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Qualcuno Volò Sul Nido Del Quetzal

5 ottobre 2009 visto 2.724 volte 6 Commenti Scritto da cherno

fine del mondo

Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli con fragore passeranno, gli elementi consumati dal calore si dissolveranno e la terra con quanto c’è in essa sarà distrutta […].

Dalla seconda lettera di Pietro viene fuori in modo chiaro come finirà il nostro mondo, divorato dalle fiamme, ma come vediamo tralascia il fatidico quando (?). Non è un problema dato che l’ apostolo Matteo va subito a colmare il vuoto, cavandosela nel migliore dei modi, senza arrogarsi della precisione divina e scrivendo appunto :

In quanto a quel giorno e a quell’ ora nessuno sa, né gli angeli dei cieli né il Figlio, ma solo il Padre.”

Ancora più preciso fu Giovanni, visionario a tal punto da poter descrivere minuziosamente l’ apocalittica fine:

Quando i mille anni saranno compiuti, satana verrà liberato dal suo carcere e uscirà per sedurre le nazioni ai quattro punti della terra, Gog e Magòg, per adunarli per la guerra: il loro numero sarà come la sabbia del mare… Marciarono su tutta la superficie della terra e cinsero d’assedio l’accampamento dei santi e la città diletta. Ma un fuoco scese dal cielo e li divorò. E il diavolo, che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta: saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli.”

Giovanni allude fortemente al primo millennio ma tutti, già mille anni fa, sanno come è andata a finire o meglio ancora a continuare. Naturalmente nè sarà fiero Matteo dall’ alto della sua ipotesi delegata al Padre eterno, ancora attuale e di moda anche tra i meno ferventi.
calendario maya
Dall’ altra parte dell’ oceano invece qualcuno volò sul nido del Quetzal (l’uccello sacro dei maya), esclamando “13° baktun“!!!
Non credo sia andata proprio così ma un qualcosa di simile deve essere accaduto, in effetti, da chi si buca il pisellino con la coda di Raza ci si può aspettare di tutto.
Senza nulla togliere al divino signore YOAÁT B’ALAM (pene eretto di giaguaro), forse scampato alla Raza, i sovrani successivi nella zona del Chapas hanno formulato diverse profezie accompagnate da rituali e da banchetti (sesso, droga e mais) nei quali veniva festeggiato un Baktun, ossia la fine e l’ inizio di un nuovo ciclo composto da 400 anni.
Secondo gli studiosi, maggiormente quelli ispirati da Indiana Jones, il 13° Baktun rappresenta l’ultimo ciclo del calendario maya e quindi la fine del mondo.
Ecco che sorge il problema. Cosa Accadrà?.
Il 21 Dicembre 2012 la terra smetterà di ruotare per 72 ore, forse per un tagliando, per poi ripartire in senso inverso causando catastrofi a non finire. E io che pensavo ad un disastro nucleare, ad una guerra, ad un epidemia ad un asteroide megagalattico…mi sbagliavo.
Quindi non ci rimane altro che aspettare, magari accogliendo la fine ai modi dei maya, allestendo un lussurioso banchetto naturalmente a norma di legge, mandando i bambini a giocare da un altra parte.
L’ ipotesi credo che a molti non dispiacerebbe ma resta il fatto che l’argomento più in voga di questi tempi sta diventando l’ arma primaria dei millantatori e canta storie che pur di stare al centro dell’ attenzione sono disposti a rinnegare i loro studi e le loro conoscenze.
In effetti tante teorie vengono fuori da studiosi, convinti di fare proselitismi su una cosa astratta.
L’argomento mi ha sempre affascinato e da qualche tempo mi sono imbattuto in diverse letture, brevi ma specifiche, ottenendo vari risultati.
A parole mie posso dirvi che i maya in qualche modo erano stufi di scrivere il loro calendario e qualche genio intossicato da droghe primordiali ha messo in risalto il fatto che il proprio calendario fosse ciclico, interrotto da varianti per facilitare i festeggiamenti, ma senza una fine.
La fine della creazione non era preventivata, no Baktun…no party, chiamiamoli stupidi.
Quindi per il fatidico 21 dicembre non ci rimane altro che porci due scelte, avanzare proposte indecenti o credere alla befana che verrà.

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