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Musica dal Mondo: Foo Fighters, Wasting Light

In attesa di registrare Laura come autrice di artenaonline.it, pubblico con il mio nick una sua recensione.

Grazie Laura.

“Wasting light” è uno sfondo nero, un fuxia ed un verde psichedelico, la morbidezza delle melodie e l’elettricità del suono: l’adrenalina!

Dopo quattro anni da “Echoes, Silence, Patience & Grace (2007)” i Foo Fighters non potevano che scegliere un ritorno migliore. Il nuovo album è come se volesse fortemente comunicare con il mondo gridando che tutti possono ascoltare; ce n’è un per tutti infatti: sia per il fratello pop che per il padre rock anni 70, per l’amico hard rock e per l’amica tradita interiormente.
E’ un rifiugio, è uno sfogo, è un palco sul quale saltare, è l’apoteosi del divertimento.

Di forte impatto “Bridge Burning” canzone di apertura del cd che sembra come catapultarci sulla strada ardente di un asfalto estivo, che ci spinge a correre, che ci fa stringere i pugni carichi di energia e che prosegue nelle successive canzoni “Rope”, “dear Rosmary”, “White limo” per raggiungere poi la pace dei sensi attraverso “Arlandria” una delle migliori canzoni dell’album; significativa la frase: “Fame, fame, go away, come again so other day” la fama di un uomo che si trova a fare i conti con la vita privata. Allontanamento, delusione e rabbia per il protagonista nei confronti di una donna che continua ad ossessionarlo attraverso i ricordi.

Proseguendo giù di lì troviamo la tanto criticata “These Days” che sembra invece essere stata ricamata appositamente per continuare il viaggio iniziato con Arlandria con una forte riflessione sul tempo, l’orgoglio,l’amore; temi raccontati non tanto dalle parole quanto dall’intro di chitarra e la potente e graffiata voce di Grohl.

L’atmosfera va sempre di più a scaldarsi con le forti noti di “Black & Forth” e “ Miss the misery” che “rinnovano l’ambiente” dei Foos per culminare poi con “Walk”, migliore canzone in assoluto di Wasting Light che invece di segnare la fine di quella sfrenata corsa iniziata con “Bridge Burning” ci spinge a correre ancora più forte come se il punto d’arrivo fosse sempre più lontano “A million miles away”; percorso durante il quale è possibile perdersi per ritrovare il modo di imparare a camminare e parlare nuovamente: Walk distrugge tutte le catene ed i limiti, è un grido a squarciagola alla libertà.

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