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Cisterna-Valmontone:Incontro con il nodo di Artena

no bretella

Alcune settimane fà abbiamo pubblicato un post discusso, criticato ma decisamente efficace.
Nel post si elencavano alcune tra le più diffuse opinioni di quello che potremmo definire l’uomo della strada.
E’ stato un modo insolito per iniziare a curare la questione della bretella.
La nostra intenzione primaria è quella di informare e creare una discussione il più possibile aperta e producente. La realizzazione di un opera come questa è di grande impatto per il nostro territorio. Sia nel bene che nel male questa opera cambierà molti aspetti della nostra vita. In questa ottica penso che non sia possibile non essere informati a riguardo. Non possiamo permettere che il nostro mondo cambi senza che noi abbiamo una considerazione dei cambiamenti in atto. In questi casi l’ignoranza non può essere un alibi, è piuttosto una colpa.
Per questo abbiamo deciso di sviluppare un lavoro che evidenzierà le varie ragioni dei favorevoli e dei contrari.
Quì di seguito vi proponiamo un video dell’incontro del nodo di Artena del comitato “No bretella”.
Vengono esposte non solo le ragioni del no, ma anche alcune delle proposte alternative a questa opera che appare irrazionale, dal punto di vista funzionale, ed antieconomica.
I ragazzi del nodo ci offrono il loro punto di vista in cui ad essere messo in discussione è soprattutto Il concetto ed il modello di sviluppo che sottende la realizzazione di quest’opera.
Nel video intervengono, oltre ai ragazzi dell’arci, Corrado Bisini, Massimo Scacchi e Marco Martens, ingegnere docente di ingegneria civile all’uniroma2.

Immagine anteprima YouTube

Di seguito un post dell’associazione “La spinosa” di velletri che trovo condivisibile.

Gli ignavi
La bretella autostradale a pedaggio Cisterna – Valmontone è ormai legge. Il cosiddetto Decreto del Fare è stato infatti approvato da entrambe le Camere ed il C.I.P.E. ha deliberato l’investimento. A breve la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale ed il nostro conseguente ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale e, qualora non venisse accolto, inevitabilmente arriveranno le ruspe ad uccidere la nostra Terra. Il tempo che ci rimane non è quindi molto e neanche le frecce al nostro arco se non una capillare resistenza sul territorio messa in atto da tutti e con tutte le forze a disposizione.
Non è più tempo quindi dell’attendismo o del “fatti più in là” e della sindrome Nimby (non nel mio giardino). Il rifiuto del mostro d’asfalto deve essere totale ed immediato.
Chi non parla, non si esprime e non aderisce al movimento che si oppone all’opera è a favore della sua costruzione. La difesa del Territorio non è il silenzio ne’ il nascondere la testa sotto la sabbia o girarsi dall’altra parte o anche il fatalismo ottimista o pessimista che sia …
Le alternative praticabili e non distruttive per il miglioramento della viabilità ci sono e sono state già ufficialmente presentate più volte dalle associazioni ambientaliste.
Questa non è l’ora dell’astensionismo.
Ogni singolo cittadino, partito, movimento, sindacato, associazione è nel diritto – dovere di esprimere la sua opinione a favore o contro: nessuno può tirarsi fuori.
Non è più tempo per gli ignavi.
L’Eco Resistenza a Velletri è iniziata !

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