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Il Demanio è tuo e non si vende

25 aprile 2012 visto 490 volte 2 Commenti Scritto da

 

 

I terreni demaniali sono  quel poco  che è rimasto ad Artena  un patrimonio che da sempre appartiene a tutti, e che  nel giro di pochi anni verrebbe trasformato in proprietà privata,  con distese di cemento e costruzioni sul suolo DEMANIALE, cioè il nostro territorio che è costato secoli di lotte, guerre,

sacrifici e che ci è stato tramandato dalla storia verrebbe sdemanializzato.

E’ successo già con  la delibera del 02/04/2008 con la quale l’Amministrazione Pecorari senza bando pubblico aveva sdemanializzato un terreno a favore di un’impresa. Da anni  assistiamo a dei comportamenti  di alcuni che si sentono padroni del territorio che con le loro attività deturpano il paesaggio e la natura, ma che sono accolti con il tappeto rosso da parte dei politici ed amministratori.  

 Con la nota del 30/06/2011  prot. 13583 è stato chiesto al Sindaco l’elenco dei terreni demaniali del Comune.

Si tratta di centinaia  d’ettari di terreni che potrebbero  diventare in poco tempo un uso esclusivo o proprietà di qualcuno, terreni demaniali che verrebbero in pochi anni ricoperti di cemento, trasformati in capannoni, supermercati, condomini, villette a schiera. Sotto i nostri occhi vediamo i luoghi che abitiamo o vorremmo vivere trasformati e resi irriconoscibili da un’urbanizzazione selvaggia e senza regole; sotto le ruspe finiranno boschi, terreni agricoli, fossi delle acque ecc. Ora questo processo sta subendo una forte accelerazione. Le leggi appena varate dal nuovo Governo con la privatizzazione del patrimonio demaniale aiutano chi vuole speculare sul bene comune “il territorio”. Lo Stato sta vendendo qualcosa che appartiene a ciascuno di noi, che potrebbe essere usato da tutti e di cui nessuno è proprietario. I beni del demanio sono pubblici perché sono senza proprietari e nessuno, tanto meno lo Stato può appropriarsene per venderli.

Quello che rimane del territorio di Artena, non è  merce di scambio per  portare profitto a qualcuno. Qualunque motivo venga messo in campo per vendere il Demanio non è sufficiente per giustificarne il furto alla collettività. Anche se con l’intervista del 5/11/2011 il Sindaco dichiarava di voler fare la variante al PRG sui terreni demaniali a favore dei cittadini senza previlegiare nessun potentato locale, bisogna impedire che le terre demaniali vengano vendute con le scusa della carenza di  abitazioni e che non solo rimangano della collettività, ma che si incominci a pensarle e praticarle come territori dove si possano insediare attività gestite da cittadini, fuori e lontano dalla speculazione e dal mercato.

In politica chi tace acconsente e noi siamo per  impedire la vendita per preservarne le caratteristiche di bene comune, come lo è stato per l’acqua pubblica. Il consiglio comunale di Artena con la variante al PRG dovrebbe impedire con il suo voto i giochi di profitto e di mercato. Riappropriarsi dei terreni per trasformarli in campi, orti, giardini e parchi  per aprire la strada ad un nuovo modo di considerare il rapporto tra tutti e il territorio in cui viviamo, evitando la concentrazione degli ex terreni demaniali nelle mani di pochi big del paese.


 

Se si vende il demanio è per sempre.

Impegno civico per Artena

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2 Commenti »

  • n. 1 - impegno civico (autore) ha detto:

    Questo è un esempio di sdemanializzazione del territorio italiano:
    le Isole Tremiti messe in vendita, per risanare i debiti del Comune, ma la gara va deserta.

    Le associazioni Italia Nostra, Asstrai, Prima Persona e Aics contestano i provvedimenti adottati dall’amministrazione, commissariata, delle Tremiti, che ha pubblicato il bando di gara e confermato le modalità procedimentali relative alla vendita all’asta di terreni di proprietà comunale. “Considerato che le isole diomedee sono istituite come riserva naturale, con decreto del 1989 e per effetto della legge quadro 394/91 e che fanno parte integrante del Parco nazionale del Gargano, le associazioni chiedono con urgenza agli organi regionali di intervenire formalmente per l’annullamento o la sospensione della procedura”. Italia Nostra e soci produrranno anche un esposto -denuncia per violazione delle leggi ordinarie dello Stato e regionali.

    Gli ambientalisti si ribellano, fino ad ora nessuna offerta è stata presentata al Comune per l’asta dei terreni edificabili a scopo di edilizia popolare sulle isole maggiori, qualcosa di analogo vogliono fare anche ad Artena per i terreni demaniali e cioè creare un’area per l’edilizia economico e popolare e lasciare tutto il resto ai big del paese.

    “La destinazione urbanistica delle aree interessate, esclusivamente per edilizia economica e popolare, è stata decisa, qualche anno fa, dal consiglio comunale delle Isole Tremiti, il cui strumento urbanistico è stato approvato dalla regione Puglia il 16 febbraio 2010 e pubblicata in tutte le forme previste dalla legge”, si difende il commissario prefettizio, Carmela Palumbo. Secondo il commissario, “l’alienazione di alcuni cespiti del comune, mediante il metodo dell’asta pubblica, si è resa necessaria allo scopo di evitare il conclamato dissesto finanziario dell’amministrazione”.

    • n. 2 - impegno civico per Artena (autore) ha detto:

      Contrariamente ai buoni propositi di questo articolo e cioè tutelare e salvaguardare le aree demaniali ed il consumo di territorio agricolo da altre cementificazioni,
      il Sindaco nel Consiglio Comunale del 26/04/2012 delibera n.8 pag. 27-28 dice:
      “noi di territorio ne abbiamo tanto,ma quello che questa Amministrazione vuole premiare sono i terreni demaniali, sono i terreni dei
      cittadini di Artena, il Comune di Artena sta cercando, penso per la prima volta nella storia a far passare come attività industriali, commerciali e residenziali dei terreni demaniali proprio perché vogliamo per una volta per tutte valorizzare quello che il Comune ha come proprietà di terreni demaniali pubblici,Nucci su questa cosa ci è venuto incontro naturalmente, quindi stiamo cercando di far passare parecchio terreno che abbiamo demaniale sia come zone ricettive, sia come zone commerciali, sia come zone industriali e sia come zone residenziali in modo che il Comune può far cassa”. (Leggi nota)

      L’Assessore Bruni
      ha ricordato che che tutti gli interventi relativi alla
      prima casa prevedeno uno sconto del 30 per cento sugli oneri concessori.

      Domanda
      Anzichè fare lo sconto sugli oneri concessori del 30% sulle case da costruire, perché non abbassate le aliquote Imu ai cittadini che già hanno la casa e che hanno visto il valore dei loro immobili ridotto per l’Imu?

      Applicate le seguenti aliquote:
      0.2% per la prima casa
      0.46% per la seconda casa
      In questo modo si rilancia l’edilizia sulla prima e la seconda casa, e si mantiene il valore degli immobili.

      Una classe dirigente moderna si preoccupa di conservare l’integrità del territorio e del paesaggio per rispetto della storia e delle generazioni future, mantenere verde la campagna di Artena invece di trasformarla in grigia non è sottosviluppo, quindi non siamo d’accordo con quello che vuole fare questa Amministrazione cioè consumare il territorio agricolo demaniale che ci hanno lasciato le precedenti Amministrazioni Comunali, con la scusa dello sviluppo edilizio scontato del 30% degli oneri concessori.

      Nota
      La Giunta Alemanno in perfetta sintonia con la Giunta di Artena,starebbe preparando una delibera per costruire abitazioni su altri 2300 ettari di campagna, infatti sta preparando una mega-variante al piano regolatore per rendere edificabili oltre 2300 ettari di aree quasi tutte agricole o a verde, spesso adiacenti a parchi e riserve – dalla Marcigliana a Veio, dall’Appia Antica alla Riserva del Litorale, su cui verrebbero realizzate cubature per almeno 20 milioni di m3 e quasi 200 mila nuove stanze.
      La campagna elettorale è vicina e con l’edilizia ed il ricatto occupazionale si avranno tanti voti come ad Artena.

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