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Riceviamo e Pubblichiamo: Il Comune di Artena aderisce al Progetto WIFI.

16 giugno 2010 visto 492 volte 19 Commenti Scritto da jozmile

Con Provincia WiFi si concretizza anche nel Comune di Artena il progetto WiFi promosso dalla Provincia di Roma. Nella Biblioteca Comunale sarà possibile accedere ad Internet in modalità wireless, senza dover utilizzare cavi o prese di rete.
Un modo innovativo per avere libero accesso a una vasta gamma di informazioni in modo totalmente gratuito.
L’idea vincente è quella di condividere le informazioni con altre reti pubbliche: biblioteche, istituzioni, centri sociali, centri sportivi e ricreativi.
Non  solo creare quindi punti di accesso  gratuiti ad internet, ma fornire  la connessione a reti di servizio come ad esempio quella delle Università di Roma, dando modo agli studenti di collegarsi alla rete wi-fi della propria università anche senza venire a Roma.
L’unica incombenza, per utilizzare il servizio sarà quella di registrarsi all’indirizzo: https://wasp.provinciawifi.it/servizio/registrazione/ 
Occorrerà compilare il modulo elettronico, fornendo un numero di cellulare valido, il proprio codice fiscale e gli estremi di un documento d’identità.
Una volta ultimata la registrazione il sistema richiederà di effettuare una chiamata gratuita, con il cellulare segnalato all’atto della registrazione; un server verificherà fornirà la password, che verrà inviata all’utente anche via mail. La User Id sarà  il numero del cellulare fornito per la registrazione.
A quel punto basterà recarsi in biblioteca, o nei pressi della stessa, muniti di un PC portatile, uno smart phone, o un qualsiasi altro dispositivo dotato di un’interfaccia Wi-Fi, che rileverà la rete wireless ” Provincia WIFI ” e lancerà il browser internet per navigare.
La rete Provincia Wi-Fi dà la possibilità di navigare in Internet gratuitamente con un limite giornaliero di  300MB di traffico complessivo.

Anche la città di Artena può finalmente beneficiare di questo importante servizio, grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale ed in particolare dei consiglieri Michela D’Alessio (delega alle Politiche Giovanili) e Dino Talone (delega ai Servizi Informatici e di Rete).

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19 Commenti »

  • n. 1 - Delus ha detto:

    Bella iniziativa…(partita da persone nuove)

    • n. 2 - guido p. ha detto:

      grazie per l’iniziativa.
      Proprio l’altra sera, al centro storico di Carpineto ho visto lo stesso servizio, spero a breve sia esteso al centro storico.

      • n. 3 - jozmile (autore) ha detto:

        @guido p. io spero che sia esteso alle contrade e che chi sotto campagna elettorale aveva promesso l’adsl in certe zone ci aggiorni sulla situazione.

        • n. 4 - guido p. ha detto:

          chiaramente jozmile ognuno auspica la propria zona, io ovviamente spererei in una maggiore cura del centro storico e dei suoi abitanti.
          Questo non vuol dire che sia contrario all’estensione alle contrade.
          Una curiosità, ma la promessa dell’ADSL in certe zone come si prevedeva di attuare?
          Non sono le compagnie telefoniche che dovrebbero provvedere? oppure è il Comune che si fa carico di parte dei costi?

          • n. 5 - jozmile (autore) ha detto:

            @giudo p.

            Questo non vuol dire che sia contrario all’estensione alle contrade

            Lungi da me questo pensiero!

            Non credo che il comune si faccia carico di una parte dei costi. L’ADSL penso dipenda ancora oggi esclusivamente da Telecom Italia, quindi la diffusione di questa tecnologia segue le strategie aziendali della stessa. Come ben ricorderai, sotto campagna elettorale, la voce ADSL compariva in tanti programmi elettorali ed il candidato a sindaco Erminio Latini ha esternato sul suo blog (erminiolatini.it) il fatto che l’ADSL verrà commercializzato a Settembre 2010 a Macere e Colubro. Vediamo un pò che succede…

            • n. 6 - guido p. ha detto:

              Grazie delle spiegazioni, in effetti avevo dimenticato.
              Quindi se dipende dalle aziende telefoniche e non ci sono margini di manovra mi sembra molto che assomigli alla promessa del nostro premier di sconfiggere il cancro in 3 anni.

              In ogni caso rallegriamoci del WI-FI nella biblioteca comunale.

              • n. 7 - Damiano ha detto:

                Ogni azienda di grandi dimensioni che si rispetti ha un piano di opere pluriennale. Questo viene redatto a seconda degli investimenti che si intendono fare e dei relativi benefici in termini economici per l’azienda.

                Adesso credo che, data la situazione presente sul territorio italiano, per quanto riguarda l’adsl, non mi pare conveniente pe Telecom, spendere questo budget per una linea che ha 100 utenze, quando con lo stesso può creare una linea che ad esmpio a Bari prende 5000 utenze.
                Non è un mio ragionamento ma una valutazione economica, anche se sbagliata, perchè tutti abbiamo diritto ai servizi, ma qui sconfiniamo nel problema che dovrebbe essere lo stato a gestire la ret e il privato a dare il servizio e non come avviene in Italia che telecom gestisce la rete e da il servizio.

                Quindi le promesse di Erminio Latini di una sua intercessione mi sembrano un po pretenziose. Certo è, che se il programma delle opere della telecom predeve come tempi di attuazione il mese di settembre non mi fa che felice la notizia, dato che vivo in una delle zone che non sono coperte dal servizio.

                • n. 8 - Mauro ha detto:

                  Un anno e mezzo fa ho seguito una puntata di report dove si descrivevano possibili effetti negativi sulla salute smentiti però dalla letteratura scientifica. Il link sotto riporta le posizioni pro e contro:

                  http://www.webmasterpoint.org/news/wi-fi-dannoso-alla-salute-ne-parla-report-e-crea-polemiche-on-line_p31904.html

                  In Fillandia l’esposizione a reti Wi Fii nelle scuole è possibile per tempi molto ridotti, se ricordo bene per soli 30 minuti giornalieri.

                  Personalmente, se fossi un amministratore mi documenterei molto approfonditamente sull’argomento per passare all’estenzione del servizio almeno su tutto il centro urbano, così come avviente già da tempo nei comuni limitrofi.

                  • n. 9 - jozmile (autore) ha detto:

                    Bisogna sempre ragionare dati alla mano. Prendi queste informazioni con le pinze, non ho approfondito le ricerche sull’argoemnto, ma in modo superficiale ho trovato quanto segue. Il limite della potenza emessa da un cellulare è 1W (1000 mW) per metro quadro. Quello di un telefono cordless è 250 mW. Quello di un router wifi è 30 mW.

                    Non penso che la Provincia di Roma avrebbe permesso la diffusione capillare di una rete WiFi se fosse stata pericolosa per la salute umana. Ha più senso preoccuparsi per l’elettrosmog prodotto da una antenna per cellulari o da una cabina di trasformazione elettrica. Non creiamo inutili allarmismi.

                    • n. 10 - mauro ha detto:

                      @ n. 9 – jozmile:
                      Giusto. Pienamente daccordo. Anche io ho una conoscenza molto superficiale dell’argomento e per questo mi domando se la tecnologia sia effettivamente sana. Rispetto ai dati che circolano sulla rete sembrerebbe di si. Tra l’altro io stesso a casa ho installato un router wifi. Ho sollevato la questione perchè se qualcuno ne sa di più sarebbe opportuno approfondire l’argomento.