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Riflessioni sull’incontro di ieri e risposta (breve) ad alcune critiche

IMG-20140512-WA0006Vorrei cominciare questo post spiegando perché i membri dell’associazione Artena Online hanno deciso di organizzare l’incontro tra i candidati sindaco ieri al Palazzaccio.
Il fatto è che i suddetti membri sono convinti che solo una sana ed onesta informazione possa aiutare dei cittadini a decidere quale sia la migliore, a loro avviso, scelta per guidare la politica che plasmerà molti aspetti delle loro vite.
Nel piccolo come nel grande, la delega a dei rappresentati che andranno poi materialmente a prendere decisioni per la collettività intera non dovrebbe essere mai scontata o presa con leggerezza.
È una responsabilità che va affidata in mani capaci e di cui abbiamo fiducia.
Tutto questo lo crediamo profondamente, e tra di noi in primis abbiamo percezioni diverse su quali siano le mani migliori in cui mettere, nel caso specifico, Artena, il comune dove viviamo; siamo riusciti però a superare i nostri differenti credo politici per tentare di essere il più obbiettivi possibile e per permetterci l’un l’altro di completare il quadro con osservazioni e informazioni che potevano sfuggirci, presi dalle nostre considerazioni.
Chi dice che la politica è come il calcio si sbaglia. Non lo è né dovrebbe esserlo. Non dobbiamo tifare per un candidato come tiferemmo per un grande capitano calcistico, quest’ultimo non avrà voce in capitolo su decisioni, giuste e sbagliate, che condizioneranno la nostra vita.
Dovremmo scegliere un candidato ponderando bene su che persona sia, politicamente, e su quanto le sue idee, su ciò che è giusto fare, su quali strade prendere, per il nostro paese siano affini alle nostre.
Abbiamo voluto organizzare un incontro tra le quattro persone che hanno deciso di impegnarsi per la comunità in prima persona proprio per dare a chi avesse assistito strumenti in più per prendere una decisione oculata e frutto di un serio confronto.
Il confronto è un’altra formidabile arma contro la disinformazione o comunque contro un informazione distorta.
Trovarsi faccia a faccia con le persone a cui promettiamo che ci prenderemo cura del luogo in cui sono cresciuti, e in cui cresceranno i loro figli, e interfacciarsi con altri che credono lo farebbero meglio di noi dovrebbe servire a dimostrare la chiarezza delle nostre convinzioni e la limpidezza delle nostre ragioni.
Questo il perché lo abbiamo fatto.

In quanto al come è per me un punto di orgoglio aver visto come hanno lavorato i miei compagni di blog.
Tutti noi nelle settimane precedenti abbiamo sacrificato cene con le ragazze, birre con gli amici ed esami da affrontare, abbiamo fatto salti mortali per ritagliare spazio con lavori a tempo pieno, per essere all’altezza del compito che ci siamo auto assegnati.
Abbiamo deciso di svolgere un compito importante per il miglioramento della nostra comunità e lo facciamo con la consapevolezza che sia soprattutto una responsabilità.
Abbiamo scartabellato carte, documenti, delibere, ci siamo incontrati a tutti gli orari e ci siamo misurati l’un l’altro per vedere se poteva andare, se avevamo considerato tutto e se eravamo abbastanza preparati per poter accompagnare noi stessi e la cittadinanza verso quella famosa scelta consapevole dentro la cabina elettorale.
L’impegno sincero e la fedeltà alla verità e ai fatti nonostante le posizioni personali che le persone intorno a me hanno dimostrato davanti i miei occhi mi ha reso felice, e onorata di farne parte.
Non aspiravamo alla perfezione e non ci siamo spacciati per quelli che hanno la verità in tasca, il nostro unico obiettivo era dar voce a quelle domande che i cittadini si sono posti e porre i nostri dubbi a chi ci guiderà.
È l’informazione l’anima della democrazia, e Artena Online ne è un tramite di cui noi per primi non ci sentiamo all’altezza, ma che facciamo del nostro meglio per rendere il più utile possibile.

Ci siamo spesi in prima persona per questo fine e con questi mezzi non temendo di esporci alle critiche, perché una critica è un metodo per migliorare lì dove il nostro sguardo non è arrivato, per notare cose che possono esserci sfuggite e rendere un servizio migliore la prossima volta.
Questo se la critica, costruttiva e supportata da ragionamenti logici e veritieri, viene considerata nella sua complessa funzione per questo scopo, non come iniquo mezzo di attacco.
Il punto dolente della questione è che mi è capitato di leggere un post che non avrei degnato di una replica essendo anonimo, e ritenendo che chi si cela dietro uno pseudonimo per manifestare il proprio pensiero sia un codardo e un ipocrita, con una eccezione per i casi in cui vigano regimi autoritari o totalitari che mettono a repentaglio la vita di chi si pone in contraddizione con il pensiero dominante (ma non è questo il caso).
Il fatto è che queste persone la cui abnegazione verso la comunità penso sia stata ampliamente dimostrata non meritano l’attacco inconsistente che la persona (o persone) che si celano dietro il nickname “Rosa la Soreca” ha portato avanti.
Oltre alla meschinità dello pseudonimo utilizzato solo per criticare vacuamente, c’è quella che io ritengo un’arroganza vomitevole nell’esprimere considerazioni su Artena che nulla hanno di costruttivo.
Ci sono molte cose che non mi piacciono di Artena e ho detto molte cose poco carine sul conto del paese in cui vivo, criticandone aspramente i difetti, ma io sono qui, cercando di renderla più piacevole da vivere, per quel poco che posso, come fanno i miei colleghi, non nascosta dietro un computer a sputare sentenze.
Quelle sui candidati sindaco le commenterò solo dicendo che sono altrettanto vaghe e prive di un sottotesto concreto a supportarle.
Si può dire che Tizio sia un idiota, nulla lo vieta, ma fare mirate accuse fattuali senza che se ne esplichino poi le motivazioni mi sembra davvero azzardato.
Ora, siamo capaci tutti di mettere i piedini sul piedistallo e sentirci superiori al lavoro degli altri, la cosa sorprendente è chi lo fa dimostrando di esserlo davvero.
L’incontro era ben lungi dalla perfezione ma abbiamo fatto tutto quello che potevamo dando il meglio di noi stessi, per questo trovo stucchevoli e deprimenti alcune considerazioni fatte da “Rosa”, e mi riferisco alla “ovvietà” e al “fuori luogo” non al “dilettantistico” perché dilettanti lo siamo.
Non credo vadano bene come aggettivi per una domanda sulle liste. Mi piacerebbe sapere in quanto cittadina, chi andrà a mettere la firma sui documenti che decideranno, ad esempio, a chi verrà affidato un appalto.
Sono “ingenua”? Credo che ingenuo sia votare qualcuno a scatola chiusa per pura fiducia.
Ultimo appunto: avrei gradito che ti riferissi nel tuo intervento a tutti noi, non a “Davide”, visto che il nostro è stato un lavoro di concerto non la produzione di una mente sola.
Il nostro presidente, Davide Corsetti, per cui io nutro una stima che riservo a poche persone davvero ci ha guidati insieme ai componenti più navigati di Artena Online, visto che molti di noi erano alla loro prima prova pubblica, ma tutte le decisioni sono state prese di comune accordo e ogni domanda vagliata insieme.
Quindi per una questione di rispetto sarebbe opportuno riconoscere anche nella critica più aspra (come non è stata la sua) come nelle più sentite congratulazioni il lavoro di gruppo che è stato davanti gli occhi di tutti.
Infine chiudo dicendo che non ci servono paternalistici discorsetti su cosa sia meglio per Artena Online e cosa non fare per non metterla in ridicolo.
Penso che noi che gli dedichiamo il nostro tempo, le nostre energie e i nostri nomi lo sappiamo meglio di una manciata di lettere virtuali, che in fondo è tutto quello che è chi si nasconde dietro un nome finto e una pagina Facebook.

  • gianmarcomattoccia

    Non posso che trovarmi d’accordo con la posizione espressa dalla nostra fedelissima Anastasia.

    L’incontro che abbiamo organizzato ieri è frutto di un lavoro costante e non poco faticoso protrattosi per lunghe settimane in cui abbiamo deciso di sacrificare il nostro tempo per un interesse più alto: l’interesse verso l’informazione che cerchiamo di produrre in maniera onesta e quanto più possibile vicina alla realtà.

    Lo spirito che ci ha spinti a dedicare lunghe ore a documentarci sui disastri compiuti dalla generazione politica che si sta sfidando oggi sul campo, a leggere minuziosamente delibere di giunta e documentazioni varie è stato supportato dalla convinzione che una riduzione del divario informativo che intercorre tra elettori e (potenzialmente) eletti possa aumentare la possibilità di realizzazione di quei principi democratici che regolano la nostra società.

    Ci siamo ripetuti molte volte che non eravamo costretti a farlo, che il carico di lavoro sarebbe stato superiore alle nostre possibilità in termini di tempo e organizzazione; in fondo siamo tutti studenti o lavoratori a tempo pieno, per cui ciò a cui siamo riusciti a dar vita ieri è un vero e proprio servizio verso la nostra comunità e un dovere verso i principi che da sempre guidano l’operato dell’Associazione Artenaonline.

    Tuttavia, le critiche sono sempre ben accette quando dietro la loro parvenza si cela una base costruttiva e stimolante volta a migliorare le capacità di chi la riceve, ma non mi sembra degna di tale definizione la riflessione della nostra Rosa la Soreca, alla quale rispondo solo per chiarire maggiormente ai nostri fedelissimi lettori quanto accaduto, pienamente convinto che “la Storia è quella certezza che prende consistenza là dove le imperfezioni della memoria incontrano l’inadeguatezza della documentazione”. Ecco, siamo qui per fornire ai nostri lettori adeguata documentazione per riempire quei vuoti di memoria che ad ognuno di noi, inevitabilmente, il tempo e l’inclinazione culturale tendono a mantenere in vita.

    Ringrazio anticipatamente la scimmiesca figura di Rosa la Soreca per aver definito la conduzione dell’incontro “semiprofessionale ed a sprazzi dilettantistica”. Già alcuni dei nostri più fedeli sostenitori del blog hanno trovato in noi personalità quali Lili Gruber, Enrico Mentana, Bruno Vespa e Marco Travaglio che, chi più chi meno, una certa professionalità nel settore giornalistico possono dire di averla conquistata, per cui l’ulteriore attributo che ci è stato affibbiato non può che confermarci che siamo sulla buona strada. Sugli sprazzi dilettantistici vorrei rassicurare Rosa la soreca dicendole che sì, noi siamo fieramente dei dilettanti che dedicano il loro preziosissimo tempo alla cura di tematiche che stanno a cuore alla cittadinanza e vorrei ricordare alla nostra amica che chi pretende di voler rappresentare l’interesse di una comunità intera, candidandosi alla carica di primo cittadino, dovrebbe affrontare più spesso queste “noiose” tematiche che rappresentano tuttavia la quotidianità di tutti i cittadini. Questo per ricordare alla nostra “Rosa” che le nostre domande non “rasentavano l’ovvietà e il fuori luogo”. Le nostre domande sono state studiate accuratamente e sono state fatte su tematiche di grande rilevanza che i nostri carissimi candidati-sindaco non hanno affrontato con la giusta attenzione durante la fervente campagna elettorale dove forse, cara la nostra Rosa, di ovvietà e di fuori luogo ne è stato fatto abbondante uso.

    Sulla specifica domanda in merito alla squadra di governo, io non parlerei di una qualche ingenuità politica, bensì di una certa leggerezza con cui i candidati hanno ovviamente declinato la risposta che noi e gli altri cittadini comuni mortali ci attendevamo. A noi non interessa una beneamata minchia che “esprimere la propria giunta in campagna elettorale provocherebbe una qualche rivoluzione (di cui comunque credo avremmo bisogno a prescindere da tutto) all’interno della lista portando alcuni candidati al disinteresse nel chiedere il consenso”. Bhè, che schifo cara la mia Rosa la soreca! Un candidato in lista non dovrebbe far venir meno il suo interesse nel conquistarsi il consenso piuttosto che “chiederlo” come dice lei, solo perchè in campagna elettorale un candidato sindaco ha il coraggio di dire a viso aperto, davanti alle persone che domani dovrà amministrare, CHI andrà ufficialmente a firmare quegli atti che modificheranno ed influenzeranno la vita comunitaria di ognuno di noi. Da queste piccolezze e dal suo linguaggio si evince che lei (o VOI) è una persona avvezza ai vecchi meccanismi della politica, che non vuole che si facciano alcune domande scomode e che per tal ragione definisce “fuori luogo”, e magari ieri avrebbe voluto sentir parlare i candidati di sport, di cultura, di ambiente e di aria fritta, riempendoci ancora una volta le orecchie di promesse e di utopie che ci allontanano sempre di più dalla percezione delle problematiche che affliggono il territorio e i cittadini ormai esasperati da parole vuote come bolle di sapone che si disperdono e tanto prima o poi esplodono chissà dove.

    Artenaonline si è prestata, come da protocollo, alle consuete tradizioni della campagna elettorale: abbiamo pubblicato i comunicati stampa dei vari candidati (per chi ce li avesse inviati) e gli abbiamo permesso di parlare apertamente e liberamente nelle video interviste che gli abbiamo concesso. Ora i giochi sono finiti ed Artenaonline ieri, ha scelto di fare da tramite tra chi crede di poter essere il miglior garante dell’interesse della comunità e chi quel ruolo dovrà affidarlo, con delega, sulla base di quel rapporto principale-agente che intercorre tra elettore ed eletto. I cittadini sono i nostri principali e noi i loro agenti, così come i candidati sono agenti dei cittadini e dovranno attenersi a quelle che sono le richieste dei loro principali, i cittadini tutti e chi ancora questo status non lo ha ottenuto (i minorenni e i nascituri).

    Infine, per quanto riguarda la figura del nostro Presidente Davide, ci tengo a precisare che l’incontro di ieri non era una sua iniziativa esclusiva, ma dell’intera associazione e che ad informarci ci siamo informati anche se alcuni dei nostri affezionatissimi candidati non hanno gradito la precisione e l’accuratezza dettagliata delle nostre ricerche. L’intera associazione non si è fatta prendere da posizioni di parte assolutamente…

    O forse si, lo ammetto, un po’ ci siamo fatti prendere da qualche posizione di parte: quella di Artenaonline, quella dei principi che ci guidano ogni lunedì sera ed ogni giorno nella vita, quelli che non abbiamo riconosciuto totalmente in questa campagna elettorale, quelli che avrei voluto vedere in forme diverse e con persone diverse.

    Dunque cara la nostra Rosa la soreca, ci tengo a dirle che Artenaonline non è stata messa in ridicolo in nessun modo e sopratutto il nostro Presidente non ha strumentalizzato minimamente l’associazione per il proprio tornaconto, ma per il tornaconto dell’intera comunità, vista anche l’enorme quantità di complimenti che abbiamo ricevuto ieri dopo l’evento. E se qualcosa fosse andata storta, umilmente, ne prenderemo atto e, devoti alla buona informazione e al rispetto che nutriamo nei confronti dei nostri lettori, ne faremo un incredibile punto di forza con cui Artenaonline inciderà maggiormente il proprio peso sulla realtà comunitaria nell’interesse, ormai noto, di tutelare l’informazione corretta e gratuita per i nostri concittadini perché crediamo che un popolo più istruito e più informato possa essere difficilmente mal governato.

    Ne approfitto in queste ultime righe per ringraziare tutte le mie colleghe e miei colleghi di redazione per l’incredibile lavoro svolto ieri e nelle settimane passate, con la speranza che questa determinazione e questa grinta possano guidare sempre il lavoro di questa Associazione.

    Quindi grazie di cuore a Anastasia, Elisa, Federica, Benny, Michele, Attilio, Luca e Romolo.

    Un ringraziamento particolare a Davide e Luca perché ci hanno sostenuto durante la preparazione e ci hanno incoraggiato senza farci mai perdere di vista l’obiettivo che ci eravamo prefissati e facendoci a tratti dimenticare la paura per la nostra prima volta.
    Infine ci tengo, personalmente, a ricordare a tutti che Artenaonline è viva e vegeta e gode di ottima salute!

    Ad maiora, semper!