Bufera sui consiglieri provinciali: Angelo Miele indagato
Sulle prime pagine delle edizioni locali dei quotidiani nazionali ieri è comparsa la notizia che 27 fra consiglieri provinciali e titolari di società sono indagati per truffa ai danni della Provincia di Roma.
Gli indagati sono accusati di aver attestato rapporti di lavoro fittizi in modo poi da percepire falsi rimborsi da parte dell’ente provinciale per attività lavorative che in realtà non esistevano, per cui le accuse sono truffa aggravata, omesso versamento dei contributi previdenziali, falso e indebita percezione di erogazioni pubbliche per un danno che si aggira intorno ai due milioni di euro.
Le richieste di giudizio della Pm Assunta Cocomello riguardano l’ex presidente del consiglio regionale Guido Milana (Pd) (nella foto a lato), per i consiglieri provinciali in carica Bruno Petrella (Pdl), Francesco Paolo Posa (Pd), Ruggero Ruggeri (Pd) e per gli ex consiglieri Massimo Davenia (La Destra), Leonardo Catarci (Pdl), Angelo Miele (Sdi), Alessandro Coloni (Pd) e Stefano Di Magno (An).
Riportando quanto pubblicato sull’edizione del 12 Maggio 2010 del quotidiano Cinque Giorni:
Secondo l’accusa, gli indagati avrebbero sottoscritto falsi contratti di lavoro con diverse società per ottenere dall’amministrazione provinciale i rimborsi per «permessi incarico pubblico», ovvero per le presenze in Consiglio e le loro attività in qualità di consiglieri che li avrebbero sottratti all’attività aziendale. Soldi che la Provincia ha pagato alle aziende per le quali “lavoravano” i consiglieri e che, secondo la procura, alla fine, sarebbero finiti proprio sui conti dei politici. Tra gli indagati anche Martina Miele, figlia dell’ex sindaco di Valmontone, Angelo, e titolare del negozio nel quale il padre risultava assunto per seimilacinquecento euro al mese. Poi Valentino Ruggeri, responsabile della «Fratelli Ruggeri diffusioni editoriali», che ha assunto Ruggero Ruggeri, già socio della società.
Buongiorno, se viene provata la loro colpevolezza vorrà dire che esiste la GIUSTIZIA, possibile che una accusa così grave li faccia uscire come molti anni fà avvenne quando Miele non vennne condannato.
Poi aspettiamo anche la GIUSTIZIA divina affinchè ci liberi di questo personaggio che da Rosso è diventato nero —————————————————–
Messaggio modificato dagli amministratori, non si accettano in alcun modo questo tipo di esternazioni
Faccio notare al signor Marziale che le accuse questa volta sono assolutamente bipartizan e scoprono il lenzuolo su un malcostume che evidentemente è diffuso in ogni schieramento politico.
Faccio notare come i giornali pongano sempre e sole le tesi dell’accusa e mai quelle della difesa, questo è il cosiddetto linciaggio mediatico, ovvero quando tutto ciò che viene detto si reputa vero a prescindere da quale sia la vera realtà delle cose.
Se questi personaggi saranno assolti, chi li ripagherà del danno subito?? nessuno, se esiste la giustizia deve esistere il garantismo, certo anche il garantismo ha i suoi limiti,ma non si può sparare a zero sulle persone,un giornalismo serio mette in evidenza anche le motivazioni della difesa e non solo quelle dell’accusa.
Caro Sig. Marziale le vorrei solo dire di sciacquarsi la bocca quando parla dell’ onorevole Angelo Miele,questo “personaggio ” come lei lo ha definito ha fatto tanto per molti,e ha reso Valmontone il fulcro economico della Regione Lazio.
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