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Fuoco alle polveri: il manifesto dei tre dell’ave maria

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Lettera aperta agli artenesi

Cari amici e amiche di Artena. Il prossimo 25 Maggio la nostra città sarà chiamata a scegliere il nuovo Sindaco e la nuova amministrazione comunale. Per la correttezza che ci ha sempre distinto, ci preme chiarire i motivi che ci hanno spinto a non candidarci in questa tornata elettorale. Avevamo pensato di proporre un nuovo modo di intendere la politica, una maniera nuova di amministrare attraverso la legalità, l’onestà, il dialogo con tutti e la trasparenza degli atti: purtorppo i nostri ideali si sono scontrati con la cruda realtà, fatta di compromessi, accordi, scambi di poltrone e interessi egoistici.

NOI NON ABBIAMO VENDUTO LA NOSTRA DIGNITA’ PER UN PEZZO DI PANE

come chi doveva rappresentare il nuovo che cambia, ma alla fine ha scambiato le proprie IDEE con qualche problema di giunta!!!

Caro candidato De Castris non volevi cambiare tutto? Come giustifiche nella tua lista gli ex consiglieri di maggioranza Petrichella? Come giustifichi l’appoggio dell’ex Sindaco dimissionario tanto criticato e sbeffeggiato, da te alla tua lista, solo qualche mese fa? Come giustifichi gli esponenti del PD che avevano chiesto la riconsegna della tua tessera di partito per la tua mancata adesione alle primarie?

SECONDO NOI QUESTO NON E’ IL NUOVO CHE AVANZA MA IL VECCHIO CHE RITORNA FIERI DELLA NOSTRA SCELTA

Resta vivo il nostro impegno a favore della collettività e ringraziamo tutti coloro che hanno creduto in noi e ci hanno sostenuto e incoraggiato.

Alberto Riccitelli Augusto Angelini Giuseppe Costantini

  • gianmarcomattoccia

    Riccitelli, Angelini e Costantini parlano di “un nuovo modo di intendere la politica, una maniera nuova di amministrare attraverso la legalità, l’onestà, il dialogo con tutti e la trasparenza degli atti”.

    Già nell’intervista che ci ha rilasciato Alberto Riccitelli (http://artenaonline.it/2014/04/capitola-anche-riccitelli/) si parlava di un progetto politico in itinere il cui esito sarebbe dipeso da una serie di fattori determinanti quali l’appoggio politico di determinati consiglieri (confluiti poi in altri progetti evidentemente più affini alla loro visione della politica e della città) e terreno politico da arare (a mio avviso già saturo viste e considerate alcune liste-corazzate-portavoti).

    Infatti si giustificano dicendo che “purtorppo i nostri ideali si sono scontrati con la cruda realtà, fatta di compromessi, accordi, scambi di poltrone e interessi egoistici.”

    A questo punto mi chiedo, in modo molto infantile, di quali compromessi ed accordi si parla? Scambi di poltrone? Interessi DI chi e portati avanti DA chi?

    Si parla di vendita della propria dignità per un pezzo di pane, addirittura.

    Dopo il post di Artenaonline sul voto di scambio (http://artenaonline.it/2014/05/dite-di-no-appello-agli-elettori/comment-page-1/#comment-86607) e dopo il video del Laboratorio delle idee (http://artenaonline.it/2014/05/riceviamo-e-pubblichiamo-denunciami-il-video-della-lista-artena-cambia-contro-il-voto-di-scambio/), l’opinione pubblica (noi di AOL in primis) sembra essere tutta concentrata su importanti riflessioni in merito, tutti che si rincorrono a fare la parte migliore sul voto di scambio.

    Eppure i fatti sono questi: qui si parla di “chi doveva rappresentare il nuovo che cambia, ma alla fine ha scambiato le proprie IDEE con qualche problema di giunta”.

    Io vorrei saperne di più, vorrei capire dai padri di questo “J’accuse” (Perugini, Angelini, Costantini) a cosa si riferiscono in particolare (l’invito personale a rispondere a questa discussione è chiaro mi sembra) dato che poi l’appello si rivolge direttamente al De Castris:

    “Caro candidato De Castris non volevi cambiare tutto? Come giustifiche nella tua lista gli ex consiglieri di maggioranza Petrichella? Come giustifichi l’appoggio dell’ex Sindaco dimissionario tanto criticato e sbeffeggiato, da te alla tua lista, solo qualche mese fa? Come giustifichi gli esponenti del PD che avevano chiesto la riconsegna della tua tessera di partito per la tua mancata adesione alle primarie?”

    Ora, quel che indubbiamente resta da capire è esattamente quest’ultima parte che riguarda direttamente l’appoggio (mai smentito?!) dell’ex sindaco dimissionario Mario Petrichella alla lista Artena Cambia.
    Se così fosse, onsestamente, quella spinta propulsiva al cambiamento e al rinnovamento non avrebbe più senso.
    Insomma, parliamoci chiaro, non ci sarà mai vero cambiamento se non tagliando i ponti a vecchi meccanismi politici che, fin quando continueremo a ritenerli indispensabili per arrivare alla meta, non ci abbandoneranno mai e staremo sempre lì, su due piedi, fermi, a promuovere il cambiamento agitando tra le mani slogan e markette di un passato che ritorna e che ci ostiniamo sempre ad accogliere in nome di un rinnovamento che si dice abbia bisogno di tutti, anche del sostegno di chi quel cambiamento per tutta la vita ha cercato di ostacolarlo o arginarlo in un confine molto stretto, dove forse i “Tre del Manifesto” sono stati confinati, in esilio, durante questa campagna elettorale.

    So che nessuno risponderà mai, perchè siamo all’ultima settimana delle elezioni e non credo si faccia una gran bella figura politica ad ammettere a pochi giorni dalla chiusura della burlesque elettorale l’appoggio diretto dei fratelli Petrichella alla lista Artena Cambia, però invito tutti a prendere parte alla discussione.
    E se non ora, anche dopo, per aiutarci a ricostruire le vicende che hanno determinato la Storia di queste elezioni, per saperne di più e per imparare dalla Storia, una volta per tutte, anche se ormai non si è più in tempo.
    “Fatto il misfatto!”