Amministrative Artena 2014 : Video Presentazione Felicetto Angelini

Artena Insieme l’altro ieri, Crescere Insieme ieri, Artena per Rinascere Insieme oggi.

Badate: nulla si crea,nulla si distrugge,tutto si trasforma e, soprattutto, tutto rinasce. E a voler vedere la città rinascere è proprio colui che per primo ha presentato la sua candidatura a sindaco: Felicetto Angelini, la cui idea di “risorgimento artenese” ben si concilia con quella di una fenice capace di risorgere dalle proprie ceneri.

Se siano le ceneri che il candidato sindaco abbia lasciato nello scenario PD,o meglio sulla testa di qualcuno/a in particolare, nessuno può saperlo, quello che sappiamo, tuttavia, è che la città si trova in una situazione tutt’altro che buona in cui a sentire il peso delle cose che non vanno sono i cittadini. Ed è proprio dinanzi ad un popolo stanco delle solite promesse, stufo delle solite facce e infastidito dai soliti sprechi, che l’empatia del candidato a sindaco si mostra abile nel districarsi in tematiche secolarmente popolari e di successo: viene così rimarcata la necessità di trasparenza ed onestà alle quali il dott. Angelini affianca la sua esperienza di unico, assieme a Vittorio Fiorentini,tra i consiglieri comunali delle scorse amministrazioni, nel presentare la propria dichiarazione dei redditi; viene denunciato il “solito circolo delle solite ditte” che lavorano come se di professionalità artenesi non ce ne fossero a sufficienza, senza dimenticare la tanta cara questione delle cieche privatizzazioni fatte negli anni che hanno portato a tutto tranne che a reali risparmi. Stando a sentire la non smemorata vox populi, nessuno sa se tra quelle “solite ditte” siano ricomprese persino quelle per le quali il candidato viene ricordato per i suoi, come dire, “ contraddittori rapporti”; e forse è proprio per questo che il dott. Angelini ci tiene tanto ad osservare come la sua sia una lista non di “poteri forti” ma una di quelle che sappia rivolgersi a uomini e donne di qualsiasi categoria sociale che abbiano o meno un lavoro e anzi, sottolinea il candidato,soprattutto a quelli che non hanno un lavoro…

Tuttavia, se dovessimo individuare un cavallo di battaglia della sua candidatura dovremmo parlare di rottura e di una politica volta ad un’incisiva riduzione fiscale. Felicetto Angelini ci parla di una lista di discontinuità sebbene ricordi,con una certa continuità, di “essere stato un ragazzino”quando fu sindaco la prima volta e tiene ad evidenziare come la sua, sia una designazione prodotta da una scelta democratica di un’assemblea libera nonostante ricordiamo tutti la mancata alzata di mani nell’assemblea di C.I. di cui non molto tempo fa ci parlò Renato Centofanti nell’articolo Pd Artena rigetta la proposta di crescere insieme: La storia infinita delle primarie giunge ad una svolta.

Si osservi,però, che quando il candidato decide di rivendicare la democraticità della sua candidatura, lo fa rivolgendosi direttamente a chi ha deciso in modo totalmente autoreferenziale di porsi a capo di liste da lui ironicamente rinominate “armate brancaleone”. A questo punto,allora, il dott. Angelini “si arma e parte” verso quella che sembra la problematica che, da buon uomo di sinistra, gli stia più a cuore: il fisco. La tanto auspicata riduzione fiscale verrebbe risolta con l’attivazione di un’efficiente raccolta differenziata porta a porta… Presentato il problema, ecco la soluzione. Sebbene il debito registrato nel bilancio artenese sia talmente oneroso da non poter,probabilmente, consentire alcuna riduzione fiscale, quando si promuove un’iniziativa del genere in realtà c’è poco da ribadire. Tuttavia si sa, quando si parla di tasse la questione è vasta. Ecco dunque, che il candidato intraprende un ampio excursus, con tanto di slides dal formale retrogusto renziano, in cui,partendo da punti quali la detassazione su case e loculi cimiteriali, l’abolizione delle strisce blu, le opere di ristrutturazione degli edifici scolastici di Macere e Ponte del Colle, passa a rassegna ogni campo dello scibile artenese, giungendo alla questione azienda faunistica venatoria, su cui venne promesso molto e realizzato nulla dal sindaco uscente, e alla problematica campo sportivo riguardo alla quale Angelini dichiara di essere stato l’ultimo ad avere costruito impianti sportivi ad Artena.

Ora, più che stare qui ad elencare le innumerevoli criticità del paese che ben ha voluto descrivere il candidato e di cui la popolazione era già adeguatamente informata, andando a stringere, l’unica soluzione “nuova” e reale posta è quella riguardante il fisco poiché per tutte le altre ne abbiamo a sufficienza sentito parlare da sempre:rivalorizzazione del centro storico, della Piana della Civita,della Villa Borghese, creazione di uno sportello di ascolto e di un laboratorio delle arti per cui artenaonline viene egregiamente ricordata dal candidato e per il quale anche noi lo ricordiamo: era il 1989 quando Angelini divenne dapprima promotore del progetto della Scuola di Liuteria e annesso Auditorium e poco dopo suo distruttore. E non siamo stati gli unici a ricordarlo: durante la presentazione della candidatura di Armando Conti, il giorno seguente a quella di Angelini, viene citato e spiegato il progetto a suon di parole “Frosiane”( che riproporremmo nel prossimo articolo riguardante Armando Conti) a cui il nostro risponde scaricando la colpa sull’amministrazione di quei tempi incompetente e incapace di reperire fondi… peccato che quell’amministrazione fosse proprio quella che lo vedeva sindaco. Bando alle rimembranze politiche dei tempi che furono e bando anche a punti programmatici che più che porre il “come fare” si minimizzano ancora a spiegare il “che cosa”, ci aspettiamo una lista di netta discontinuità composta, a detta del candidato, da pochi uomini d’esperienza e tanti uomini e donne giovani capaci di far emergere quell’entusiasmo di cui Artena ha bisogno per rinascere insieme perché, come dice Angelini : “ un uomo solo non può alcunché”. A questo punto non rimane che aspettare la fatidica lista di “Artena Rinasce Insieme” e ricordare a tutti che secondo la più antica mitologia, la fenice non è solita rinascere ogni qual volta lo si voglia, ma solo ad intervalli di 500 anni.

Vi lasciamo i video della presentazione:

Video 1

Video2