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Tra (soli) quattro giorni.

Mancano soltanto quattro giorni alla sospensione del servizio del trasporto pubblico locale di Artena, e non solo. In realtà sono stati coinvolti più di 60 comuni della Regione Lazio, tra cui appunto Artena, Valmontone, Lariano, Velletri, Zagarolo, Palestrina, etc.

Ma com’è andata la storia?

La regione Lazio con il pagamento dei corrispettivi per il trasporto pubblico locale è FERMA al Novembre 2011. Questo significa che le aziende TPL (trasporto pubblico locale) hanno sostenuto INTERAMENTE, e senza percepire NULLA dalla Regione, i costi di gestione per un intero anno di attività.

Preso atto di ciò, il 20 Novembre 2012, il Presidente di UNI.A.MO.LA (Unione Aziende Mobilità Lazio), Giuseppe Cilia, considerando che sarebbe stato materialmente impossibilie per le aziende TPL di erogare ancora il servizio (per i notevoli costi di manutenzione, di assicurazione e di carburante), decide di scrivere una lettera al Presidente della Regione Lazio, all’ Assessore alle Infrastrutture e lavori pubblici, politiche della mobilità e trasporti, ai Sindaci dei Comuni del Lazio, ai prefetti delle Province di Roma, Latina, Frosinone, Viterbo e Rieti e al Presidente della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.

Sostanzialmente in questa lettera (che si riporta qui sotto in allegato, ndr) si ricorda che la Regione Lazio non fa fronte al pagamento dei corrispettivi dovuti alle aziende TPL da più di 10 mesi, che le aziende di trasporto hanno dovuto fronteggiare da sole notevoli spese di gestione pur di garantire il servizio e che esse si trovano in uno stato prefallimentare non potendo più neanche garantire, in alcuni casi, gli stipendi ai loro dipendenti.

La regione Lazio viene quindi formalmente diffidata e messa in mora, dopo i continui solleciti da parte dell’ Ass.ne “UNI.A.MO.LA”. La regione viene intimata a pagare le spettanze da essa dovute (scadute il 30 ottobre 2012) entro 15 giorni dalla data di ricezione della lettera (cioè entro il 5 dicembre, poichè la lettera è datata 20 novembre).

Se il pagamento non avverrà entro la data stabilita, le aziende saranno costrette a sospendere il servizio a tempo indeterminato e finchè il pagamento non verrà effettuato. In caso contrario, come ricorda UNI.A.MO.LA, la colpa è addebitabile esclusivamente al gravissimo inadempimento della Regione Lazio.

Ecco che quindi il servizio verrà sospeso a partire dal 10 dicembre fino a data da destinarsi, o meglio finchè la Regione non deciderà di eseguire il pagamento dei corrispettivi arretrati.

Dopo la suddetta lettera, sei giorni dopo, il 26 novembre, ancora il presidente di UNI.A.MO.LA, Giuseppe Cilia, scrive una lettera all’ On. Corrado Passera, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, “l’ultimo e disperato tentativo per ottenere risposte e considerazione”.

Gli ricorda come queste aziende abbiano per un anno intero portato avanti faticosamente la gestione, dovendo far fronte  non solo a garantire un adeguato ed efficiente servizio di trasporto, ma anche a pagare i contributi e le retribuzioni ai dipendenti, a pagare il carburante, a sostenere i costi di manutenzione dei mezzi, i costi assicurativi, a pagare l’IRAP su un fatturato maturato ma non ancora incassato.

Il Presidente Cilia denuncia lo “stato di silente inerzia da parte dei referenti pubblici ed il trincerarsi dietro il blocco totale dei pagamenti e degli impegni del Dipartimento Programmazione Economica e Sociale della Regione Lazio”, che altro non fa che “abbandonare le piccole e medie imprese di trasporto al proprio destino”, mostrando “un’assoluta mancanza di considerazione che non lascia spazio al confronto, alla volontà istituzionale di trovare soluzioni”.
Infine ricorda ancora come “queste aziende continuano a lavorare nonostante la Regione si ostini a NON onorare i propri impegni, rendendosi sempre più gravemente inadempiente”.

Dopo questo ultimo tentativo da parte di Giuseppe Cilia, che si definisce un imprenditore che ha sentito l’ esigenza urgente di tutelare gli interessi ed i diritti delle società operanti nel settore del trasporto su gomma, il 29 Novembre la Regione Lazio prepara una determina (che verrà poi firmata il 30 Novembre) che rende operativo l’accordo tra Regione Lazio, Poste Italiane e Sace per il pagamento alle aziende del Tpl.

“Grazie a questo accordo – spiega l’assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti della Regione Lazio, Luca Malcotti – saranno erogati circa 70 milioni di euro, fondi che le imprese attendono da un anno. Le aziende del Tpl riceveranno quanto dovuto tramite la cessione del credito in un tempo stimato tra i 7 e i 15 giorni dalla presentazione della documentazione che, per quanto riguarda la Regione, è già stata predisposta”.

Perfetto. L’accordo sembra raggiunto, eppure dei soldi ancora nessuna traccia!

Abbiamo contattato l’Azienda di Trasporto Locale di Artena, Lanna Autoservizi, la quale ci conferma che al 90 % la sospensione del servizio è confermata. Forse quel piccolo margine di percentuale guarda a questi soli quattro giorni che restano per l’ultimatum annunciato da UNI.A.MO.LA.

Come le altre aziende TPL, anche Lanna Autoservizi ha dovuto sostenere autonomamente le spese di gestione per un intero anno di attività in cui ha comunque garantito il proprio servizio ai cittadini di Artena, e non solo.

Come ben si sa, il costo del biglietto (1 euro) non basta a coprire interamente il servizio che l’ azienda offre. Non siamo riusciti a capire a quanto ammonta ad oggi il credito che l’azienda vanta nei confronti della Regione Lazio, ma si parla pur sempre di notevoli cifre visto il lungo arco temporale che riguardano.

Che ruolo ha il Comune in tutta questa storia? Un semplice intermediario. Prende i soldi della Regione e li eroga all’azienda di trasporto pubblico locale per far fronte alle spese di gestione. Eppure, qualcosa non va.

Mentre risulta che il pagamento dei corrispettivi dovuti dalla Regione alle aziende di trasporto pubblico locale siano fermi a Novembre 2011, ci risulta che a Lanna Autoservizi questi siano stati corrisposti fino  ad Agosto 2011.

E i restanti tre mesi fino a Novembre 2011? I soldi sono rimasti nelle casse del Comune? Per quale motivo?

Il Comune ha pensato a qualche soluzione da offrire ai propri cittadini nel caso Lanna Autoservizi sospendesse il servizio a partire dal 10 dicembre 2012 fino a data da destinarsi?

Con la costanza e l’impegno che caratterizza da sempre Artenaonline, ci riserveremo di aprire un dialogo con le personalità istituzionali di competenza, in particolar modo con Giuseppe Costantini, assessore ai trasporti.

 

Ad maiora, semper!

 

(Alleghiamo i link della lettera alla Presidenza della Regione Lazio da parte di UNI.A.MO.LA, la lettera al On. Corrado Passera e la notizia dell’avvio del pagamento da parte della Regione Lazio):

http://www.osservatorelaziale.it/public/allegati/files/156.pdf

http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=3663

http://www.regione.lazio.it/rl_main/?vw=newsDettaglio&id=1929