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Un gesto vergognoso al cimitero di Artena

20 giugno 2012 visto 1.150 volte 2 Commenti Scritto da

Riceviamo e pubblichiamo questo articolo di Valentina Donnini.

Affido a questo articolo il dolore e la rabbia di un atto vile ed ignobile subito dalla mia famiglia, colpita in ciò che ha di più caro, il ricordo di un figlio scomparso.

Il 28 12 2001 mio fratello Raffaele è scomparso in un drammatico incidente, stravolgendo la vita della mia famiglia.

Aggrappandoci alla fede ed all’amore, abbiamo mantenuto vivo il suo ricordo in ogni gesto della nostra quotidianità. La cura e l’attenzione che dedicavamo tutti, mia madre per prima , alla sua tomba era ed è un esercizio fondamentale d’amore, nei confronti dell’unica forma terrena che abbiamo conservato di lui.

Purtroppo la sacralità di questo quotidiano gesto d’amore è stata violata, colpendo la mia famiglia in un posto profondo dell’anima a cui nessuno dovrebbe avere accesso, e che meriterebbe il rispetto e la distanza che si deve all’amore per un figlio, un fratello perduto.

Tra il 18 ed il 19 giugno una persona, che definire spregevole non sarebbe eccessivo, ha compiuto un gesto di disumana crudeltà, appiccando il fuoco sulla tomba di mio fratello, riducendo la lapide su cui abbiamo vegliato per anni, ad un odioso carbone che nulla ha a che vedere con la vita ed il carattere dell’uomo che vi riposa dietro.Questo è accaduto per ragioni che non conosciamo e che in fondo non hanno alcuna importanza, perché la gravità del gesto supera di gran lunga qualsiasi ragionevole motivazione.

Questo articolo non vuole raccogliere la pena o il supporto della gente. Scriviamo questo articolo con rabbia e lo rivolgiamo all’amministrazione.

Perché vorremmo che questo gesto, e questa sofferenza non tocchi più ad altri.

Il cimitero del nostro paese è spesso teatro di furti di vasi in rame, fiori, mancanze di rispetto di incivile crudeltà.

Ma quanto accaduto rappresenta il limite varcato dell’umana sopportazione. Per questo chiediamo, ed anzi pretendiamo dall’amministrazione un più attento monitoraggio del campo santo. Perché nessuno degli addetti si è accorto di nulla, per quanto evidente fosse il fatto, e questo evidenzia una carenza del personale addetto al cimitero di Artena. Questo vergognoso gesto non doveva essere permesso, non avrei dovuto scoprire il fatto con giorni di ritardo, e non dovrebbe essere permesso alcun comportamento che oltraggi il ricordo dei defunti.

Pretendiamo giustizia e pretendiamo che atti del genere non possano più ripetersi, e questo può essere possibile solo attraverso una più attenta sorveglianza dell’area cimiteriale.

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2 Commenti »

  • n. 1 - uhm ha detto:

    Eppure ormai Artena è piena di telecamere dalla dubbia utilità, sarà forse il caso di montarle dove potrebbero servire a qualcosa?

    • n. 2 - martina ha detto:

      Valentina,
      La mia personale solidarietà.
      Un abbraccio,
      m.

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