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Il comune di Artena diffida l’ufficio scolastico regionale per la questione del dimensionamento scolastico.

Il comune di Artena diffida l’ufficio scolastico regionale per la questione del dimensionamento scolastico.

diffCon una lettera l’amministrazione comunale di Artena diffida l’Ufficio Scolastico regionale per la questione del dimensionamento. Il punto di vista del Comune è quello di un ente che si è sentito danneggiato, e spiega perché in punti. Ora li vediamo in sintesi.

A partire dall’anno scolastico 2011/2012 i comuni erano tenuti alla formulazione di proposte che prevedessero la soppressione dei circoli didattici e la creazione di soli istituti comprensivi. Il comune di Artena approvava il 18 ottobre 2011 il proprio piano di dimensionamento scolastico per il successivo anno (2012 – 2013), che era incentrato sulla volontà dell’amministrazione di mantenere due istituti comprensivi (la De Gasperi era ancora definita un “circolo didattico, ma di lì a poco sarebbe diventata istituto comprensivo) per un totale di 1600 alunni.
Il 6 ottobre 2012 viene approvato dalla giunta comunale il piano di dimensionamento per l’anno 2013/2014, che prevedeva l’equa distribuzione dei 1600 alunni tra i due istituti. Però si scioglie il Consiglio Regionale, quindi il piano non viene adottato dalla Regione. Il 25 gennaio 2013 l’ufficio scolastico regionale comunicava che – dato lo scioglimento del consiglio regionale – non sarebbe stato adottato alcun provvedimento.
Nonostante la circolare ’96 del 17 dicembre 2012, che limitava l’accettazione delle domande di iscrizione al numero dei posti disponibili e delle risorse degli enti locali, la De Gasperi raccoglie 74 iscrizioni di alunni di scuola secondaria di primo grado, dice il comune. E chiede all’ufficio scolastico regionale la formazione di tre classi di prima media e una seconda, più l’organico.
Il sindaco chiede di non concedere alla De Gasperi l’organico il 7 maggio 2013: il comune di Artena non ha le risorse per accogliere 74 nuovi alunni in termini di trasporto, mensa, servizi. E teme anche che questo vada a compromettere la qualità degli ambienti scolastici, che sarebbero sovraffollati. L’ufficio scolastico regionale non ha mai risposto, non ha mai verificato se fosse vero o no, ha concesso gli organici.
La notizia, l’ultima, del sottodimensionamento e della conseguente perdita di autonomia della Serangeli arriva il 13 giugno 2013.
A questo punto della comunicazione il comune di Artena fa presenti: le spese già sostenute per l’affitto dei prefabbricati e quelle per l’affitto dei locali del colubro che negli ultimi mesi hanno ospitato gli alunni della De Gasperi, perché nella sede centrale né altrove c’era spazio. Fa presente il fatto che la dirigenza della De Gasperi, invece di fermarsi un po’ prima, ha accolto le domande di iscrizione di 74 nuovi alunni – a discapito della qualità degli spazi richiamata anche in una nota del 2011 dell’assessore provinciale Paola Rita Stella.
Tutto ciò, dicono, provoca un danno erariale: ora bisogna sostenere altre spese per l’acquisto di nuovi arredi, mensa, trasporti. Informeranno la Corte dei Conti. Il comune di Artena si ritiene gravemente danneggiato e diffida l’ufficio scolastico regionale, affinché non conceda organici alla De Gasperi e riveda il sottodimensionamento della Serangeli. Ricoreranno alla Magistratura Amministrativa e contabile per il riconoscimento dei propri diritti dopo 15 giorni trascorsi dalla data dell’invio della diffida, cioè il 20 giugno.

  • jozmile

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