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Colle Fagiolara chiude ai rifiuti non trattati e scatta l’emergenza. Aumenterà anche la tassazione?

IMG-20140917-WA0001 (1)Secondo quanto riportato il 7 Settembre 2014 su Il Fatto Quotidiano (link), gli impianti utilizzati per lo smaltimento dei rifiuti presso la discarica di Colle Fagiolara (Colleferro) sono stati ritenuti contrari ai principi europei per il corretto trattamento e quindi chiusi ai 29 Comuni di Lazio Ambiente (ex GAIA), tra cui Artena, a partire dal 10 Settembre 2014.

Il problema che ha portato alla chiusura è legato all’indisponibilità per la discarica di Colle Fagiolara di “lavorare” la parte umida del rifiuto, quella più inquinante e quella che non può essere conferita direttamente in discarica, così come stabilito nell’agosto 2013 da una direttiva dell’allora ministro per l’ambiente Andrea Orlando. La direttiva era stata voluta per arginare le continue procedure di infrazione europee indirizzate alle Regioni italiane a causa della disastrosa gestione dei rifiuti solidi urbani.

Il 29 Marzo scorso, Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, firma una ordinanza di proroga per permettere ai 29 comuni ex GAIA di continuare ad utilizzare Colle Fagiolara per il conferimento della frazione umida, adducendo come motivazione l’assenza di altre soluzioni, vista la saturazione degli impianti romani (uno su tutti Malagrotta).

Il 30 Luglio il TAR del Lazio, a seguito della richiesta di sospensiva proposta dalle associazioni Rete per la Tutela della Valle del Sacco, Raggio Verde e Comitato Residenti Colleferro, il TAR del Lazio, respingendo di fatto la sospensiva per la scadenza a breve della proroga ordinata da Zingaretti, diffidava la Regione Lazio dal produrre una nuova proroga in deroga alla direttiva Orlando.

A partire dal 10 Settembre quindi Lazio Ambiente e i 29 comuni ex Gaia sono stati chiamati a trovare un alternativa per il conferimento del rifiuto secco in discarica. La soluzione trovata, per i prossimi 5 mesi, è che i rifiuti verrebbero portati a Colle Fagiolara e poi trasferiti presso il TMB di Rida Ambiente ad Aprilia, con un aggravio sul costo di smaltimento di 18€ a tonnellata e in totale una stima di 100.000 € in più sui costi di smaltimento.
Tale aumento sembra sia a carico della Regione Lazio, altrimenti sarà addebbitato ai 29 comuni ex GAIA. Abbiamo chiesto ad Alessandra Bucci se ci sarà un aumento della tassa dei rifiuti del Comune di Artena, ma ancora non abbiamo avuto una risposta in merito.

La cosa certa è che la mancanza di un programma strutturato sulla gestione dei rifiuti continua a prodursi in uno sperpero di denaro pubblico, di un impatto ambientale non indifferente e di un servizio per il cittadino insufficiente.

Fonti:
www.retuvasa.org