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(SCC) “Crociere”: Fondi UE che navigano tra Cultura e Creatività

L’Europa prova a dare un senso a questa unione puntando molto su Cultura e Creatività. L’Italia propone e partecipa ma occhio al ruolo delle banche.

Europa Creativa è il nuovo progetto di sviluppo settoriale europeo che approvato dal Parlamento di Bruxelles il 19 novembre scorso, è entrato in vigore in questi giorni. L’iniziativa coinvolgerà tutti gli Stati membri (e non solo) e darà ai cittadini del vecchio continente la possibilità di mettere in gioco progetti e capacità proprie.

Per la prima volta e in modo concreto, l’intera iniziativa coinvolgerà all’unisono tutti i Paesi e i progetti saranno presentati come Europei e non più legati alle proprie nazioni, questo perché agiranno e si svilupperanno a livello globale, tramite cooperazioni e rapporti diretti internazionali. Ad un primo approccio, i maggiori beneficiari saranno i titolari di aziende e compagnie orbitanti i settori della cultura e della creatività con una più fluida possibilità di investire ma è pur vero che sono chiamati in causa tutti gli operatori.

Naturalmente è qui che entrano di scena le banche, dotate ora di un nuovo strumento di garanzia finanziaria che attraverso alcuni criteri (ancora ignoti), andrà a selezionare e supportare quei progetti reputati migliori. Si potranno richiedere prestiti (questi dal 2016) fino ad un massimo di 750 mila euro ma “a quale prezzo” non si sa ancora, soprattutto per il fatto che secondo gli istituti di credito, le imprese creative, rappresentano uno dei massimi rischi.

Tuttavia l’intento sarà quello di finanziare almeno 250.000 artisti e operatori culturali, 2.000 cinema (solo in Italia in 10 anni sono state chiuse 1000 strutture), 800 film e 4.500 traduzioni di libri, oltre ad altri progetti inquadrati tra i settori culturali e creativi. Dopo il pressing francese, anche la tecnologia informatica applicata alla cultura, avrà spiragli di finanziamento.

Questi due settori danno lavoro a più di 8 milioni  di persone in tutta europa e rappresentano il 4,5% dell’intero PIL e quindi non a caso, l’UE, stanzierà il 9% di fondi in più rispetto agli anni passati, arrivando a destinare ben 1,46 miliardi di euro. Verranno anche incoraggiati  partenariati con i paesi extra europei (che dovranno pagare un biglietto di ingresso) e saranno messi a disposizione dei premi decisamente prestigiosi come, il premio dell’UE/Europa Nostra per la conservazione del patrimonio culturale, il premio dell’UE per l’architettura contemporanea, il premio dell’UE per la letteratura, i premi europei Border Breakers Awards e il premio MEDIA dell’UE.

L’importanza del progetto, oltre ad essere strategica per le politiche europee, rappresenta anche una concreta possibilità per le associazioni culturali che operano a livello locale di mettersi in prima fila e contribuire all’evoluzione del progetto nel periodo 2014-2020. Infatti si legge dal sito del Ministero “al programma Europa Creativa possono partecipare tutti gli enti pubblici e privati del settore culturale e creativo preferibilmente no profit e legalmente riconosciuti in uno dei paesi partecipanti al programma (le persone fisiche non sono ammesse ed è necessario essere riconosciuti legalmente da almeno 2 anni)”. I settori di finanziamento sono stati suddivisi in quattro categorie: progetti di cooperazione,traduzioni letterarie, network, piattaforme. Per chi fosse interessato ovviamente nel sito web apposito potrà consultare l’intero bando e le sezioni pubblicate.

http://ec.europa.eu/culture/creative-europe/calls/index_en.htm

Il nostro territorio è ricco di associazioni culturali no-profit e partendo da questo si potrebbe auspicare una sorta di collaborazione multiassociativa in grado di rogare un progetto ambizioso locale dai risvolti internazionali. Credo che tutto ciò possa nascere anche ad Artena, per il bene comune e soprattutto per un primo e deciso dialogo tra le realtà associative.

  • adele la shekkia

    la collaborazione tra più cooperative o associazioni è possibile, se c’è la volontà costituendo una associazione temporanea d’ impresa.
    in abbraccio circolare