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Il grande successo dell’Assemblea pubblica del 5 Settembre

Il giorno 5 Settembre 2015 si è svolta presso il Palazzaccio di Artena l’assemblea pubblica organizzata dal Comitato NO Biometano riguardo l’impianto di gestione anaerobica dei rifiuti per la produzione di gas metano, che la società Green Park S.R.L. intende realizzare in località Colubro. La Conferenza ha riscosso molto successo grazie alla grande partecipazione della cittadinanza artenese e limitrofa presente. Sono intervenuti dapprima i quattro presidenti di alcune delle associazioni costituenti il Comitato NO Biometano: Davide Corsetti ( Artenaonline ), Mino Massimei ( Arci Montefortino ), Alessandro Coltrè ( Unione Giovani Indipendenti di Colleferro ) e Michele Bianchi (Comitato di zona Colubro ). Ognuno di loro ha espresso il fermo sostegno nei confronti di una gestione dei rifiuti e del territorio condivisa e discussa insieme alle parti sociali. Si è sottolineata l’importanza di quell’ assemblea e di quel giorno con cui, di fatto, si gettano le basi per un’inversione di marcia nell’attuale amministrazione dei rifiuti. Il Comitato ha motivato la propria posizione contraria alla centrale Biometano, potendo contare sulle notevoli competenze del perito industriale e consulente energetico Dott. Giancarlo Ceci di “Alternativa Sostenibile ” e del Prof. Aldo Garofolo, ex docente di analisi chimiche all’Università della Tuscia e ricercatore C.R.A. ( Consiglio Ricerca in Agricoltura ). Entrambi gli esperti hanno dimostrato l’inadeguatezza dell’impianto in località Colubro: sono stati divulgati dati comprovati da studi universitari nazionali e internazionali che dimostrano come impianti di questo genere non rappresentino né la tecnologia più avanzata per risolvere il problema rifiuti né quella più sostenibile. Questa tipologia di centrali, infatti, non viene più offerta in territori come quello tedesco in cui i dati scientifici hanno ormai soppiantato le velleità delle società promotrici. Questi impianti vengono, dunque, offerti in territori come quello italiano in cui la conoscenza e l’attenzione su simili tematiche si ritiene sia più bassa. L’importanza di questa, come le successive conferenze, sarà proprio informare e consapevolizzare la cittadinanza riguardo i rischi e pericoli di questa centrale Biometano. I due esperti hanno inoltre rilevato che presso il sito che ospiterà la centrale non esiste un’adeguata viabilità, anche se prevista nel progetto della società, ed è presente un attivo settore agricolo, che verrebbe senza dubbio leso. L’assemblea del 5 Settembre, tuttavia, è stata l’occasione non solo per affermare e motivare il proprio NO alla centrale Biometano, ma soprattutto per proporre la soluzione più sostenibile per la gestione dei rifiuti: il compost di qualità ( di vera qualità ). Differentemente da quello prodotto dalle centrali biometano, il compost è un utilissimo fertilizzante prodotto dal processo aerobico e naturale di decomposizione e umidificazione di tutti gli scarti organici. In sintesi, la terra che torna alla terra. Il Dott. Giancarlo Ceci ha illustrato una bozza di progetto per Artena nel caso si decidesse di sostenere un ciclo virtuoso dei rifiuti e, dunque, del compost. Considerando che ad Artena un buon 30% della popolazione vive in campagna, il Dott. Ceci ha stimato che l’umido da trattare per la cittadina dovrebbe aggirarsi intorno alle 500-700 tonnellate annue. Ricordiamo che la centrale progettata per la zona Colubro tratterà un quantitativo medio giornaliero di 150 tonnellate di rifiuti solidi urbani per 50000 tonnellate annue di rifiuti solidi urbani per non parlare delle 7500 tonnellate annue di Fanghi di depurazione da depuratore civile e smaltimento spurghi, circa uno/due camion al mese di “Chemicals”, di cui non si ha precisazione sulla relazione tecnica,“Verde in ingresso”, per un quantitativo medio annuo di 9000 tonnellate e giornaliero di 27 tonnellate. La differenza tra i due quantitativi è enorme e dimostra come la centrale non risolva un problema locale di rifiuti urbani poiché, ricordiamo, non facendo la raccolta differenziata ( abbiamo una percentuale dell’8% ) Artena non ha umido da dover smaltire, ma solo indifferenziata purtroppo. È palese, dunque, come l’impianto non rechi alcun vantaggio per la società artenese e venga predisposto per risolvere un problema che a noi non appartiene.
Al termine dell’incontro, alcuni cittadini hanno fatto interventi e posto alcune domande. In chiusura, il Sindaco è intervenuto affermando che presto si indirà una commissione in cui comitati, esperti e amministrazione collaboreranno per stilare le osservazioni da presentare in Conferenza dei Servizi il 4 Ottobre. Inoltre ha ribadito la propria volontà di annullare il consenso del consiglio tutto al programma “ Zero Waste” che di fatto contrasta con quanto disposto dalla giunta nell’ultima seduta: “ Zero Waste ” nella sua proposta di smaltimento rifiuti, dichiara le centrali di questo genere e più in generale di quelle per il trattamento anaerobico della FORSU efficaci e in assoluto non inquinanti. Il consiglio, invece, ha espresso all’unanimità la sua totale contrarietà ad ogni tipologia di centrale per il trattamento dei rifiuti ad Artena che, oltre ad essere città d’Arte, ha una radicata vocazione agro pastorale.
Ringraziamo le istituzioni, tutta la cittadinanza e in particolare le associazioni, i comitati e tutti quelli che erano presenti quel giorno e combattono insieme a noi per tutelare il nostro territorio: l’Ass. Palio Colubro, il Comitato Festa S.Giovanni, la Confraternita S. Giovanni, il Comitato di Zona Colubro, l’Ass. Genitori Artena, il Comitato Centro Storico, il Comitato Via Giulianello, l’Ente Palio, il Movimento Cinque Stelle di Artena, la Pro Loco Artena, “Simo Sempre Nu’”,il Movimento Autonomia Giulianello, il Comitato Residenti Colleferro, la Tribuna dei Castelli, il Lab. Comune Alta Valle del Sacco.A breve posteremo il video della Conferenza pubblica e vi terremo aggiornati sul susseguirsi della vicenda.