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Storie di Ghetti, di Turismo e di Altri Affari…

2 novembre 2008 visto 982 volte 17 Commenti Scritto da elhombrito

La parola “ghetto”, ravviva nelle nostre memorie pellicole memorabili, tristi, commoventi e riflessive. Da Benigni a Primo Levi passando per Spielberg e Anna Frank. Da Lungotevere a Varsavia, da Praga a Vienna. Nella memoria dei più vecchi questa parola evoca sangue e gas, lacrime e coraggio.
Ma ne esistono ancora? cos’è oggi un ghetto?
Durante il periodo dei totalitarismi la testa del partito, del movimento, del regime, decideva chi doveva essere ghettizzato, dove e perché.
Minoranze etniche, politiche, gay, portatori di handicap e ogni forma di devianza veniva rinchiusa in confini delimitati, così che chi vi fosse compreso, era subito ascrivibile ad una categoria da repellere, o comunque, da isolare. Oggi i ghetti si chiamano banlieus, slum, palazzine di immigrati. Oggi i ghetti sono via Anelli, i dintorni di piazza Vittorio ed altre centinaia di luoghi che per definizione raccolgono le nuove categorie “da isolare”.
Comunque quando si parla di fenomeni lontani nel tempo e nello spazio si tira un sospiro di sollievo, la coscienza si distende, il benpensante tira il fiato e l’indifferenza può riprendere libera il suo itinerante viaggio nelle nostre teste.
Ma chi abita oggi questi ghetti? E dove?
Rumeni, Albanesi, “negri”!
E allora un brivido ci dovrebbe percorrere la schiena, fino a smuovere il pensiero: ma…rumeni albanesi…..stanno anche ad Artena….hai visto mai che un ghetto….dovesse esserci anche ad Artena?
Vi lascio con questo interrogativo. Intanto mi sposto su un altro fronte.
Il turismo. Il nostro paese non vive di commercio, non vive di artigianato, non vive di cultura. Allora forse, sarebbe il caso di iniziare a pensare di cosa dovrebbe vivere. E di cosa dovrebbe vivere il paese con il borgo medioevale non carrozzabile più grande d’Europa se non di turismo? Ne era ben conscia la giunta comunale durante la campagna elettorale, tanto da puntare gran parte della sua dialettica politica sul rilancio del centro storico. Ma cosa ne è stato poi? Cosa ne è stato poi di scale mobili parcheggi e funicolari? Sono stati spesi trentamila euro per ristabilizzare il parcheggio alla cava…(trentamila euro???) e poi? Nada de nada. La raccolta differenziata porta a porta è un bel passo in avanti, ma verrà eseguita dal solito Emilio con le sue “muie”, che dovrà girare tutto il paese e fare tutto da solo! Lo spettro del fallimento aleggia su questo progetto…spero di sbagliarmi. Sapete cosa penso si sarebbe dovuto fare? Per rispondere torno al punto precedente.
Il paese si sta trasformando lentamente in un ghetto. Famiglie di immigrati riempono le case storiche di Montefortino, gruppi di dieci o più persone si affollano in buchi senza servizi, a volte senza luce né gas. Ma chi li spinge su al paese? Chi è che ghettizza oggi? Ad Artena? Sono loro che sono portati ad essere sporchi, disordinati ed a vivere in quindici in una catapecchia o c’è altro?
Ebbene, oggi che il totalitarismo è rimasto solo a riempire le pagine dei libri, chi comanda le orde di ghettizzati è un nuovo super padrone! Monsignor denaro.
Gli immmigrati che lavorano nel nostro paese partono dalle loro case spinti dalla disperazione e dalla fame, a volte dalla guerra. Quando arrivano qui accettano qualsiasi compromesso, sociale e lavorativo. Il paese sta diventando un ghetto. Provate ad andare in giro per le case di Artena bassa, chiedete un affitto presentando il passaporto rumeno o albanese. Stranamente non troverete offerte. Ora prendete vostra madre, i vostri figli, vostra sorella e suo marito, e tutti insieme andate a cercare casa su al paese. Capiterà che troverete qualcuno che vi offrirà un’altrnativa…spesso l’unica!
I proprietari delle case su al paese hanno trovato un mercato ideale. Con le condizioni in cui versano le case, per affittarle si dovrebbe ristrutturarle, dotarle di servizi, renderle accoglienti e confortevoli. Se così non fosse rimarrebbero sfitte molto a lungo. Ammeno che non si riesca a trovare qualcuno tanto disperato da accettare di vivere in una catapecchia, senza il minimo standard igienico e di decenza. Allora ecco che si trova la via alternativa. Il primo ha l’idea geniale. Prende il suo rudere, cerca una famiglia romena e ce la schiaffa dentro per 3/400 euro al mese senza contratto…hai visto mai che quei matti, stanchi di vivere come le bestie, si dovessero mettere a fare qualche lavoretto? e vaiiiiiiiiiii…tutto guadagno!
Eccoli i nostri ghetti. Eccoli i nostri ghettizzati. Ecco i responsabili. Se il paese si riempie di immigrati (fenomeno la qual negatività resta comunque da dimostrare) la colpa è la nostra. Se delinquono, la responsabilità è anche di chi ne approfitta, facendoli lavorare senza uno straccio di contratto, disoccupati con i quagli sulle mani! Allora se vogliamo trovare una soluzione, caro sindaco, facciamo una bella cosa: si vada su al paese e si faccia un censimento(anche se penso che sia già stato fatto qualcosa di simile) di tutte le case, quelle inagibili vengano segnalate. Se si viene a scoprire che qualcuno ci vive dentro in affitto, si prenda il propietario e si “suoni” a dovere. Così da rendere vani anni di guadagni moralmente e legalmente ingiustamente accumulati. Vedrete che in un ambiente più sano e giusto, la presenza di immigrati al paese, risulterà più accettabile, in fin dei conti, se il paese vive ancora è anche grazie a loro. Che rispettino le nostre leggi…ma insegnamogli noi, con la forza dell’esempio! Impariamo la civile convivenza…tutti!
Questo è il mio pensiero, certo di parte. Il pensiero di uno che straccerebbe i passaporti, per vivere tutti con la sola regola del rispetto comune. Ma vorrei che altre persone mi dicessero la propria. Vorrei che si riflettesse.

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17 Commenti »

  • n. 1 - jozmile ha detto:

    Certo, fa un certo effetto sentire la parola ghetto associata al nostro paese. Però è vero, con tutto il rispetto per i nuovi inquilini del borgo di Artena, ormai larghe zone sono affittate (in maniera anche illegale) a stranieri che sono costretti per necessità ad accettare soluzioni abitative che sicuramente nessuno di noi accetterebbe, e per la stessa necessità a non denunciare alle autorità preposte eventuali abusi.

    Che brutta immagine…

    • n. 2 - Guido Pangrazzi ha detto:

      Grazie elhombrito del tuo articolo.
      Io sono un romano che si è innamorato di Artena alta e ora sono diventato maggiorenne.

      Certo il problema dell’immigrazione esiste e non sempre i rapporti sono semplice, ci sono usanze differenti e alcuni hanno strani concetti sulla proprietà privata.
      Ovviamente non si deve mai generalizzare e abbiamo tanti esempi di immigrati onesti che arricchiscono il Centro storico.

      Non dimenticherei neanche gli artenesi doc del Centro storico, orgogliosi delle proprie tradizioni e della propria cultura e che fanno veramente un grande lavoro per mantenere vivo il Paese. Una altra caratteristica degli Artenesi è sicuramente l’accoglienza, questo lo posso veramente testimoniare.

      Grazie di come hai trattato l’argomento e della passione per il Centro storico.
      Ho dovuto leggerlo e rileggerlo per trovare una critica, ma posso solo dire che sarei più ottimista sulla raccolta differenziata.

      Oltre a essere grati ad Emilio del suo lavoro, (come vivremmo senza sentirlo fischiare), credo che abbiamo capito la gravità del problema dei rifiuti, abbiamo capito che solo differenziando possiamo evitare che siano bruciati e quindi che non si inquini.

      Si sente dire, ma come faranno le persone anziane? sono certo che le persone anziane non vogliono che i propri nipoti si ammalino per la diossina prodotta bruciando rifiuti.

      Grazie ancora e un saluto a tutti gli amanti del Centro Storico

      • n. 3 - elhombrito (autore) ha detto:

        @joz:naturalmente nell’articolo ho un pò forzato la mano ed il riferimento ai ghetti vuol essere provocatorio, senza perdere di vista la realtà dei fatti.
        @guido:hai fatto benissimo a ricordare che il paese non è solo “ghetto”. Naturalmente io ho analizzato l’aspetto che intendevo portare al centro dell’attenzione. Senza però screditare assolutamente gli abitanti in generale, ne il luogo e la sua unica bellezza.Grazie per i consigli

        • n. 4 - carloalbertosalustri ha detto:

          Condivido la descrizione fatta dall’autore del testo circa la parola “ghetto”.
          Sono anche d’accordo in merito ai mezzi che avrebbe il Comune per poter “stanare” coloro che illecitamente si arricchiscono ai danni di questa povera gente che , giustamente, alternativa non ha.
          Spesso sono famiglie con figli che vanno a scuola, il cui indirizzo è ignoto in quanto non avendo un contratto registrato non possono chiedere la residenza; il Comune però può (dovrebbe!) fare dei controlli incrociati. Ma spesso anche a scuola (vita vissuta!) fanno finta di niente.
          C’è, comunque, anche un altro aspetto e cioè che gli “approfittatori” del centro storico artenese, non sempre sono tutti artenesi!
          Infatti, si potrebbe anche scoprire che molti di questi personaggi sono i loro stessi connazionali che hanno avuto la fortuna di comprare case vecchie e che oggi, ristrutturate, le affittano a questi poveretti, molto spesso senza contratto e ricavandone una buona speculazione.
          Il problema della casa, purtroppo, non riguarda soltanto queste persone in ….
          E’ giusto, non perdiamo di vista la realtà dei fatti.
          Mia madre è anziana ma autonoma , vorrebbe vivere per conto suo ma non può perché con 600.00 euro al mese di pensione non può permettersi un affitto di 3/400 euro mese ….a volte anche 500.
          Ci siamo stati ad Artena bassa, ma per chi vive di questa pensione non ci sono molte alternative se non quella di vivere con i figli, ed è già fortunata! E’ vero… un brivido mi percorre la schiena…ma quando penso a quanta fatica e quanto lavoro ci son voluti per ritrovarsi a vivere una vecchiaia che rasenta l’indigenza!
          Vogliamo creare il turismo artenese? Perfetto, cominci il Sindaco ad obbligare i proprietari di queste vecchie case al mantenimento del decoro urbano….ci sono case fatiscenti non solo al centro storico. Diversamente, espropri.
          Giustissimo rispettare le regole TUTTI….Infatti, in merito alla Tarsu, immagino che anche questi gruppi numerosi che affollano questi tuguri debbano mangiare e bere, produrranno dei rifiuti…..
          Andiamo a vedere chi veramente abita queste case, perché magari “l’approfittatore di turno” dichiara che in quel posto ci vive da solo e beneficia pure della riduzione del 20%…………….o peggio non paga per motivi di reddito!
          Bello l’articolo sul “ghetto” ma non dimentichiamo che non tutti abitano in casette indipendenti con giardino e orticello annesso e che ci sono situazioni “italiane” di gente costretta a vivere, suo malgrado, in condizioni abitative dove anche una sola presenza in più fa la differenza.
          Naturalmente,questo mio intervento,intendeva attrarre l’attenzione anche su questo altro aspetto della vita del paese che a quanto pare non sono in pochi a viverlo.
          Comunque invito chiunque fosse a conoscenza di fatti spregievoli come quelli citati da elhombrito in questa sede, di informare chi di dovere e di non limitarsi a fare retorica, perchè la retorica non cambia la situazione di questa povera gente.
          In una piccola realtà com’è quella di Artena, il singolo cittadino può avere voce…

          • n. 5 - Stakanov ha detto:

            Questa volta non posso proprio fare a meno di intervenire.

            Devo spezzare una lancia a favore di chi affronta le realtà alimentando sempre e comunque le discussioni su questo blog in maniera costruttiva e dando un po’ di verve ai commenti i quali, diversamente, potrebbero sembrare una mera sequela di cortesi minuetti…..

            Bravo Carloalbertosalutri!

            Ce ne fossero come te!

            La tua capacità di sintesi, la puntuale e determinata maniera di affrontare le problematiche avendo come obbiettivo il tentare di trovare concrete soluzioni ai vari problemi, mi fa ben sperare che questo blog possa diventare la vera voce dei cittadini di Artena.

            Siamo stanchi di personaggi che, tentando di cavalcare la famosa tigre delle aspettative (puntualmente disattese), maldestramente cerca di salvare capre e cavoli.

            Cordialmente.

            Stakanov

            • n. 6 - elhombrito (autore) ha detto:

              concordo con stakanov, la discussione costruttiva aiuta il miglioramento…speriamo di andare sempre meglio

              • n. 7 - lamatita ha detto:

                Vi seguo da molto, ma non sono mai intervenuta ai vostri dibatitti anche quando mi colpivano molto.
                Forse perchè mi sembravate fin troppo eloquenti sui vari argomenti e mi bastava leggervi.
                Innanzitutto colgo l’occasione per manifestare la gioia che provo nel sapere che finalmente un movimento di giovani “pensanti” (è così che mi piace definirvi)si interessa del nostro paese.
                Troppe volte in giro sento lamentele di ogni tipo, giudizi su chiunque e mai un minimo di interesse concreto da parte di nessuno: nessuna proposta, nessuna soluzione.
                Ovvero i pochi che ci hanno provato, a farsi avanti, in qualche modo poi hanno rinunciato…..
                Comunque non sono qui per essere disfattista, sono solo una persona innamorata del suo paese ( non dei compaesani purtroppo ) che come voi si accorge delle molteplici potenzialità che ci sono nel nostro territorio e che puntualmente non vengono “sfruttate” per far crescere (almeno dal punto di vista turistico) questa, nel suo piccolo, unica cittadina.
                E la cosa mi fa notevolmente arrabbiare !!!!!!!!!!
                Per mia fortuna ho avuto modo di girare molto l’italia, ci sono paesi ricchi in turismo ( che spesso vivono solo di quello), che hanno neppure un quarto di quello che c’è ad Artena.
                Perchè l’orizzonte degli artenesi è così sottosviluppato?
                Io sono molto d’accordo con chi dice che Artena sta diventando un ghetto per “merito” degli stessi artenesi ed ammetto che la realtà dei fatti un pò mi spaventa. Forse sono più pessimista di voi,magari solo un pò più amareggiata, probabilmente perchè di proposte per migliorare questo paese ne ho già fatte tante, evidentemente senza esito alcuno.
                Voglio sottolineare che le cose che immagino per il mio e vostro paese non sono impossibili o strane da realizzare, sono solo molto simili alle soluzioni che altri paesi in giro per l’italia hanno adottato per risollevare il proprio turismo, purtroppo l’unica risposta che mi si ripete da sempre per qualsiasi iniziativa è: il comune non ha soldi! Il problema è che per ciò che ho in mente ( e non solo in mente)i soldi del comune non mi servono o quasi.
                Detto ciò, mi auguro che le vostre ferventi giovani menti, diano vita ad un movimento sempre più grande di persone desiderose di cambiare realmente le cose qui ….io ovviamente sono dei vostri!
                VOLERE E’ POTERE…….e io voglio.

                • n. 8 - jozmile ha detto:

                  ciao lamatita, benvenuta su questo spazio. Questo può essere un luogo dove poter condividere con gli altri i progetti di cui parli. Hai campo libero, soprattutto sul forum.

                  Grazie per la visita e per il supporto morale!

                  • n. 9 - ...Siska... ha detto:

                    Ciao a tutti,è la prima volta che torno su questo sito “rimesso a nuovo”,sono una sedicenne di Artena e mi fa molto piacere che un sempre più grande “movimento giovanile” apra gli occhi e pensi alle vere e proprie problematiche del nostro paesello.
                    Io amo molto i nostri piccoli ed artistici cunicoli che si trovano nella parte vecchia di Artena..ma come dice il detto “tutto mondo è paese”la mentalità che si ritrova a governare lungo queste deliziose vie ci fa immedesimare in una specie di “selva oscura” simile a quella di Dante.E si…Ciò che si è detto nell’articolo è perfettamente vero,do ragione con tutti i miei pensieri all’autore.Contentissima che qualcuno cominci finalmente a denunciare questi fatti,perché non è possibile che chi non ha crea per avere e chi ha distrugge…mah?!contraddittorio no?..
                    Io credo che per riuscir a risollevare la situazione di Artena,bisogni prima di tutto istruire l’ignoranza che regna,con prese importanti di posizione,per esempio iniziando da subito con i giovani,infondo saremo il futuro di questa società che rischia di cadere giorno dopo giorno in un oscuro domani fondato sul menefreghismo e sulla solita affermazione:”so felice,co jo piatto de pasta denazi”…Giusto?Visibile maggiormente attraverso questo articolo di:elhombrito.Basti pensare all’affittare ad ogni costo i propri beni per guadagnare in modo insulso…Vi lascio con questa mia ultima affermazione…Con la speranza che si venga ascoltati da qualcuno…
                    Un saluto…Siska…