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Pesci D’aprile 2011. Artenesi state tranquilli, non arriveranno orde di famigerati Tunisini

3 aprile 2011 visto 448 volte Un Commento Scritto da jozmile

Due anni fa era stato trovato il petrolio ad Artena, il presidente dell’ENI Roberto Poli era stato dato per certo alla Precicchia. Tramite i feed di Google News finimmo nei circuiti delle notizie nazionali, addirittura fu battuta un’ANSA.

L’anno scorso, l’abbiamo fatta un pò più barbina. Decine di artenesi si presentarono il 1 Aprile 2010 alle 19 in P.zza Padre Ginepro Cocchi. Circolò la notizia che Mario Petrichella voleva festeggiare la fresca nomina a Sindaco di Artena con un lauto banchetto. Quei concittadini, evidentemente non sazi dei bagordi dell’ultima campagna elettorale, ci cascarono con tutte le scarpe. Avevamo ben pensato di giocarcela sul filo di quelle serate mangerecce e canore, di ristoranti, di piazze e di tendoni affollati, forse un pò sopra le righe, considerando la situazione economica non proprio rosea.

Quest’anno, bè… quest’anno eravamo indecisi. Raccolti in muta e profonda riflessione nella nostra Tana delle Tigri (locazione che rimane segreta ai più e nascosta agli occhi e alle recchiozze dei difensori dell’ordine costituito), in collegamento audio/video con varie località sparse sul pianeta, qualcuno suggerì di annoverare Artena fra i Comuni pronti ad abbracciare le nuove centrali nucleari (visto quanto interessa la turbogas agli artenesi, probabilmente non sarebbe stato ben riuscito), qualcun’altro di annullare l’apertura del Parco di Valmontone (visti però i ripetuti annunci, anche questa rischiava di essere una notizia moscia…) oppure memori di quello che è successo qualche tempo fà, quando per una notte si fermarono tre roulotte nel parcheggio del campo sportivo e ci fu una mezza sommossa popolare (all’epoca nei bar si parlava addirittura già di campo nomadi e di zingari brutti e mangiatori di reccapottigli), puntare su un tema più delicato, come quello della situazione di Lampedusa.

Eccolo fatto il nostro pesciotto.

E diciamo che c’è cascato più di qualcuno. Su Facebook, dopo un paio di riflessioni personali, Federica ha scritto:

“Cmq pure secondo me è un PESCE D’APRILE. Di quelle cose tipo, vediamo di fronte ai reali fatti la gente come reagisce…”

Detto alla Chitara, “E bravi chissi de Federica!” Hai vinto un panino con la zazzicchia, gentilmente offerto dalla nostra Martina, rifornitrice ufficiale di zazzicchie e di pagnotte di artenaonline.

Tranquilli cittadini di Artena, l’invasore Tunisino sporco e approfittatore della crisi Libica non toccherà il sacro suolo natio. Già, a quanto pare, la componente migratoria che fa paura, è solo quella Tunisina. Io non lo sapevo affatto, ma pare che fra tutti i popoli del magreb e dell’Africa, i tunisini siano temutissimi. Si parla di intere città rase al suolo, di donne, vecchi, bambini e gatti seviziati. Sembra anche (ma è una voce che circola meno…) che , zitti zitti, manzi manzi, questi si fionchino con barche che fanno invidia alle flotte di pedalò di Nettuno e Foce Verde in gita fino a Lampedusa per svoltare un passaggio fino ai confini nazionali, direzione Francia e Nord Europa (mica so stupidi come noi, che rimaniamo qui a commatte co certa gente come gli italiani…) .

Mi pare di vedere in questa vicenda una, o molte simili, in cui i protagonisti non mangiavano cous-cous e zampitti di ragazzini, ma spaghetti e pollastri. E magari non era il 2011, forse i primi del ’900, magari pure il 1930, o addirittura il 1960. Mi piacerebbe raccontare, a chi lo ha dimenticato, che c’erano cartelli in in inglese, in fiammingo e in tedesco, in cui c’era scritto “Vietato l’ingresso agli italiani”, c’era un popolo indicato come mafioso per antonomasia. Di queste e di tante altre cose, magari pure più recenti, quando all’estero ti deridono per un Presidente del Consiglio con un centinaio di processi pendenti.

Mi piacerebbe raccontare…. ma non lo faccio, perchè so (anzi lo spero) che queste cose il popolo italiano non l’abbia dimenticato. E se c’è qualche scettico tra di voi, sparuti miei lettori, alzate la cornetta e chiamate quel vecchio zio mezzo pazzo, che ha lavorato in miniera in Belgio, che ha fatto l’operaio siderurgico in Germania, che ha fatto l’autista di quegli infiniti tir in Australia, e che magari abita proprio ad Artena.

E vi lascio due video, il primo è delle Iene, vedetelo, vi prego, sentite le parole degli abitanti di Lampedusa, che sono quelli veramente travolti da questa emergenza, forse più utili di quelle di certi conduttori tv belli gonfi di m…angiare.
Il secondo è una canzone dei Litfiba dei primi anni ’90, che in un certo punto fa più o meno così:
“Non dire quel che è bene, non dire quel che è male, ognuno ha il suo modo di giudicare, se credi che il diverso sia da cancellare, tu spera solo DI NON DOVER EMIGRARE…”

Primo Video Video – Le Iene – puntata del 31 03 2011 – Sbarchi a Lampedusa (abbiate pazienza, c’è la pubblicità di alcuni secondi).

Secondo Video Litfiba – Africa

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Un Commento »

  • n. 1 - march ha detto:

    E’ un vero peccato che abbiate dichiarato cosi’ presto che si trattava di un “pesciotto d’aprile”,dovevate pazientare ancora un po’e dare la possibilita’a tanti altri razzisti del cavolo di uscire allo scoperto…sarebbe bello e soprattutto utile sapere quante sono queste brave persone che si nascondono tra di noi.Sara’un caso che non ci sono commenti ad un cosi’ simpatico scherzo?

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