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Barbara Balzerani ed Artena Online

20 aprile 2012 visto 910 volte 46 Commenti Scritto da

molto spesso chi ci legge non immagina, giustamente, cosa c’è dietro gli articoli pubblicati, cosa c’è dall’altra parte della schermata del sito web.
Artena Online è un blog fatto di persone con una propria “impronta” e spesso queste persone si trovano in conflitto, anche se la cosa non traspare da ciò che alla fine viene pubblicato, frutto di intese, compromessi e lavoro di gruppo.
un argomento su cui c’è stata una profonda spaccatura tra le fila di Artena Online è stato l’incontro organizzato dall’Arci per la presentazione del libro di Barbara Balzerani.
accade, cari lettori, che di fronte alla scelta se partecipare o meno attivamente alla presentazione di questo libro, la cui autrice è un personaggio quantomeno controverso, i nostri hanno affrontato una discussione che ci è molto dispiaciuto non condividere sul blog, perché ogni scambio di idee e di differenti punti di vista a nostro avviso può aiutare a maturare un senso critico e una visione delle cose più oggettiva,
io ero una di quelle contrarie a prendere parte a questa manifestazione, in cui una di noi doveva leggere, come richiesto da Mino Massimei, uno spezzone del libro in questione.
badate bene, io non sono una di quelle che non legge un libro o si rifiuta anche solo di prenderlo in mano perché magari frutto di una percezione del mondo completamente diversa dalla mia, o perché ne ritengo il contenuto ingiusto e immorale.
ogni libro è testimonianza preziosa e fonte assolutamente sacra di conoscenza, da chiunque sia stato scritto.
la mia perplessità in questa occasione, a partecipare all’incontro con la Balzerani, è stata dettata dalle mie remore morali e dal mio senso etico che non mi avrebbero mai permesso di divenire parte attiva in questa apparizione pubblica dell’ultimo capo delle Br, tra l’altro mai pentita.
per spiegare meglio la mia presa di posizione riguardo a quello che ritengo sia stato uno schiaffo in faccia alle vittime e a tutti gli italiani che sono stati costretti a vivere in quegli anni un’atmosfera di terrore e in cui le proprie libertà personali, diritto universale, erano limitate anche grazie a chi quell’atmosfera ha contribuito ad alimentarla.
non mi soffermerò sui sei delitti per cui Barbara Balzerani è stata condannata, sul suo ruolo nel rapimento di Moro, che ha deviato la Storia stessa, né sulle sue responsabilità nell’aver guidato una frangia armata che si è posta, per scopi e per uso della violenza, a mio avviso, al di fuori della società stessa, ma mi limiterò a trascrivere la mail che ho inviato a tutti i membri di Artena Online per esporre la mia contrarietà a presenziare a questo evento che tra l’altro non prevedeva la Balzerani nelle vesti di protagonista-narratrice di quell’epoca, ma solo come autrice di un libro che le Br non le menzionava nemmeno.
altra domanda che sorge da questa considerazione: è possibile riuscire a dividere Barbara Balzerani “individuo” dalle sue azioni? non credo in quanto ciò che facciamo ci dice chi siamo.
ma ora lascio spazio a questa sbirciatina, per chi ci segue, dietro le quinte:

“io penso che gli anni di piombo sono stati un buco nero della storia d’italia.
avere paura ad usciredi casa e adandare all’università a causa di persone come la balzerani, che a un estremismo di destra hanno risposto con un estremismo di sinistra.
in anni in cui si è tirato fuori il peggio delle persone, ma anche il meglio, barbarabalzerani progettava attentati e uccisioni al servizio di un’ideologia astratta (anche se ritengo che perseguire un ideale abbia pocoa che fare con la violenza).
il fatto che abbia scontato lasua pena non conta se alla radice non c’è il pentimento. andare in giro a presentare libri non mi sembra un atteggiamento da chi prova rimorso per aver copiuto atti di efferata violenza.
chi come la balzerani continua a sostenere di non aver nulla di cui pentirsi non merita di essere accettata nella società civile.
bada bene, non perchè ha sbagliato, ma perchè continua a credere che la violenza sia leggittima in determinate situazioni.
ultima ratio regum.
io non sono disposta ad avere compassione o altri sentimenti di comprensione verso quella persona.
noi come società abbiamo terminato il nostro compito, avendole fatto scontare la pena prevista dalla legge per i suoi crimini. lei non ha colto la sua occasione di espiare. quindi noi come persone non siamo tenute a fare altro, se non dare il messaggio che lei, non avendo abiurato la sua cultura della violenza, non può essere trattatain altro modo se non come terrorista. perchè lei non viene a presentare il libro come pentita (tra l’altro)”.
ci tenevo a condividere il mio pensiero su un tema così importante con chiunque ci legga perché è questo uno dei compiti di Artena Online: creare un dibattito su ciò che ci avvolge, sulla realtà che viviamo in questo strambo paese.

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46 Commenti »

  • n. 1 - Kokoro ha detto:

    sono d’accordo quando si dice: “non partecipo, perchè mi sento colpito”.
    Ma se il vostro è davvero un portale d’informazione sui fatti e avvenimenti di Artena, il problema non doveva sussistere: andava reso noto. Oltretutto, quando si decide di dare informazioni su un incontro (qualsiasi sia il genere e l’ospite) le opinioni personali non dovrebbero esserci. Ma se si sentono necessarie, metterle in un altro “articolo” o meglio Post.
    Con affetto.

    • n. 2 - wednesday (autore) ha detto:

      mi dispiace per il fraintendimento, ma il mio non era un articolo per informare su un evento, per questo l’ho pubblicato il giorno dopo la presentazione in questione.
      per non influenzare, con il mio piccolo contributo, scelte che ognuno fa secondo coscienza, nella fattispecie andare o no.
      noi siamo sì un portale d’informazione sui fatti e avvenimenti di artena, ma anche una piattaforma da sfruttare per scambiare opinioni e creare dibattiti, discostandoci dall’asettica ed unilaterale funzione di “dare esclusivamente informazioni”.

      • n. 3 - Kokoro ha detto:

        Forse il fraintendimento nasce proprio dalla pubblicazione il giorno dopo l’incontro.
        Ancora con Affetto.

        • n. 4 - martina ha detto:

          Scriverò le mie considerazioni sull’incontro.
          Io sono una di quelle che doveva prendere parte attivamente all’evento. Poi i ragazzi mi hanno fatto riflettere. È andata bene così.
          Ho letto il libro in questione qualche giorno fa.
          Dentro c’erano considerazioni sommarie di eventi socio-politici avvenuti in Italia nel 2011, ultimo anno di carcere della Balzerani; qualche accenno alla sua infanzia. Non ho trovato spunti interessanti, non mi è piaciuta la sua scrittura.
          Ma ritenevo comunque importante andare: per capire, e siamo sempre lì.

          Così siamo andati, io Davide e Sara. Abbiamo ascoltato. C’è stato chi ha letto (frammenti di libro scelti da Mino). Balzerani ha detto cose fastidiose, anche. Faccio un esempio: “grazie al sacrificio di una parte della mia generazione, in Italia non c’è stato un colpo di Stato. Cose così. Il pubblico ha fatto come se lei non fosse lei, con la sua storia alle spalle. Nessuno ha nominato le BR.
          Così quando abbiamo iniziato a parlare del carcere, finalmente, Dado ha posto delle domande. Si era arrivati al punto di dire che il carcere così com’è non rieduca (ci aveva portati a questo punto una domanda di Emanuele, Briganti ‘n radio), allora Davide ha chiesto: “lei che idea si è fatta? Cosa propone?”
          Balzerani non aveva un’idea, o comunque non l’ha espressa.
          Siamo usciti molto delusi.

          Aggiungo il mio personalissimo giudizio:
          Quando Barbara Balzerani parla delle classi sub-alterne, per cui dice di aver combattuto, scegliendo la violenza, ne parla come se fossero un alibi. Il suo. A questa sua preoccupazione, passatemi il termine, non segue una reale compassione. Non gliela leggi negli occhi. Non so come dire.
          Quando parla del carcere, della sua esperienza, in realtà non ne parla mai in prima persona. Sentivi tuonare questo “noi eravamo”, “noi facevamo” etc.
          In Mino ho letto un di più di accondiscendenza, un atteggiamento a-critico.
          Non mi è piaciuto, insomma.

          • n. 5 - Kokoro ha detto:

            Mi spiace che tu del libro hai avuto un’impressione così sommaria. La mia è del tutto diversa. Mi dispiace che tu non abbia colto la profondità di alcuni racconti e commenti a fatti recenti.

            La domanda di Davide a me è sembrata del tutto fuori luogo.
            Questa la mia personalissima opinione.
            La Balzerani non era la persona giusta a cui porre una domanda simile.
            La cosa mi ha rammaricato perchè ha tolto tempo ad altri interventi, magari più inerenti al libro. Magari ti avrebbero aiutato a capirne meglio il senso.

            • n. 6 - Mino ha detto:

              Qualcuno più famoso di me diceva che era venuto per dividere e non per unire. Io non commento le tue opinioni in merito all’incontro o alla figura dell’autrice. Sono le tue,le rispetto a prescindere. Poi se vuoi ne discutiamo a quattr’occhi. Oppure dove vuoi. Ma in quanto a me io ho affetto per tutte le persone che hanno tentato di cambiare il mondo. Con tutti i mezzi possibili e che ci hanno messo sia la faccia, che il loro cuore che il loro corpo. Punto. Al di là dei loro percorsi. La penso come Ascanio Celestini che ha invitato a riflettere su chi in quegli anni fece la scelta della lotta armata. Ascanio Celestini non io. Si, soffrirono in molti in quegli anni, giusto. Non immagini quanti: studenti,operai lasciati a terra dalla polizia di questo magnifico stato democratico. Ma io vorrei fare un passo avanti. E’ questa è la sfida. Ma voi che siete tanto innovatori giustamente volete rimanere legati al passato. Auguri.

              • n. 7 - jozmile ha detto:

                @kokoro: artenaonline.it è un portale di informazione ma soprattutto un posto in cui discutere.
                Come è successo altre volte in cui si sono creati importanti dibattiti su Artena e non, di tipo politico, socio-culturale e ambientale. Se pensi (come altri) che artenaonline è un muro sopra cui va incollato
                un comunicato e basta sei fuori strada.
                Quello che abbiamo sempre voluto fare (e purtroppo non siamo mai riusciti a fare) è una cosa totalmente diversa: ogni post vuole essere lo spunto per creare una discussione tra gli autori del blog e i visitatori, anzi tra gli autori e basta, perchè anche tu, kokoro, in questo momento sei autore(trice). Artenaonline non è di nessuno.
                E’ di tutti. E’ questa cosa qui che non è stata capita, assimilata. Forse abbiamo contribuito anche noi stessi a non riuscire ad esternare questo concetto.
                Comunque sia, come già ha detto @wednesday, dal giorno del comunicato inviatoci da Mino (perchè leggendo i tuoi commenti non ho so se ho capito… ma pensi che il comunicato in cui si pubblicizzava l’evento non è stato pubblicato su artenaonline? Guarda che ti sbagli, ci sono ben due comunicati ancora oggi visibili in prima pagina, pubblicati il 1° aprile e il 19 aprile…), è nato uno scambio di mail interno ai membri dell’associazione in cui ognuno ha esposto la propria posizione. Non in merito al fatto di essere o meno presenti.
                Piuttosto del COME esserci, perchè era stato chiesto ad un componente di artenaonline un certo tipo di partecipazione.
                E a margine di questa discussione è anche nata l’idea di parlarne sul sito DOPO l’evento, cosa che ha fatto Anastasia.
                DOPO.
                Per non avere pregiudizi. Per non essere schiavi di idee pregresse.
                E sono fiero dei miei compagni d’arme artenaonlinici.
                Sia di quelli che sono venuti, sia di quelli che non sono venuti (per presa di posizione o per impegni personali o lavorativi). Sono fiero come lo sono sempre stato. Sono fiero perchè anche questa volta chi
                mi accompagna in questa avventura ha le palle, l’intelligenza, la coerenza e la libertà di esprimere il proprio punto di vista, di discuterne con gli altri e di sentirsi libero di cambiarlo
                o di lasciarlo immutato. Senza essere schiavo di ipocrite remore ideologiche.
                Ed è questo che mi rende fiero e orgolgioso del progetto artenaonline.
                La capacità di partecipare sempre attivamente e non passivamente, di cercare un dialogo, di capire le ragioni delle parti, di non essere lamentatosi spettatori ma attori (anche sotto forma di semplice comparsa).
                La domanda di Davide non è fuori luogo. Io non ho bisogno di sapere da Barbara Balzerani com’era Colleferro, come era Artena o come vivevano le famiglie in cui un genitore faceva l’operaio e l’altro faceva il contadino.
                Mio nonno ci ha rimesso le penne a Colleferro, mia nonna si è spezzata la schiena in campagna. Così come tanti altri, in Italia e nel mondo.
                Se mi si da la possibilità di parlare con Barbara Balzerani, trovo più interessante capire come fa a parlare di giustizia e di equità sociale una persona che si è dichiarata responsabile di 6 omicidi, con lo sporco alibi di voler cambiare il mondo.
                E a mio avviso, con 6 omicidi sulle spalle, questa persona ha utilizzato il proprio status culturale e politico per scontare solo una parte della sua pena.
                Chissà se le stesse possibilità di riduzione le avrebbe avute un camorrista, un mafioso o un omicida seriale non pentito.
                Ecco che cosa avrei voluto chiedere a Barbara Balzerani.
                Ecco di cosa si dovrebbe parlare con Barbara Balzerani, visto che non è pentita per quello che ha fatto e mi viene ipocricamente a parlare di giustizia ed equità morale.

                @Mino La società non è fatta solo di studenti e operai. La società è fatta di tante parti. Degli studenti e degli operai che prendevano
                manganellate,dei carabinieri e dei polizioti che erano spediti a farglieli assaggiare quei manganelli per un tozzo di pane, e di tutte
                le altre parti che volenti o nolenti si ritrovano in momenti storici difficili.

                Sai chi rimane legato al passato? Chi non riesce a imparare dagli errori del passato.

                Come chi non riesce a discutere con gli altri civilmente.

                Se sei convinto delle tue idee e se vuoi lavorare insieme agli altri per qualcosa di costruttivo, non parlarne a quattr’occhi con Anastasia, parliamone qui su Artenaonline.

                D’altronde è come partecipare agli eventi che organizzi tu.

                Ah, quasi dimenticavo: io non provo affetto per Barbara Balzerani e per le persone che usano la violenza per convincere gli altri dei propri supremi ideali e dopo venti anni pare dimenticarsene.

                Io la mando affanculo Barbara Balzerani perchè è una ipocrita del cazzo.

                Amen.

                • n. 8 - Kokoro ha detto:

                  @jozmile Allora, specifico: la domanda di Davide l’ho trovata (io, ma ti assicuro che dai commenti sentiti in seguito non solo io) fuori luogo, perché posta alla persona sbagliata.

                  Anche chi non vuole ascoltare o lo fa, rimanendo ancorato alle proprie convinzioni, può non imparare niente dal passato.
                  A me interessava sapere di Colleferro negli anni 50-60. Interessava sapere, dalla viva voce di una protagonista, gli anni del movimento operaio-studentesco e come me altri.

                  Per il resto: Mea Culpa che non ho saputo notare, prima, la volontà “comunicativa” di artenaonline.
                  (prima che si creino altri casi le “” a comunicativa è solo perchè l’uso all’interno della frase non è corretto, ma mi sembrava il termine più calzante)

                  • n. 9 - Mino ha detto:

                    Cerchiamo di chiudere questa discussione che possiamo riprendere in qualsiasi momento. 1) Io non mi sono mai rifiutato di confronatrmi civilmente con nessuno. Ne è un’esempio che ho chiesto di partecipare a voi di Artenaonline proprio per questo( Nello specifico a Martina e a Davide. Il che la dice lunga sul mio grado di democraticità).Le tue opinioni personali le rispetto, ma in quanto ad ipocrisia non sono assolutamente daccordo. Ipocrita sarebbe chi si assume le responsabilità delle proprie azioni?. Io mi annovero fra questi allora. E ne sono orgoglioso. Se vogliamo fare una seria discussione storica su quegli anni anche qui la facciamo volentieri. Perchè mi fa sorridere che uno guardi con ammirazioni le foto di Tano D’amico ma ignori ad esempio chi c’era dentro le rivolte delle carceri negli anni settanta. Mi fa sorridere che non cerchi di studiare com’erano le carceri di quegli anni. Come vorrei che con franchezza si parlasse di come era la società tutta. Per voi il conflitto sociale sembra non esistere eppure è il motore della Storia. Poi in quanto ad avere le palle per me significa metterci la faccia. Avere paura di leggere una pagina di un libro è da nazisti. Spero che non sia il vostro caso. Io ci ho messo la mia di faccia rischiando e ne sono felice. Insieme ad altri soci del Circolo ARCi a cui va tutta la mia stima. Persone coraggiose in questi tempi pieni di ignavi senza palle. Per il resto se si vuole collaborare io sono sempre stato qui. Avete nella vostra email il comunicato per il 25 Aprile. LA prima volta che si rifesteggia doopo tempo. Fatto da giovani. Senza volti noti. Allora ci state?… Oppure abbiamo paura anche di questo?… A presto….

                    • n. 10 - solitude ha detto:

                      -diciamo,che in tanti non avete capito una cosa..ovvero che nel mondo e nella civilta’ ci sn mille sfumature…mille colori…e troppe ma troppe storie da raccontare e da ascoltare. e mi sembra molto riduttivo e banale prendere una presa di posizione.ok..qui nessuno è a favore del terrorismo,nessuno ucciderebbe per qualcosa(per quanto mi riguarda,dei presenti nessuno morirebbe per la stessa cosa),ma n penso che partecipare all incontro,avrebbe portato alla lapidazione pubblica..si sarebbe trattato soltanto di un incontro..cn una persona..che ha fatto determinate azioni..e star li senza tutto quest ostinarsi a dire che è un assassina…br….e le solite cose. a me personalmente n frega nulla di quello che pensate…e il perche n ci siete voluti venire. secondo me chi n è venuto…ha sbagliato.perche forse…avrebbe avuto occasione di ottenre risposte che da come ho capito vi turbano molto.poi un altra cosa… ma che cazzo vi lamentate se n ha preso alcuni tematiche ??? ma le potev ate chiedere…invece di star a fare il punto sul carcere..a me sembrava di vedere i pecoroni cher stano la zitti. altra cosa. leggo commenti..che mi aspettavo 4 mesi fa…da quando so che si lavorava per questa cosa. e poi scusatemi. io approvo molto artena on line ci mancherebbe…ma stavolta n siete obbiettivi(addirittura ad analizzare gli sguardi di mino massimei durante l incontro).il mondo non si cambia uccidendo…ma nemmeno vedendo del bene ovunque. in tutto cio’ chiudo dicendo una cosa..che de andre aveva ragione in un suo verso: intellettuali d oggi idioti di domani.

                      • n. 11 - martina ha detto:

                        Mino,
                        Sto cercando di comprenderti, ma devo ammettere che sei davvero fastidioso.
                        Più volte, nei tuoi interventi, sei scivolato sul terreno delle provocazioni. Mi dispiace.
                        Mi dispiace dover leggere le tue insinuazioni sulla mia “paura” di leggere la pagina di un libro. Oppure quelle sulla nostra volontà di “restare legati al passato”; proprio non capisco di che parli. Da cosa lo deduci. Se lo pensi veramente, non hai capito niente di questo progetto. Eppure sai quanto stimiamo il tuo lavoro, che ti riconosciamo in pubblico ed in privato. Stavolta a me è piaciuto meno, tutto qui. Ma puoi anche tranquillamente fregartene.

                        Scelgo di non commentare ad oltranza.

                        • n. 12 - adelelashekkia ha detto:

                          domanda per mino:
                          ” io ho affetto per tutte le persone che hanno tentato di cambiare il mondo. Con tutti i mezzi possibili e che ci hanno messo sia la faccia, che il loro cuore che il loro corpo”
                          ma si può applicare a tutti? o solo ad una parte politica?
                          un abbraccio circolare

                          • n. 13 - Mino ha detto:

                            Martina. Io ho scelto di cercare di non buttarla sul personale. Altrimenti dovrei prendere pezzi dell’articolo qui sopra e commentarli male. Così come pezzi dell’intervento di Luca . E non lo faccio. Restiamo sul terreno pubblico. Meno male che sono fastidioso. Comunque la stima è reciproca. Quindi guardiamo avanti. Rilancio sul 25 Aprile. Che si fa?. Ne discutiamo?. Per adele. Io riconosco la dignità degli avversari,sempre. Quindi si.
                            ciao

                            • n. 14 - Quo Vadis ha detto:

                              Ho scelto questo nick proprio per dire : dove stiamo andando?
                              Dalle affermazioni di massimei ( riportate da Adelelashekkia ) è come mettere sullo stesso piano GHANDI e una terrorista mai pentita , che mai ha chiesto scusa ai familiari delle sue vittime ( pluriomicida rea confessa )……da rabbrividire.
                              Artenaonline è una bacheca,un muro su cui attaccare i manifesti,un canale di informazione senza filtri ma sono poi i commenti a instaurare uno scambio di idee,opinioni,critiche e quantaltro.
                              Fin qui va tutto bene.
                              L’errore sta alla fonte.
                              Essere promotori di questa orrenda iniziativa significa per me una sola cosa : condividere quella che fu la strategia delle BR e dei propri componenti di cui la balzerani fu elemento di spicco.
                              Per chi ha vissuto quegli anni come dimenticare le tante persone trucidate a colpi di mitra e freddati con colpi di pistola alla testa ( Moro ),le manifestazioni di piazza contro le BR,il rifiuto di un’intera nazione alla logica del terrorismo,sindacalisti uccisi perchè si opponevano alle startegie del terrore nelle fabbriche.
                              In Germania hanno risolto in modo diverso il problema terroristico , di quegli anni ,scatenato dalla RAF.
                              In Italia non abbiamo fatto cosi ,anzi dopo qualche anno e senza mai pentirsi e senza chiedere scusa allo Stato Italiano,che avevano combattuto con la violenza , queste esimie persone si sono ritrovate fuori dalle patrie galere ( condonati due ERGASTOLI)e oggi vengono anche incensate da giovani nostalgici di quel periodo che non hanno nemmeno vissuto di persona , e neanche i loro genitori , quel tragico periodo quando anche un Papa ( Paolo VI ) chiese , con un accorato appello ,a quelle belve di fare un atto di carità e di misericordia per Aldo Moro.
                              Lo uccisero a sangue freddo e dopo brutali torture psicologiche per lasciarlo nella viuzza tra la sede del PCI e la DC per dire ” Non provate a mettervi d’accordo perchè questa è la fine che faranno quelli che ci proveranno ”
                              Per loro quest’atto è stato il principio della fine.
                              In questi giorni abbiamo assistito alla concessione di uno spazio appartenente alla Chiesa per ospitare una di quelle belve a cui si era rivolto,invano e in ginocchio , PaoloVI ….vergogna!!!

                              http://web.tiscali.it/malvinodisabato/chiesa-religione/appello%20alle%20bri_ro_.htm
                              Proprio oggi ricorre il 34 anniversario dell’appello.
                              Il 4 maggio 2007, il Parlamento ha votato e approvato una legge con il quale si istituisce il 9 maggio il “Giorno della memoria” in ricordo di Aldo Moro e di tutte le vittime del terrorismo.
                              Buonanotte

                              • n. 15 - jozmile ha detto:

                                @kokoro perchè è fuori luogo chiedere a Barbara Balzerani del ruolo rieducativo del carcere alla presentazione del libro che parla dell’ultimo anno di libertà condizionata trascorso dall’autrice? Può essere una domanda che non piace a te per motivi personali o ad altri della platea, ma non mi sembra proprio fuori luogo. Per quanto riguarda il rimanere ancorato alle proprie convinzioni, forse non mi conosci bene. Non staremmo qui a discutere adesso, non sarei stato tutto questo tempo a discuterne con altri. Per il tuo mea culpa, la porta è sempre aperta. A meno che non vuoi rimanere ancorata alla tua (e a quanto pare di tanta gente) convinzione che artenaonline è un circolo chiuso di persone. Anzi ti chiedo un suggerimento per migliorare in questo senso.

                                @Mino proprio per quanto tu affermi (“…Io non mi sono mai rifiutato di confrontarmi civilmente con nessuno…”) perchè vuoi chiudere questa discussione? E soprattutto perchè la vuoi buttare sul personale?
                                Io ho dato la mia opinione su Barbara Balzerani e sul perchè è giusta la domanda posta da Davide.
                                Non sono andato oltre perchè non posso: l’orario dell’incontro è stato piuttosto proibitivo e non sono potuto venire.
                                Io non ho dato opinioni personali su Mino Massimei (le conosci benissimo ed è immutata la mia stima per il tuo impegno). Quando vedo in una discussione un partecipante che la butta sul personale, interpreto il gesto come sinonimo di pochezza di argomenti con i quali sostenere la discussione stessa. Comunque se credi sia pertinente e utile, sei libero di farlo.
                                Le cose di cui mi piacerebbe parlare in questo momento e in questo post sono essenzialmente due:

                                - può Barbara Balzerani parlare di giustizia ed equità per quello che è stata e per quello che rappresenta?
                                - può Barbara Balzerani parlare di inadeguatezza della giustizia italiana quando essa stessa ha sfruttato debolezze del sistema carcerario e il proprio status culturale e politico per ricevere un trattamento diverso rispetto l’entità dei crimini commessi?

                                Per quanto riguarda il 25 Aprile c’è già il post.

                                @solitude diciamo che non hai capito quello che è successo. Artenaonline, rappresentata da Davide, Martina e Sara ha partecipato all’incontro. Volevano avere la possibilità di trattare alcuni argomenti. Le domande sono state fatte. Le risposte non sono arrivate. La figura dei pecoroni non pare proprio che ci si addice.
                                Forse puoi capire meglio quello che è successo leggendo questo post: http://artenaonline.it/2012/04/artena-cronaca-della-mia-attesa/

                                Noi saremo idioti, ma a ti glio sonno te sse stracina.

                                • n. 16 - elhombrito ha detto:

                                  Questa pagina è la definizione migliore di artenaonline. Perchè artenaonline non sono io o Martina o gli altri redattori, artenaonline siete tutti voi che spendete del tempo per mettere in comune idee e proposte, critiche e giudizi.Mi piace questa discussione e spero che continui perchè la trovo molto edificante.
                                  Detto questo, a me l’incontro non è piaciuto perchè ho trovato il personaggio scarico e superficiale. Barbara Balzerani è una persona molto controversa, che genera emozioni e giudizi contrastanti. Ma è anche un pezzo di storia di questo paese che poteva essere sfruttato meglio come occasione. Questa è la critica che muovo a Mino. L’incontro secondo me è stato preparato con superficialità, o almeno dalla sua realizzazione è emerso questo.Per dovere di cronaca ci saremmo dovuti incontrare con Mino per aiutarlo nell’organizzazione, ma poi in sede di riunione dell’associazione sono emerse delle problematiche, come potete riscontrare dall’articolo di wednesday.
                                  Mi è sembrata comunque un’ occasione persa, non è stata mai pronunciata la parola terrorismo o br o comunque non era il centro del discorso. Sarebbe come invitare gesucristo e chiedergli di commentare il derbi roma lazio…Ma da quì credo si debba ripartire, stiamo riscoprendo un intenzione di collaborazione e partecipazione importante, il nostro dovere è collaborare affinchè si riesca a migliorare, mi associo a Mino nel tenere fuori le critiche personali che verranno affrontata in altra sede, se manteniamo questo atteggiamento non possiamo che migliorare tutti…Io sono uno di quelli che vede del bene dappertutto.
                                  Allego la mail con cui ho motivato la mia presenza nell’incontro all’associazione

                                  “Il mio pensiero è questo:
                                  Il nostro sistema giuridico non prevede il pentimento come condizione necessaria per l’esaurirsi del processo penale. Questa è una reminescenza della nostra cultura cattolica. Il giudizio spetta agli organi preposti, al sistema carcerario (per quanto io lo ritenga sbaliato) spetta l’inflizione della pena.
                                  Balzerani ha pagato il suo debito con la società ed ha il diritto di riaccedervi.
                                  Poi in una società matura si crea un dibattito e la balzerani avrà ciò che avrà meritato.
                                  Ma a noi non è dato condannare. Il nostro ruolo, semmai, il nostro compito…è capire.
                                  Capire la storia è un compito arduo, e basare la comprensione sulla storia scritta dai vincitori mi sembra un esercizio di scarsa onestà intellettuale.
                                  Non è difficile schifare la balzerani. Difficile è dissetare la propria curiosità, la voglia di trovare una risposta. Io ci vado e ci voglio andare come artenaonline, perchè gioco a fare il giornalista e voglio sentire la testimonianza di chi ha vissuto la storia in prima linea…seppur sbagliando!
                                  Io voto per il si”

                                  • n. 17 - Mino ha detto:

                                    Io invece credo( dai giudizi che mi sono arrivati di tanti amici) che l’incontro sia stato molto interessante. Sono emersi pezzi di storia di questo paese che ormai si tendono a dimenticare( gli edili romani, le rivolte nelle carceri). Il voler da parte di alcuni di voi demolire questo incontro è si da parte vostra attegiamento superficiale. Il fatto do voler fare un secondo incontro con l’autrice risponde proprio all’esigenza di voler ritornare su aspetti che per questioni di tempo e logistiche non siamo riusciti a trattare. Nessuno vi ha impedito di chiedere altro. L’autrice per altro ha risposto a tutte le domande. Se poi non si ascolta è un’altra questione.Comunque non è un caso che si voglia ritornare una seconda volta per discutere ancora. Se non ci fosse sostanza da discutere( e questo è grazie alla Balzerani e alla sua opera) non staremo qui a giorni di distanza a parlare ancora.

                                    Mi serve un proiettore per il 25. Oppure lo devo chiedere alla Digos?…..

                                    • n. 18 - Kokoro ha detto:

                                      @jozmile: era fuori luogo perchè: dal modo in cui la posta sembrava una domanda più adatta ad un avvocato, ad un magistrato ad un ministro. Tutto qua.
                                      Vorrei poter citare bene la domanda, solo per farvi capire come l’ho percepita e perchè l’ho giudicata “fuori luogo”.

                                      • n. 19 - solitude ha detto:

                                        @jozmile n era rivolta ad artena on line la parola pecoroni.e nemmeno il resto. il mio era un discorso generico.e sinceramente n ti ho detto idiota..a te e nessun altro. ma guarda che sei forte è. intellettuali d oggi….idioti di domani. per me dei presenti nessuno è un intellettuale..quindi n ce l avevo ne cn te…ne cn nessun altro. grazie per “lo sonno te se stracina”…pe troppo sonno che ho…ho sempre apprezzato voi e quello che fate. pensa un po.

                                        • n. 20 - elhombrito ha detto:

                                          per dovere di cronaca, posto questo commento dopo aver chiarito personalmente con Mino le mie posizioni. Non c’è da parte mia la necessità di demolire l’incontro, perchè non è nella mia cultura nè nelle mie abitudini. Ne è un esempio la domanda che ho posto, che riguardava un tema di cui si stava discutendo. Se Kokoro mi fa notare che dal tono o dal modo di porla sembrava fuori luogo, non posso far altro che interrogarmi sul perchè è trasparita questa cosa e migliorare la prossima volta. Questo secondo me è l’aspetto più importante. C’è un gruppo eterogeneo di persone che condivide lo stesso obiettivo. Utilizziamo la critica ed il dialogo per migliorarci ed avvicinarci alla meta.Penso ( ed è rivolto a TUTTI) che questo atteggiamento sarebbe più utile alla causa ed alla nostra comunità che non il semplice battibeccare sulle reciproche considerazioni ed i termini con i quali vengono espresse. Spero che la stesso comportamento e la stessa partecipazione possa riscontrarsi su tanti altri temi trattati. Buon lavoro a tutti, che di lavoro ce n’è tanto da fare.

                                          • n. 21 - Kokoro ha detto:

                                            @elhombrito no, non mi riferivo al tono (pacatissimo)…era proprio per la domanda in sè. torno a dire, mi piacerebbe poterla citare per bene (altrimenti non avrebbe senso) e poter spiegare perchè, sempre secondo me, era posta alla persona sbagliata.
                                            Spero in oltre sia chiaro che qualsiasi mio commento è stato fatto con rispetto, esponendo solo le mie opinioni.

                                            • n. 22 - elhombrito ha detto:

                                              @kokoro, non c’è assolutamente problema,non ho mai letto nei tuoi commenti maleducazione ne tantomeno mancanza di rispetto. potresti citarla alla lettera, io rimarrei convinto delle mie ragioni comunque, e tu delle tue. Ma non sta scritto da nessuna parte che a te debbano piacere i miei punti di vista ed a me i tuoi.Mi dispiace non aver potuto fare le altre domande che avevo preparato, d’altronde non era giusto egemonizzare l’incontro. Mi riservo di porgliele la prossima volta, visto che da quanto ho capito ci saranno altri incontri.
                                              Una cosa ho dimenticato di dire. Riguardo alla balzerani come soggetto ho delle remore forti. ueste remore nascono dal mio profondo e radicato ripudio della violenza come strumento. Di certo contestualizzarla aiuta a comprenderla, Ma in nessun modo può essere guistificata. Anche perchè le persone vivono ancora nelle baracche e ancora milioni di persone lottano per ottenere i medesimi diritti. Vorrei che quel pezzo di mondo riuscisse a trovare un altra strada che non sia quella dela violenza, in cui tutto si perde ed il concetto di giusto o sbagliato non è più nitido come dovrebbe.

                                              • n. 23 - Federico ha detto:

                                                Soprattutto per @Quo vadis, vorrei innanzi tutto ricordargli che visto che nomina tanto il papa di allora e la chiesa; Ti ricordo che la religione cristiana si fonda proprio sul perdono… o non ricordi più colui che stava sulle croce? Quindi cerchiamo di non essere patetici mettendoci sul piedistallo a dare giudizi! La Balzerani giovedi’ scorso ha parlato e risposto alle domande dei presenti di cui in maniera veritiera e esaustiva. Quanti di noi avrebbero avuto il coraggio di confrontarsi apertamente in pubbliche assemblee ( visto i trascorsi) senza nascondere le ragioni che hanno portato tanti studenti, tanti operai, tanti poveri cristi,far emergere che trattati da cani cercavano insieme a tanti movimenti dell’epoca di far valere i propri diritti, di far emergere la loro dignità in quanto uomini e non braccia da lavoro, garantire a tutti anche ai figli di operai e braccianti agricoli il diritto allo studio, la possibilità di avere un futuro migliore dei loro genitori…questa per voi è violenza? per me invece è lotta di classe! Se poi in tutto questo è emerso anche purtroppo il terrorismo qualcuno dei governanti di allora forse si dovrà chiedere perchè! Il terrorismo nasce quando lo stato è assente per i diritti ed è presente quando si tratta di sfruttare con tasse e discriminazioni tra chi è ricco e chi è povero e quando lo stato mafioso pensava ad arraffare tutto ciò che c’era per loro e per i loro accoliti fregandosene di tutti gli altri che dormivano nelle baracche dell’idroscalo e nelle altre periferie romane! allora chi è più terrorista chi spara e rischia in prima persona o chi ti fa morire lentamente come lo stato ?

                                                • n. 24 - Federico ha detto:

                                                  Scusate ho scritto senza rileggere, quindi non guardate gli errori ma spero che il mio pensiero sia chiaro.

                                                  • n. 25 - Federico ha detto:

                                                    Scusate ho scritto senza rileggere, quindi non guardate gli errori ma spero che il mio pensiero sia chiaro.

                                                    • n. 26 - Quo Vadis ha detto:

                                                      Rispondo @Federico.
                                                      balzarani ha chiesto perdono per gli omicidi commessi?
                                                      Non tirare in ballo il Cristo perchè il Vangelo va letto bene e mi sembra che se uno non chiede perdono dei propri peccati i suoi non verranno mai rimessi.
                                                      Hai confuso vari periodi storici,quelle classi ,che tu nomini, sono state le prime a condannare il terrorismo e questo è stato il principale motivo del fallimento della lotta armata che tu stai giustificando…..non so se ti rendi conto di quello che hai scritto
                                                      ” è più terrorista chi spara e rischia in prima persona o chi ti fa morire lentamente come lo stato ?”

                                                      • n. 27 - solitude ha detto:

                                                        ..il discorso secondo me è assai delicato.purtroppo perse la vita tanta gente innocente,padri di famiglia..bambini rimasti orfani.ma io non capisco il perche…e se qualcuno puo’ aiutarmi mi farebbe piacere:il movimento delle br ha tentato di cambiare la nazione uccidendo..e viene chiamato terrorismo,ma se ci si pensa bene anche i partigiani per liberare la nazione hanno ucciso..e ci sn andate di mezzo persone innocenti.la mia domanda è questa:qual è la differenza tra i due movimenti?perche uno viene chiamato terrorismo,e l altro no,dal momento che entrambi hanno ucciso per cacciare via qualcosa ?? forse il paragone che ho fatto è un po azzardato,ma n troppo lontano come si crede.

                                                        • n. 28 - elhombrito ha detto:

                                                          @solitude:Io comincerei con l’analizzare il fatto che i partigiani erano un esercito irregolare, in un dato periodo bellico, che difendevano un paese che aveva firmato l’armistizio ed aveva “tradito” un alleato che aveva un forte livello di permeazione del suo territorio e del suo tessuto statale e militare, situazione questa che ha reso necessaria ed incisiva l’azione dei partigiani…mi sembra un pò ardito come paragone
                                                          o no?

                                                          • n. 29 - solitude ha detto:

                                                            parlavo del fatto che cmq se si parla di morte..e di vite innocenti spezzate..anche i partigiani ne hanno fatte. (ovvio sempre onore ai partigiani).

                                                            • n. 30 - solitude ha detto:

                                                              che il paragone era azzardato lo avevo gia citato nel mio commento.ma era per dire che i morti son tutti uguali,non sono mai giusti.

                                                              • n. 31 - elhombrito ha detto:

                                                                @solitude…in questo ti dò completamente ragione

                                                                • n. 32 - silvia ha detto:

                                                                  E’ la storia di un ragazzo, poco più che vent’enne. Figlio di operai, che hanno fatto sacrifici per farlo studiare, assieme ai suoi fratelli.
                                                                  La guardia di finanzia e la polizia di stato bandiscono un concorso a cui lui partecipa. E’ figlio di operai che non hanno “conoscenze”, ma allora il merito vinceva più spesso. Li supera entrambi con il massimo dei voti, ma il risultato della polizia arriva un giorno prima. E’ figlio di operai, ha bisogno di lavorare e coglie questa occasione al balzo. Diventa un poliziotto, reparto Scientifica e viene mandato a Milano.
                                                                  E’ il 12 dicembre del ’69, scoppia una bomba a piazza Fontana. Lui deve andare per i rilievi e lo spettacolo….
                                                                  Qualche tempo dopo un suo collega viene colpito diritto in testa da un rivoltoso. Un colpo secco di pistola, muore all’istante. Era poco più che vent’enne, proprio come lui.
                                                                  Qualche tempo dopo ancora, inizia a dare segni di squilibrio. All’epoca non si facevano preventivi test psicologici. Si mandavano in trincea: i più forti incameravano l’orrore e lo risputavano alla prima occasione utile verso chiunque avessero davanti, i più deboli incameravano l’orrore e basta.
                                                                  E’ iniziato da allora un calvario per lui e la sua famiglia. I suoi superiori hanno più volte insistito affinché tornasse al lavoro. Era in gamba e stava facendo una carriera brillante, con le sue forze, senza santi in paradiso. Ma era troppo tardi.
                                                                  Ora ha sessant’anni. E’ finito il tempo dei manicomi e della disperazione.
                                                                  Non si è fatto una famiglia, tutta sua; vive in casa, il suo mondo; il ricordo del suo paese? Una Valmontone anni ’70; riconosciuto invalido dallo Stato, dopo una lunga battaglia legale.
                                                                  E’ la storia di un ragazzo, ormai uomo, cui è stato strappato il senso della vita.
                                                                  Per Pasolini è uno di quei tanti figli dei lavoratori che difendevano i padroni, dai figli dei padroni.
                                                                  Per me è una vittima di una ferita trasversale che ha dilaniato il nostro Paese, non troppo tempo fa.
                                                                  Io sono un’iscritta del circolo Arci di Artena e ho preso parte alle diverse iniziative perché ne ho sempre riconosciuto l’importante valore culturale. Questa volta onestamente ho fatto fatica.
                                                                  Ho pensato a mia madre, a mia nonna. Ho pensato che forse io, questa indignazione, a mio zio, gliela dovevo.

                                                                  Sono andata lì per sentire, prima che lei, gli altri, quelli che l’ascoltavano. Sapevo che avrebbe calcato la mano con qualche provocazione, ma non ci sono stati applausi. Il suo pentimento avrebbe fatto meno rumore di quel silenzio, che invece c’è stato, da parte di un pubblico che non ha condiviso. Quello mi è bastato.
                                                                  Ho capito allora che noi, forse, i conti con questo nostro passato abbiamo iniziato a farli. Abbiamo avuto la maturità di ascoltare e di non condividere, ma di ascoltare.
                                                                  Se questo era lo scopo dell’iniziativa, io credo allora sia stato compiutamente realizzato.
                                                                  Un saluto, Silvia Carocci.

                                                                  • n. 33 - Nedda ha detto:

                                                                    @ wednesday…ho letto il tuo articolo, lo sai che dopo il punto ci vuole la lettera maiuscola??

                                                                    Ps. Mi e’ stato chiesto piu’ volte di aiutare il progetto di artena on line da uno delle vostre file… Bhe’, sono orgogliosa e fiera di non aver mai ceduto!!!
                                                                    Rasta siempre!!!!

                                                                    • n. 34 - jozmile ha detto:

                                                                      @Nedda. Questa davvero non l’ho capita. E come mai tutta questa fierezza?

                                                                      • n. 35 - wednesday (autore) ha detto:

                                                                        @Nedda: sono sconcertata dal fatto che una tua lettura del mio post abbia prodotto esclusivamente critiche sull’ortografia… sei forse una virtuosa delle maiuscole? in questo caso mi appello alla licenza poetica.

                                                                        @silvia: trovo molto toccante la tua storia e ti ringrazio per averla condivisa, perché mi sta dando modo di rifletterci sopra.
                                                                        ritengo che sia ancora più interessante la tua dissociazione dall’evento benché tu sia membro dell’Arci. è questo che volevo mettere in evidenza con questo mio excursus sulla Balzerani: l’importanza di avere idee proprie ed individuali anche se si fa parte della stessa organizzazione.
                                                                        questo ci da modo di confrontarci e di crescere con le persone con cui abbiamo deciso di condividere qualcosa.
                                                                        purtroppo non tutti colgono la funzione propedeutica di un “sano” scontro di idee, momento che ci permette di affermare il nostro io indipendentemente dallo scopo di far prevalere (e io non credo sia il punto centrale di una discussione) la tesi che vogliamo affermare.
                                                                        artena online è tutto questo, ci stiamo lavorando su ;)

                                                                        • n. 36 - wednesday (autore) ha detto:

                                                                          @Mino: non credo che mi si spezzerebbe il cuore se tu prendessi il pezzo qui sopra e lo “trattassi male”, sono una ragazza tutta d’un pezzo.
                                                                          la cosa che mi infastidisce è la tua supponenza. tipica di chi pensa di avere la verità in tasca. i tuoi ideali sono molto danneggiati da questo tuo atteggiamento a mio avviso. la sto prendendo troppo sul personale?
                                                                          in ogni caso non penso che rifiutarsi di leggere le pagine di un libro (che è comunque stato letto in privato) in un incontro con l’autrice sia da nazisti. credo sia un’affermazione non violenta dei propri valori. la prossima volta, per manifestare il mio disappunto sequestrerò un membro del circolo arci per processarlo e farne ritrovare il cadavere nel bagagliaio di un’auto. sarei più vicina alla tua idea di società civile agendo in questo modo?

                                                                          • n. 37 - elhombrito ha detto:

                                                                            @nedda, le differenze sono il motore della crescita e del miglioramento, Saresti potuta essere un ottimo elemento del progetto, proprio perchè la vedi in maniera diametralmente opposta. Noi continuiamo a credere che il dialogo e lo scontro di opinioni possa veramente generare il cambiamento della nostra società, e tutto ciò che cerchiamo di fare è dare alla gente uno strumento per farlo, per questo siamo alla continua ricerca di persone che vogliano credere in questo sito, perchè possa essere sempre più eterogeneo Ma da quello che scrivi sembra che tu preferisca di gran lunga vedere il mondo diviso tra “i noi e i voi”, tra “le fila di questi e le fila di quelli”, sai cosa ti dico, sono fiero ed orgoglioso quanto te che tu non abbia ceduto.

                                                                            detto questo

                                                                            @tutti, penso che sia il caso di abbassare un pò i toni e rimanere nella civiltà dello scambio d’opinioni senza finire offtopic.

                                                                            • n. 38 - mino ha detto:

                                                                              Senta signorina, intanto le assicuro che sequestrare un menbro dell’Arci nno è questione semplice. Comunque auguri. Per il resto,io non ho alcuna verità da regalare agli altri. Ho solo molti dubbi. Le scrivo immediatamente dopo aver finito di celebrare il 25 aprile con una due giorni all’ex Granaio Borghese. Con tanti amici. Del suo articolo posso solo dire che è pieno di sciocchezze piccolo-borghesi. Di pensierini per bene da giovani lettrici mediocri di Repubblica.Per lei una persona si dovrebbe pentire come nella miglior tradizione gesuitica di questo paese.Cenere in testa e poi forse dopo molte contrizioni può essere ammessa nei vostri cenacoli. Avete preso a pretesto questa iniziativa per attaccare il lavoro di un’altra associazione perchè non siete in grado nemmeno di scrivere un’articolo, figuariamoci produrre dibattito pubblico. Quindi io e lei non abbiamo nulla da dirci. L’ho ignorata e continuo ad ignorarla. Faccia lo stesso. La ringrazio, la nostra risposta pubblica l’abbiamo data questa sera, regalando bellezza, cultura e spirito critico a chi voleva. Voi dov’eravate?. Io ho la coscienza e la mente pulita di anni di lavoro fatto sul territorio, i vostri pensierini da giovani benpensanti non mi riguardano, li lascio a voi. Un giorno però -ne sono certo- ci farete i conti. A quel giorno. Arrivederla.

                                                                              mino massimei

                                                                              • n. 39 - wednesday (autore) ha detto:

                                                                                @mino: le tue critiche non trovano altre argomentazioni che l’insulto, non devo dire altro.
                                                                                per il resto sono d’accordo con @elhombrito di non uscire dalla discussione civile, e mi scuso se mi sono lasciata prendere la mano, ma l’impulsività è una mia dote…

                                                                                • n. 40 - la Brebis noire ha detto:

                                                                                  @Mino, Kokoro, Nedda: a mio avviso il post di Wednesday voleva semplicemente parlare dello scambio di opinioni che si è venuto a creare a seguito dell’incontro.
                                                                                  Non mi è sembrato che nessuno abbia voluto demonizzare o demolire lo stesso, ma dall’alto della vostra intelligenza avreste potuto aspettarvi che invitare un personaggio del genere avrebbe potuto far scaturire un dibattito ed è sacrosanto che ciò sia accaduto!Meno male aggiungerei.
                                                                                  Ci fa capire che ci sono persone che riflettono, che hanno delle idee diverse e che non assorbono passivamente tutto ciò che gli viene proposto.
                                                                                  Non sono state poste delle critiche distruttive, ma sono stati condivisi dei punti di vista, sicuramente diversi dai vostri, ai quali è stato replicato soltanto con insulti che, mi dispiace dirlo, non fanno altro che mostrare miopia e chiusura mentale..questa è dittatura!

                                                                                  @Mino, cito un pezzo di un tuo commento: “Del suo articolo posso solo dire che è pieno di sciocchezze piccolo-borghesi. Di pensierini per bene da giovani lettrici mediocri di Repubblica.” Credo non si possa nemmeno parlare di una caduta di stile, è semplicemente un insulto gratuito e PERSONALE quando dall’altra parte non è mai stata usata la stessa moneta..i miei più vivi complimenti per la capacità di confronto ed argomentazione (svelerò qui un piccolo segreto ma non ditelo a nessuno..anche il Manifesto dice un sacco di cazzate..sappiatelo!).
                                                                                  Si fa tanto parlare di classi sociali, movimento studentesco ed operaio ecc…sono d’accordo che possano essere approfonditi dei momenti della storia del nostro paese, ma siamo nel DUEMILAEDODICI se non ve ne siete accorti: invece che rimanere ancorati a ciò che fu, credo sarebbe meglio aprire un pò di più gli occhi e cercare di capire cosa sta accadendo ADESSO, perchè negli ultimi quarant’anni il mondo è un pò cambiato.

                                                                                  Tornando alla protagonista dell’incontro, e credo di parlare anche a nome di chi ha scritto il post, immagino che lo stesso dibattito e scambio di opinioni si sarebbe creato anche se al posto della Balzerani fosse stato invitato un Valerio Fioravanti.

                                                                                  Quanto alla mia opinione circa l’incontro, perdonate la bassezza ma il mio culo piccolo borghese lettore di Repubblica e simili mi provoca un pò di prurito nel momento in cui una “Balzerani” della situazione deve pure svoltà, sfruttando la sua figura, con il best seller da quattro soldi del momento..abbiate pazienza.
                                                                                  Lo posso pensare e scrivere?
                                                                                  Ma soprattutto: l’ho scritto bene?

                                                                                  • n. 41 - Nedda ha detto:

                                                                                    @joz… Bhe’ vi dichiarate tanto aperti, pero’ qnd mi hsi visto scrivere sulla riserva indiana il commento e’ stato :” stai a scrive su quel giornale de comunisti… Potevi scrive pe noi…” come per dire che voi siete il meglio sulla piazza. Per questo sono fiera d nnaver scritto per voi. Io nn mi sarei mai permessa di declassare gli altri, neanche voi. Quindi tutta sta apertura mentale non la vedo… Anzi , semmai noto un certo snobbismo!
                                                                                    Cmq vengo in pace e non in guerra! Ma colevo dire la mia…
                                                                                    Ps: ho pochissimo tempo e letto solo il commento di joz, appena posso leggo anche gli altri e vi daro’ una risposta!

                                                                                    • n. 42 - solitude ha detto:

                                                                                      cmq….ammmazzza quanto chiacchierate.ci dovrebbe esser collaborazione..e sopratutto aiutarsi a vicenda..cosa che sinceramente mi sembra solo un pensiero.io da esterno…ho sempre proposto il mio aiuto a entrambe le parti,poi c è chi l ha snobbato e chi lo ha accettato.sarebbe tanto facile lavorare insieme..per il bene di ogni progetto sul territorio,ma mi sembra che si creino continue discussioni..e barriere. sn 10 giorni che state parlando della balzerani.ma basta.!!!!!ma prendetela come un esperienza,un occasione…di aver avuto un confronto cn una persona che ha fatto parte di una storia(a prescinder dal ruolo negativo o postivo per alcuni)e pèer quanto mi riguarda…le mie domande glie le ho fatte in privato..e ho avuto le mie risposte. bisogna esser uniti..e ci vorrebbe tanto poco. ps.. ieri sera la granaio borghese c era molta gente..e molti ma molti giovani anche n di artena..potevate starci voi di artenaon line…è stata una bella serata. RAGAZZI…N VI RENDETE CONTO CHE LE NOSTRE VOCI…SONO LE UNICHE A FAR CASINO ? BHè..CERCHIAMO DI FARLO TUTTI INSIEME.

                                                                                      • n. 43 - Kokoro ha detto:

                                                                                        @ la Brebis: a me sembra che lo scambio di opinioni vero, c’è stato qui. Mi chiedo che opinioni si saranno scambiati visto che poi nella discussione si sono dimostrati tutte abbastanza uniformi…

                                                                                        @joz: non rimproverare troppo orgoglio a Nedda; anche tu nel precedente post hai usato il termine “fiero”, parlando dei tuoi colleghi di AOL; lascia che anche gli altri siano orgogliosi dei propri…

                                                                                        Sinceramente mi sono stancata di continuare a leggere questa discussione.
                                                                                        Oltretutto ho la vaga impressione che l’argomento sia deviato su altro e trovo inutile continuarla.

                                                                                        Comunque Buon Lavoro.

                                                                                        • n. 44 - silvia ha detto:

                                                                                          @wednesday. In realtà quello che volevo dire va al di là.
                                                                                          Il dibattito interno di un gruppo credo sia come l’aria che si respira, imprescindibile per la vita dell’organismo. Ma questo lo sappiamo già, lo sforzo è andare oltre.
                                                                                          Seppur avessi anch’io delle remore le considerazioni che ho fatto mi hanno portato a decidere diversamente da te. E non per dire che ho fatto meglio.
                                                                                          Volevo che si riflettesse sul fatto che la decisione non fosse lapidaria in un senso o nell’altro. Non condivido quel pezzo di storia, ma ho voluto ascoltare.
                                                                                          Volevo che si riflettesse sul fatto che non serve pentimento. Avevo bisogno di sapere che oggi è un’altra storia, un’altra gente, un altro coraggio. Quello di guardare dentro alle proprie ferite e rimarginare, cercando di non ferirsi di nuovo.
                                                                                          A me è servito. Di nuovo un saluto, Silvia.

                                                                                          • n. 45 - elhombrito ha detto:

                                                                                            Sono d’accordo con Kokoro, non mi sembra edificante continuare a dibattere su questioni che mi sembrano più personali che d’interesse generale.
                                                                                            Poi non mancherò di parlarne di persona con chi vorrà.
                                                                                            @mino ” Io ho la coscienza e la mente pulita di anni di lavoro fatto sul territorio, i vostri pensierini da giovani benpensanti non mi riguardano, li lascio a voi. Un giorno però -ne sono certo- ci farete i conti. A quel giorno.” Nte manco responno…ma immagino che te la potevi risparmiare, come tante altre cose!

                                                                                            • n. 46 - jozmile ha detto:

                                                                                              Ho scelto liberamente di far passare alcuni giorni prima di postare questo commento.

                                                                                              @Nedda A parte che ti ho semplicemente detto se potevi inviare anche ad artenaonline i tuoi articoli, ma visto che ci conosciamo da più di una ventina d’anni, ma cazzarola, ma non t’è passata neanche per l’anticamera del cervello che il tono in cui (ammesso e non concesso che l’abbia fatto) ti ho detto quella frase, poteva essere scherzoso? Ma poi che senso ha riportarlo qui?

                                                                                              @Mino Ti ripeto: Sei capace di fare cose molto belle, compreso il 25 Aprile appena passato (il fatto di non esserci stato, non necessariamente coincide con un pensiero negativo). Sei però capace anche di essere molto offensivio nei confronti del prossimo, e questo non giova a nessun tipo di discussione. Non entro nel merito, ma non mi sembra che artenaonline abbia ai tuoi occhi un immagine così spregievole quando hai bisogno di aiuto, economico, tecnico o di manovalanza che sia. Piuttosto riguardo l’articolo che non c’è stato, il problema è sempre il solito: siamo pochi e non riusciamo più a essere dappertutto, da come puoi vedere tu stesso dagli articoli pubblicati.

                                                                                              Comunque sia abbiamo passato i limiti. Volevamo creare una discussione sulla figura di Barbara Balzerani e non certo su chi è e cosa sono l’Arci Montefortino o Artenaonline. Abbiamo scelto di farla DOPO la presentazione, proprio per non interferire in nessun modo con l’evento e nel pieno rispetto degli organizzatori. Poi non so cosa ha scatenato tutto ciò.
                                                                                              Solitude ha ragione. Ci dovrebbe essere collaborazione, meno barricate e soprattutto rispetto reciproco.

                                                                                            Lascia un commento

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