Home » Ambiente, News

La differenza la facciamo noi.

3 maggio 2012 visto 485 volte 27 Commenti Scritto da

E’ partita da qualche giorno la raccolta differenziata ad Artena; è partita così come ci era stato comunicato da Daniele Trulli, l’uomo dell’amministrazione Petrichella che se ne occupa, che cura i rapporti col consorzio Gaia.
Nel centro storico si fa la raccolta porta a porta dei rifiuti: e ci pensa il signor Emilio, ogni mattina, a prendere indifferenziato, plastica, carta, in base ai giorni.
Nella parte nuova della città, e nelle contrade, non si fa la raccolta porta a porta. Sono stati distribuiti- anche se in ritardo- nuovi secchioni su tutto il territorio. Sono quattro: uno per ciò che non si ricicla, uno per la plastica, un altro per vetro e alluminio, e l’ultimo per la carta. Si differenzia a casa, poi si prende la macchina e si butta l’immondizia nel secchio giusto. Tutto qui.
Abbiamo detto dall’inizio che non condividevamo questa scelta dell’amministrazione: la scelta, cioè, di non partire direttamente con la “porta a porta”. Il sistema di raccolta porta a porta, infatti, permetterebbe di controllare effettivamente chi differenzia i rifiuti e chi non lo fa: di conseguenza è un metodo molto più efficiente. Diciamo che è il metodo che non permette ai pigri di gettare tutto nell’indifferenziato.
Scegliendo di non partire con la “porta a porta”, secondo noi, sprechiamo tempo. Non solo: l’amministrazione Petrichella, assegnando ancora la raccolta dei rifiuti al Gaia, accetta anche di non contemplare la differenziazione dell’umido. L’umido non viene raccolto a parte. Costa evidentemente troppo trasportarlo e farlo poi lavorare da chi lo trasforma in concime.
Quindi, secondo noi, siamo partiti col piede sbagliato. C’è un però: siamo partiti. Siamo partiti con un metodo di raccolta dei rifiuti che Artena non aveva mai conosciuto; non dobbiamo sprecare un’occasione: che è comunque quella di far passare un messaggio. Il messaggio è Dobbiamo sentirci tutti responsabili dell’ambiente in cui viviamo. E’ un messaggio, questo, che la cultura contadina -di cui Artena è figlia, che però adesso è sotterrata chissà dove- non aveva bisogno di brochure per capire. [a proposito di brochure, Daniele Trulli mi ha chiamata stamattina per dirmi che chi si doveva occupare di stamparle ha fatto degli errori di ortografia; hanno bloccato la stampa e rimandato i file corretti].

Tornando alla responsabilità: smettiamola di lamentarci (sulla pagina facebook di Artena Online, che vi invito a seguire, è partita una polemica in conseguenza della pubblicazione di una foto in cui si vedeva chiaramente l’inciviltà di chi non fa neanche lo sforzo di buttare l’immondizia dentro i cassonetti, piuttosto la lascia per terra). Iniziamo a pensare che sta a noi iniziare un cambiamento, che potrà diventare un cambiamento di sistema. Iniziamo anche, non solo a differenziare, ma a consumare meno.
Vi stancherete di sciacquare i piatti di plastica prima di gettarli: smetterete di usarli. Risparmiete soldi, in questo modo, e diventerete più ecologici.

Detto questo: mettiamoci tutto l’impegno.
Lascio ai vostri commenti l’opportunità di problemattizare.
Voi, questa raccolta, come l’avete presa? Come va nelle vostre case? Quali dubbi avete?

A presto,
m.

Articoli con contenuti simili

Tag:, , , , ,
1 Star2 Stars3 Stars4 Stars5 Stars(No Ratings Yet)
Loading ... Loading ...




27 Commenti »

  • n. 1 - la Brebis noire ha detto:

    Ma di quale cambiamento parliamo scusa?

    “”Siamo partiti con un metodo di raccolta dei rifiuti che Artena non aveva mai conosciuto”

    E le campane per la carta, il vetro e la plastica già presenti da anni su tutto il territorio (anche le campagne)? Non mi sembra che si stia iniziando proprio un bel niente, semplicemente è cambiata la forma dei contenitori.
    Chi ha buona volontà differenzia a casa già da tempo.
    La polemica e le lamentele sono sacrosante perchè i cittadini ‘civili’ e dotati di un minimo di buonsenso si sentono presi per i fondelli da un’amministrazione che vuole venderci chissà che cosa. Piuttosto direi che è inutile farle su facebook perchè lì è sicuro che lasciano il tempo che trovano.

    Con questo, ragazzi, non voglio criticare il vostro impegno per la sensibilizzazione che merita tutto il rispetto; vorrei però far presente che sono almeno 20 anni che si continua a sensibilizzare, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
    La proposta che faccio è un’altra: il sindaco ha da poco pubblicato un’ordinanza (26/04/2012) in tema di raccolta differenziata, definendo le modalità e le sanzioni previste per i trasgressori, ed invitando i cittadini a segnalare eventuali violazioni.
    Tralasciando tutta l’ampia dietrologia che sottende questa iniziativa, un contributo effettivo potrebbe essere proprio quello di segnalare tutti gli abusi utilizzando dei canali idonei ed ufficiali (di certo non facebook) e di pretendere che ci sia un’appropriata vigilanza. Almeno per il momento. Almeno fino a che delle persone sufficientemente ragionevoli non si decidano a fare l’arditissimo passo verso la fantascienza del porta a porta (saranno degli alieni al nord che la fanno da quando qui ancora c’erano i cavernicoli? mah..)

    • n. 2 - martina (autore) ha detto:

      (come faccio a darle torto?)
      m.

      • n. 3 - francy ha detto:

        Per esempio servono più secchioni. Per curiosità ho fatto un giro, l’altro giorno, ed ho visto che in Via Giuseppe di Vittorio, sono stati distribuiti più secchioni, giustamente, perché ci sono i negozi che fanno tanta spazzatura sopratutto cartoni,ed imballaggi vari, e sono sempre pieni, infatti, ho visto cartoni poggiati a fianco dei secchioni. In Via Gramsci, proprio di fronte alla GAIA (per intenderci palazzo di Zandonati), sono stati tolti. Gli abitanti di quella zona, si sono lamentati. Quei tre secchioni, servivano anche la sottostante Contrada Palombara.

        • n. 4 - barbetta ha detto:

          Levate quei cassonetti su viale 1 maggio sopra le striscie pedonali per favore.

          • n. 5 - adelelashekkia ha detto:

            come ho già scritto sono stati messi vicini i cassonetti che prima erano dislocati in posti diversi ed erano di forma diversa.
            voglio chiedere la scatoletta di tonno ed i barattolo di pelati non sono di alluminio, ma li posso buttare comunque nel contenitore del vetro?
            se la risposta è affermativa considerando la forma della fessura del contenitore ( circolare con delle guide in gomma dura) perchè devo rischiare di taglarmi?
            un abbraccio circolare

            • n. 6 - massimo scacchi ha detto:

              @adele
              vanno entrambi nel cassonetto riservato all’alluminio, pur essendo in banda stagnata, previa lavatura.

              allego una utile guida del comune di Aversa con i materiali da differenziare in ordine alfabetico
              http://fc.retecivica.milano.it/Amsa/Amsa%20Linea%20Diretta/0001C196-05F5E0FE-095E0E2C.0/GuidaRaccoltaDifferenziata.pdf

              • n. 7 - elhombrito ha detto:

                @barbetta…maaaaaaa…dici a noi? Io propongo l’azione di disobbedienza notturna :)

                • n. 8 - adelelashekkia ha detto:

                  x massimo scacchi
                  ho seguito il tuo suggerimento riguardo la guida ma alla lettera B mi sono dovuta fermare poichè ho trovato scritto:
                  bicchieri e stoviglie in plastica Secco indifferenziato
                  sul prezioso e quasi introvabile opuscolo istruzioni per l’ uso del comune di artena al primo riquadro ho trovato: piatti bicchieri e posate in plastica nel bidone della plastica, della serie io ho poche idee ma… confuse.
                  un abbraccio circolare
                  p.s. ma la latta del pomodoro la devo lavare col detersivo o solo con l’ acqua ed asciugarla? perchè c’ è rischio di sporcare il prezioso vetro ed alluminio? è troppo pretendere che i centri di riciclo provvedano al lavaggio delle scatolette?

                  • n. 9 - aimhigh67 ha detto:

                    Vorrei complimentarmi per aver scelto questo metodo ” molto moderno ed innovativo” per la raccolta differenziata dei rifiuti.
                    Ma chi ha partorito questa geniale idea dove vive in Via Alice delle meraviglie vicino alla contrada La bella addormentata nel bosco?
                    Ti chiedo: sei mai stato per qualsiasi motivo in luoghi notoriamente più civili del nostro? Se si oltre ad andare a mangiare nel rinomato ristorante della zona ti sei guardato attorno? Hai visto se in giro c’erano straripanti puzzolenti cassonetti per l’immondizia? Non ci hai fatto caso vero!

                    • n. 10 - debora ha detto:

                      Scusa Adele ma sull’opuscolo del comune di Artena c’è scritto che vanno nell’indifferenziato.

                      • n. 11 - Barbetta ha detto:

                        @Elhombrito Dimmi quando anche perché a piazza valle fini ora ci sono più cassonetti che auto parcheggiate..

                        • n. 12 - adelelashekkia ha detto:

                          e no nel primo riquado in alto a sinistra contornato dalla linea verd c’ è un bel bidone giallo con scritto plastica e con al fianco sulla sinistra del bidone cosa ci messo, mente per la plastica dura giocattoli casalingui ecc c’ è una cornicetta rossa con la freccia verso il bidone grigio indiffernziato
                          un abbraccio circolare

                          • n. 13 - adelelashekkia ha detto:

                            riquadro – verde – va messo -casalinghi
                            indifferenziato

                            la tastiera mi salta qualche lettera
                            un abbraccio circolare

                            • n. 14 - Psykenzitto ha detto:

                              E intanto il migliaio di cassonetti vecchi & nuovi è ancora sotto casa mia…
                              che puzza!

                              • n. 15 - aimhigh67 ha detto:

                                La raccolta differenziata è una questione molto seria, da affrontare con serietà e con mezzi adeguati. Ma la prima vera separazione dei rifiuti inizia in casa. E’ vero che è una scocciatura ma quando iniziano a vedersi i primi risultati è una soddisfazione.

                                • n. 16 - massimo scacchi ha detto:

                                  @adele
                                  la raccolta di piatti e bicchieri di plastica monouso, prima esclusa, è stata anticipata dal previsto primo luglio al primo maggio, quindi è già in vigore.
                                  Tutto va lavato prima di essere differenziato.
                                  E’ vero che durante il processo di lavorazione vengono di nuovo trattati ma, ad esempio il pomodoro, se lavato da fresco è più facile da rimuovere e si evita di contaminare il prodotto finito.

                                  buon pomeriggio

                                  • n. 17 - Impe ha detto:

                                    Ognii comune,per gli accordi con le discariche,hanno un regolamento diverso, è per questo che c’è molta confusione, non solo ad artena, quindi credo che per evitare problemi in caso di dubbi dovremmo seguire il regolamento degli opuscoli.

                                    • n. 18 - antonella ha detto:

                                      io differenzio, a casa. litigo con le piccole e corro loro dietro ogni volta che vanno a buttare qualcosa…ma mi hanno detto che la gaia passa e svuota tutti i secchioni con lo stesso camion…ma è verooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

                                      • n. 19 - MarcoGiorgio ha detto:

                                        Assolutamente no antonella, l’altra mattina ho parlato con un operatore e mi ha detto di no, solo nelle contrade dove ancora non sono stati collocati i nuovi secchi ancora la raccolta è la stessa.

                                        • n. 20 - adelelashekkia ha detto:

                                          siamo arrivati ad uno dei punti della raccolta differenziata: se io lavo i piatti di plastica non contamino il prodotto finito che il gaia (o chi per esso) rivende avendone un guadagno. Ma io cittadina quale guadagno ho? Non pretendo come avviene vicino a Bolzano di non pagare la tarsu, dove lì si conferiscono i rifiuti nelle aree apposite senza spese per la raccolta, ma almeno uno sgravio per il mio lavoro deve essere previsto o devo continuare a pagare 1000 euro l’ anno con la cantina dove non è possibile produre rifiuti che paga la bellezza dell’ 80% della tariffa per la casa?
                                          Non sarebbe più giusto e doveroso per l’ amministrazione ripensare completamente il ciclo dei rifiuti con un sistema che premia effettivamente chi ricicla? Con un’ amministrazione che proponga qualcosa di “nuovo” (per le nostre parti) ma che si fa da anni nell’ italia del nord? O dobbiamo restare legati a questa scelta scellerata delle discariche e degli inceneritori?
                                          un abbraccio circolare

                                          • n. 21 - Damiano ha detto:

                                            Il primo commento è molto calzante, nel nostro comune, le campane per la carta, il vetro e la plastica ci sono già da tempo, io ne ho 3 vicino casa, e siccome ci tengo personalmente ho obbligato la mia famiglia da anni a fare almeno questo tipo di raccolta differenziata: sulla carta, sul vetro e sulla plastica, e siccome vivo in campagna anche sull’umido.
                                            Il problema vero, anche quando tempo fa vennero messi dei secchioni gialli e azzurri ( per una sorta di differenziata anomala), è l’informazione.
                                            Ogni cittadino ha bisogno di sapere materialmente dove buttare i rifiuti di tutti i giorni pezzo per pezzo, non solo, deve essere indirizzato anche sull’acquisto dei prodotti, cioè quelli che hanno minor impatto, o comunque dove risulti più facile il riciclo.
                                            Nel nostro comune, e mi duole, sono stati fatti pochissimi incontri, e tutti appena prima di cominciare questo tipo di raccolta. A mio parere, ( e a parere di chi la raccolta la fa e con buoni risultati), gli incontri dovevano essere molti, anticipati nel tempo, con tanto materiale informativo ( che ad es. ancora almeno nel mio caso non mi è arrivato a casa come promesso ), e non sarebbe bastato lo stesso.
                                            Anche le sanzioni hanno il loro ruolo, altrimenti non avremmo un codice civile a ricordarcelo.
                                            Ma qui la domanda, come fa ad es. un vigile che vede un secchione pieno dei rifiuti errati ad addebitare la sanzione? sarà per tutto il vicinato o per la prima persona che si trova davanti? magari forniti di guanti tipo Ris potranno fare una ricerca di indizi nelle buste?

                                            • n. 22 - martina ha detto:

                                              Damiano,
                                              Questa cosa di comprare prodotti con minor impatto: ci consigli un link?
                                              Grazie

                                              • n. 23 - EmanueleCrapa ha detto:

                                                Vivo su al Centro Storico e, soltanto ai residenti, sono stati consegnati quattro contenitori;il quarto non é per l’indifferenziabile bensì per l’umido.Ciò che non puo essere differenziato é raccolto in un secondo momento rispetto all’umido ed é definito residuo.Mi sembra strano quindi leggere che l’umido non verrà riciclato perchè é una pratica che da parecchi anni nel centro storico viene svolta.Come raccontavo ai ragazzi di Artenaonline il grande problema che c’è deriva dal fatto che un buon 60% degli abitanti del centro storico non é residente (causa affitti in nero) di conseguenza non ha ricevuto i contenitori per la differenziata.Di fronte ai nascenti cumuli di sacchi della spazzatura ammassati liberamente qui e li, la risposta dell’amministrazione é stata la reintroduzione di secchioni generici di fronte all’ex palazzetto del Governatore nel quale i non residenti si trovano “costretti” a gettare i propri rifiuti di ogni genere e i nostri compaesani artenesi seguendo il loro motto “se non lo fanno gli ari perchè lo tengo da fa eo” legittimati a comportarsi di conseguenza.
                                                Stanco del lassismo di questo paese vi mando un abbraccio.
                                                Emanuele.

                                                • n. 24 - Damiano ha detto:

                                                  http://www.ecodallecitta.it/menorifiuti/
                                                  http://www.riducimballi.it/Sito/index.php
                                                  http://www.provincia.bz.it/agenzia-ambiente/rifiuti/riduzione-rifiuti.asp
                                                  http://www.riduzione2-dechets2.eu/pdf/download/documenti_progetto/R2D2_pubblicazione_finale_rev00.pdf
                                                  http://www.riduzione2-dechets2.eu/ita/ecoazioni-quotidiane/ecoazioni-quotidiane.htm
                                                  http://www.regione.vda.it/territorio/rifiuti/programma_riduzione_rifiuti_11_13/default_i.asp
                                                  Questi sono solo alcuni link da cui trarre spunto, ma se si vuole approfondire l’argomento c’è molto da discutere ed esaminare, e credo che una buona politica amministrativa in merito debba fare informazione in questo senso.