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L’asilo di Santa Croce chiude le sue porte

 

 

Il 5 maggio scorso si è tenuto un incontro pubblico voluto dal sindaco Felicetto Angelini e dall’amministrazione comunale, a seguito della pubblicazione di un manifesto, di cui Artena Online era una delle associazioni firmatarie, nel quale si cercava di focalizzare l’attenzione dei cittadini su un problema che riguarda il centro storico; la chiusura dell’asilo di Santa Croce.

Prima di tutto una premessa:

L’intenzione del manifesto era soltanto quella di sensibilizzare i cittadini su tale questione e che non era intenzione di nessuno strumentalizzare una cosa così importante come la chiusura di un asilo. Quello che cerchiamo di fare noi di Artena Online insieme a tante altre associazioni di Artena è, nel nostro piccolo, rendere il nostro paese migliore.

Quello che è stato detto in questo incontro è che l’asilo di Santa Croce purtroppo non ha raggiunto il numero minimo di iscrizioni per restare aperto. Molte sono le  cose che  si potevano fare per gestire la situazione ma per inerzia non si è riusciti a mantenere il plesso del centro storico aperto.  Perchè se ci pensiamo bene non deve essere facile garantire un servizio del genere in una zona dove le nascite sono in costante calo e sempre più persone lasciano il centro storico per trasferirsi altrove. Forse la chiusura dell’asilo è una conseguenza di un problema più grande che è quello di un progressivo abbandono del nostro centro storico. Forse in fondo questa storia potrebbe essere il prezzo che dobbiamo pagare noi come collettività e come cittadini per le nostre scelte di vita che ci spingono sempre più a pensare egoisticamente a noi e al presente e poco al futuro. Una cosa che ho imparato è che ci sono fenomeni che neanche la politica e la burocrazia riescono a controllare e che solo con la volontà delle persone possono determinare.

Chi  scrive quest’articolo non è un tecnico laureato alla bocconi e neanche una delle personalità più brillanti di Artena, ma è un cittadino e come tale sta guardando da dentro una società che si sta sgretolando tanto a livello nazionale e tanto a livello locale.

Non ho ad essere sincero, la soluzione a problemi più grandi di me, ma una cosa la voglio dire; Vorrei che almeno per un’ora tutti noi ci liberassimo dai nostri impegni e dai nostri pensieri per passeggiare lì dentro quel paese che una volta era il centro di tutto, vorrei che ci rendessimo conto di cosa stiamo lasciando alle nostre spalle e di cosa ci si aspetta per il futuro.

Mi scuso se il mio articolo è molto poco tecnico ma è inutile guardare il dito e non accorgersi che dietro c’è la luna. Noi oggi guardiamo l’asilo, ma dovremmo vedere cosa c’è intorno.