Come rispondi?
    Beh su questo punto devo dissentire, il fatto che molti giovani siano stati miei elettori la scorsa tornata elettorale lo state affermando voi, io so, conoscendo personalmente chi mi vota, che il mio elettorato è ed è stato molto variegato come fascia d’età, e non certamente catalogabile come un elettorato di ragazzi. Comunque io sono sempre a disposizione dei miei concittadini e soprattutto dei miei coetanei, per i quali sinceramente non mi sembra che non mi sia impegnato nel corso di questi anni. Dal punto di vista delle critiche, che ho avuto occasione di leggere su artenaonline, non posso giudicare che siano state portate da giovani, visto che tutti si celavano dietro uno pseudonimo, e poi sinceramente, pur rispettandole, non rispondo visto che si basavano spesso su congetture personali piuttosto che suoi fatti.
  7. Come giustifichi le tue assenze nei vari ultimi appuntamenti di natura culturale (mafia export, Oliviero Beha, per citarne alcuni)?
    Su questo punto credo che quanto meno la domanda sia mal posta, perché per prima cosa posso elencare un lista di eventi e manifestazioni ai quali ho presenziato, e vi posso assicurare che è molto corposa, poi forse si dimentica che il fatto che sia assessore non preclude che si possa avere una vita privata, fatta talvolta anche di impegni importanti, e infine ricordo che negli eventi citati nella domanda sono stato io a proporre una delibera in Giunta, a far stampare il materiale pubblicitario, a mettere a disposizione la sala ed il personale comunale: ciò dimostra che pur non essendo stato presente, mi sia messo al lavoro per la realizzazione dell’evento stesso.
  8. Viviamo in una città di rilevante importanza storico-culturale. Hai mai pensato, sull’esempio dei comuni limitrofi, di lavorare sinergicamente creando connessioni con altre realtà culturali (ad es. università, musei) ospitando tavole rotonde, convegni o conferenze?
    La promozione artistico-storico-culturale è alla base del mio impegno amministrativo, perché promuovere Artena, vuol dire di riflesso far crescere e sviluppare la città stessa. Uno dei grandi progetti che ho in mente e su cui sto lavorando, anche se avrà una ricaduta nel lungo periodo, è quello di predisporre una valida offerta culturale e turistica del nostro paese, che abbia fra le sue prerogative la possibilità di visitare i nostri monumenti, il nostro centro storico, le nostre chiese, la biblioteca francescana magari, unendo anche l’enogastronomia e le nostre tradizioni; insomma un sunto di quello che è Artena. Capiterete naturalmente che per farlo ci vuole tempo, strutture adeguate e la inevitabile collaborazione di tante persone e enti. Ma ci sto lavorando e intendo portarlo avanti nei prossimi anni. Ciò, è chiaro, non esclude che finora abbiamo esportato il nostro paese attraverso la partecipazione a convegni, mostre, fiere e naturalmente continueremo a farlo.
  9. Non ti abbiamo mai visto partecipare attivamente ad una discussione su artenaonline, come mai? Non ritieni sia importante il contatto diretto con i cittadini? O pensi che il web non sia lo strumento adatto?
    Ho partecipato una sola volta ad una vostra discussione mettendo nome e cognome, e fui aggredito a livello dialettico in un modo che non rientra nel mio modo di discutere, quindi ho preferito evitare, soprattutto mi piace sapere con chi parlo e principalmente parlare e discutere con i fatti e non con le offese personali e con le supposizioni dette con l’anonimato. Ciò non significa che non sia un sostenitore del vostro lavoro, ad esempio ricordo una piacevole discussione con Davide ancora prima che nascesse artenaonline, nella quale apprezzai l’iniziativa, dicendo che come io ero stato un fondatore de L’Altratena, così era bello che un altro giovane facesse lo stesso per il web. Il confronto con i cittadini è alla base della normale vita politica e amministrativa e chi non lo sostiene ha perso in partenza la sfida, ma per confrontarsi correttamente quanto meno bisogna essere sullo stesso piano, anche sul web, quindi per poter dialogare con correttezza dovrei sapere con chi parlo, visto che chi ricopre una carica pubblica ha una visibilità che non mi sembra giusto celare dietro un falso nome o uno pseudonimo. Detto questo naturalmente ringrazio Luca e lo staff di artenaonline per le domande e per l’opportunità offerta, augurandovi di andare avanti nel vostro impegno sempre meglio. Grazie Alberto Riccitelli Assessore alle Politiche Culturali