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La consulta dei giovani si farà!

La consulta giovanile, tanto acclamata e discussa nella nostra Artena, è un’organizzazione apolitica senza alcun potere deliberativo che si propone come incubatore di buone idee avanzate dal popolo giovanile. Tali idee dovrebbero avere come fine ultimo quello di migliorare il rapporto dei giovani con la propria amministrazione, nonché risolvere le problematiche connesse a loro volta col mondo dei giovani.
Senza alcun dubbio, quindi, la creazione di una consulta è qualcosa di estremamente auspicabile per qualsiasi territorio che gode di una buona presenza di giovani. Purtroppo, la consulta giovanile in quel di Artena non gode di molta fama, anzi, è stata ed è tutt’ora oggetto di accese discussioni, poiché, dopo il primo incontro tra amministrazione e associazioni che inglobano al loro interno giovani, datato al 17 Novembre 2014, non si è ancora tenuto il secondo incontro che avrebbe visto l’amministrazione discutere e spiegare tutto ciò che riguarda la consulta direttamente ai giovani artenesi e che avrebbe sancito da lì a breve l’ufficiale creazione della stessa, che purtroppo però, non è mai avvenuta.
L’amministrazione e in particolar modo le sue due fautrici, la consigliera comunale con delega alla consulta giovani, associazioni giovanili e consiglio comunale dei ragazzi Irene Palone e l’assessore alla cultura, pubblica istruzione, ambiente e commercio Alessandra Bucci hanno messo a tacere il tutto senza spargimenti di polemiche grazie al tempo che inesorabile è passato.
Il quasi colpo di scena viene quando i primi giorni di Maggio del 2015, l’amministrazione fa di nuovo il suo ingresso in scena parlando della consulta giovani, che a loro detta, doveva partire a breve senza passare per il secondo incontro ma catapultandosi subito avanti con un incontro che avrebbe raccolto le iscrizioni utili alla sua formazione per poi discutere di uno statuto, commissione etc. nella successiva riunione effettiva. Come nel primo caso, tanto detto ma poco fatto e il sogno artenese di una consulta giovani svanisce per la seconda volta.
Arrivati a questo punto, dove l’incertezza regna incontrastata, abbiamo chiesto direttamente a una delle due interessate, la consigliera comunale Irene Palone che ha cortesemente risposto alle nostre domande. Di seguito le domande con relative risposte:

– Quali sono state le problematiche che hanno indotto a un’interruzione dell’iter che doveva portare alla luce la consulta dei giovani? 

Nessun iter è stato interrotto, anzi si sta lavorando per trovare la soluzione migliore per informare i giovani, per farli avvicinare e per far diventare la consulta il fiore all’ occhiello del nostro paese.

– Ha trovato alcune resistenze politiche e non che hanno contributo al ritardo nella (non)creazione della consulta?

Il lavoro svolto con la consulta è un lavoro lento ma continuo, nessuno vuole far diventare la consulta qualcosa di “stressante” con continue propagande ecc visto che ci tengo a ribadire che la consulta è e sarà un organo apolitico.

– Come giustifica i continui cambiamenti di strategia adottati per arrivare alla consulta dei giovani?

La consulta giovanile è un organo che ad Artena non è mai esistito quindi partiamo del presupposto che è una totale novità e come tale va trattata con i ” guanti bianchi” , bisogna portare i giovani ad avvicinarsi da soli alla consulta e bisogna trovare il modo corretto affinché ciò avvenga. Ecco il motivo dei vari cambi di strategia. 

– Pensa che il tessuto giovanile artenese sia stato molto presente e interessato alla questione della consulta dei giovani? Se, no. In futuro come potrebbe riuscire ad attirare la voglia di questa fascia d’età a partecipare?

Bisogna portare i giovani ad avvicinarsi da soli alla consulta e bisogna trovare il modo corretto affinché ciò avvenga. Nella massima sincerità aggiungo anche che le iscrizioni ci sono state, certo non sono centinaia ma ci sono e questo è comunque un punto di partenza. 

-Concretamente, quando potremo vedere una consulta autonoma e operativa?

La riunione con gli iscritti e con chi volesse iscriversi verrà indetta per i primi giorni di settembre, per lasciare lo spazio a chi si trova fuori per le vacanze di potervi partecipare.
La consulta si farà.
Grazie alle risposte della consigliera Irene Palone, ora, la storia della consulta si fa più chiara ed ognuno di noi ha sufficienti informazioni per commentare senza aizzare inutili polemiche.