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Anatomia di una rivoluzione:L’incontro con Giuseppe de Marzo organizzato dal circolo ARCI “ Montefortino 93”

Il 28 Marzo alle ore 18 all’ex Granaio Borghese il Circolo ARCI “ Montefortino
93” organizza un incontro con Giuseppe de Marzo ( Economista, attivista nei
movimenti sociali e scrittore), attorno alla sua ultima opera “ Anatomia di una
rivoluzione”
Interverranno:

Giuseppe de Marzo ( autore)

Mino Massimei del Circolo ARCI

Vittorio Aimati ( giornalista e scrittore)

Saluti del Vice- Sindaco Alberto Riccitelli

Siamo immersi in una delle più gravi crisi della storia contemporanea. Si
intrecciano e sommano congiunture economica, finanziaria, ecologica,
alimentare, energetica e migratoria. I modelli e le teorie proposte in passato
non sono in grado di affrontare e risolvere la complessità di uno stallo
multiforme e sistemico. C’è dunque bisogno di un cambio di paradigma e la
chiave sta nella relazione tra giustizia e sostenibilità. Il liberismo si
fonda, infatti, su uno schema di civilizzazione che penalizza princìpi come la
libertà e l’uguaglianza. Inoltre, la democrazia rappresentativa non riesce più
a dare risposte e appare impotente dinanzi alla più grave minaccia per l’
umanità: la crisi ecologica. I cambiamenti nelle politiche ambientali non
possono certo arrivare dalle grandi multinazionali, dagli organismi
sovranazionali, o dall’accademia ma possono venire solo dai movimenti per la
giustizia ambientale e sociale che stanno mettendo profondamente in discussione
il modello di sviluppo. Il questo libro, critico ma anche propositivo, l’
economista Giuseppe De Marzo, esamina — a partire dalla crisi e dai limiti dell’
ambientalismo e i fallimenti dello sviluppo sostenibile — la nascita dei
movimenti per la giustizia ambientale e come questi abbiano ridefinito termini,
immaginario e prospettive. Affronta le relazioni tra diritti della natura e
diritti umani, tra razzismo ambientale e movimenti, tra democrazia deliberativa
e filosofia pluralista. Un saggio di alto livello, un’analisi profonda che
acquista ancora più valore dopo il fallimento dell’attesa Conferenza mondiale
delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile di Rio de Janeiro, che ha
partorito un documento finale che giova solo alle grandi corporation e alle
banche, responsabili della distruzione ambientale e fautrici della green
economy: un cavallo di Troia che consentirebbe di mettere un prezzo anche alla
natura.

Giuseppe De Marzo

economista, giornalista, attivista e scrittore. Ha lavorato per dieci anni sul
campo con i movimenti sociali latinoamericani al fianco delle popolazioni
indigene e rurali. In Italia è attivo e lavora da anni nelle organizzazioni
della società civile assieme a comitati, associazioni, centri di ricerca,
sindacati. Tra i coordinatori della campagna referendaria 2011 per l’acqua
pubblica e contro il nucleare, collabora con diverse testate giornalistiche tra
cui «l’Unità», «il manifesto », «Latinoamerica», ed è membro del Forum di
Politiche Economiche della Cgil. Fondatore e portavoce dell’associazione A Sud,
è direttore del Cdca – Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali e tra
i fondatori di Rigas – Rete Italiana per la Giustizia Ambientale e Sociale. È
autore di testi e saggi, tra cui: Conflitti Ambientali (AA.VV. Ed. Ambiente,
2010), La Società dei Beni Comuni (AA.VV. Ediesse, 2010), Buen Vivir. Per una
nuova democrazia della Terra (Ediesse, 2009), Cuba: o goglio e pregiudizi (AA.
VV. Achab, 2005), No global: da Seattle a Porto Alegre (Sheiwiller, 2002), Chi
è fuori delira ’71 (Palomar, 1999).