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Superidiota 2: allora è un vizio.

All’inizio dell’anno passato, come raccontiamo in questo articolo superidiota aveva colpito la scuola elementare A. De Gasperi e il presepe della Contrada Arboreto. Quest’anno il persepe non è stato risparmiato, ma il nostro superidiota ha voluto cambiare obiettivo: anno nuovo scuola nuova.

Questa volta ha preferito colpire una struttura più isolata, la Scuola Elementare Ponte del Colle, con lo stesso modus operandi dell’anno passato. Entrato nella scuola, superidiota, ha dato fuoco ad uno sgabuzzino, allagato i corridoi, svuotato gli estintori un pò qui e un pò lì, imbrattato muri, banchi ed effetti personali dei piccoli alunni della scuola materna con colla e colori a tempera.

A causa di questi atti vandalici, la scuola riaprirà (forse) il 14 Gennaio 2010.

Sei proprio un gran coglione superidiota.

  • Roberto

    Tanto va la gatta aòl lardo che ci lascia lo zampino (chisà ‘ngnò cchiappeno? pò ce ficimo quattro risate!!!èèèèè)

  • grilliartena.it

    la storia di un anno fa non ha insegnato niente . ma un semplice allarme quanto costa ???????? 10,100,1000 euro ??? quanti ce ne rimettiamo adesso per fare i lavori di ripristino ?? e i giorni persi per i bambini e i disagi per i genitori ???

  • roberto2

    “devi prima sorprendere te stesso per sorprendere gli altri”.

    sorprendente far riunire tutti i tuoi compagni di tifo, non per andare a tifare manchester. ancor più sorprendente di questi tempi vederli armati di mazze, remi e pistole a vernice, non per compiere atti vandalici post-partita; ritrovarsi stipati e scendere da tre torpedoni, tutti mascherati con la stessa ed unica faccia, per fare che…?…allegramente umiliare e ridicolizzare, sfasciare casa e macchina, con tanto di ripresa video/ricatto, ad un mezzo calibro mafioso e la sua cricca locale -che ha “corrotto e deviato” pecorelle smarrite dal gregge del buon senso.

    ancor più sorprendente riprendere il filo, il tatto di un Amore, lasciato e perdutosi chessò 30 anni fa (tra attacchi di panico, insicurezze emotive ed espressive)

    tratto da:
    il mio amico eric
    film di ken loach (2009)

    sorprendente direi sarebbe: smetterla di condannare la violenza per il partito preso unico di una gogna indifferenziatamente aprioristica, smetterla di perorare un verbo banalmente legislativo, limitarsi nel vomitare inerzia, cementizia da consenso a strascico. correggere anche di poco il tiro degli “articoli” segnaletici, tipo “Super Idiota 2″ e affini.

    1 la Violenza e l’Aggressività, oltre a dover essere regolamentata, arginata e punita (ben venga dunque ANCHE ma NON SOLO la gogna segnaletica) Deve esprimersi e liberarsi. (credete che le deflagrazioni, i combattimenti, le uccisioni e le rinascite somministrate, recepite e riprodotte dai nostri figli e pargoli
    tra gormiti et altri Mostri siano solo predilezioni e passioni “mediatiche” insignificanti e passeggere? poco rassicuranti e di per sé lontane, da gli atti vandalici più privi di apparente buonsenso?)
    1.1 la violenza va raccontata, Educata ed Indagata! a scuola, a lavoro, tra amici ed in amore. Non per contestare, provocare, rovesciare. la violenza è anche scienza. e che scienza bella, elegante, fiera e priva di dolori e lamenti in cancrena.

    a:
    i miei amici I, V, L, J, F
    i giornalisti (G?)
    film di roberto kenofsky paris (6-8 gennaio 2009)

  • elhombrito

    tentare di dare profondità ad un gesto così piatto non innalza il narratore ad osservatore privilegiato, ma lo butta nel limbo di chi tenta di dare una ragione alla stupidità reazione dell’istinto primordiale.
    “Ciò che di tutti è di nessuno”, questa convinzione ha sradicato le panchine di piazza valentini e fatto sprofondare un paese nell’individualismo più becero. Procedendo per cerchi concentrici si arriva ad un sistema mondo che parte dal presupposto che si possa infrangere quella regola che Voltaire aveva insegnato al mondo:la libertà degli uni finisce dove inizia quella degli altri.
    Io penso che il mondo abbia bisogno di gesti ben più nobili che distruggere una scuola di frazione, per altro mandata avanti con i soldi dei residenti che tanto si sono sacrificati per tenerla aperta.
    Roberto è bello seguire il tuo trip tra gormiti e puzza di testosterone al vento, ma la vita è altra cosa, e l’osservatore che non riesce a capire la reazione legata all’azione…quella più semplice, non una sorta di accadimento a catena metafisico, rischia di chiudersi in un autistica osservazione delle cose

  • giulia

    @elhombrito Secondo me non hai capito bene il punto (potrei non averlo capito neanch’io, bisognerebbe domandare a chi ha scritto il commento a cui rispondi, ma tento comunque una mia interpretazione)

    Non si tratta di giustificare con motivazioni come dici tu “metafisiche” l’operato di quello che viene chiamato superidiota (e qui verrebe già da chiedersi, per lo meno viene a me, se è più superidiota lui o il nomignolo che gli è stato affibiato. attenzione; il nomignolo e non CHI glie lo ha affibiato; siamo fra persone civili, non ci insultiamo a vicenda, ma nemeno, per favore, offendiamoci come isterici).

    Si tratta piuttosto di non limitarsi semplicemente a condannare un gesto vandalico (non ci vuole genio per farlo né serve di scriverlo su un blog) dicendo oh ma quanto è stronzo, oh ma quanto è cattivo. Sarebbe, è superficiale. Si da per scontato, appunto, che il/le persona/e che hanno compiuto il gesto siano *solo* degli idioti; ovvero: che non ci sia nessuna ragione oltre l’idiozia per commettere un gesto del genere. Con questo non voglio assolutamente intendere che le altre “ragioni” siano più meritevoli o pure (ribellione, protesta e tutte queste cazzate).

    Quello che voglio dire è che affrontare un problema, sia pure semplice, con un approccio superficiale, porta soltanto a generalizzare il problema e non coglierne la vera natura e le radici più profonde. Risultato (sempre a mio parere) il “superidiota” continuerà coi suoi gesti superidioti e ci si continuerà a chiedere il perché. È una cosa che succede di continuo, soprattutto nel mondo della politica (esempi di problemi recenti a cui sono state proposte soluzioni superficiali e poco efficaci: “violenza->ronde” , “rivolta rosarno -> fermiamo l’immigrazione”, “primo ministro inquisito -> cambiamo la legge” e così via).

    Questo per dire che la cosa che risulta più ovvia non è sempre quella più giusta e che non dovrebbe esistere nessun tema che è a priori TABÙ, perché rendere un tema TABÙ, vederne solo un aspetto, per giusto che possa sembrare, significa anche rinunciare a discutere e soprattutto CAPIRE quel tema. E questo non credo sia un fatto positivo.

    Se ne può parlare.

  • elhombrito

    @giulia:super idiota era un’idea che ci era venuta per creare un personaggio mitico al contrario al tempo dei primi atti di vandalismo alla Degasperi…ed in effetti il nomignolo è abbastanza idiota di suo :)
    Vedi, ho molto apprezzato il tuo intervento e cerco di spiegarti il mio punto di vista.
    Su un giornale il redattore scrive la notizia e ne dà una propria interpretazione, quindi il redattore diviene il centro nevralgico dell’informazione. Su artenaonline noi ci limitiamo a dare l’input cercando di dare una forma alle notizie che ci vengono riportate. Ma la morale della favola e la realtà dei fatti, non emerge per sola volontà del redattore, bensì con la partecipazione degli utenti alle discussioni. Una sorta di informazio9ne partecipata. Chiedo scusa perchè rileggendo il mio commento ho notato che potrebbe essere letto come una sorta di astiosa risposta a roberto2, in realtà non era assolutamente nelle mie intenzioni e mi piacerebbe approfondire il discorso in un momento un pò più tranquillo per noi, oggi purtroppo, come potrai vedere dai commenti arrivati, è stato un giorno di fuoco, quindo ripeto mi scuso se ho dato l’impressione di voler giudicare il redattore e non la sua idea :)

    P.S.e qui verrebe già da chiedersi, per lo meno viene a me, se è più superidiota lui o il nomignolo che gli è stato affibiato. attenzione; il nomignolo e non CHI glie lo ha affibiato; siamo fra persone civili, non ci insultiamo a vicenda, ma nemeno, per favore, offendiamoci come isterici…non preoccuparti, non vedo il motivo per offendersi o insultarsi, non è nelle mie abitudini, ma se continuerai a frquentare il sito avremo modo di conoscerci meglio :)

  • pennarossa

    le molte parole pensate e scritte da Roberto mi lasciano con un po’ di disagio ed allora faccio questa riflessione.
    tu dici:la violenza deve esprimersi e liberarsi. io non condivido, la violenza deve essere canalizzata perchè ognuno di noi, chi più, chi meno, violento lo è di natura.
    consiglio n.1 diretto ai pargoli, (perchè, lo sappiamo bene, non è un solo super idiota ma è di sicuro un bel gruppo di super idioti che si fanno forza stando insieme e che isolati sarebbero insignificanti) :
    provate ad andare in palestra o a fare una bella passeggiata a Piana Civita!! A volte può bastare anche leggere un libro ( ma non so se hanno le capacità necessarie!?), magari un giallo, oppure cucinare: e’ assai rilassante! Forse un po’ di violenza potrebbe liberarsi cucinando un’ omelette flambè. Ho il dubbio,però, che non siano in grado di farlo o forse, non sanno neanche cosa possa essere. insomma, stancatevi: ad Artena ci sono tante campagne ed orti da coltivare!!!!
    Scrivi ancora, almeno penso di aver capito, che tutto ciò che passa davanti ai nostri occhi, necessariamente, provoca assuefazione ed una sorta di voglia di imitazione sia per i piccoli che per i più grandi.In parte è vero: mio fratello si vedeva “L’urlo di Chen” poi voleva provare su di me le mosse, ma mia madre gli correva con la ciabatta dietro ( e non lo prendeva mai!).
    consiglio n.2:questa volta agli adulti che hanno la responsabilità dei suddetti pargoli.
    ogni tanto, controllate a che ora tornano, con chi si vedono, chiedete cosa fanno durante la giornata, cosa vedono in tv o con chi sono in contatto sul web. anche per chi è ormai grandicello, una parola detta con il cuore, vale molto più di un biglietto da 50 €.
    E ancora:non occorre comprare bei macchinoni o costose sciocchezze quando si compiono 18 anni.
    La vita non è Grande Fratello o gli amici di Maria De Filippi, le veline o pacchi: non sempre ci sono i premi.
    C’è dell’altro. Ogni tanto guardiamo anche Current Tv invece di Italia 1.
    penso infatti che dietro a questi super idioti, per sfortuna nostra e loro, ci siano solo dei super idioti- genitori che non sanno portare avanti questa difficile ma splendida missione.
    ancora più spiacevole è il fatto che, di sicuro, nessuno di loro leggerà mai queste nostre riflessioni!
    a presto

  • http://jozmile.info jozmile

    @giulia: Il post non è solo una condanna, ma anche l’informazione che la scuola materna doveva rimanere chiusa fino al 13 Gennaio (e invece la riapertura è prevista per Lunedì 18 Gennaio).
    Comunque sia giulia, cara giulia, non fare come in passato che lanci il sasso e nascondi la mano, se se ne può parlare, e se ti va di parlarne, torna a trovarci qui sul sito, stavolta, e parliamone davvero, tramite commento o tramite un bell’articolo da inviare all’indirizzo email .
    Perchè se è facile e superficiale puntare il dito e condannare un gesto vandalico, è altrettanto facile dire che questo modus operandi porta a “…generalizzare il problema e non coglierne la vera natura e le radici più profonde…”.

    Hai carta bianca giulia, scopriamo insieme queste radici.

  • roberto2

    Avatar

    “Si tratta piuttosto di non limitarsi semplicemente a condannare un gesto vandalico (non ci vuole genio per farlo né serve di scriverlo su un blog) dicendo oh ma quanto è stronzo, oh ma quanto è cattivo. Sarebbe, è superficiale”.

    oltre ad essere superficiale, ci si permetta di credere che è violento, nei confronti di (qualcuno) che non è ancora online con noi a discutere.

    Vito, Notarfonso, se ben rammento, in altra sede e per altre discussioni recenti su forme del dialogo su artenaonline, parla di “avversario”, di un “competitor”, riferendosi a candidati, “parti” avverse che sono da lui di per se investite di una diginità e lealtà. Presto non svestiremo di tale dignità coloro/colui che ci consegna/no effrazioni, bruciature, imbrattamenti “poco augurali ed anonimi”. E questo non per bontà ne per avvocatura del diavolo.

    dare del gran coglione” ad un vandalo non è di per se rilevante, particolarmente violento, e neanche drammatico, se non quando scritto e pubblicato come chiusura -in grassetto- come sorta di motto finale di inserzione, in un contesto informativo in cui ci si sfiora con un rispetto che fa fatica a risultare canonico.

    Verrebbe tra queste o quelle righe, più che da deplorare, quasi la voglia di insultarsi senza mezzi termini, fosse solo per esprimere il “gioco”, ed allentare un pò la tensione accumulata. per far scorrere un pò di linfa tra forma ed emotività. Alziamo le mani al ciel e pazientiamo? No

    “di sicuro un bel gruppo di super idioti che si fanno forza stando insieme e che isolati sarebbero insignificanti”. Anche così si esprime pennarossa sui vandali. Consiglia agli idioti di leggere libri, (e ci tiene a scrivere che non sa se ne avrebbero le capacità necessarie) di andare a spasso a piana civita, zappare la terra incolta e l’orto. Consiglia ai genitori dei candidati idioti di interessarsi, in verità usa il termine equivoco “controllare”. Ipotizza di “chiedere” “con chi” sono in contatto sul web, “con chi” si vedono.

    Leggittime le sue idee educative ed accorate, ma forse mancano di quel pizzico di intimità fatta alternativamente di inadeguatezza fallimentare o magia creativa. i suoi famigliari leggeranno le sue riflessioni, ne avranno le capacità? I miei famigliari non è che hanno tutte ste capacità. Per carità sanno leggere e scrivere anche bene. Gli manca già solo il tempo e la voglia, dunque non si arriva nemmeno a valutare seriamente la capacità. Ci si ferma ad un disinteresse. Legittimo. Fisiologico. Inoltre, sempre a proposito dello scritto di pr non sarei così sicuro nell’escludere che i vandali di cui discorriamo diano un’occhiata a quel che si scrive. Gli idioti, un film di qualche tempo fa di lars von trier. L’idiota del film, una donna diremo diversamente abile, fa la stessa fine della protagonista, la dancer in the dark, altro film più recente sempre di lars von trier. un poco tragiko.

    saprà pennarossa certamente valutare la portata e la scenografia altera dei vandalismi in città come parigi, berlino. saprà egli quale è il livello possibile di scontro tra ordine e sovvertimento, e vorra egli certo provare ad immaginare che finche anche Lui non avrà la compiacenza di provare a scorrere magari solo per un attimo l’intimità fra-gi-le di inadeguatezza fallimentare verso un vandalo, non potrà certo aspettarsi di muovere alcunché o allentare tensioni. Una sola parola detta. oltre er core, il Cuore del disarmo. “…ma lui che c’entra”. “è entrato. nel “mio” tribunale lui può entrare”.

    Mi interrogo sempre grazie a pennarossa sui tanti che hanno le “capacità necessarie”, per “leggere” e mi ritrovo “non casualmente” a parlare di Germania, di hannover visto che mi è capitato di studiarci all’università per sei mesi. Visto anche che mia nonna era tedesca; da giovane… Parliamo di un paese più che “civile” dove il “bene comune” viene rispettato. Troppo spesso, dico io, fino all’abbandono meccanico dell’oggetto di rispetto, in un aura di paura normativa. Un luogo (stanno diventando troppi!) così è, e così rimane, intoccabile e funzionante come la loro pratica quotidiana, anche nel cambiamento. programmaticamente difficile da attaccare. poco discutibile. Non è sempre la risposta giusta, anche se è diffusa tra loro.

    Un luogo può e deve essere sacro. La scuola è un valore. Ma non dobbiamo illuderci che il valore scompaia o venga profanato se (una volta l’anno?) qualcuno ne deprezza (troppo vistosamente) le stigliature e ne rallenta il funzionamento standard. Ancor più sacra sarebbe la scuola se oltre alle moine (burocratiche e non) ai drammi e disagi del caso, reali, fosse messa, si mettesse, in condizione di preservare una reazione vigorosa. vivace. magari + Inclusiva. + Sorprendente. E la legge stessa, quella regolata dai codici, che ha già molto da dire in merito. Attenuanti, Rieducazione. Recidiva semplice, aggravata. Appunto non spara a zero quando può. Possiamo farlo. Lo faccio quando entro dentro il luogo del “delitto” e chiedo cosa sia “cambiato”, o successo. Chiedo al primo che incontro. Li dentro.

    E se il discorso, li dentro, come su queste pagine, uscisse dallo spauracchio onnipresente della colpa? C’è chi l’attende, la colpa, per farsi due risate, perfettamente lecite se ci permettesse anche a noi di farcene quattro sul suo conto, come io permetto a lui di farsene almeno otto, con me. Nelle interpretazione dei miei scritti pennarossa addirittura mi attribuisce di aver parlato di un presunto meccanismo (colpevole o incosciente) di sopimento con conseguente bisogno di imitazione. Non è per sopimento che un ragazzino imita Chen, provando mosse sul fratello …più piccolo? Diamine… E giù vien la madre con la ciabatta che gli corre dietro. Ma in palestra ti han mai fatto provare qualche mossa di Chen a tuo modo, pennarossa? Spero proprio di sì. Io non parlavo di assuefazione. Pensando ai gormiti, ai miei nipoti immaginavo e mi riferivo ad una catena visiva ed emotiva 1)somministrata, 2)recepita e 3) riprodotta, …esattamente quella che non è giusto solo incanalare nei sogni e nelle concezioni aprioristiche familiari o sportive …indifferenziatamente. 4) Rielaborata, stralecita e reale è la dinamica per i gormiti che abitano i nostri pupi. Le mosse di Chen -parliamo di qualcosa che non conosco, ma si parla di Cinema e Bruce Lee- non sarebbero più tali se non conservassero la gioia della ricapitolazione. che sia Variante. Lo provava, Bruce Lee. Lo provo meglio io, e ancora meglio mio nipote, ed i nostri figli quando fanno a lotta. Con i compagni e coi muri. Mi ripeto in una precisa forma ma l’obiettivo cambia, può cambiare. Il Senso non si rispecchia per vedersi eternamente uguale. si separa. Nasce: Si. I nostri figli (recordare: stanno pure “in noi” i pargoli) nascono per Continuare i nostri Sogni e per …Distruggerli. Questo ci inquieta. “Incanali” …na parte, se no sai che rottura. Inquieta pure me quando devo trovare modo di abbandonare, abbattere, calpestare ciò a cui tengo ancora. Lì val la pena chiedersi se sono più idiota io, che mi attacco a un simbolo che non so come più come difendere, o lo sono coloro che di questo simbolo hanno fatto il loro stupido e fin troppo facile ma reale bersaglio.

    A noi “interessati” e “capaci” di trovare il migliore ed il più bello dei modi di stare …tra le palle ed a toglierci …dalle palle. Avatar, assunzione di un corpo fisico da parte di un dio.

    Enjoy

  • elhombrito

    @Roberto: Leggo sempre con piacere e con attenzione il tuo migrare tra angoli della coscienza e del divenire sociale, pur con qualche difficoltà, tento di venirti dietro nel salire e scendere e curvare della tua analisi. Viaggiando tento di distaccarmi dal mio punto di stasi, di sicurezza, e mi avventuro in un luogo che tu vedi più chiaro del mio sguardo insonnolito. Ma questo sito vuole essere anche questo. Una rete di coscienze migratorie che cercano nell’incontro più che nello scontro l’evoluzione comune. Ed è con questo stato d’animo che ho tentato di rileggere i commenti e l’intera vicenda. Ad un primo approccio di denuncia, che pure ritengo legittimo e necessario, abbiamo lasciato la nostra analisi ad un punto eccessivamente superficiale. Dopo il pubblico ludibrio verso ignoti, il vero punto della questione dovrebbe essere la motivazione,ed il significato che tale gesto porta con se. Concordo con te che l’accanirsi contro il vandalismo è poco più che un atto scontato e retorico. La vera preoccupazione che dovrebbe animare la nostra discussione è il sentimento che sottende il gesto. Se non si analizzza e non si capisce la natura di un atto, limitandosi solo a denunciarne l’idiozia, si rischia di non capire quale motore a generato l’impulso, rischiando di veder ripetere un fenomeno la cui natura sfugge alla nostra comprensione. E ai fini del nostro lavoro, le parole di denuncia perderanno peso, proporzionalmente al ripetersi degli eventi. Se riuscissimo a capire a fondo la logica degli accadimenti potremmo coglierne la vera natura e capire se e dove sta il problema. Altrimenti rischiamo di continuare a tuonare inutilmente dalla nostra cattedra senza essere capiti ne capire veramente.
    Sarebbe interessante proseguire il dibattito lungo questa direttrice.

  • Paolo

    Siamo sicuri che non sia qualche azienda edile di Artena a “commissionare” certi atti?
    E se la giunta comunale votasse che dalla ripulitura dopo atti di vandalismo sono estromesse tutte le aziende di Artena e dintorni?
    E i carabinieri cosa fanno? Sono stati trovati i responsabili degli atti dello scorso anno alla De Gasperi?

    Grazie