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Riceviamo e pubblichiamo: La replica ai 22 punti di Armando Conti

Pubblichiamo la risposta di Armando Conti al Gruppo Impegno Civico per Artena, l’ultima, non saranno pubblicati ulteriori repliche da ambo le parti.

Replica di Armando Conti ai 22 punti di accusa. Scusandomi anticipatamente con i lettori di Artenaonline e sperando veramente che questa, per tutti, sia l’ultima puntata di un’ignominiosa diatriba portata avanti inutilmente, vado a rimarcare diversi argomenti già presenti nella precedente mia risposta, in modo da dare tutte le repliche in uno scritto che, seguirà solo in alcuni punti l’esposizione dell’arido elenco, per spiegare a tutti, ma soprattutto agli interlocutori che si sono esposti con i 22 punti – si tratta dei più dotati -, alcuni giudizi che ritengo fondamentali, a partire dal fatto che sono il primo ad apprezzare e incoraggiare i confronti ed i rapporti dialettici ma quando sono propositivi e non certo distruttivi, e soprattutto accetto con difficoltà i contraddittori quando portano ad una caduta di stile da parte di tutti. Comunque ritengo necessario affidare questo confronto ad una testimonianza scritta, affinché rimanga traccia a imperitura memoria. Nonostante avessi più volte ribadito che la politica non è pettegolezzo, anche questo confronto si è ridotto ad una mera questione essenzialmente di natura personale, che non giova al dibattito politico e agli interessi generali del paese. Intendo chiarire, con della inconfutabile documentazione, alcuni argomenti che sono stati personalizzati e strumentalizzati per mettere in discussione la mia figura politica, a dimostrazione che quello che poteva essere un sano confronto, anche a mezzo stampa, è diventata un’occasione di discredito e quando ci si trova di fronte a evidenti falsità e simili atteggiamenti anche i rapporti umani diventano difficili, anzi impossibili. Non mi sono mai sentito e definito un “capo carismatico”, per cui rimando questa definizione a chi l’ha pensata e l’ha scritta, perché sicuramente ne ha le doti. Per gli “arcani segreti”, e le “spie interne” (punto 5), parole che non mi sono mai sognato di utilizzare, anche perché a mio avviso tali persone non hanno assolutamente svolto quella funzione, mi rimetto alla coscienza di chi, in passato, aveva piacere a chiamarmi, e a rassicurarmi del fatto che aveva allora pensato a difendermi da dure critiche e attacchi che venivano espressi in mia assenza. Questo non significa che abbia detto che in mia presenza tutti mostrassero consensi unanimi, anche perché il malessere generale delle riunioni l’ho già palesato senza schermi nel precedente mio scritto in risposta alla videointervista. Per quanto riguarda il termine che ho utilizzato relativo alla tutela del gruppo, che naturalmente non era riferito all’autonomia, bensì alla debolezza della squadra che per capacità non spaventava nessuno. Per cui ho dovuto suggerire a qualcuno le domande da porre agli avversari nei suoi canali privilegiati, ad altri le risposte da pubblicare, ho inoltre dovuto frenare l’irruenza, purtroppo solo quella, di molti di fronte alle provocazioni ricevute e non sono mai intervenuto palesemente, seppur fosse costante la richiesta di sostegno e difesa pubblica dopo gli attacchi subiti, proprio per non farli apparire maggiormente fragili. 2 Rimanendo sul discorso della tutela del gruppo, agli inizi di maggio, non sono intervenuto e non ho insistito affinché si confrontassero con i candidati under 30 del Laboratorio delle Idee, quella sarebbe stata una grande occasione per mostrare la validità e l’intelligenza di cui i compilatori dei 22 punti parlano, ma purtroppo sapevamo tutti che il confronto sarebbe stato a dir poco impari e forse proprio la persona che voi temevate di più si misurasse con i ragazzi della lista Artena Cambia, facendovi perdere nel confronto, avrebbe fatto una figura migliore di tanti di voi, almeno avrebbe avuto attenuanti anagrafiche che molti altri non avevano. Sulle vantate competenze, poi, mi dispiace dirlo, dimostrate ancora una volta di non averle nel punto 10 del vostro scritto, perché citare l’articolo 43 della legge 267/2000 quando invece l’autonomia dei Comuni viene espressa attraverso Statuti e Regolamenti, e quello del Consiglio Comunale di Artena all’art. 12, stabilisce che una mozione deve essere sottoscritta da almeno un quinto dei consiglieri comunali. Quindi, a tal proposito, ciò che ritenete dipendere solo da me ha invece bisogno del ricorso delle firme di almeno due membri del Consiglio, cosa che all’atto pratico risulta molto difficile da ottenere. Per quanto riguarda la legge 241/90 (punto 11), sono felice che la conosciate benissimo e spero conserviate anche per il futuro l’email inviata a tutti in data 19/02/2014 con l’oggetto Diritto di accesso agli atti ed omissione di atti d’ufficio, in cui vi allegavo il parere di un noto avvocato in merito proprio a delle importanti questioni. Alla gravissima accusa espressa nel punto 12, ossia: “la politica da te fatta è stata solo per tematiche a te molto care e vicine professionalmente parlando” rispondo semplicemente riportando l’elenco ed il resoconto di miei interventi su tematiche di carattere generale che esulano dai miei propri interessi specialistici e quindi mostrano chiaramente l’infondatezza di tale insinuazione: 1. In data 15/06/2010 prot. 13505. Richiesta di rilocalizzazione del progetto dell’auditorium scuola di musica e liuteria,. 2. In data 25/06/2010 prot.14359. Richiesta delle analisi chimiche e controlli sull’acqua potabile 3. In data 07/07/2010 prot.15351. Richiesta di applicazione della legge sulla trasparenza. 4. In data 12/07/2010 prot.15000. Richiesta autorizzazione alle riprese video del consiglio comunale. 5. In data 10/08/2010 prot.17574.Presentazione osservazioni al piano di recupero del centro storico. 6. In data 18/08/2010 prot.17931. Richiesta dattiloscritta delle sedute del consiglio comunale 7. In data 2/11/2010 prot. 22919, Osservazioni al progetto d’ ampliamento del cimitero 3 8. In data 7/12/2010 prot.27413 Richiesta della navetta per la stazione ferroviaria di Valmontone. Inoltre nel corso degli anni sono state presentate le seguenti richieste: In data 04/04/2011 Prot. 6772 richiesta bacheca per affissioni politiche In data 04/05/2011 Prot. 9357 Richiesta di perimetrazione dell’antica via Latina, e apertura del museo archeologico. In data 03/01/2012 Prot. 110 Pianezze non è una discarica In data 03/01/2012 Prot. 111 Richiesta di messa in sicurezza edifici scolastici In data 23/02/2012 Prot. 3702 Richiesta apertura domenicale piazza Galileo Galilei In data 17/05/2012 Intervista a radio vaticana per chiedere la riapertura della posta nel centro storico In data 20/05/2012 Lettera al Prefetto assieme ad alcuni esponenti del movimento cinque stelle sulla chiusura del centro storico, come si può leggere all’indirizzo: http://lanotiziah24.com/2012/06/artena-5-stelle-ed-impegno-civico-scrivono-alprefetto- per-la-chiusura-dellufficio-postale-del-centro-storico/# Per quanto invece riguarda le iniziative concrete per sensibilizzare la comunità sul degrado del nostro patrimonio paesaggistico e culturale esse sono state iniziate dal sottoscritto con articoli sui giornali fin dal 2008 e organizzando anche una video intervista al Prof. Quilici – con cui la mia famiglia si onora avere un’amicizia di vecchia data – sul rinvenimento dell’antica via Latina come si può vedere all’indirizzo: http://www.grilliartena.it/impegno-civico-per-artena-documenti/292-video-intervistaal- prof-quilici-sullantica-via-latina-del-iv-sec-ac.html Nell’ultimo consiglio comunale, inoltre, sono intervenuto per chiedere al Sindaco, la tutela delle mura ciclopiche di Piana Civita, che costituiscono il primo patrimonio archeologico di Artena da conservare a futura memoria. Tale intervento è stato anche riportato su un settimanale locale pubblicato il 3/10/2014. Per quanto riguarda la frase che indica persone che si sono battute “ pagando avvocati e tecnici per tutelare e tutelarsi”, dalle mie conoscenze sulla questione a cui si allude, le uniche spese tecniche che mi risultano, oltre ad essere di modesta entità, consistono in una parcella pagata dal Comune ad un geometra di Artena e un’altra individuale liquidata ad un geometra di Lariano per la rettifica dei confini di una proprietà privata. Le spese legali maggiori le ha invece sostenute una gentile Signora romana che molto educatamente non ha mai lamentato alcunché. Insisto, per quanto riguardano i punti 3 e 4 nel ribadire che non c’è stata mai nessuna email, nè mia comunicazione ufficiale in merito alla turnazione del posto di 4 consigliere comunale. Di rotazione non se ne trova traccia né nel programma, né in alcun intervento pubblico mio o di altri, mentre privatamente parlando con alcuni del gruppo, avendo dichiarato, a seguito di episodi piuttosto destabilizzanti, la mia stanchezza e l’ipotesi di lasciare, un interlocutore aveva colto l’occasione per suggerire questa proposta dell’avvicendamento facendolo rientrare nel discorso del programma partecipato. In seguito, qualcuno si è in sentito in dovere di tradurre in documento – perché tale è uno scritto corredato di firme – queste chiacchiere. Un atto di coraggio vorrebbe che chi ha redatto quel testo scritto, senza esserne stato incaricato, ammettendo che effettivamente quella fu una sua singola iniziativa, dettata dall’urgenza di mettere nero su bianco su una questione molto invitante, l’unica a suo avviso facilmente attuabile e che desse un senso al singolo “impegno” della campagna elettorale. Tale documento ha poi trovato l’adesione di soli suoi quattro amici, che hanno firmato una scrittura privata non prevista dalla legge e nemmeno consentita, nonostante fosse stato dato parere negativo dall’avvocato Gentilezza che l’aveva visionato. Ognuno la può pensare come vuole ma cercare di sminuire quell’azione di grave scorrettezza, in primis proprio per chi si dichiara amante della legalità (punto 10), che consiste nell’aver firmato tale documento in mia assenza, a pochi giorni dalle elezioni, vuol dire mostrare una totale mancanza di rispetto nei miei riguardi e in quelli dell’elettorato. Al punto 7 poi si ravvisa una dichiarazione che assume il tenore di un pesante attacco, contenendo una gravissima insinuazione, in quanto la notizia diffusa in mio nome è assolutamente falsa e priva di fondamento e vi diffido di continuare a farlo. Quando mi è stata offerta la candidatura da Angelini (marzo 2014), la lista non era stata né preparata, né presentata, e pertanto non c’era nulla da ritirare. Già da fine ottobre 2013 (intervista su “Il quotidiano del Lazio”, 30 ottobre 2013) avevo annunciato che mi sarei ripresentato alle elezioni con la mia lista “Impegno Civico per Artena”, e questo era per me, fin da allora, motivo sufficiente per non accettare nessuna diversa ipotesi, visto che l’avevo dichiarato pubblicamente e dunque mi ero già esposto e avevo preso un impegno inderogabile con i cittadini. Infondate sono le insinuazioni del punto 8 che contiene ancora una volta una serie di inesattezze in merito al fatto che Rodolfo Di Re abbia indetto l’ultima riunione post voto. Infatti, per chiarire questa puerile questione, ricordo che avevo prima proposto come appuntamento il 30 maggio, che poi giustamente spostai per rispettare il lutto che colpì una componente della lista, allora stabilì il 3 giugno, infatti nel messaggio del 31 maggio – che ancora si può leggere – Rodolfo chiedeva a tutti se la riunione si sarebbe tenuta quel martedì (strano che chi organizzi chieda ad altri conferma di una data!), ma per quel giorno Vittorio (e non io!), non poteva partecipare in quanto impegnato con il coro, allora proprio in quella data inviai a tutti una email per concordare una nuovo appuntamento per la riunione, e conservo ancora le vostre risposte. Alla fine siccome il martedì 10 ero impegnato (quel giorno sì) con gli 5 adempimenti di fine anno scolastico, la prima data utile risultò essere l’11 giugno ed il fatto che compaia sempre Rodolfo nei post della chat e che riferisca il punto della situazione esponendo in elenco le adesioni per quella data, non testimonia assolutamente che sia stato lui ad organizzare l’incontro, come volete far credere, facendomi passare per bugiardo, per cui ribadisco, con forza di documentazione, quanto scritto nel precedente mio scritto: l’ultima riunione in cui ho ricongiunto tutto il gruppo è stata quella in cui si è analizzato l’esito del voto, e ciò è avvenuto l’11 giugno. Credo che invece il messaggio riportato nel punto 9 evidenzi errori nella formulazione scritta, perché viene espressa una chiara contraddizione, in quanto dopo aver dichiarato nel precedente documento in risposta alla video intervista che vi inviai il messaggio lapidario in cui asserivo di avevo sopportato fin troppo e che la mia esperienza politica con alcuni di voi finiva là, è evidente che non può essere come scrivete ossia che “noi tutti avevamo perso fiducia in te e non il contrario”. Per quanto riguarda il fatto di essere il capogruppo di “Impegno Civico”, ma di non avere le doti di un leader, penso che alla luce di quanto è emerso, tutti possano ormai comprendere le difficoltà incontrate e dunque la pesante situazione da sostenere nel guidare una squadra tanto inaffidabile. La questione del punto 10 che ricorda l’esposto presentato alla procura della Repubblica sull’ incandidabilità di De Castris e di Angelini è un’iniziativa nata da un’esponente della lista “Impegno Civico” che risulta anche primo firmatario del documento, ma tale azione fu da me riconosciuta e sostenuta con forza, tanto da averla discussa durante il primo Consiglio Comunale. Non vedo per quale motivo ora con preoccupazione si voglia enunciare il fatto che non si fosse tutti d’accordo e si esprimano dubbi di carattere etico-morale, quando tutto ciò è più che palese visto che compaiano solo la mia firma e quella di un altro esponente della lista e non i nomi di tutti. In merito alla questione specifica, dal punto di vista giuridico, come da prassi ordinaria, è tutto rimesso alla decisione del Prefetto, autorità deputata alla verifica delle condizioni di legittimità. Per il punto 13, come vi ho detto nell’ ultimo incontro, vi ringrazio per aver sostenuto la mia lista, ma c’è da dire che i voti espressi sono stati, per vostra stessa ammissione, al di sotto delle aspettative, per cui, oltre vantarsi dei risultati raggiunti singolarmente, un buon candidato si dovrebbe porre in discussione e si dovrebbe domandare il perché personalmente è arrivato ad un esito deludente rispetto alle aspettative. Bisogna prendere coscienza del risultato e dei nostri appelli al voto, che non hanno colto l’obiettivo di raggiungere l’elettorato degli astenuti o di chi ha votato scheda nulla. Quando, infatti, abbiamo analizzato gli esiti elettorali, io sono stato il primo ad essere molto chiaro nel dirvi che l’astensionismo (25% delle persone, evidentemente sfiduciate), ha costituito quello zoccolo duro che non siamo riusciti a scalfire, perché è da quel bacino che potevamo sperare di ricavare un risultato maggiormente proficuo, ma non è stato. Le vostre considerazioni si fermano ai 960 6 voti raccolti, che in parte rivendicate, i quali sono stati espressi dai cittadini in modo libero e senza vincolo di mandato, e che sono il risultato non solo della campagna elettorale ma di una fiducia per un impegno che nasceva da lontano, ma considerando che eravate consapevoli “che con questa lista non potevano esserci, nel modo più assoluto, “posti al sole” (punto 20), ci si domanda visto che davate il risultato come scontato, perché avete affidato la vostra speranza ad un soggetto e ad una lista sulla quale non potevate contare, soprattutto alla luce delle lusinghiere proposte da parte di altri, ad una settimana dalle elezioni? Rispetto comunque a quest’ultima rivelazione, espressa nella video intervista, dove si dichiara di aver ricevuto offerte da parte delle altre liste, ribadisco con forza il mio totale essere all’oscuro della questione che comunque ancora una volta risulta essere dubbia e contradditoria, dal momento che nel punto 7 si asserisce addirittura che queste lusinghe venivano raccontate nelle riunioni, affermazione che dunque si vanifica da sola, in quanto in quell’ultima settimana c’è stata solo una riunione in cui non si è detto nulla di ciò. Ad ogni modo quando si vota una preferenza di lista, si vota anche il candidato sindaco che è il capogruppo, e nel mio caso sono l’unico a rappresentare i 960 voti. Le accuse del punto 14 poi sono veramente inammissibili in quanto costituendo una replica alle parole del documento da me redatto a seguito della videointervista, non si capisce dove io abbia vantato le mie gesta, e per un più facile giudizio si riportano testualmente: “E tra le tanti azioni ricordo la raccolta di firme per la salvaguardia di piazza Valle Fini, episodio che ha visto nascere il gruppo che volontariamente ha deciso di sostenermi con la lista civica”. Ma ancora una volta occorre ripercorrere i fatti per dare giusto peso alle cose e per ristabilire la verità. Le azioni relative alla salvaguardia di Piazza Valle Fini, nascono da una mia iniziativa che ha un richiamo profondamente affettivo visto che mio padre, Emilio Conti, durante gli anni del suo mandato di Sindaco, era riuscito ad ottenere in donazione dalla famiglia Borghese quello spazio urbano come patrimonio del Comune per essere fruito dalla cittadinanza. Ad ottobre, dopo aver visionato gli atti di delibera, mi sono fatto affiancare da due persone (della vecchia lista di Impegno Civico) per andare a parlare con il Commissario. Successivamente, per ulteriori chiarimenti, mi sono recato con un esponente della famiglia Borghese ed il Prof. Serafini. La vittoria è stata determinata da tutti i cittadini che hanno firmato e dunque partecipato responsabilmente all’iniziativa della raccolta di firme portata avanti da commercianti, esponenti del Movimento cinque stelle, Vespa club ed altri. Contemporaneamente c’è stata anche una petizione internazionale curata dal Prof. Serafini. Scrivere come riportato nel punto 14 che le azioni “sono state proposte da tutto il gruppo”, è falso semplicemente perché all’epoca non esisteva proprio, e a questo punto il sottoscritto coglie l’occasione per correggere e precisare quanto affermato in precedenza dichiarando che solo tre persone poi, in seguito, entrate a far parte della nuova lista di Impegno civico collaborarono per la raccolta firme. Sul punto 15 nessuno ha mai messo in discussione le competenze professionali specifiche di ognuno di voi, ma in politica sono richieste altre attitudini e talenti. 7 Nel punto 16, invece quasi dispiace dover spiegare ciò che molti avranno sicuramente compreso ma che voi non avete afferrato, per quanto lo avessi già chiarito con qualcuno, e se costui, forse, avesse riferito vi sareste evitati l’ennesima brutta figura, io ho solamente riportato la definizione da voi espressa in video ossia “gruppo che non si è dissestato”, e volevo sottolineare l’errore commesso nell’utilizzo del vocabolo “dissestato” che è un termine più di carattere economico, esempi: un bilancio è dissestato, le finanze sono dissestate, così come si dice di un patrimonio. Dichiarare che un gruppo di persone non sono dissestate, ci si sta riferendo o a individui che non sono in dissesto economico oppure psichico. Il vocabolo da utilizzare per parlare del vostro gruppo era sicuramente “disgregato”. Credo che ora sia più chiaro, perché ho scritto “espressione che è sicuramente più vicina a fattori di carattere economico che sociale”, ma naturalmente visto che non si lascia occasione per accusarmi, risponderò anche a queste critiche. Per quanto riguarda il fatto che il gruppo si sia autofinanziato e che questo probabilmente sia accaduto solo nella nostra lista, era una condotta che finora era stata considerata un punto di forza, nel senso che proprio la nostra prerogativa di non avere “poteri forti alle spalle” ci aveva portati a quella decisione; sulla questione riscaldamento, quella frase che fu uno sfogo a seguito di continue provocazioni da parte di un esponente di lista, ma ormai noto che anche le confessioni private sono diventate patrimonio comune, ha come risposta il fatto che nulla di tutto di ciò è stato messo in rendiconto, per cui risultano spese che ho sostenuto senza chiedere nulla. Per quanto riguarda il bilancio, il credito a mio favore è stato lasciato a disposizione del “gruppo” per farne l’utilizzo che meglio crede. Per i punti 17 e 18, replico che proprio dalla chat interna, che ho ricontrollato, si evince ciò che ho già esposto nel precedente scritto che cito: ci sono stati due appuntamenti in pizzeria, uno il 15 luglio quando ero fuori Artena, per il quale in realtà non ho però ricevuto alcun invito, ed il secondo il 7 ottobre, quando sono stato io a declinare tale richiesta, ritenendo del tutto improprio e incoerente trascorrere una serata con persone che ormai da tempo mostrano chiaramente di disprezzarmi e lo fanno in varie forme. So perfettamente di non essere al centro del mondo (punto 18), ma per voi la campagna elettorale non è finita, ponendomi al centro dei vostri attacchi personali e posso asserire che gli attacchi virtuali su facebook sono stati condotti meticolosamente da due persone immature e insoddisfatte che, con un termine specifico, si sono comportate come dei troll, ma alla fine poco coraggiosi visto che ad un certo punto hanno deciso di cancellare le loro stupide provocazioni alle quali, semplicemente ignorandole, non ho dato seguito. In obiezione al punto 19, visto che vi state riferendo nei 22 punti alle mie accuse pubblicate nel documento, i termini da voi riportati non sono presenti se non la 8 sottolineatura della confusione, che ribadisco ancora essere piuttosto palese nei vostri argomenti, come ho potuto finora dimostrare con le mie repliche. L’intervista indicata da cui si è fatto il copia e incolla è quella pubblicata su “Il quotidiano del Lazio” il 20 maggio, in cui si fa riferimento ad un candidato il cui profilo è definito dall’intervistatore “elemento distruttivo” all’interno di un gruppo. Ora, senza con questo voler etichettare nessuno, la citazione però di quell’articolo mostra chiaramente che chi scrive confonde il proprio status di lista civica con quello del mondo dell’associazionismo che risponde alle precise regole di uno statuto. Parlare di accordi non rispettati, ingenera l’errore di far credere che esistessero patti pre-elettorali non mantenuti. Rigettando in modo deciso tale affermazione, asserisco che occorre dunque prendere atto dei risultati, in questo caso elettorali, anche quando non sono corrispondenti alle proprie aspettative, ed una cosa è certa io non ho mai illuso direttamente nessuno di voi, pertanto questi risentimenti e rancori personali sono ingrati e ingenerosi. Ritengo invece che molti abbiano approfittato della mia pazienza, e sono io ad esprimere la grande delusione ed il disappunto per il comportamento adottato durante la campagna elettorale e soprattutto a conclusione di essa. Comunque prendo atto della dichiarazione di dissociazione delle dodici persone) della lista (punto 21, che ora diventa una dichiarazione ufficiale. Io come cittadino e consigliere di minoranza, capogruppo di Impegno Civico continuerò a lavorare seriamente, con onestà ed a testa alta, come ho sempre fatto per il bene del paese. Naturalmente ringrazio sempre chi mi ha dato fiducia con il voto e continua a darmela, senza nulla pretendere. In merito al mio “ruolo pubblico”, questo, esercitato onestamente, non prevede canali preferenziali per chicchessia e la mia disponibilità è aperta a tutti coloro che hanno mostrato e continuano a dimostrare educazione e rispetto nei miei confronti. Inoltre il fatto “di non essere ricattabile” è un principio che ha caratterizzato ogni componente della lista e maggiormente vale per il capogruppo. La mia presenza in consiglio comunale non determina in alcun modo gli indirizzi politici-amministrativi dell’Amministrazione, prerogativa che è del Sindaco e della sua maggioranza. Nella mia prima intervista sui 100 giorni della nuova Amministrazione rilasciata nell’ottobre 2014, ho detto che “i problemi strutturali del paese sono ancora tutti da risolvere” pertanto non c’è nessun segreto arcano o informazione da veicolare. Il lavoro da compiere è dunque tanto e la mia presenza in Consiglio Comunale garantirà sempre una puntuale attenzione su ciò che verrà stabilito dalla maggioranza e ogni iniziativa che non mi vedrà in linea con quanto deliberato verrà debitamente sottolineata con la giusta politica d’opposizione, proprio perché Impegno Civico è nato ed è cresciuto senza condizionamenti da parte di alcuno, senza sponsor o gruppi di potere alle spalle, per cui risponde solo al libero e disinteressato pensiero di ogni persona che creda che la competenza e il talento siano espressioni di libertà e che abbia come modello una politica impegnata a favore della cittadinanza. 9 In conclusione rifiuto pienamente l’immagine della torre d’avorio, e della politica immaginata in quello spazio metafisico, in quanto quando c’era da lavorare non mi sono mai tirato indietro. Esattamente come tutti i candidati sindaci, ho fatto volantinaggio, avvicinato la gente, ma contemporaneamente, come ho già espresso nel precedente scritto, dovevo leggere documenti, scrivere, elaborare discorsi, cosa che nessuno faceva per me, come invece molto probabilmente accadeva nelle altre liste nei confronti dei leader. L’affermazione relativa al fatto che non riconoscessi più alcuna persona leale tra i 16 componenti della lista, nasce dall’ informazione espressa in prima istanza nella video intervista utilizzando sempre il “tutti”, cosa che vi siete sbrigati a correggere in un secondo momento aggiungendo i sei nomi, come ho rilevato e segnalato in un mio post su Artenaonline che chiarisce la questione. E’ evidente dunque che confondiate il termine “tutti” con “maggioranza”; ora è chiaro che dal vostro punto di vista cambi poco, ma per me e per chi legge, spero non viziato da pregiudizi, si ha un evidente segnale di pressapochismo invadente che vi caratterizza, non rispettando le singole personalità, e dunque chi potrebbe pensarla diversamente dal “gruppo”, vi siete arrogati il ruolo di egemonia per tutti e su tutti. Per quanto riguarda il mio carattere non permetto a nessuno di disquisire in merito, e rivendico la mia libertà a scegliermi le amicizie con cui confrontarmi. Infine, in realtà l’umiltà è una dote che mi è sempre stata attribuita, ma naturalmente non viene riconosciuta da chi non la esercita in prima persona. E per ultimo voglio concludere semplicemente con le parole di Don Lorenzo Milani a cui faccio da sempre risalire, il concetto di partecipazione che ho molto chiaro, come già espresso in una mia intervista del 14/03/2014: “Se vogliamo ritrovare entusiasmo e fiducia nel futuro, è necessario l’impegno civico e politico, la partecipazione attiva dei cittadini alla risoluzione dei problemi comuni e alla costruzione di un “benessere” che sia di tutti, e non privilegio di pochi.”

  • Perla Gente

    Sollecitata dalle richieste espresse nella video intervista dove viene detto che i cittadini devono rimanere “in contatto con la politica” e soprattutto partecipare, ho deciso di intervenire in questo dibattito quale elettrice di Impegno civico per Artena nelle ultime due elezioni (2010 e 2014) e lo faccio per comodità sotto quest’ultimo post. Devo dire che sono rimasta piuttosto interdetta da ciò che ho visto e letto in questi giorni. A conclusione di tutto, mi è sembrato di trovarmi di fronte ad una classica commedia pirandelliana, più precisamente “Così è (se vi pare)”, dove tutti sostengono di dire la verità. Ma è naturale che quando ci si imbatte in delle accuse e si leggono delle smentite ampiamente documentate, sta all’intelligenza di ognuno capire chi stia alterando la realtà.
    La prima domanda che mi sono posta è questa: i signori che parlano e scrivono non essendo stati eletti e dunque non dovendo esercitare alcun mandato, a campagna elettorale finita, non sono tornati ad essere dei semplici cittadini esattamente come sono io e tanti altri? Quali sono le vere motivazioni che li hanno portati ad una reazione tanto confusa e contraddittoria? Non mi sembra di aver capito che Conti avesse detto loro di ritirarsi dalla vita politica, anche perché non sarebbe nell’esercizio di nessuno il poter fare qualcosa del genere, o non abbia riconosciuto il lavoro di chi ha sostenuto la lista che anzi ha ringraziato pubblicamente. Semplicemente credo di capire, da ciò che ho letto, che la sua valutazione fosse quella di considerare conclusa, per mancanza di fiducia dovuta ad una insoddisfazione crescente, un’esperienza, e nel fare questo è chiaro che Conti non abbia avuto alcun cedimento e non si sia voluto piegare ad una coercitiva pacificazione.
    La questione di aver partecipato ad una campagna elettorale (per alcuni esponenti anche a due) non è condizione sufficiente per attrarre politicamente consenso e questo gli ex esponenti della lista dovrebbero averlo capito visti i loro singoli esiti di voto, che non si estendono oltre familiari e pochi amici (chi ha raggiunto 15 consensi, credo neanche quelli!). Che poi queste persone abbiano poco da offrire dal punto di vista strettamente politico lo dimostra il fatto che, da dopo le elezioni, tranne uno sparuto caso, non è apparso più nulla a loro firma che dimostrasse interesse per questioni legate a problematiche del nostro paese, mai una osservazione, neanche una volta un appunto, niente di niente!
    Rispetto a questi supponenti politicanti, è evidente che un’azione critica la compiano molto di più tanti altri semplici cittadini che mostrano una voglia di far sentire la loro voce. Ad esempio anch’io ho espresso una mia opinione favorita da un post di un’altra persona, su una questione relativa ad una azione poco corretta della nuova amministrazione, prima di partire all’estero per motivi di aggiornamento e di lavoro e lasciare Artena per più di tre mesi.
    Io comunque avevo già notato e scritto delle scarse capacità di queste persone, e in un post che mi fu cancellato proprio da un esponente della lista, sottolineai che molti di loro mancassero soprattutto di umiltà e rigore, ed i miei dubbi su queste persone sono stati ampiamente confermati da questa loro iniziativa che nulla ha a che fare con la battaglia politica in quanto qui è evidente che il problema non è assolutamente politico, come si vorrebbe far credere. E’ chiaro che tutti loro sono rimasti delusi dalla persona e non dal politico. La prova inconfutabile sta nel fatto che non c’è un accenno ad una critica alle azioni e posizioni prese dal capogruppo di Impegno Civico in consiglio comunale.
    Tutto il piagnisteo della videointervista, evidentemente nata con la complicità di artenaonline, ed i 22 punti, che sono impressionanti per la loro pochezza sia contenutistica che linguistico-sintattica (ma a scuola, quanto avevano in italiano i compilatori delle 22 questioni??) non contengono alcuna analisi critica sull’operato politico post-elettorale del loro ex leader.
    E’ veramente paradossale e anacronistico insistere e portare anche in video le pagine di un programma elettorale che, capisco possa dar molto fastidio, ma è stato bocciato dall’esito delle votazioni, sarebbe a mio avviso molto più serio ed accettabile metterlo da parte e comprendere che l’azione richiesta è in primis quella di vigilare sull’operato del consiglio.
    Sicuramente la colpa imputabile a Conti è solo quella di non aver saputo esercitare una vera leaderschip in un gruppo riottoso e indisciplinato, di non aver saputo frenare gli appetiti di molti che ora sono usciti allo scoperto con la volontà di disturbare un’azione politica sforzandosi di persuadere un numero crescente di cittadini della bontà della loro azione.
    Personalmente ritengo che la decisione di Conti, di prendere le distanze da queste persone: sei veri protagonisti di ostracismo nei suoi confronti, altri sei invece che a mio avviso hanno seguito semplicemente l’”effetto pecora”, sia stata una scelta coraggiosa dettata dalla sicurezza della sua posizione e dalla consapevolezza che con queste persone non si potrà mai ambire ad amministrare il nostro paese.
    E quindi dopo aver sentito e letto tutto, voglio perciò rivendicare la mia scelta elettorale, perché finora le azioni politiche espresse da Conti come consigliere all’opposizione sono corrispondenti alle mie aspettative, per cui ritengo ancora valido il mio voto soprattutto perché dato al simbolo di lista e non a preferenze nei confronti di persone di cui non avevo la men che minima fiducia. Quella di Conti mi sembra un’opposizione seria e competente, pienamente in linea coi principi di Impegno Civico, che evidentemente non sono quelli di questi individui il cui contributo è stato quello di partecipare ad una campagna elettorale con un atteggiamento sbagliato, nutrendo false speranze e sicuramente non avendo a cuore gli interessi dei cittadini di Artena, ma pensando solo al proprio tornaconto personale come ben risulta anche da quel documento interno, firmato poi, secondo quanto asserisce Conti, da sole quattro persone. E a tal proposito mi domando questa grande idiozia di scrivere un foglio in cui si imponesse una rotazione, che vorrei proprio sapere da quale mente eletta sia stata partorita, ma immagino dal “filosofo” del gruppo, mi indigna profondamente perché come elettrice ne dovevo essere informata e visto che parlano tanto di partecipazione intesa come processo democratico di coinvolgimento dei cittadini nelle scelte, ben felicemente avrei espresso la mia totale disapprovazione a qualcosa che non fa altro che ingenerare confusione in un paese dove già la confusione e l’ambiguità regnano sovrane, come si evince dalle liste che si sono presentate alle elezioni.
    Credo che tutti coloro che si sono dissociati da Impegno Civico non hanno saputo cogliere la possibilità offerta con gratitudine, ma hanno solo saputo lamentarsi con menzogne e complicità in un progetto di distruzione; comunque a me personalmente non interessa il loro destino futuro, che si godano pure questo momento costruito sulle macerie.
    Ciò che mi è molto chiaro invece è che sicuramente ora queste persone vogliono guadagnarsi una reputazione presso altri, segnalare il loro grande “talento” e mostrare le loro forti “capacità” per dei futuri scenari politici artenesi ….. Ma spero che gli abitanti di questo nostro paese abbiano memoria e sappiano distinguere!

  • jozmile

    @perlagente:disqus in merito alla frase: “Tutto il piagnisteo della videointervista, evidentemente nata con la complicità di artenaonline.”. L’intervista al gruppo elettorale Impegno Civico per Artena fa parte di una serie di interviste che abbiamo in programma ai gruppi elettorali che hanno sostenuto i candidati a sindaco poi entrati nel consiglio comunale, siamo in attesa di sapere quando potremo continuare.
    Il fatto emerso, ovvero le tensioni che hanno portato allo scioglimento del gruppo Impegno Civico non doveva essere riportato da artenaonline, ma da Armando Conti o da un qualunque portavoce del gruppo tempo prima. Sarebbe più corretto verso gli elettori infatti se sempre, in caso di tensioni all’interno dei gruppi elettorali, venisse riferito cosa sta succedendo anche dopo le elezioni. E’ cattiva e sbagliata abitudine (tipica della politica italiana) di tutti quelli che accedono in consiglio comunale, presentarsi in campagna elettorale con una squadra agli elettori, e non rendicontare dopo le elezioni come sta lavorando quel gruppo. E’ democrazia anche questa.

  • Perla Gente

    Il concetto di complicità è stato espresso a seguito di semplici considerazioni e analisi dei fatti, a partire dal paragone tra la vostra differente linea di condotta, sicuramente più professionale, adottata per un’iniziativa simile: la pubblicazione delle videointerviste per i candidati sindaci. In quell’occasione era stata dichiarata tutta l’organizzazione che sottintendeva all’operazione, quindi chi avevate interpellato, chi aveva aderito all’iniziativa, le domande e soprattutto avevate pubblicato tutti i video contemporaneamente dopo averli registrati, in modo che nessuno degli intervistati fosse avvantaggiato dalla visione del filmato del suo avversario, ed inoltre l’osservatore poteva avere una visione completa che gli permettesse un confronto immediato tra le proposte in campo. Come mai invece per questa iniziativa che appare del tutto improvvisata è mancata quella regia tanto puntuale? Parlate di interviste in programma e che si è in attesa di sapere quando si potrà continuare. Direi che questo è quanto di più vago e sfuggente si potesse dichiarare in termini di un progetto che appare ancora tutto da definire. Una proposta nata dall’urgenza di compiacere chi evidentemente aveva proclamato di avere comunicazioni improcrastinabili da dare, e la prova che c’è una volontà di spettacolarizzazione della politica, la date nel secondo video quando questo vostro processo d’informazione viene indicato addirittura con il termine “Format”.
    Altra circostanza dubbia, che mi ha fatto pensare ad un favoreggiamento, è stata l’operazione dell’aggiunta dei nomi nel testo che accompagna la videointervista che è stato fatta in modo volutamente furtivo, come ha giustamente e puntualmente sottolineato Conti che vi ha costretti ad uscire allo scoperto. Agire come dichiarate dodici ore dopo la prima pubblicazione e non cambiare l’orario del primo inserimento (così come compare in alto), sperando che nessuno nel frattempo se ne accorgesse mi è sembrata un’inaccettabile presa in giro aggravata a mio avviso dalla pubblica ammenda che però rigirava la questione rendendola quasi una banalità, con una conclusione che andava ad attenuare tutta la portata dell’azione e naturalmente l’autocritica. Asserire infatti che l’elenco è stato inserito semplicemente poche ore dopo dalla pubblicazione e che poi tutto sommato l’intervento di modifica era ridotto, significa non comprendere quanto tutto questo sia grave e dare come al solito un significato insulso ad un’operazione tutta sbilanciata da una parte. A mio avviso siete usciti così dal vostro ruolo che doveva essere soprattutto quello di informare nel modo più chiaro possibile il lettore, il quale doveva, come sempre, cogliere da solo gli aspetti essenziali del problema e trarne le dovute conclusioni.
    C’è da aggiungere, inoltre, che se aveste tempestivamente evidenziato, in modo esplicito con una palese dichiarazione, l’inserimento dei nomi segnalati dal gruppo dei secessionisti di Impegno Civico, della serie “riceviamo ora e pubblichiamo”, avreste evitato che un agguerrito e astioso esponente del gruppo facesse uno dei classici salti mortali senza protezione (di cui sono un po’ tutti esperti) negando con i soliti toni perentori che fossero stati inseriti i dodici nomi. E’ evidente che si trattava di una delle tante menzogne, questa volta però smentita chiaramente da voi e non da Conti, ma la persona in questione, una volta sconfessato, non ha ovviamente formulato alcuna scusa, ma di questo non ci si meraviglia intanto si sa, che l’educazione per molti è qualcosa di superato.
    Certo che questo individuo che dichiara di “pensare e agire come gruppo”, ma che poi non si confronta con gli altri prima di esprimersi, va ad evidenziare tutti i limiti di una persona incoerente che ha un comportamento viziato dal pregiudizio che, come è evidente, ne condiziona fortemente le valutazioni.
    Tralascio poi altre sfumature che mi hanno portato all’affermazione del vostro concorso in questa tempestiva azione, perché non farebbero altro che produrre nuovo brodo per una minestra a dir poco ripugnante. Ma una cosa non posso assolutamente non indicarla perché farà veramente sorridere chi legge, ossia che volendo sarebbe rilevabile complicità tra tutti voi anche nel lessico, perché utilizzare erroneamente il verbo “rendicontare” intendendo invece la voce “relazionare” o “riferire” mi fa dire o che anche tu caro Luca, hai problemi con la nostra bellissima lingua o che in segno di vicinanza al gruppo hai deciso di utilizzare un termine che appartiene alla stessa famiglia semantica del verbo “dissestare”, perché è chiaro che si rendicontano delle spese o delle attività economiche, ma certo non si rendicontano dei lavori così come da te espresso. I resoconti sono altra cosa dai rendiconti!!
    Comunque ribadisco che vista la delicatezza del vostro compito, ravvisando una situazione piuttosto problematica sarebbe stata a mio avviso gradita l’astensione da enunciazioni schierate e commenti come invece a ben vedere compare anche in quest’ultimo post, infatti malgrado ci sia il tentativo iniziale di far apparire che la colpa di non aver offerto agli elettori la testimonianza di quanto successo nella lista di Impegno Civico stia da entrambe le parti, con la dichiarazione che sia Conti che un ipotetico portavoce del gruppo avrebbe dovuto riferire alla cittadinanza le tensioni in atto, alla fine, come al solito, si percepisce chiaramente la solita strizzatina d’occhio agli amici, perché si dichiara che chi entra in consiglio comunale deve riferire come sta lavorando quel gruppo ed è evidente che questa è una chiara accusa a Conti, ma lo si fa senza accorgersi che però gli si sta dando una responsabilità politica che va oltre il suo operato e la sua persona.
    Non esistendo una disciplina di partito vorrei capire perché Armando Conti o come scrivi un ipotetico portavoce della lista avrebbero dovuto riferire i disaccordi nel gruppo, visto che quest’ultimo non compare ufficialmente da nessuna parte? Le tanto sbandierate rivelazioni che si sono mostrate un boomerang negativo nei confronti di chi le ha emesse, non contenendo nemmeno una critica alla azione politica post-elettorale del capogruppo di Impegno civico, che rilevanza hanno?
    Perché scrivere come fa Davide Corsetti, postando in facebook la videointervista tramite Luca Mele, il seguente commento: “Impegno Civico per Artena critica duramente l’operato di Armando Conti in consiglio comunale” significa distorcere completamente la verità, in quanto i tre video oltre a presentare una biasimevole lamentatio rivelano una totale assenza di argomentazioni in merito a tali critiche.
    Alla prova dei fatti anche questa interpretazione totalmente fuori contesto, perché travisa completamente la realtà, come la devo considerare mancanza di capacità interpretativa, il che è preoccupante in un giovane laureato, o tale incoerenza è il solito soccorso in aiuto a chi in realtà vi è vicino nelle posizioni e di cui avete deciso di introiettare l’atteggiamento contestatario volendolo però arricchire di un contenuto inesistente? Proprio questo tipo di operazione non fa altro, ancora una volta, che disvelare tutti i limiti del vostro lavoro.
    Naturalmente detto questo ognuno è libero di schierarsi con chi meglio crede, ma almeno non si obietti quando si fanno notare certe cose.
    Il gruppo di Impegno Civico ha aderito ad un progetto che era quello già in piedi da quattro anni e poi ad un certo punto, se gli volessimo dare una spiegazione di tipo politico, anche se io ho già espresso tutte le mie perplessità in merito, evidentemente non si è riconosciuto più in quello, per cui, al limite, erano solo loro che dovevano dichiarare nelle sedi che ritenevano più opportune l’uscita da questo progetto. E la sede evidentemente più appropriata che hanno trovato è stata la vostra. Da lì il piano e la volontà di creare un danno d’immagine al leader d’Impegno Civico poteva riuscire alla perfezione, ma malgrado tutto così non è stato. Credo che Gli elettori non siano interessati alle calunnie raccontate dagli esuberanti secessionisti, caso unico per la storia di Artena, su un consigliere di minoranza.
    Metaforicamente parlando, visto che proprio il gruppo ama le espressioni figurate, e forse le capisce anche meglio (nel video si parla di cavalli, partite di calcetto, di bigliardino) io utilizzerei per raccontare la loro esperienza quella di un treno che gli è passato davanti e sul quale sono voluti salire tutti contenti come un’allegra brigata, si sono accomodati, rendendosi poi conto che quel mezzo di locomozione non portava dove loro volevano, allora sono voluti scendere trovando tutte le scuse possibili e immaginabili per convincere che su quel convoglio ferroviario si viaggiava male perché il macchinista è antipatico in quanto evidentemente aveva detto a qualcuno che minacciava di insidiare la sicurezza del mezzo un secco “no”; ma il treno continua ad andare soprattutto perché i binari su cui viaggia sono ben saldi e poi perché è risaputo che non sono 12 passeggeri imbonitori a determinare la qualità del viaggio.
    Voi di Artenaonline nella video intervista volevate sapere come stavano lavorando i gruppi che hanno sostenuto le varie liste dopo il risultato elettorale, se l’impegno iniziale si fosse tradotto in qualcosa di concreto anche in seguito; che è poi ciò che ripeti anche in questo post di risposta alla mie osservazioni; ebbene, vi siete resi conto per caso che i sei ex esponenti di Impegno Civico non hanno risposto minimamente alla vostra domanda? Io da ciò che ho visto e letto ho tratto la conclusione che il lavoro del gruppo in questi mesi è consistito semplicemente nel sedersi a tavolino e formulare tutta una penosa serie di attacchi ad personam nei confronti del loro ex capogruppo e posso assicurare che per parte dell’elettorato (tolti i parenti e gli amici stretti) che li ha sostenuti l’aspettativa non era quella e dunque non hanno per niente apprezzato un tale gesto.
    A questo punto la vorrei riformulare io la domanda chiara e netta: quali sono i contributi, quali gli spunti politici e culturali che queste persone hanno dato in questi mesi post-elettorali alla collettività? Dove posso leggere le loro riflessioni, quali sono le iniziative concretamente prese?
    Dato che non esiste niente, credo risulti piuttosto difficile, non solo per me ma per chiunque, riuscire ad argomentare con loro sul nulla!
    Premesso questo, sarebbe stato meglio per loro cadere nel dimenticatoio perché ciò che è successo non ha fatto altro che danneggiarli, ed ha ragione Conti quando scrive che aveva tentato di proteggerli, perché come ho già scritto anche in un post di facebook è evidente che si tratti di persone che non sono neanche in grado di reggere un confronto serrato, un vero contraddittorio e appena gli si fa rilevare le loro incongruenze e dunque gli si formulano delle critiche hanno anche il brutto vizio di cancellarti le discussioni, come ha fatto anche recentemente Rodolfo Di Re, un bell’esempio di futuro amministratore cittadino! Non si può fare politica senza pensare di poter essere interpellati e criticati e quando questo accade occorre rispondere, dibattere, dialogare e non mettere tutto a tacere come ha chiaramente fatto con me un altro dei “grandi” protagonisti del video, alias Provvi Denza, che naturalmente non è Mino Massimei, come pensavi tu, caro Luca Mele, a marzo, ed è giusto che io gli tolga quell’ombra che lo vedrebbe di gran lunga sottostimato rispetto all’identità di colui che si cela dietro quel nickname. Comunque per maggiori ragguagli sulla questione potete leggervi il post che ho scritto sul profilo di Impegno Civico in risposta a Rodolfo Di Re (10 novembre ore: 12,40), perché evidentemente quello non lo ha potuto eliminare e lì si chiarisce tutto.
    Ribadisco che avrebbero fatto meglio ad eclissarsi avremmo saputo molte meno cose che hanno fatto emergere perfettamente tutte le loro deficienze che in realtà avevo intuito e segnalato prima che mi fossero in parte cancellate. Tutte caratteristiche che non gli fanno certo onore, il fatto è che alcuni di loro durante la campagna elettorale nell’atteggiamento hanno pensato di apparire come persone straordinarie, facendosi vanto della loro azione politica, che però era già inesistente, in quanto solo frutto di ripetizioni a pappagallo di concetti altrui, infatti ora che gli è venuto a mancare il referente, il famoso gruppo, non è in grado di portare avanti alcun discorso e nel momento in cui ad uno di loro viene chiesto cosa sta facendo, come viene esplicitamente esposto nel video, naturalmente non sa che rispondere perché l’unica replica possibile sarebbe: nulla, ma siccome non hanno l’umiltà di rivelare che la maggior parte di loro non ci capisce niente, allora dicono che non hanno accesso agli atti e infatti come scrive molto bene Conti, nel suo documento: “dichiarano un’impossibilità a muoversi che giustifichi il silenzio”. Ora però è tutto molto chiaro e sempre il capogruppo di Impegno Civico ce lo ha illustrato molto bene là dove si percepisce che anche prima il loro contributo era pressoché pari a zero.
    Quindi, questa che tu chiami democrazia, ma che in realtà è trasparenza, termine fin troppo abusato, a cosa ha portato? Io, malgrado sia stata da un lato felice di vedere confermate le mie supposizioni, che oggi sono supportate da prove riscontrabili nei diversi documenti, ho trovato il tutto veramente di cattivo gusto.
    Concludo osservando ancora una volta il buon lavoro che Conti sta invece facendo da quando è stato eletto e la ricchezza e la validità delle argomentazioni da lui scritte in sua difesa, ed io dunque mi sento senza ombra di dubbio di riaffermare la mia massima considerazione per una persona che sta mettendo al servizio del Comune di Artena la sua professionalità e la sua dedizione con un’opposizione seria e incisiva e sinceramente non avrei alcun problema a criticarlo laddove ravvisassi atteggiamenti incoerenti rispetto ai principi di Impegno Civico, in quanto cerco di essere sempre molto critica nelle mie analisi, evidenziando ipocrisie da qualunque parte esse provengano.

  • Impegno Civico Per Artena

    Leggo sempre con estremo interesse tutti i
    commenti di Perla Gente che ringrazio per le sue valutazioni e per la
    trasparenza delle sue argomentazioni. Sarebbe stato auspicabile un clima di
    confronto piú costruttivo invece come si è visto nel video e da quello che ne è
    scaturito, utilizzare i mezzi web in modo provocatorio non porta da nessuna
    parte. Quello che emerge dai profili critici degli scissionisti è la mancanza di
    contenuti e la ratio di semplice buonsenso nel gestire un’occasione per
    recuperare, almeno per alcuni, un rapporto fiduciario con il capogruppo.? Si è preso atto della loro volontà di rottura con Impegno civico? e si
    ringraziano tutti coloro che pur non utilizzando le tecnologie informatiche e dunque non comparendo come followers,
    quotidianamente dimostrano di apprezzare il mio lavoro e mi incoraggiano nel
    proseguirlo. Colgo inoltre l’occasione per ringraziare Gianrico Talone che
    pubblicamente ha esposto la sua fiducia nei miei riguardi, prendendo le
    distanze dagli scissionisti.

    Armando Conti

  • adele la shekkia

    i consiglieri di minoranza (probabile futura maggioranza) anche negli anni passati sono stati sempre criticati, non c’ è alcuna novità e sarebbe grave se non potessero essere criticati, senza bisogno di ipotizzare fantomatici danni d’ immagine. Rendicontare è un termine di uso comune per i deliverable del project management, per cui nel contesto in cui è stato usato ci sta benissimo. Quindi niente errore da matita blu.
    A volte i commenti sembrano ispirati alla filosofia marzulliana fatti una domanda e datti una risposta.
    un abbraccio circolare

  • Perla Gente

    E’ assolutamente legittimo che un consigliere di minoranza venga criticato, ma non hai compreso che la novità assoluta da me segnalata è relativa al fatto che non è mai accaduto in passato che alcuni ex appartenenti ad una lista elettorale muovessero delle accuse, ad amministrazione appena insediata, al capogruppo eletto consigliere comunale di minoranza. Il danno d’immagine si ha quando le critiche diventano delle calunnie, come in questo caso dove non vi è nulla d’indirizzo politico. Sei a conoscenza e quindi potresti riferire qualcosa di simile successo in passato ad Artena? O si tratta di un caso unico?
    Per quanto riguarda la nota sull’espressione linguistica, puoi consultare i più importanti dizionari e potrai leggere che l’utilizzo del termine “rendicontare” nell’uso comune è raro, mentre invece risulta parola specifica che viene espressa nel linguaggio burocratico per indicare l’azione con cui un’amministrazione pubblica o privata presenta i risultati delle operazioni di gestione svolte in un determinato periodo di tempo. Indicare come hai fatto i “deliverable del project management” e dunque pensare che jozmile facesse riferimento ad un processo di pianificazione, controllo e gestione di risorse per raggiungere un obiettivo con un budget, per indicare i lavori pre e post elettorali mi sembra veramente piuttosto avventato. Perché, proprio il contesto in cui tutto si è svolto, è molto al di sotto delle alte prospettive da te segnalate.
    Comunque, siccome probabilmente il tuo lavoro condotto fin ora nell’ambito di questo stato di cose, invece è stato per te sicuramente molto alto e professionalmente qualificato, visto che il “Format” lo prevede, aspetto con ansia di vederti in video quando ti sentirò “rendicontare” sulle tue attività e azioni politiche.
    In riferimento al fatto che i miei commenti abbiano secondo te un’ispirazione così discutibile, proprio dopo questo tuo intervento, credo di aver colpito il segno nell’aver osservato con attenzione la realtà e per me era importante esprimere le mie opinioni che saranno pure per molti poco influenti, ma sono come evidente espressione di una critica convinta.

  • adele la shekkia

    tendi sempre a sminuire gli altri, non è bello ne educato. un progetto politico è assolutamente una pianificazione strategica che dovrebbe nascere da un analisi del contesto( swot), in cui la leadership tra le altre cose rafforza gli obiettivi del gruppo e migliora le relazioni umane.
    Probabilmente non sei di artena perchè negli anni 90 è assolutamente successa la stessa cosa, con persone che adesso non fanno più politica e per questo non nomino, senza che strali di lesa maestà. E’ assolutamente legittimo che chi ha portato in dote 130-120 voti di preferenza possa rivendicare un comportamento sequenziale a quanto detto in campagna elettorale.
    un abbraccio circolare
    p.s. mi permetto di chiederti cosa ne pensi dell’ esposto del candidato conti sulla incandidabilità dei competitors?

  • Perla Gente

    Rispondo prima a ciò che successe negli anni Novanta ad Artena, una decade in cui tu avevi dai cinque ai quindici anni, per cui, per mere questioni anagrafiche, avrai dovuto chiedere informazioni con molta probabilità a tuo zio, in quanto sicuramente a quell’età non eri già una militante politica quale oggi sei. Io invece avevo già diritto al voto, e andando indietro con la memoria mi sembra che ci dovrebbe essere stato come sindaco Fiorentini e a seguire due mandati di Latini intervallati da commissariamenti.
    Ebbene all’epoca mi sembra che successe che alcuni consiglieri comunali di minoranza ostacolarono pubblicamente il loro capogruppo, ma naturalmente si trattava di una situazione ben diversa rispetto alle questioni oggetto della nostra discussione, primo perché il tutto avvenne all’interno dell’istituzione comunale, tra persone elette e poi perché allora si rispondeva alle logiche di partito, per cui malgrado ci si riconoscesse in un simbolo questo non evitava cambi opportunistici di correnti e alleanze, un metodo che naturalmente ha caratterizzato buona parte anche della vita politica più recente di Artena. Tutto questo però è cosa ben diversa dalla situazione che si è venuta a creare oggi in Impegno Civico. Però, siccome sono rientrata da poco dal lavoro e sto cercando solo di andare indietro con la memoria, al momento posso dirti che ricordo solo questo e mi riservo di risponderti quando avrò ripercorso con calma i fatti dell’epoca, cercando anche di rievocare in famiglia quegli anni. Comunque decidere come hai fatto di non indicare nomi che, se anche del passato, erano comunque pubblici, trovo che sia una protezione veramente fuori luogo, visto che si stanno solo rievocando vicende storiche di gran lunga superate.
    Per quanto riguarda invece la prima questione è vero che un progetto politico prevede una pianificazione strategica che nasce dall’analisi di un contesto, esattamente come scrivi, ma nel caso specifico è evidente che il planning sia saltato perché tra il leader e il gruppo hanno contato le enormi differenze di background in termini di esperienze, competenze e obiettivi da raggiungere. Quando delle persone decidono di intraprendere una strada come quella dell’amministrazione cittadina dovrebbero avere chiaro che ciò che è più importante è la collettività della quale si devono mettere a servizio spogliandosi di particolarismi e soprattutto di atteggiamenti di chiusura e di ripicca.
    Qualsiasi pianificazione salta quando le persone che dovrebbero seguirti e supportarti nella leadership, dopo semplicistici slogan in cui all’inizio si sono visti tanti facili entusiasmi, decidono ad un certo punto di ostacolarti e lo fanno pianificando alla perfezione il tutto, ma non prendendosi la responsabilità di un’azione per loro eroica, ma facendo in modo che risulti il dito puntato su colui il quale si vogliono far ricadere tutte le colpe. Ricevere un invito da Artenaonline – se così sono andate le cose – per un’intervista che dovrebbe definire il post-elezioni e non avvertire il capogruppo, malgrado i rapporti si fossero già incrinati, e dunque non fare un ultimo tentativo di chiarimento, visto che hanno voluto mostrare che effettivamente ci tenevano così tanto, mi sembra veramente qualcosa di assurdo, che ti fa capire quanto queste persone non fossero all’altezza degli ideali di Impegno Civico. Quindi loro sono andati in video, puntando sull’effetto sorpresa e iniziando tutta una lamentela sul fatto che avessero più volte invitato Conti ad un confronto (che poi a quanto pare si tratta di due inviti in pizzeria, luoghi molto funzionali per cercare di risolvere problemi in prospettiva politica!) quando invece il vero tentativo per un colloquio, semmai anche fosse stato l’ultimo, ci doveva essere proprio prima della videointervista, allora sì che potevano dichiarare ufficialmente una presa di posizione. Siccome le cose sembra chiaro che non siano andate così (lo dimostrano sia le parole degli intervistati, che quelle di Conti) è dunque comprensibile che sia stato il gruppo che, con un colpo basso, ha deciso e pianificato di concludere nel modo più sleale possibile quell’esperienza, ma lo ha fatto mostrando un vittimismo di facciata, veramente puerile e disgustoso, fortunatamente però destinato all’oblio.
    La persona che come dici ha preso le 132 preferenze evidentemente è abituata solo agli elogi e non accetta chi lo metta in discussione per cui evidentemente risponde solo a quelle persone perché altrimenti non mi spiego come si possano tenere sempre i toni così accesi e da ultras con chi non condivide il suo pensiero. Credo che chi si presenti per ricoprire un ruolo volto al bene della cittadinanza deve prima imparare a rapportarsi con gli altri, in quanto non può e non deve pensare di portare avanti solo i discorsi che gli interessano e con le persone a lui gradite, mentre con aria di supponenza mette a tacere chi espone una critica.
    Aver preso quelle preferenze non può dare il potere di sfidare e quasi ricattare gli altri, perché è quanto di più antidemocratico ci possa essere e sicuramente con quei modi di fare non ci si potrà mai proporre come amministratore della collettività, perché non se ne è degni. Candidarsi e ricevere un po’ di consenso non ti deve inorgoglire a tal punto da attribuirti un ruolo che ti faccia sentire di avere sempre ragione e dunque non accettare contraddittorio e soprattutto non si capisce cosa debba rivendicare visto che il comportamento del capogruppo di Impegno Civico in Consiglio Comunale è esattamente corrispondente con quanto espresso ai cittadini in campagna elettorale, perché Conti, occorre ricordare che con le sue azioni risponde alla cittadinanza e non ai 12 secessionisti di Impegno Civico, tanto più che hanno deciso di non riconoscerne più le azioni e allora ce ne dobbiamo preoccupare noi per tutta la vita? Direi che possa bastare, hanno fatto le loro scelte, hanno voltato pagina, adesso la finissero di piangere sul latte versato.
    Nessuno credo che potrebbe condividere un lavoro con collaboratori che non sono in grado di lavorare autonomamente, pretendono solo e non si mettono mai in discussione.
    Vedi, io e te in maniera civile stiamo portando avanti un dibattito che malgrado evidenzi divergenza di opinioni dà ad entrambe l’occasione di esprimere i nostri punti di vista, infatti da un po’ di tempo ci stiamo scambiando giudizi ed entrambe in modo civile dimostriamo di saper reggere un contradditorio, cosa che come avrai potuto leggere non sanno fare molti ex componenti della lista Impegno Civico.
    Io spesso sono stata per lunghi periodi fuori Artena per lavoro e malgrado tutto questo comporti dei grandi sacrifici in termini familiari, ti posso assicurare che mi ha permesso di avere una visione delle cose più aperta e meno viziata da campanilismi e clientelismi di ogni tipo e di questo sono profondamente contenta. Penso comunque di amare più io Artena che tante persone che hanno partecipato alle ultime elezioni, che l’hanno fatto più per un proprio tornaconto personale. Quello che tu indichi che io faccia, ossia sminuire gli altri è a mio avviso rimetterli al giusto posto, perché anch’io potrei dire di te che eserciti un’evidente sopravalutazione degli stessi. Io sinceramente avverto troppa tracotanza vuota in giro!
    Concludo sull’ultimo punto che mi dà l’occasione di ribattere anche sull’incipit del tuo post. Forse non ricordi che noi avemmo un primo scambio di vedute sulla questione dell’incandidabilità dei competitors su facebook, dove una persona mi fece capire che rispondendoti con il consiglio della lettura di un buon libro ero andata fuori tema e le diedi ragione, per cui credo che a differenza di altri ho dato occasione di dimostrare che l’educazione mi appartiene. Lì, alla fine conclusi che per quanto riguardava la richiesta di verifica, trovavo l’azione meritevole ed era bene che la risposta ufficiale arrivasse dagli organi competenti perché porsi dubbi nella vita e diffidare di ciò che appare in un modo e poi non lo è, rimane sempre la posizione migliore. Nel caso specifico poi, avevo scritto che fosse assolutamente doveroso. La richiesta poi non riportava nessun riferimento di legge, per cui non era stata formulata nessuna accusa. Oggi poi, dopo aver letto ciò che ha scritto Conti in merito a quella questione, sappiamo anche come sono andate effettivamente le cose, che l’iniziativa è stata presa da un’esponente di Impegno Civico ma che ha avuto il supporto del capogruppo, dimostrando anche in quell’episodio lealtà nello svolgimento del suo ruolo.

  • jozmile

    @Perla Gente, rispondo ancora ed esclusivamente in merito alle critiche indirizzate alla redazione di questo sito. Denunci un trattamento diverso del ciclo di interviste post elezioni ai gruppi che hanno sostenuto i candidati sindaco in periodo post elettorale, rispetto le interviste ai candidati a sindaco in periodo elettorale, e sulla base di questa considerazione sottolinei una complicità di questa redazione con l’ex gruppo di Impegno Civico di Artena.

    Il 50% della responsabilità sui tempi di realizzazione delle interviste POST-ELETTORALI ricade sulla stessa redazione: nel ciclo di interviste PRE-ELETTORALI siamo stati più attenti, eravamo in pieno periodo elettorale, il clima era più “caldo” e le nostre forze erano impegnato unicamente nel giro di interviste ai candidato sindaco e nella preparazione dell’incontro. In questo secondo ciclo, stiamo trattando diversi argomenti, altri hanno preso priorità, come la sicurezza del territorio e la scuola per esempio. La priorità di questo secondo ciclo di interviste è stata abbassata. Il restante 50% di responsabilità è dei gruppi elettorali: quello di Impegno Civico si è reso subito disponibile, probabilmente perchè spinto da evidente necessità di esternare i problemi emersi durante la videointervista. Gli altri invece hanno risposto con un “Vi faremo sapere…” e stiamo ancora aspettando, anche se le date utili per l’intervista sono state chieste più volte. Diversa invece la reazione degli stessi gruppi elettorali in periodo elettorale, quando sono stati tutti molto solleciti nel voler partecipare alle videointerviste. Ma come biasimarli? E’ naturale…

    Comunque sia, a tempo debito saranno pubblicate le altre videointerviste o, nel caso in cui non sia possibile farlo, i post con le domande a cui i gruppi elettorali non hanno voluto rispondere. Un piccolo appunto: se la spaccatura all’interno di Impegno Civico c’è da Maggio, la “combutta” con i dissidenti sarebbe dovuta uscire prima.

    Riguardo la modifica al post, l’aggiunta dei nomi dei “dissidenti”, ne abbiamo già discusso con Armando Conti nel relativo post e io stesso mi sono scusato… anche se ancora ora mi sfugge la’eventuale gravità del gesto.

    Per tutto il resto sinceramente, spero che lo stesso impegno espresso in questi commenti venga utilizzato anche in post futuri.

    Ps: lasciamo il project management dov’è. Per ristrutturare la politica prima di tutto bisognerebbe passare dalle risorse umane e assoldare una miriade di head hunter, per trovare le teste giuste e per tagliarne tante…

    Buona serata

  • Perla Gente

    Rispondo in modo sintetico per questioni di tempo, rilevando che le spiegazioni date in merito all’operatività utilizzata nella gestione delle video interviste deviano da un’osservazione che avevo fatto e che mi sembra possa continuare ad avere una sua validità: ossia che a mio avviso i filmati andavano resi pubblici solo quando si era in possesso dell’intera serie per evitare, come invece sarà, che altri se ne avvantaggino nel confezionare un loro prodotto che sarà sicuramente il più edulcorato possibile.
    Mi farebbe piacere comprendere come si fa ad asserire che a maggio avreste potuto collaborare nel far emergere il dissidio tra i componenti della lista di Impegno Civico, quando dalla lettura del documento scritto da Conti emerge che circa il 23 maggio, quindi proprio a ridosso delle elezioni, ci fu quell’episodio sgradevole per il quale il capogruppo rispose che aveva “sopportato fin troppo” e che la sua “esperienza politica con alcuni di loro finiva lì”. E’ naturale che da quanto scritto si capisce che è solo da quel momento, che è stato il culmine evidentemente di altre situazioni spiacevoli, soprattutto con alcuni, che è nato il tutto e dunque ciò che tu sostieni mi sembra non dimostri nulla a vostra discolpa, a partire dal fatto che da maggio non poteva veramente iniziare niente, perché vorrei ricordare che il 4 c’era stata la serata confronto dei candidati sindaci, in cui Conti dava modo pubblicamente di dare piena fiducia a queste persone, che poi venivano presentate ufficialmente l’8 maggio. Da ciò che si legge, è dunque evidente comprendere che tutto è stato pianificato dopo l’11 giugno, data dell’ultimo incontro ufficiale, quando probabilmente il piccolo gruppo di 4 o 5 persone ha iniziato la sua pianificazione ottenendo il suo primo successo nel raggiungere abilmente il numero di 12 aderenti alla scissione per poi per tutta l’estate covare il suo senso di vendetta che è scaturito nelle deprecabili azioni che ormai tutti conosciamo e su cui non voglio aggiungere altro.
    Spiace che ancora una volta si manifesti una volontà a non comprendere fino in fondo il senso e le conseguenze dell’aggiunta dei nomi nel testo di apertura alle videointerviste, ma evidentemente anche questo fa parte di un differente nostro modo di vedere le cose.
    Concordo pienamente sull’ultima affermazione indicata nel post scriptum, occorrerebbe sempre operare in ogni ambito, con o come dei veri operatori specializzati che sappiano selezionare le persone, che ne sappiano riconoscere le qualità in termini umani, sia le dimensioni culturali, insomma che creino una selezione meritocratica che non farebbe altro che innalzare la qualità in ogni settore.
    Un criterio meritocratico che tenga conto della preparazione e delle capacità di ognuno, al fine di far ricoprire ruoli importanti e di responsabilità a persone che abbiano un’alta professionalità e non siano degli improvvisati dell’ultima ora.
    Questo di cercare di distinguere e riconoscere il valore delle persone è comunque un compito che dovremmo e potremmo assolvere anche tutti noi quotidianamente, ma per farlo naturalmente non occorre operare tenendo conto di clientelismi che perseguano atteggiamenti vassallatici di ogni tipo o favoritismi amicali ed è dimostrato naturalmente che questo ad Artena è stato finora quasi impossibile!

  • jozmile

    @perlagente:disqus “… al fine di far ricoprire ruoli importanti e di responsabilità a persone che abbiano un’alta professionalità e non siano degli improvvisati dell’ultima ora…” dipende, per partecipare ad artenaonline ben vengano gli improvvisati dell’ultima ora, che mettono post / articoli / videointerviste quando capita, che scrivono Maggio invece di Giugno… Cazzarola però, 6 mesi per creare tutto sto complotto ad arte… e che è, lo sbarco in Normandia? 😀

  • Perla Gente

    La priorità della mia affermazione era relativa alla tua giusta osservazione: “Per ristrutturare la politica prima di tutto …..”, per cui mi riferivo principalmente alle persone che vanno a ricoprire ruoli pubblici o con finalità pubblica e dunque nessuna allusione al sito di Artenaonline, come invece ti sei affrettato a concludere, dove le funzioni e le responsabilità sono relative, per cui l’estemporaneità per certi versi ci può anche stare.

    Per il resto, ormai, no comment!