Excusatio Non Petita: Il video del laboratorio delle idee sul voto di scambio
Ad ogni tornata elettorale si parla di voto di scambio. Nei bar, nelle famiglie, su artenaonline.
Nel 2010 si parlava di voto di scambio, ad esempio nei seguenti articoli, Saviano – per un voto onesto servirebbe l’onu di tupakka (Matteo Canestraro), Libere Scelte e L’Azienda Partito, entrambi di martina (Martina Germani).
Nell’ultimo, Martina commentava la vittoria della lista Artena Futura, capitanata da Mario Petrichella e formata da una serie di imprenditori locali (Massimiliano Petrichella, Manolo Bucci, Sergio Di Cori), su di altre due liste in cui era fortemente presente il mondo impresa artenese, la lista di Vittorio Fiorentini e la lista Crescere Insieme, quest’ultima forte dell’appoggio di Loris Talone. Martina sottolineava un cambiamento sostanziale nella politica locale artenese: la politica non passava più per le piazze o per le discussione sui programmi, ma per le cene, gli spettacoli, le feste.
Soprattutto, si elogiava l’operato di Felicetto Angelini e Renato Centofanti.
Riporto da quel post:
Ho titolato queste mie riflessioni “l’azienda-partito”. Questa bella espressione non è mia, ma di Renato Centofanti, coordinatore del Pd che certo non può gioire per il numero dei voti ottenuti, e che, insieme a Felicetto Angelini, in piazza diede voce alle voci (perdonerete il voluto gioco di parole) che sono circolate durante l’intera campagna elettorale e che riguardavano le presunte coercizioni subite dagli operai degli imprenditori in lista. Operai militanti, come si e’ militanti di un partito. Come tesserati. Un esercito di persone senza possibilità di scelta, con il fiato sul collo. Ci arrivano storie di collusi: pare che qualcuno abbia venduto il suo voto ad un galantuomo che gli ha ripianato i debiti; pare che qualcun altro sia stato costretto a distribuire volantini durante l’orario di lavoro. Ora, li chiamo collusi perché colluso è chi accetta i compromessi, chi si sporca le mani (ma davvero, col marcio, con la muffa); è colluso chi lascia che le cose non cambino, chi non si muove. Anche gli indifferenti sono collusi. È colluso chi pensa che siamo tutti uguali. Bene, io vi dico: non siamo tutti uguali, non siamo tutti la stessa melma. Non scendiamo tutti a compromessi: sono esteticamente e moralmente rivoltanti. In realtà si è data anche un’altra categoria di persone: quella dei padri di famiglia, che non scelgono la libertà invece che lo stipendio a fine mese. Nessuno ha certezze in questo senso. Felicetto Angelini cita Saviano, e mi fa preoccupare. Io credo che, al di là delle certezze, ci siano dei dati già importanti. Quando abbiamo chiesto a Mario Petrichella di spiegarci come volesse rispondere a chi gli metteva davanti la questione “conflitto d’interessi”, lui, molto semplicemente, non ha risposto; ha usato la retorica e la persuasione: “il conflitto d’interessi non esiste perché io farò per il popolo”. Scelta dei termini a parte, questa non può essere considerata una risposta esaustiva. Pero’ una cosa la può ancora fare: può prometterci onesta’, e può prometterci di muoversi entro i confini della legalità. Onesta’ e legalità, due parole. Ma le parole sono cose. Torniamo a Renato, uomo che si prende la responsabilità politica di fare affermazioni scomode da un punto di vista legale, e conforta noi che sentivamo questo senso di impotenza di fronte a quello che accadeva. Dice “ci sono persone che hanno scambiato le loro aziende per partiti”. E’ vero? E’ successo quello che Renato ed altri sostengono? E’ successo che gli imprenditori spalmati nelle liste hanno imposto il voto ai loro operai, famiglie comprese? E’ vero che avevano mappe studiate delle persone collegate ai loro operai? Quanto è grave, se è vero?
Felicetto Angelini si era reso protagonista del primo consiglio comunale dell’era Petrichella:
Ci racconta di una campagna elettorale brutta, con tante ombre e poche luci, pochi confronti in piazza, ma soprattutto, cosa non proprio simpatica, di ricatti sul lavoro. A quanto affermato, personalmente è a conoscenza di casi in cui imprenditori hanno fatto pressioni sui propri dipendenti per accapararsene il voto, informazioni non dimostrabili, ma che a quanto sembra ci sono state. E promette, nel caso, battaglia. La linea è quella del No al Comune Imprenditoreanche se la legge elettorale attuale distogliendo la reale volontà dell’elettorato ha favorito chi ha potuto investire di più nella bagarre elettorale. E suggerisce di presentare pubblicamente la denuncia dei redditi degli anni precedenti di consiglieri e assessori, così come già avviene in provincia, per garantire trasparenza e legalità.(cito da 15 Aprile 2010: Di consigli affollati, Di famo la pace e Di voci che non tutti dimenticano)
Ora, sono passati 4 anni e le due persone prese ad esempio da Martina hanno scelto schieramenti diversi.
Da un lato Felicetto Angelini è candidato a sindaco di una lista appoggiata da una parte dell’imprenditoria che sosteneva in prima linea la passata amministrazione (Manolo Bucci, Sergio Di Cori) e da Loris Talone, ex compagno di lista dell’Angelini.
Dall’altro Renato Centofanti appoggia la lista di Fabrizio De Castris, lista in cui è candidata la moglie, Giorgetta Mele, e per cui viene ventilato l’appoggio da parte di Mario e Massimiliano Petrichella, così come riportato nel manifesto finora non smentito pubblicato nell’articolo Fuoco alle polveri: il manifesto dei tre dell’ave maria.
Martina e Matteo (per ora) non scrivono più qui su artenaonline, sono due figure importanti nel Laboratorio delle Idee (organismo centrale del comitato elettorale del De Castris). L’uno da regista e l’altra da sceneggiatrice, in collaborazione con gli altri ragazzi del laboratorio, realizzano il video “Denunciami” (lo riportiamo qui).
Il video secondo me è molto bello. Fa effetto.
Quello però che non capisco è il destinatario. Cioè, chi dovrebbe essere, oggi, che esercita pressioni per il voto di scambio? Le stesse persone accusate 4 anni fa? Le stesse persone (o almeno, le persone appartenenti agli stessi ambienti) che oggi, secondo voci non confermate, appoggiano direttamente o indirettamente le due liste che, sondaggi alla mano, tra sei giorni si contenderanno la salita al trono di sindaco? Qualcuno potrebbe pensare che questo video sia (questa volta si) una Excusatio Non Petita?
Piuttosto dei video, che in malafede possono sembrare solo delle trovate da campagna elettorale, sarebbe sufficiente verificare l’apertura / chiusura delle posizioni INAIL durante certi periodi e confrontarli con altri meno importanti. Ci viene in aiuto la legislatura in merito alla trasparenza della pubblica amministrazione.
Chissà che qualcuno non stia già verificando…