Anno Europeo del Dialogo Interculturale: 26 Settembre 2008, Conferenza ad Artena
Il 2008 è stato decretato dall’Unione Europea “Anno europeo del dialogo interculturale”. Nell’ambito di questo progetto, il prossimo 26 settembre, i volontari di Intercultura stanno organizzando la “Giornata europea del dialogo interculturale”, un’iniziativa che si svolgerà in contemporanea in 400 città europee e che coinvolgerà giovani, scuole, associazioni, comunità locali e amministrazioni pubbliche. In tutta Europa si stanno preparando iniziative di vario tipo con l’obiettivo di stimolare la cittadinanza a riflettere sul tema delle differenze interculturali nella nostra società. Ci saranno dibattiti, spettacoli, concerti, concorsi letterari, “vetrine interculturali” e varie altre attività. Ad animare questi incontri contribuiranno in particolare gli studenti, le famiglie e i volontari di Intercultura, testimoni diretti della valenza educativa dei progetti di scambio interculturale. Maggiori informazioni su Intercultura e sull’iniziativa dell’Unione Europea sono disponibili sul sito www.intercultura.it I volontari del gruppo Intercultura di Artena, saranno...
Leggi articoloIntercultura. Il Centro Locale di Artena incentiva gli incontri che cambiano il Mondo
Fra l’associazionismo presente nel nostro territorio, merita un posto davvero rilevante il centro locale di Artena di Intercultura. Si tratta di una associazione internazionale di volontari – nata nel 1955 – per formare i cittadini del mondo; uniti tutti (i volontari) da un ideale: lavorare per un futuro di pace e di serenità fra i popoli. Intercultura fa parte dell’associazione internazionale AFS e ha un raggio d’azione che copre 60 Paesi del mondo; e si dedica prevalentemente ai giovani, quelli compresi fra i 15 e i 18 anni, l’età in cui il confronto culturale offre i frutti migliori. I giovani che partecipano al progetto intercultura, fanno una esperienza all’estero (6-12 mesi) di alto valore formativo. Una seconda famiglia in un’altra parte del Mondo; un anno di studio nelle scuole diverse, l’autonomia e la conoscenza di se stessi. E’ un...
Leggi articoloEkululanemi: stendo le mie ossa per i più sfortunati.
Da 37 anni in Swaziland è aperto il centro riabilitativo per gli handicappati, creato dal missionario artenese dei Servi di Maria Padre Giuseppe Vitelli e proseguito da Don Angelo Ciccone. Sono più di cinquanta anni che Padre Angelo Ciccone è in missione. Le nozze d’oro con il Swaziland – la sua patria missionaria – ricorda il sacerdote “le ho passate nella catapecchia di una gentile vecchietta monzambicana, dove ho passato la notte festeggiando insieme a cimici, pidocchi, scarafaggi”. Ritornava dalla foresta di Massvelene, dopo aver visitato i suoi lebbrosi (vedi “Laddove Dio piange – viaggio nella foresta di Massvelene tra una comunità di lebbrosi“) e si era perso. Per la precisione era andato a visitare la comunità dei 75 orfani di Mkhaya, che per tutta l’estate aveva vissuto sotto un albero, ma che ora, nell’inverno del Swaziland aveva finalmente...
Leggi articoloSe questo è il Palio, meglio abolirlo.
Mi sono permesso di inviare un commento ad alcuni articoli riferiti al Palio delle contrade di Artena, e questo ha scatenato una serie di commenti successivi a cui è necessario dare alcune risposte. Scrivo sul Palio, come promesso sul mio commento, con cognizione di causa, e con la massima attenzione, visto il massimo rispetto che ho per tutti quelli che fanno o cercano di fare qualche cosa – anche piccola – per la crescita di questo benedetto paese. Sapete, ho studiato a fondo questo luogo: l’ho studiato a livello storico, ma anche a livello antropologico e sociale; da queste mie ricerche sono scaturiti una decina di libri su Artena o Montefortino, quindi penso di potervi raccontare Artena e gli artenesi in maniera dettagliata. Il Palio (come vedete lo scrivo con lettera maiuscola perché è qualcosa di importante per la...
Leggi articoloLaddove Dio piange – Viaggio nella foresta di Massvelene tra una comunità di lebbrosi
La foresta di Messvelene è una fitta macchia verde scura che dal confine settentrionale del Swaziland s’inoltra, per circa 100 chilometri all’interno del Mozambico. A parlarmene per primo è stato il partenopeo padre Angelo Ciccone, un sacerdote missionario dell’ordine dei servi di Maria, che opera nel Swaziland dal 1956. Massvelene (Xaxai in lingua swazi) è la gelosa custode di una comunità di lebbrosi, fondata da un decennio e sempre tenuta nascosta. Padre Angelo, dopo averne avuto notizie, ha voluto visitarla e attualmente sta sviluppando un progetto a favore dei malati di Massvelene, coinvolgendo il Community Care Center (Centro comunitario di assistenza), i responsabili dei programmi “Orphan Aids”, “Aids Team” e “Parish Nurses”, e il vescovo dell’unica diocesi del Swaziland, quella di Mzimpofu (Manzini), monsignor John Ndlovu. “A giugno del 2004 –ha detto padre Angelo – sono state gettate le...
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