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22 settembre 2008: tutto il consiglio minuto per minuto…

30 settembre 2008 visto 434 volte 6 Commenti Scritto da

ARTENA 22 SETTEMBRE 2008

ore 17.15

Tutto è pronto al palazzaccio per partire con il primo consiglio comunale post pausa estiva.

Primo atto di questa opera è stata la conta dei presenti…e degli assenti. Tra gli assenti si contavano Candela Amedeo, Talone Emilia, Talone Loris,Valeri Virgilio e Scaccia Carlo. Naturalmente ognuno di loro aveva una motivazione valida a proprio favore…motivazione che saremmo lieti di pubblicare, qualora si sentisse l’esigenza di informare i cittadini su tale giustificazione.

Superata la prima fase,il consigliere Eminio Latini prende la parola per una considerazione preconsiglio.Rivolgendo una interrogazione al sindaco chiede delucidazioni sulla composizione della nuova maggioranza,in virtù anche di quanto letto nella lettera del sindaco al nostro sito. (vedi questo articolo). Secondo Latini,la composizione di una nuova maggioranza, che contasse anche Perugini e Mattozzi (ndr.), avrebbe dovuto subire un dibattito in sede di consiglio. Questa considerazione ha aperto la strada ad una diatriba che si è accesa durante l’estate, sulla posizione assunta nell’ultimo consiglio dagli stessi consiglieri di ide@artena.

Grazie all’assist offerto dal collega Latini, Perugini ha colto l’occasione per chiarire il suo punto di vista affermando: “è possibile che ogni volta che uno dissente o propone una cosa diversa deve essere oltranzista o nazista?bisogna uscire da questa logica!qui stiamo discutendo di idee,di progetti,non stiamo conducendo una lotta fraticida!“. Continuando nella sua “arringa” il consigliere perugini riafferma di non aver nessun interesse ad entrare nella giunta, ne a far parte della maggioranza. Il motivo della sua adesione alla proposta della maggioranza (polo tecnologico e terza farmacia comunale), va ricercato solo nel progetto proposto. Progetto in cui egli crede, e che ritiene di grande utilità per la città di Artena. Si dice disposto a discutere su questo, ma non accetta di scadere in una volgare dialettica politichese che cerca nell’adesione e nel consenso un semplice tornaconto personale. Per quanto riguarda l’appoggio alla maggioranza, ricorda che l’ultima volta non sarebbe stato necessario il suo voto positivo. Afferma quindi, di aver dato un voto “di concetto” e non un voto “politico”.
Altra perplessità è stata espressa dal consigliere Pecorari che, legando le sue vicende a quelle del consigliere Perica, ha affermato di sentirsi un pesce fuor d’acqua, data la scarsa considerazione ricevuta dalla giunta comunale che, dopo il 28 luglio, non li ha più contattati.
A questo punto, il presidente del consiglio Diana è salito in cattedra, rammentando ai presenti l’inflessibilità del regolamento e la sacralità del luogo istituzionale ha tuonato: “se no’ ve piaceno le regole me lo dicite ,facimo un consiglio apposta e le cambimo,però mo timo da passà all’ordine del giorno ca già s’ha fatto scuro!
Ed è con queste parole che si è passati al primo punto dell’odg:
approvazione del verbale del consiglio precedente.
ci saremmo aspettati che questo primo punto sarebbe passato senza problemi. Invece con nostro grande stupore, ci sono state discussioni e battibecchi che somigliavano più ad una sorta di gioco ostruzionista. Alla fine si è usciti dall’empasse con l’astensione di Perica, Fiorentini e Bucci Alfredo, ai quali vorrei chiedere…quale valore ha un astensione su un punto del genere?
Dopo aver risolto l’annosa questione del verbale (che tra le altre cose non è stato letto….) il consiglio ha proseguito i lavori. La questione dibattuta ha riguardato l’anticipo del settimo punto. Ovvero un voto di indirizzo sull’uscita dai consorzi di cui artena è parte.
Il primo intoppo si è avuto sul concetto di voto di indirizzo: a noi spettatori è sembrato subito chiero che con una definizione del genere si volesse proporre una discussione ed un confronto sul tema dei suddetti consorzi (tra cui colline romane, asp, e comunità montana dei monti lepini), e dell’impatto economico che questi hanno sulle casse comunali. Ma lo stesso non dicasi per i consiglieri, che hanno letto la proposta di voto come una decisione imminente sulla uscita o meno dai consorzi. Per fortuna, grazie all’interpretazione giuridica data del termine “indirizzo” da parte del consigliere Perugini, alla fine si è ritrovato il bandolo della matassa, analizzando genericamente le collaborazioni, tra cui si è evidenziata quella con asp.
Sembra infatti che tutto lo sviluppo del nostro paese debba appoggiarsi a questa collaborazione.
E questo ha introdotto ad un discorso vecchio di dodici anni, ma forse di più. Si è parlato di piano regolatore. Asp infati concede la possibilità di effettuare varianti al piano regolatore fondamentali per lo sviluppo del paese, come se il problema risiedesse nel modo di effettuare varianti più o meno discutibili, e non nell’assenza di un vero prg che possa assicurare ad Artena una crescita ed espanzione armonica e razionale. Naturalmente la discussione è andata avanti coloritamente proprio sul discorso prg, anche perchè all’interno del consiglio c’erano i rappresentanti di quasi vent’anni di governo della città, ovvero Pecorari Fiorentini e Latini. Alla fine, sembra che il piano regolatore sia nato con Latini, si sia messo in opera con Latini e variato ancora da Latini e Pecorari. Insomma, se ad artena sembra che le strade siano state incrociate a caso come bastoncini dello shangai, la colpa non è di nessuno….o forse è la nostra!!bho?
Comunque sia, tra rifinanziamenti di opere pubbliche (ex eca,granaio,piazza Galileo Galilei) per le quali verrà rimodellato un finanziamento precedentemente accordato dalla regione, ed altre (zona adiacente campo sportivo), si è passati attraverso la richiesta della corte dei conti dell’adeguamento dell’inventario dei beni comunali (mi immagino le decine di centinaia di voci in elenco….) ci si è avviati verso la fine di questa piece. Nel percorso, però, alcuni degli attori avevano gia abbandonato il palcoscienico per motivi a tutti noti (vedi manifesto in allegato). Proprio sulla presenza o meno dei consglieri il sindaco ha voluto manifestare il proprio disappunto, al quale mi sento di unire il nostro. Consiglieri eletti democraticamente dovrebbero garantire la loro presenza al consiglio, che dovrebbe essere il primo dei loro impegni. Mi riferisco anche al consigliere Latini che ha dovuto abbandonare l’udienza per prendere parte ad una riunione per la festa della pasorizia. Sembra quasi che il consiglio comunale sia una sorta di appuntamento relativamente poco importante,una cosa tipo…
amico:
-”ciao che fai stasera vieni a giocare a calcetto dalle sette alle otto?”
consigliere:
-”bho non so….avrei il consiglio comunale…ma posso uscire un oretta prima…si dai mi porto gli scarpini nella ventiquattrore!”
non vorrei essere così sarcasticamente irriverente, ma non se ne può fare a meno…
Alle ore 19.20 il consigliere Candela, ( che prima di entrare si era trattenuto fuori dal palazzaccio a chiacchierare con altri per una decina di minuti) si è accertato,chiedendo al sottoscritto quale punto si stesse dibattendo. Dopo aver appreso che era in discussione l’ultimo punto all’ordine del giorno,ovvero il voto d’indirizzo sui patti territoriali,di cui fa parte anche la XVIII comunità montana dei monti lepini (comunità di cui Candela è assessore) ha fatto il suo ingresso imprevisto in scena… Immaginate lo stupore dell’assessore nell’apprendere che il punto a lui così caro era stato anticipato dal consiglio. E così,dopo essere stato bistrattato dal consigliere Alfonso Bucci per il suo apparire impovviso adhoc, anche il consigliere Candela si è guadagnato il suo bravo gettone di presenza. Il sipario si è così chiuso su un consiglio in fin dei conti indolore,dal quale però possiamo raccogliere alcuni appunti:
-Ide@artena appoggia l’amministrazione per affinità programmatiche
-Pecorari e Perica intendono terminata la loro esperienza in maggioranza(almeno per ora)
-le assenze sono una macchia nera ed incrostata di questo consiglio
-Amedeo Candela appare e scompare come fosse superman(non me ne voglia se allogorizzo un pò su quanto ha fatto nell’ultimo consiglio…potrei ricredermi nel prossimo)
-questa amministrazione sembra decisamente in bilico
Nota della Redazione:
Su richiesta dell’interessato vogliamo specificare che Amedeo Candela si è dimesso dalla carica di Assessore della Comunità Montana nell’aprile del 2007; Si vuole inoltre chiarire che, contrariamente da quanto scritto nell’aricolo, la Comunità Montana non era argomento di discussione durante il consiglio comunale, essendo un ente e non un consorzio. Infine vogliamo puntualizzare che l’arrivo di Candela negli ultimi minuti di dibattito del consiglio non ha certo comportato un gettone di presenza per l’interessato, che si era recato in consiglio per preannunciare le dimissioni da consigliere della Comunità Montana(rese poi ufficialmente durante il consiglio del 30/09).

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6 Commenti »

  • n. 1 - Faber ha detto:

    Ma che fate… leggete il futuro? :-)

    • n. 2 - elhombrito (autore) ha detto:

      hihihihihihihi
      scusateeeeeeeeeeeee…stiamo cottiiiiiiiiiiii
      grazie della precisazione

      • n. 3 - elhombrito (autore) ha detto:

        come redattore dell’articolo,chiedo pubblicamente scusa ad Amedeo Candela per le informazioni errate riportate nell’articolo da me redatto.Ho peccato di inesperienza e superficialità.Mi si conceda però la battuta sul gettone di presenza,che non era rivolta a lui in particolare”ANCHE il consigliere Candela si è guadagnato il suo bravo gettone di presenza”voleva essere un ironia riferita a tutto il consiglio.
        comunque sia,per fortuna noi non appendiamo manifesti anonimi,ma ci mettiamo la faccia e il nome sotto ciò che scriviamo,e siamo pronti,quando ce ne sia la necessità,a tornare sui nostri passi e chiedere scusa.
        cordialmente

        • n. 4 - guido p. ha detto:

          Un paio di domande:
          Io non ho (e non ho trovato in rete) il regolamento del Consiglio comunale e quindi non so quale è il quorum, la legge dice solo che “Il funzionamento dei consigli, nel quadro dei princìpi stabiliti dallo statuto, è disciplinato dal regolamento” e “Il regolamento indica altresì il numero dei consiglieri necessario per la validità delle sedute, prevedendo che in ogni caso debba esservi la presenza di almeno un terzo dei consiglieri assegnati per legge all’ente, senza computare a tale fine il sindaco”.
          Quindi non so se il voto del Consigliere di Perugini è veramente di “di concetto” non sapendo se la Sua presenza era fondamentale per il raggiungimento del quorum. E’ ammirabile votare a favore di un progetto che si ritiene positivo per Artena indipendentemente da chi lo presenti, ma la maggioranza e il quorum dovrebbero essere autosufficienti.

          Non so se fra i lettori del blog, qualcuno ha sostenuto da poco l’esame di Diritto degli enti locali. Mi piacerebbe sapere cosa direbbe la dottrina per la situazione attuale di Artena.
          Abbiamo una lista civica che ha visto le elezioni, ma alcuni componenti di questa lista ne sono usciti e non appoggiano più il Sindaco.
          In questo caso, ci si comporta come in caso di elezioni proporzionali e si creano nuovi gruppi consiliari, oppure è prevista (almeno dalla dottrina) le dimissioni del Consigliere e/o del Sindaco?
          Oppure quanto avviene è previsto e approvato. Ovviamente parliamo solo della dottrina perché il TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI , non prevede alcuna dimissione da parte di nessuno ne Sindaco ne Consigliere.
          Io ho qualche dubbio, secondo me qualcuno dovrebbe dimettersi ma non saprei che. Ovviamente se si dimettesse il Sindaco automaticamente avremmo un nuovo Consiglio.

          Scusatemi, non è che sia pigro (un po si) ma i miei libri di testo sono troppo vecchi

          • n. 5 - jozmile ha detto:

            @guido: Io penso che queste tematiche siano state analizzate dall’opposizione, che sarebbe la prima a beneficiare della possibilità di nuove elezioni. D’altra parte però penso che il commissariamento del Comune in questo momento sia ciò di più tragico possa avvenire nel Comune di Artena.

            • n. 6 - guido p. ha detto:

              grazie jozmile, allora spero che l’opposizione possa anche comunicare i risultati di questa analisi.

              Mi piacerebbe sapere cosa dice la dottrina al riguardo. Io non sto nello specifico auspicando o meno nuove elezioni, ma mi piacerebbe sapere se ci sono casi precedenti simili in qualche altro Comune e come ci si è regolato, indipendentemente dal colore politico.

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