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Riceviamo e pubblichiamo: Voto Renzi, perchè

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di Fabrizio De Castris

Voto Renzi. Perché?
Di Fabrizio De Castris

Io, l’otto dicembre, voto Renzi. Perché? Beh, lo dice –anzi, lo twitta, con tanto di hashtag – lo stesso Matteo, il perché: “Se ci proviamo, insieme, possiamo finalmente #cambiareverso all’Italia”.
Per far cambiare verso al nostro Paese occorre una cosa, prima di tutto: la credibilità. E Matteo Renzi, ritengo, è certamente credibile. E’ un amministratore locale, eletto sindaco di Firenze contro ogni pronostico, che ha dato prova delle sue capacità alla guida di una delle più importanti città italiane. Una persona concreta, che su cose concrete basa ora la sua campagna per l’elezione a segretario del Pd.
Per far cambiare verso al nostro Paese, occorre, poi,un’altra cosa: la volontà di cambiare. E Matteo Renzi la voglia di cambiare ce l’ha nel suo dna. Per andare fino in fondo, senza guardare agli interessi consolidati. A cominciare da un vero e profondo rinnovamento del Pd, un partito che, paradossalmente ma non troppo, per essere rinnovato va riportato alle sue radici, quelle vere, quelle popolari.
Per far cambiare verso al nostro Paese, occorre una terza cosa: la serietà. E Matteo Renzi è persona seria. Solo alle persone serie, credibili, competenti, e dotate di quella sana voglia di arrestare l’Italia del declino che ci ha portato alla crisi economica e sociale di oggi, possiamo affidare le chiavi del futuro.
Insomma, stimo Matteo Renzi. Lo stimo, come persona e come amministratore. Ho fiducia nelle sue capacità. Ne condivido lo sforzo di rinnovamento del partito, delle istituzioni e della vita politica nel suo complesso.
L’otto dicembre, alle primarie del Pd, è importante votare. E votare Renzi. Perché siamo ad un punto di svolta epocale. La nostra Repubblica è ormai logora, nelle idee e nelle istituzioni, e rischia seriamente la svolta populista.
Noi, invece, vogliamo la svolta riformista, per cambiare l’Italia a cominciare dalle cose concrete, di tutti i giorni: il lavoro per i nostri giovani, la pensione per i nostri anziani, i servizi per le persone più in difficoltà.
L’Italia è un paese meraviglioso, che tutto il mondo ci invidia e gli Italiani, nonostante tutto, sono ancora un popolo fantastico, pieno di voglia di vivere e di contribuire a costruire un futuro migliore per tutti, ciascuno secondo le proprie possibilità.
L’Italia è un paese straordinario che, nelle difficoltà, ha sempre dato il meglio di sé. Insieme, abbiamo superato la guerra, la ricostruzione, il terrorismo,tangentopoli. Poi, è venuta la “seconda Repubblica” – espressione che, francamente, mai mi è piaciuta e mai mi piacerà – e la stagione del declino economico, del Pil allo “zero virgola”, e poi la recessione, la peggiore a memoria d’uomo, e sul palcoscenico sono saliti i populisti, quelli del milione di posti di lavoro, quelli del tutti a casa, quelli degli slogan vuoti come vuote sono diventate le tasche della nostra gente, per colpa di chi mai ha saputo offrire una soluzione vera ai problemi delle famiglie, dei lavoratori, dei giovani, dei pensionati.
Allora, ben venga chi, come Matteo Renzi, parla finalmente con chiarezza, non nasconde ai cittadini lastraordinaria gravità di questi anni nei quali sembrano venire al pettine i tanti nodi irrisolti del passato e, finalmente, da candidato a segretario del Pd propone scelte concrete e soluzioni chiare per far recuperare alla nostra povera e bistrattata Italia il ruolo che merita, in Europa e nel mondo.
L’otto dicembre si vota per eleggere il segretario del Pd. E il Partito Democratico, nonostante le note difficoltà, resta l’asse centrale della vita nazionale per storia, per solidità morale, per senso di responsabilità politica. Ma questo non basta. Serve una nuova dirigenza che abbia coraggio, che sappia trascinare tutto il partito – amministratori, militanti, elettori – con una visione nuova dell’Italia del XXI secolo.
Tutto questo, ritengo, è Matteo Renzi. L’uomo giusto al posto giusto, per l’Italia che sogniamo, in un’Europadei cittadini. Per questo, l’otto dicembre, io voto Matteo Renzi. Perché, se ci proviamo, insieme, l’Italia, finalmente, cambia verso.

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