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Consiglio comunale del 08-08-14

In attesa di pubblicare i video del consiglio comunale del 08-08-14, riportiamo di seguito 3 comunicati riguardanti l’elezione dei rappresentanti dell’amministrazione comunale nella Comunità Montana e nel Consorzio Castelli della Sapienza, uno dei punti all’ordine del giorno.

Un comunicato è quello della lista Artena Cambia, che accusa un ennesimo colpo di maggioranza.

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“Dopo quanto accaduto al primo Consiglio Comunale sull’elezione del Vicepresidente credevamo che i colpi di mano della maggioranza fossero finiti.

Invece quello avvenuto nel Consiglio di venerdì ci dimostra che la maggioranza di Angelini non riesce proprio a seguire pratiche di buona politica” – dichiara Fabrizio De Castris, capogruppo della lista Artena cambia.

All’ordine del giorno del Consiglio comunale di venerdì 8 agosto c’era l’elezione dei rappresentanti dell’amministrazione comunale nella Comunità Montana e nel Consorzio Castelli della Sapienza.

“Alle opposizioni – prosegue De Castris – spettava un rappresentante in entrambi gli enti. Il Sindaco ha tentato di tutto per veicolare questa elezione e decidere lui chi mandare, anche all’interno della minoranza.

Alla fine, vista la volontà del nostro gruppo di difendere il diritto delle opposizioni a scegliere i propri referenti presso quegli enti, la maggioranza ha pensato bene di spostare i propri voti sul consigliere di opposizione Conti, della lista Impegno Civico”.

Armando Conti, con sei voti del Consiglio, ha scalzato il consigliere di Artena cambia, Silvia Carocci ed è stato eletto come rappresentante di minoranza presso il Consorzio Castelli della Sapienza.

“Tuttavia – conclude De Castris – viste le modalità in cui si è svolta l’elezione appare evidente che il consigliere Conti è tutto tranne che espressione delle minoranze”.

L’ altro, direttamente dal sindaco Angelini in risposta al precedente.

Felicetto Palco PP

“Dal gruppo di Artena Cambia ci aspettavano un comportamento più responsabile”

“Nell’ultimo consiglio comunale ancora una volta abbiamo avuto prova di quanto sia poco democratica la minoranza di Artena Cambia. Pretendevano – spiega il sindaco Felicetto Angelini – di far eleggere un loro rappresentante sia in comunità Montana che nei Castelli della Sapienza facendo di fatto fuori l’altro gruppo di minoranza rappresentato in consiglio, ovvero quello di Impegno Civico al quale avevano proposto la presidenza di diverse commissioni.

Noi invece abbiamo voluto che entrambe le minoranze fossero rappresentate in questi enti e quindi abbiamo lasciato libera scelta alle nostre donne ed ai nostri uomini che hanno deciso di portare Conti nei Castelli della Sapienza.

De Castris e Co. Dimostrano ancora una volta di rappresentare un modo di fare politica veramente vecchio che metodologie ancor peggiori del manuale cencelli.

Ancora una volta torniamo a ribadire che noi siamo pronti a qualsiasi tipo di confronto ma con coloro che rispettano la democrazia ed i loro compagni di banco e non con coloro che provano solo a fare i furbi”.

L’ultimo ( in ordine cronologico) del consigliere Armando Conti (Impegno civico per Artena), anch’egli in risposta a De Castris.

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Armando Conti, in qualità di capogruppo e consigliere di minoranza di “Impegno Civico per Artena”, è stato invitato dal Sindaco a concordare con l’altro capogruppo e consigliere di minoranza di “Artena Cambia”, Fabrizio De Castris, la rappresentanza della minoranza presso la Comunità Montana Monti Lepini e al Consorzio Castelli della Sapienza.

Non avendo accettato l’accordo proposto da De Castris riguardo l’esclusione della rappresentanza di Impegno civico per Artena a una delle due istituzioni, nonostante lo Statuto preveda che devono essere eletti in rappresentanza del Comune di Artena, un consigliere di maggioranza e un consigliere della minoranza, Conti, contesta la falsità riportata da De Castris nel nostro articolo “Artena,(non) cambia al consiglio comunale”, in quanto ritiene di rappresentare una seria politica di opposizione e, nel caso specifico, di aver solo rifiutato una proposta che voleva entrambi gli incarichi, alla Comunità Montana e al Consorzio Castelli della Sapienza, in mano al gruppo De Castris.

“Tale elezione- spiega Conti- svoltasi nella modalità prevista dalla legge, cioè a scrutinio segreto, è giunta per me del tutto inaspettata e si ringraziano tutti coloro che con libere elezioni hanno consentito a entrambe le minoranze di essere democraticamente rappresentate, una alla Comunità Montana dei Monti Lepini, affidata a Pecorari, e l’altra al consorzio dei Castelli della Sapienza, affidata a me”.

 

  • Adolfo Mele

    maggioranza – minoranza ??? de castris e’ PD , angelini e’ PD , e’ giusto che e’ andato qualcosa alla vera minoranza , conti , 
    unica vera lista civica. E poi piu’ schieramenti partecipano meglio e’.

  • Benny

    sul fatto di dare una rappresentanza per ogni lista di minoranza è stata secondo me la cosa giusta.

    Per quanto riguarda l’appartenenza al pd di de castris ed angelini, non mi sembra il caso di fare una questione di partiti.

    il partito democratico non si è presentato unito, ma a delle elezioni in cui si presentano liste civiche, non di partito.

    Quindi la maggioranza è angelini, la minoranza è de castris, il partito non c’entra niente.

  • antoniob

    Altroché se c’entra, c’entra tutto in questa rappresentazione farsa di un politicismo, o politicame -o ancora, nella migliore delle ipotesi, del divide et impera.
    Si osservino le cose nel merito, non ultima la delibera, suffragata da Talone e in buona sostanza votata dalla opposizione De Castris, sulla iscrizione a debito di bilancio (e come si vedrà, pure pagato con solerzia) di voci sulle quali come minimo s’aveva da indagare sulla attinenza delle attività svolte, e sulla congruità degli importi fatturati; ciò in presenza di un bilancio deficitario e sofferente, per il quale non parrebbe vero di fare accertamenti e porre condizioni, prima di semmaio dovere iscrivere a bilancio ulteriore debito.
    Ma come pure la tranquilla approvazione di una variante urbanistica, senza nemmeno richiedere di entrare nel merito dell’osservanza di altre normative attinenti l’attività svolta, o ad esempio imporre una tassazione straordinaria ….sempre pur parlando di un bilancio che urla e urge e soffre.
    Atteggiamento da quattro soldi intorno alla figura avanzata “banzai” della segretaria del PD di Artena, in un modo di fare che bada più che altro ad affermazioni personali da allocare in realtà di maggiore spessore, regionale o nazionale, che affatto si cura delle “minuzie” di cui sopra, che pure sono il sale dell’amministrazione.
    Una segretaria del PD locale che accetta il diktat del dirigente provinciale di partito -in un clima di cambiamento- per non osteggiare chi -all’interno del partito- s’è preso la briga di farsi appoggiare da dirigenti provinciali …diciamo discussi, così anche ottenendo di fatto quella diramazione d’ordine di scuderia che altrimenti avrebbe messo in seria discussione la propria vittoria alle elezioni comunali.
    Così dunque scontrandosi su questioni personalistiche e di principio, ma già in poche battute evidentemente, senza dividersi su contenuti di sostanza amministrativa.
    Un divide et impera già forse impostato prima, e che comunque ha funzionato …mioddio anche per l’opposizione divisa, non dimenticando che ad Artena una persona su quattro ha votato M5S alle europee.
    Si legga questo Benny, la lettera di un dirigente del PD ai propri compagni di partito, esasperato da quel che è stata la grande vergogna in Regione Lazio, regime sul quale e per il quale, Silvia Carocci ha ritenuto di dover obbedire all’ordine di non schierare legittimamente il nome del PD alle elezioni comunali.
    Perché mai, in nome di cosa, se non di un’anelata carriera politica personale, che Angelini, pizzicato in campagna elettorale e durante le abortite primarie, muove per farlgliela pagare e non la vuole far figurare, nonostante il gruppetto De Castris l’avanzi in ogni circostanza, così privandosi e privando delle più felici e innovative proposte, secondo ciò che è possibile e fattibile ?
    Il fatto è proprio come dice Adolfo Mele, ma de che stamo a parla’ ! Si tratta di pratiche retrò, di una politica sempre più attenta a questioni di natura personale e amicale, e nient’affatto attenta ai contenuti e alla sostanza delle cose, e che pure si preoccupa di tenere ben lontani tutti coloro che sanno dire e fare, questo pure con la complicità dei ragazzetti di Artena online, che si permettono di discriminare e scegliere loro chi abbia o meno buon diritto di dire e fare; così cuocetevi tutti nel brodo di inconsistenza e presunzione, facendovi al meglio i casi Vostri, ma la buona sorte e amministrazione di Artena non c’è, come non c’è mai stata, proprio a cusa di questo carattere di provincialismo bigotto,del tutto slegato dagli scenari e dalle prospettive di sviluppo.economico e culturale del territorio comunale, secondo quel che avrà da essere, e non secondo quel che la gente si presume che sia.
    Se poi mi mettessi a parlare del Palio, come Pasolini, “io so, ma non ho le prove”, potrei raccontare per filo e per segno tutti i retroscena ….ad esempio di quella che è stata la scelta e il posizionamento dei bancarellari; quello immediatamente di fronte all’entrata io l’avrtei subito arrestato e sottoposto ad indagini: prendetevi e fatevi prendere per il cubo, almeno fin quanto non capirete che la questione è culturale e che la forma è sostanza !
    Ora, buona lettura con la lettera annunciata in precedenza: http://www.sostienecardulli.it/wordpress/cari-consiglieri-regionali-del-pd/

  • jozmile

    antoniob il tuo punto di vista sarebbe interessante e meriterebbe un analisi. Purtroppo poi cadi come al solito in prese di posizioni contro artenaonline. Ma ancora ti riferisci all’articolo che non ti abbiamo pubblicato? Oh, non c’ha piaciuto e non te lo abbiamo pubblicato, perchè non ti metti l’anima in pace? Ti permettiamo ancora di esprimere il tuo libero giudizio mi pare. Esprimi quello e pensiamo a cose più importanti…

    Dice benny di lasciar perdere il partito democratico: a me pare che c’è un’amministrazione in cui su tre liste che partecipano al consiglio comunale, due fanno parte di coalizioni di importanti esponenti locali del PD, Angelini e De Castris, appoggiati entrambi da esponenti della destra artenese. Tutto un bel calderone, alla faccia di promesse e parole di rinnovamento e di gioventù al potere. Mi pare di ricordare di un infuocata battaglia all’interno del PD di Artena per le primarie, da cui unica sconfitta è uscita solo la sede locale: sono state sbandierate letterine di dimissioni, prese di posizione di esponenti provinciali, appoggi di strateghi politici apparentemente in pensione… Alla fine tutti hanno fatto un pò come se pare, ognuno ha portato più acqua possibile al suo mulino per far girare le pale della propaganda il più velocemente possibile.
    Dopo una primavera infuocata, il PD artenese se n’è tornato a meditare in silenzio, i grandi saggi hanno momentaneamente abbandonato le stanze dei bottoni per farsi vedere tra il popolo il più possibile prima di rintanarsi per il grande inverno.
    La conquista è fatta, il consiglio comunale è PD. Ora ci sarà da conquistare il PD. Forza strateghi!!!

    Ma come dice benny, lasciamo perdere il PD artenese, non c’entra niente…

  • antoniob

    Carissimo, che tu m’hai fatto offesa appare da questo (cit. Shakespeare):-

    - Il mio pezzo è puntuale, è cultura, è filosofia politica, e dunque non si può dire “non c’ha piaciuto”; faresti bene a tirarlo fuori e pubblicarlo
    in uno spazio di cultura, perché si tratta invece di un grande pezzo, che fa onore a chi lo pubblica, e pur questa era la mia intenzione nel sostenervi, prima di capire che c’avete un po’ di comprendonio corto; si intitolava “Combattere
    la disoccupazione di lunga durata, prevenire la povertà. Leggendo Ulrich Beck”; con ogni probabilità, né tu né altri lo avete letto, anche perché era piuttosto lungo.

    - Io ho 58anni e sono un radicale storico, sin dagli ’70, sempre rigorosamente schierato a sinistra (altro che PCI, PDS, DS, PD), che ha vissuto la politica centralmente e parlato con personalità del mondo politico; che conosce i
    segreti della Nazione e che ha istituito importanti organismi transnazionali, e che per professione, con mani nude di ogni bottino, è pure un valente
    amministratore.

    Non c’era dunque alcuna ragione per non lasciarmi partecipare ad una campagna
    elettorale, dopo che già da mesi scrivevo qui e mostravo di saperne più di molti artenesi più addentrati, addirittura con anticipazioni di puro
    giornalismo, che pure hanno animato questo sito web.

    Tu sei, Voi siete un po’ arrogantelli, e la realtà è che non avete di fatto consentito che io potessi affermare la mia candidatura, che dopo la pubblicazione del mio pezzo, e una doverosa intervista, si sarebbe dispiegata mediante lo strumento di Artena Online.
    Intanto tu dovresti apostrofare “un’analisi” e capire che non Voi “Ti permettiamo ancora di esprimere il tuo libero giudizio”, ma piuttosto sono io che Vi degno del mio scritto.

    Intanto Vi suggerisco un’indagine giornalistica da fare: Mediante quale strumento di delibera, il nuovo sindaco s’è preso la briga di far fare – come primo atto, d’imperio – la rimozione della targa di Via della Rinascita, atteso, che bella o brutta, giusta o sbagliata, opportuna o meno, in quel modo s’era storicizzato l’evento della strada che taglia via del santuario e arriva a via dell’arco scuro, in pieno centro storico.
    Un’opera storica che ha creato una via d’accesso alternativa, una svolta sul piano urbanistico, un canale diretto col borgo antico della città, un modo per renderlo più comodo, vivibile e fruibile, dove era stata posta una targa, analogamente a come altri avevano fatto in passato, iscrivendo il nome del Sindaco che l’aveva realizzata ?

    E questo anche per sottolineare che si fanno dispetti sul piano personale, salvo quando si parla di soldi, che invece non si toccano, dal momento che il Comune di Artena ha iscritto a debito di bilancio, senza opposizione, mi pare salvo Conti, una fattura di 30 mila euro dello stesso ex Sindaco (società collegata), che ne valeva nel merito forse 5 mila !!!!!

    Smettila, Jozmile, di fare il mafiosetto accroccone e supeficiale (vedi l’antropologia culturale !?), ed impara ad entrare nelle cose che infine davvero contano …e parlano: mi parrebbe questo il dovere e la funzione del sito Artena Online, ma ti preoccupi, di esprimere un tono quanto meno irrispettoso nei miei confronti, solo perché non conto nulla !?

    Pubblica quel gigantesco mio pezzo di giornalismo e di filosofia politica; fatti onore e rendi onore, altrimenti continua pure a scacheggiare come fai, con i “mi piace” dei tuoi accoliti sciocchi.

  • antoniob

    Scrivo ovunque, ma cerca di leggere oltre le evidenze, perché in genere se scrivo, è perché rendo una notizia o attacco qualcuno o qualcosa che conta, e non certo i ragazzi di Artena online.
    La notizia c’è sempre, ma non appare evidente: se fai bene caso, affermo qualcosa d’altro che l’apparente querelle.