Pages Navigation Menu

Del centro commerciale che nessuno voleva

Nessuno può dire con certezza cosa sarebbe successo se Armando Conti non avesse organizzato la sottoscrizione di firme “Salviamo la piazza dal progetto multipiano”. C’è di certo che l’iniziativa, promossa da Impegno Civico per Artena, da altre associazioni locali (Ascom, Artenaonline, Vespa Club Artena, ISB, Progetto Artena e il Movimento 5 Stelle di Artena) e da altri comuni cittadini è servito innanzitutto a far dichiarare ufficialmente al Commissario Di Matteo che il prosieguo dell’iter amministrativo di questo progetto viene rimesso nelle mani dell’amministrazione comunale che verrà. Perchè se il Commissario ha approvato il progetto definitivo in data 8 Novembre 2013, lo stesso avrebbe potuto continuare l’iter iniziato con la precedente amministrazione.

Ma andiamo con ordine.

La storia di questo progetto, inizia con la delibera di G.C. 145 del 13.10.2011: presenti Petrichella Mario, Perugini Vito, Angelini Augusto, Costantini Giuseppe, Bruni Marcello, viene approvato il progetto preliminare per la realizzazione del parcheggio auto in Via Prosperi (Ex Suore) per un costo di 200.000€ e uno studio di fattibilità di un parcheggio multipiano in Piazza Valle Fini per il costo di 100.000€.
Assenti quel giorno: Riccitelli Alberto e Mattozzi Paolo.

Con la Determinazione n. A10852 del 24.11.2011 la Regione Lazio approva il Finanziamento per un piano parcheggi di 300.000€ per il comune di Artena, 200.000€ per il parcheggio in Via Prosperi, 100.000€ per lo studio di fattibilità per il parcheggio multipiano.

Il Comune di Artena effettua una gara con procedura negoziata con criterio di prezzo più basso, senza previa pubblicazione di un bando di gara, per un importo (della gara) di €. 77.859,17 oltre il 4% CNPAIA ed I.V.A. al 21 %. Vengono invitati dopo una ricerca sul mercato, 7 professionisti, e con verbale di gara del 04.06.2012, viene designato come aggiudicatario definitivo della gara l’Arch. Vincenzo Centi (tra l’altro legato ad un vincolo di parentela acquisita con Simona Cipollini, segretario comunale, che comunque non inibisce a livello legale l’iter), per l’importo di €. 42.664,49 oltre il 4% CNPAIA di €. 1.706,58 oltre IVA al 21% di €.9.317,92 per un totale di €.53.688,99 in seguito al ribasso d’asta del 45,203 % sull’importo posto a base di gara.

Riassumendo: avviene il conferimento professionale alla redazione di un progetto preliminare – definitivo di un parcheggio multipiano in località Valle Fini.

In data 03.12.12 viene consegnato al Comune di Artena Un progetto preliminare e definitivo per la “Realizzazione di un parcheggio interrato ed interventi di riqualificazione dell’area limitrofa al museo archeologico del comune di Artena”. Con delibera di G.C. n.8 del 22.01.2013 viene approvato il progetto preliminare, progetto che viene poi presentato in un assemblea pubblica.

Si arriva infine alla delibera n.2 del giorno 8 Novembre 2013 con la quale viene approvato il progetto definitivo del parcheggio multipiano in Piazza Valle Fini, del costo di €. 10.980.909.83.

La posizione degli (ex) assessori e consiglieri
Personalmente mi sorprende la posizione di alcuni ex assessori/consiglieri del Comune di Artena, espressa sugli organi di informazione locale.

Ad esempio, Felicetto Angelini si dichiara non d’accordo con la decisione del Commissario, Loris Talone è nettamente contrario in almeno due interviste (di cui una risale a Marzo 2013), Vito Perugini (sempre a Marzo 2013,  mentre a Ottobre 2011 fa parte della riunione di Giunta in cui viene approvato lo studio di fattibilità) dice che altro cemento ad Artena non serve, Domenico Pecorari si schiera con il no, Alberto Riccitelli non sa / non risponde mentre totalmente a favore si è dichiarato Augusto Angelini.

Al di la del sommario appello sopra riportato (sicuramente non completo), la cosa che mi sorprende è che nessuno dei signori citati che siedevano in Consiglio Comunale abbia ravvisato la necessità di aprire un dibattito su questo progetto, magari portando la discussione in una seduta del Consiglio Comunale stesso. Basta una intervista sul giornale? Basta dichiarare la propria posizione?

L’epilogo
Comunque sia, in data 27.11.2013, vengono consegnate le firme di più di 1000 cittadini e le osservazioni contro il progetto, riassunte nei seguenti 5 punti, presi dal documento allegato alla fine dell’articolo, redatto dall’Ing. Armando Conti e dallo staff del comitato elettorale di Impegno Civico per Artena.
1. Mancata chiarezza tra Studio di fattibilità e/o incarico di progettazione
Il finanziamento della Regione Lazio era per lo studio di fattibilità, cioè per uno strumento conoscitivo che si occupa di una prima esplorazione delle problematiche tecniche legate alla possibilità di edificare. Questo è mirato a definire se un progetto edilizio potrà essere realizzato tecnicamente e quale possa esserne la convenienza economica.
Dal punto di vista tecnico uno studio di fattibilità ed un progetto preliminare-definitivo sono cose ben diverse, infatti gli elaborati da redigere sono per la normativa vigente molto diversi. In effetti l’Arch. Vincenzo Centi è stato selezionato su invito del Rup, per redigere uno studio di fattibilità, e successivamente con determina dirigenziale n. 348 R.G. – n. 96 R.S. del 12.06.2011 è stato incaricato per una progettazione preliminare-definitiva del progetto. L’incarico dello studio di fattibilità non comporta automaticamente l’incarico della progettazione che, inoltre, dato l’importo della parcella superiore a 100.000 €, doveva avvenire nel rispetto dall’art.91 del codice degli appalti, il quale stabilisce che: E’ illegittimo l’affidamento senza gara di una progettazione per un importo superiore a 100.000,00 euro (Deliberazione deir Autorità n. 313 del 13/12/2007 d.lgs 163/06 Articoli 91 – Codici 91.1.2)
2. Mancata individuazione del modello procedurale del Project financing
Nella delibera n. 2 dell’8/1/2013 di dichiara che i fondi necessari verranno reperiti attraverso procedura project financing e/o richieste dì finanziamento presso le amministrazioni statali. Nel primo caso essa non contiene i modelli procedura di concessione, di costruzione e di gestione dei parcheggi previsti dagli artt. 143, art.153 comma 1-14, art. 153 comma 15,
del D.lg.vo 163/2006. Nel secondo caso non risulta che ci sia un finanziamento di €. 10.980.909.83.
La verifica delle procedure mediante contratti di partenariato pubblico-privato doveva avvenire nel rispetto dell’art. 3 comma 15 ter del codice e dovevano essere individuati nello studio di fattibilità.
3. Contestazione del progetto
Lo studio di prefattibilità ambientale doveva essere reso noto ai cittadini prima della presentazione ed approvazione del progetto preliminare-defmitivo, con le varie soluzioni alternative e avrebbe dovuto tener conto della qualità paesaggistica del luogo (è presente un edificio monumentale risalente al 1600-1700) e del contesto territoriale, invece il progetto presentato vede la realizzazione di un edificio di notevoli dimensioni in totale contrasto con il paesaggio ed il contesto architettonico degli edifici circostanti. Considerando che l’ex piazza Valle Fini è l’ultima propaggine del centro storico di Artena, ed è un’ area di collegamento tra il borgo antico e la zona nuova della città, l’edificio proposto è fuori contesto con caratteristiche di contemporaneità che contrastano con lo sfondo dello stesso “granaio Borghese” e con il borgo medievale.
4. Mancata minimizzazione dell’impatto ambientale
Il progetto denominato viene previsto in un area protetta dove esistono vincoli paesaggistici di tutela assoluta del centro storico individuati nella carta regionale del PTPR come zona Al e con vincolo archeologico. Inoltre sottrae i cittadini dell’unica area non edificata rimasta nel centro della città, e non viene prevista un idonea ed equa compensazione, provocando il blocco delle possibili attività teatrali, culturali, sportive e fieristiche al centro del paese ed una compressione degli standard urbanistici, che va a compromettere l’economia dei piccoli negozi locali e il congestionamento del traffico verso il centro urbano.
5. Mancato rispetto degli standard urbanistici di cui al D.I.1444/68
La mancata verifica della sostenibilità ambientale del progetto ha indotto l’Amministrazione Comunale ad approvare un progetto del parcheggio definitivo del multipiano, senza una compensazione ambientale: l’area è già adibita a parcheggio e spazi pubblici riservati alle attività collettive in conformità al PRG ed all’art. 4 del D.I. 1444/68. Pertanto tale progetto non è sostenibile in quanto non riqualifica il patrimonio esistente anzi trasforma l’area pubblica in area ad uso privato consegnandola alla speculazione del libero mercato, inoltre comporta lo stravolgimento della superficie di tutta la zona
sud del centro di Artena, mettendo in ombra gli edifici posti sul lato nord della piazza Galilei Galileo togliendo inoltre la visuale del centro-storico da tale piazza (art. 9 della Costituzione).
Il project financing del parcheggio multipiano, non serve a nessuno e sfrutta un’ area pubblica gratuita per dare dei vantaggi ai pochi che ne trarranno un beneficio economico diretto, in contrasto con l’art. 9 comma 2 legge 24 marzo 1989, n. 122 (Sez. V, 3 giugno 1996, n. 621).
Se costruito l’edificio proposto, con quelle dimensioni e quelle fattezze, si registrerà un disastro ambientale, in quanto non tenendo conto dei reali bisogni della popolazione, cancellerà per sempre uno spazio di rilevante valenza sociale, una delle poche aree libere concrete al centro della città, uno dei luoghi più emozionanti dove le associazioni culturali, teatrali, sportive, ecc. organizzano le varie attività, un’area disponibile per usi collettivi come previsto dal Decreto interministeriale 2 aprile 1968, n. 1444.

Di sicuro una domanda di artenaonline ai futuri candidati sindaco su questa storia non gliela toglie nessuno.