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Per Verdini eravamo in 125.000. Ma per la Questura eravamo 5.

27 marzo 2010 visto 465 volte 5 Commenti Scritto da jozmile

Successe in un posto che un signore decise che non si poteva più parlare di certe cose in tv, soprattutto se la tv non era pagata da lui, ma dal popolo.
Non far parlare più in tv fu facile, specialmente se quel signore che la voleva imbavagliare è Presidente del Consiglio. Un paio di telefonate e il gioco è fatto.

Non fu normale. Non fu assolutamente normale. In un paese civile. Si chiama censura.

Successe però che alcuni non rimasero zitti e non chinarono il capo. Successe che alcuni chiesero l’aiuto ad un altra tv privata (della scuderia SKY) perchè la libertà di stampa (a questo punto di pensiero) non era garantita dalla tv pubblica, successe che qualcun’altro piazzò dei mega schermi nelle piazze. E soprattutto, altri usarono un nuovo mezzo di comunicazione, un mezzo emergente, un mezzo che si è fatto strada nelle case italiane, spesso grazie solo a quei pochi appassionati che l’hanno richiesto a gran voce (e che si fanno rodere altamente il culo quando nel 2010 viene usato in campagna elettorale…). Ieri sera la rete italiana è impazzita: è assomigliata a quella iraniana. Centoventicinquemila contatti per il sito della diretta, trentacinquemila tweet, migliaia di post su Facebook, l’intera infrastruttura delle telecomunicazioni messa a dura prova dalla diffusione streaming della trasmissione.

Quest’onda di contatti ha raggiunto anche artenaonline.it: più di 100 persone hanno osservato contemporaneamente la trasmissione dalla pagina dedicata alla diretta per circa tre ore, i contatti al sito si sono quadruplicati.

Non lo nego: mi sono sentito parte di una piccola rivoluzione. Mi sono sentito parte di un’onda di rigetto contro la censura, da qualsiasi parte essa provenga. Ieri sera, il 13% degli italiani davanti la tv, 125.000 persone su internet, e altre dalle piazze, hanno capito che la censura in Italia può essere sconfitta.

Internet ce l’ha fatta.

La libertà ha vinto.

Ps.: come promesso, pubblico i video dell’intera serata.

Parte 1: Introduzione, Presentazione di Santoro, Intervento di Cornacchione

Parte 2: Travaglio, Giovanni Floris, Gad Lerner, Barbara Serra, intercettazione Berlsuconi – Innocenzi

Parte 3: Le operaie della OMSA, Elio e Le Storie Tese, l’intervento importante di Mario Monicelli, Gillo Dorfles, la prima parte dell’intervento di Luttazzi (assolutamente da vedere!)

Parte 4: Norma Rangeri, altre belle intercettazioni con il linguaggio colorito del nostro stimato premier sul processo Mills ad Annozero, il delirio di Morgan e il duetto con Antonello Venditti

Parte 5: Milena Gabanelli, secondo intervento di Marco Travaglio con la telecronaca della presentazione della lista del pdl alle regionali del Lazio (esilerante), ancora Floris, Riccardo Iacona e l’universo del raccontabile

Parte 6: Gad Lerner e Anna Tommasi della Renopress. Poi il video con Benigni, il Trio Medusa, Emilio Fede e Teresa De Sio

Parte 7: Crozza che fa Brunetta e le vignette di Vauro

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