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Io amo Silvio Berlusconi

15 febbraio 2011 visto 1.344 volte 13 Commenti Scritto da elhombrito

Io amo Silvio Berlusconi. Lasciatemelo dire, lo amo veramente.
E non perchè, come direbbe il mio amico Mino, come me è figlio di un palazzinaro.
Io lo amo perchè è riuscito a risollevare il mio paese dal torpore e l’immobilismo in cui anni di governi inetti ed Immeritevoli lo avevano gettato. Lo amo perchè è riuscito in ciò in cui persino Bettino Craxi aveva fallito.
Io amo Berlusconi perchè forse ha concesso all’Italia una possibilità di rivalsa, ed ancora di più, l’ha unita, ricucita, rinsaldata.
Io amo Il Presidente perchè mi fa essere orgoglioso di essere Italiano.
Silvio Berlusconi lo amo perchè ha ridato equilibrio alla vita politica del nostro paese.
Amo il presidente perchè ha compiuto il miracolo. E vorrei che questo articolo venisse letto da tutti i detrattori di questo geniale statista.
Ha compiuto il miracolo dicevo.
Usando una tecnica sopraffina ha salvato il paese, e mi piacerebbe che i libri di storia lo ricordassero così.
Vorrei che fosse ricordato come colui che ha rincollato un Italia divisa, addormentata e disorientata.
Non temo smentite nella mia affermazione.
Essendo amico solo di se stesso, col tempo è riuscito a spingere tutti oltre la barricata, senza amici, tutti nemici.
E’ riuscito a spingere via quella destra che senza di lui non avrebbe mai governato, come del resto non era mai successo dal governo di DeGasperi in poi. Ha liberato parte della destra dal berlusconismo, così che forse nascerà una destra degna di sostenere le sue tesi storiche, da contrapporre a nuove tesi in quel magnifico multipartitismo che ci hanno strappato via, figlio dell a storia del nostro paese, che è diversa da quella britannica e da quella americana.
Ha creato una diga dividendo gli Italiani, grazie all’uso sapiente della comunicazione. Li ha divisi in comunisti, ovvero quelli che non erano d’accordo con lui, e soldati dell’amore, tutti quelli che lo lodavano e lo appoggiavano, sempre e comunque. Anche a costo di apparire ridicoli.
Da allora la coscienza politica degli Italiani ha dovuto per forza risvegliarsi. Chiunque non fosse d’accordo con lui veniva marchiato con la falce scarlatta. Il meccanismo cominciò ad incepparsi quando dichiarò comunista persino Indro Montanelli, che comunista non lo fù mai storicamente. Dopo di lui, pur scomparendo dal parlamento, il partito comunista cominciò ad ingrossare le sue fila. Praticamente mezza Italia era comunista, tranne che nel momento del voto. Dentro la cabina, l’Italiano deponeva la falce ed il martello, per impugnare la matita indelebile e, stando ben attento ad evitare il simbolo del pci e derivati, marcava la sua vera fede.
Io amo berlusconi, dicevo, perchè è riuscito a contornarsi, come ogni buon sovrano assoluto, di persone decisamente inette.
E di giorno in giorno l’italia si univa.
Brunetta ministro? Si incazzano tutti gli statali ed in questo si ritrovano uniti.
Calderoli ministro? Rivolta dei mussulmani, dei maiali e dell’Italia da Reggio Emilia in giù.
Carfagna ministro delle pari opportunità? Si incazzano tutte le donne (ma poi si incazzeranno di più)
Storace ministro? Malati che preferivano il suicidio, medici che abbandonavano la professione, soldi che abbandonavano le casse dello stato per finire…bho!
Bondi portavoce? Dante si mangia le mani condite con tutta la corona d’alloro.
Ma è troppo forte…ha fatto incazzare proprio tutti, chi più chi meno.
Ma io lo amo.
Lo amo perchè più la gente si arrabbia, più si trova unita nel disagio. Più le leggi risultano inutili, controproducenti per il paese ma producenti per lui, più le persone scopriono il senso dell’unità nazionale. E allora tornano gli operai, quelli che credevamo scomparsi, annegati dagli idranti degli anni 70.
Tornano nelle piazze, e quando le piazze non bastano vanno sui tetti con i passeri. E tornano gli studenti, a gremire le strade e le facoltà e pure loro sui tetti.
E le donne tornano ad essere donne, si riappropiano della loro bellissima, unica e diversa natura. In centinaia di migliaia nelle piazze a dimostrare l’infondatezza di un dogma che detta che bellezza e intelletto siano solo due monete diverse da spendere in diversa maniera l’una in mancanza dell’altra. Di questo hanno bisogno le donne, più piazza, e se non bastasse la piazza andassero sul tetto pure loro, con i passeri gli operai e gli studenti, tutti sui tetti!
Più piazza e meno quote rosa, che poi non sono altro che una concessione. E se c’è una concessione ci deve necessariamente essere qualcuno che concede, e chi concede è per logica si ritiene superiore.
Si sono incazzati i giovani, e non abbastanza. Per anni si è avuta l’impressione che la gioventù fosse una fase scomparsa. Si passava dal seggiolone allo stress dell’ impiegato. E invece no…migliaia di giovani che man mano iniziano la loro guerra per riconquistarsi con la rabbia dei vent’anni quello che è loro da sempre: il futuro.
Grazie Silvio. Per fortuna che Silvio c’è.
Per fortuna perchè non erano bastati gli anni di Bettino a farci toccare il fondo. E si sà…se non si tocca il fondo si può solo continuare ad affondare.
Ma grazie a Lui ora, finalmente, possiamo trovare lo slancio necessario. Ha creato il partito della scusa impossibile e c’ ha governato un paese per 15 anni. E noi abbiamo accettato putrescenti nel nostro stagno di interessi individuali questa condizione misera.
Ci ha fatto credere che ha avuto tanti processi, non perchè ha commesso tanti reati, ma perchè è perseguitato. Ci ha fatto credere che possedendo un infinità di canali mediatici, potessimo godere di un informazione libera e indipendente.
Ma sotto i suoi piedi il terremoto si fa più forte. E non quello dell’Aquila, no! Questo terremoto non porterà profitti a Bertolaso e compagni. Questo terremoto ha visto nascere e fiorire giornalisti, comici, artisti, attori, politici di periferia. Tutto un mondo schierato non contro berlusconi…Ma contro ciò che rappresenta.
E trema Silvio, e trema pure la sinistra. Lo sa il cavaliere e lo sanno a piazza sant’Anastasia che sono inadeguati. Devono esserlo, altrimenti non saremmo arrivati fin quì.
La loro prima repubblica deve finire. Non si deve più contenere la forza generatrice in moto nel paese. E noi dobbiamo essere tutti, con quel patrimonio culturale e sociale personale che ognuno di noi rappresenta nela sua diversità, tutori di questo potere primordiale.
Perchè le forze melliflue e impantanatrici della politica rischiano di riaddormentarci.
Ma attenzione! Non voglio con questo legarmi a coloro che odiano la politica e la ritengono un male.
La politica è l’unica cura di se stessa, come un male ed il suo vaccino, che non è altro che il male stesso rivisto, corretto e reso benefico.
Allora grazie Silvio, che con i tuoi quindici anni di governo hai aggravato la nostra situazione già compromessa.
Grazie per essere diventato siero antivipera e vipera al tempo stesso.
Grazie per averci fatto capire.
A noi, all’Europa ed al mondo tutto.
Grazie per averci fatto notare quanto siamo caduti in basso.
Ed è lì che il tuo acerrimo nemico avrà la meglio.
Nei bassifondi dove la politica si ritrova a giocare la sua bisca clandestina. Chi vincerà non lo farà sulla forza delle proprie convinzioni. Si vincerà sul culo di prima pagina di una rivista di poco conto. Sui bonifici usati per comprare il piacere. Ed è giusto. Ai grandi uomini è dato sfidarsi sul piano politico con la forza delle idee. I piccoli non possono che rimproverarsi le proprie miserie, e sperare di sembrare se non grandi, almeno meno inutili.
Grazie Silvio, perchè come qualcuno molto illuminato disse, i popoli imparano più da una sconfitta, che non i re dal trionfo.
E noi abbiamo già avuto la nostra parte.
Grazie a te e a tutta la politica Italiana perchè (mi si conceda un altro aforisma) “Un’idea che non trova posto a sedere è capace di fare la rivoluzione.”
E le nostre idee, di sedie libere non ne trovano.
Grazie Silvio, senza di te non avremmo potuto farcela.
per foruna che silvio c’è…in fervente attesa di poter aggiungere il passato prossimo!

DAVIDE CORSETTI

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13 Commenti »

  • n. 1 - Tweets that mention Artena OnLine » Blog Archive » Io amo Silvio Berlusconi -- Topsy.com ha detto:

    [...] This post was mentioned on Twitter by Luca Mele and Artena On, Matteo Canestraro. Matteo Canestraro said: Io amo Silvio Berlusconi: QUESTO ARTICOLO LO FIRMO CON IL MIO NOME, PERCHè PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA DEL S… http://bit.ly/dZRKtP [...]

    • n. 2 - La Brebis Noire ha detto:

      …ma lo sai che ti dico? non me ne ero mai accorta..ma in fondo mi sa che Silvio lo amo un sacco anche io..e spero che, dopo essere stati fatti accomodare con le terga a terra, lo amino anche la maggior parte degli italiani..ma soprattutto che se lo ricordino alle prossime elezioni!!
      Bell’articolo Dà..grazie per il sorriso (anche se amaro)che mi hai regalato nel leggerlo!!

      • n. 3 - Emma ha detto:

        Ero tentata a non leggerlo per evitare di insultarti se non mi fosse piaciuto il contenuto dell’articolo, dato che nella premessa ci hai dato il permesso di farlo! ;) (scusami la facile battuta Davide!) Invece no l’articolo è molto bello e secondo me interpreta un pò lo stato d’animo di molti in questo momento. In più offre uno spazio per togliersi un pò di sassolini nella scarpa.
        Il mio è questo:
        voglio dire anch’io grazie a Berlusconi.
        Grazie per aver risvegliato nelle donne la voglia di tornare ad occuparsi della loro dignità!

        Emma

        • n. 4 - curiosità ha detto:

          bell’articolo anche se leggendolo mi è venuta l’angoscia,chissà se saremo capaci di affrontare un cambiamento che giovi al paese!! io sineramente non lo amo più di tanto il berlusca…non li vedo poi così uniti gli italiani, anzi vedo solo un gran casino..l’unica unità che vedo e l’astio verso berlusconi, è vero però chi ci ha reso consapevoli che questo paese è tutto da rifare..speriamo bene!! …staremo a vedere alle prossime elezioni se siamo veramente uniti..cordiali saluti elhombrito :-)

          • n. 5 - scazzicchia ha detto:

            giusto braviiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

            • n. 6 - jozmile ha detto:

              Il problema della politica italiana non è chi ci governa. Il problema è chi entra in cabina e mette la croce. Siamo noi che decidiamo chi ci governa. Questa cosa dovrebbe chiamarsi Democrazia. Silvio (una interminabile fila di procedimenti giudiziari spesso aggirati tramite leggi ad personam, eppure 4 volte nostro presidente del consiglio e ancora oggi con un incredibile numero di fan al seguito…) è solo la punta dell’iceberg. Dalla camera dei deputati ai consigli comunali, non viene eletto chi ha capacità degne. Viene eletto chi ha amicizie e parentele influenti, chi ha una fetta del potere. Il cittadino italiano, accecato da questo potere, non vota sulla base della serietà e delle potenzialità di un candidato, ma sulla base di una speranza. Di una casa, di un posto di lavoro, di un’asfaltata davanti casa. C’è ancora chi vota sulla base di un ideologia politica che a destra o a sinistra non esiste più, anzi è sfruttata ancora oggi per prenderci per il culo. Ecco questi sono proprio i peggiori, quelli che credono alle favole. Il male dell’Italia. Altro che i pm (che so tutti comunistacci bavosi) o quel napoletano magna a sbafo di Saviano (che è proprio un chiacchierone). Oppure ancora, vota per il male minore. Vota contro Silvio (peccato che poi chi dovrebbe essere contro, fa un salto dall’altra parte della barricata quando c’è da votare per la fiducia). Oppure vota contro i comunisti. Compagno, tu lavori e io magno. Ecco, così si vota e si parla di politica in Italia. E i politici (mica solo Silvio) lo sanno. Eh, se lo sanno…

              Dice elhombrito alias Davide:
              La politica è l’unica cura di se stessa, come un male ed il suo vaccino, che non è altro che il male stesso rivisto, corretto e reso benefico
              La domanda è: come si corregge e si rende benefico se non c’è ricambio di siero?

              La colpa di tutto ciò non è l’attuale politica. La colpa di tutto ciò è del popolo italiano.