II EDIZIONE GIORNATA ECOLOGICA:Teniamo pulito il nostro centro storico!
Domenica 5 Luglio 2015 su iniziativa del comitato di quartiere Centro Storico, dopo la fantastica esperienza dello scorso anno, si terrà la seconda giornata ecologica artenese destinata al tema del riuso e della riqualificazione di aree abbandonate e di giardinetti nel nostro centro storico. L’appuntamento sarà alle ore 8:30 a FOR DE PORTA, verrà distribuito il materiale e verranno assegnate le aree da pulire ai vari gruppi; si procederà con una pulizia generale dei vicoli (quasi) dimenticati fino ai giardinetti di via Roma. Potremmo anche alleviare le fatiche affrontate gustando un ottimo pranzo a cura del comitato di quartiere in località piazza della Resistenza alle ore 13:30. Inoltre nell’arco della mattinata sarà allestito un laboratorio per bambini destinato all’Arte del Riciclo. Alleghiamo di seguito la locandina della giornata in cui potrete trovare maggiori informazioni ed il programma completo. ...
Leggi articoloRiceviamo e pubblichiamo: “Bombardamento di Santa Maria / 31 Gennaio 1944-31 Gennaio 2014 “
Sono passati settanta anni dalla tragedia più cruenta che ha colpito la comunità artenese nel XX secolo. Il 31 Gennaio del 1944, nonostante...
Leggi articoloLa sottile linea che corre tra Artena e Istanbul
Bisogna tendere le orecchie ed avere ancora voglia di sentire,desiderio di ascoltare. Oltre il mare, fuori dalla finestra di casa nostra, si sente una musica, si sente una festa. Accarezzata dalle note di un pianoforte arriva una canzone che parla di dignità, di autodeterminazione,di scelte e di resistenza. Nel centro di una piazza, vicino a qualche centinaio di alberi condannati, balla il mondo intero. Cambiano gli accenti, le pronuncie, le parole. Ciò che non cambia sono le vibrazioni di tante mani che battono il tempo, per resistere, per dimostrare di esserci. Dentro Gezi park si materializza la forza del futuro che i giovani Turchi hanno deciso di plasmare, impastando la terra arida della violenza con il sudore e le risate. Cambiare il mondo con una festa, sostituendo le risa, la musica, i colori e gli sguardi vivi dei bambini...
Leggi articoloLa forza delle parole ed il coraggio di Ahmed
Le parole sono importanti. Chi sa gestirle riesce a trasmettere ciò che ritiene giusto, opportuno, tranquillizzante. Così, senza quasi accorgercene siamo scivolati dolcemente nella coalizione dei volenterosi. Un nome così fà stare tranquilli. Fà pensare a quattro bei giovanotti, molto amici, con la camicia di flanella a quadri che partono col sorriso ad aiutare un vecchio amico a cui è accaduto un qualche incidente. Nulla di grave, poi finiranno a bere in un bar conosciuto, tranquillo, amichevole. Quando l’Italia intera seguiva luna rossa, si sentiva parlare di strambate, fiocchi e gomene, come se ognuno di noi padroneggiasse perfettamente i termini nautici.In quel nostro ripetere termini sconosciuti, trovavamo la nostra tranquillità, la nostra unione. Ora con altrettanta sicurezza parliamo di scud, di tornado, mig mach uno due tre, rifornimento buddy buddy, Eurofighter, tomahawk. In tutta questa foresta di definizioni rischiamo...
Leggi articoloContagocce e Mercuriocromo
Sono passati due anni dall’ultima volta che ho scritto un post dallo wang internet point di kahawa west , alla periferia di Nairobi. Allora artenaonline era ancora in fase fetale, e mi piaceva pensare di fare partecipi quei sessanta utenti , oltre che i miei amici e la mia famiglia, di quello che vivevo. Con il tempo mi accorsi che ne avevo più bisogno io che chiunque altro. Perché quando vai a finire in un mondo che non puoi menneno immaginare, quando perdi i punri cardinali del tuo senso della normalità, capisci che hai bisogno del tuo gancio con qualcosa di familiare, di tuo. E per questo che scriverò questi articoli, che saranno un po’ un diario di bordo di questa nave che sta li li per affondare, ma soprattutto saranno un salvagente per me e la mia attività...
Leggi articoloFordeporta:piccolo manuale per giornali ed operatori umanitari su haiti
Pubblichiamo un articolo dal blog ilkuda Preparo queste linee perchè in questi giorni tutti cercano di parlare di Haiti, ma gli errori sono tanti e grossolani, a volte anche tra gli operatori umanitari. Il giorno del terremoto un quotidiano on-line parlava di Haiti come stato hawaino sbagliando di circa 8.500 km. Naturalmente Haiti è uno stato caraibico. Ma questo ci può stare, nella fretta di dare la notizia. Nei giorni successivi qualcuno osservava: il paradiso incontaminato e selvaggio di Haiti popolato da donne e uomini bellissimi, quel luogo meraviglioso riporatoci anche da Paul Gauguin, è stato raso al suolo. Ecco, quel paradiso, quello di Gauguin è rimasto al suo posto, a Tahiti, a 9.300 km di distanza da Haiti. Mentre Gauguin era in polinesia, Haiti respinse il tentativo di invasione USA nella parte nordest del paese (1891), l’attacco di...
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