Le Ragioni del no al nucleare
Ultimamente si è tornato a parlare di un ritorno al nucleare e pochi giorni fa il nostro Presidente del Consiglio ha stretto un accordo di cooperazione con il Presidente Francese (cito l’on. Scajola:riguarda tutti gli aspetti del nucleare, dalla collaborazione in sede europea ai temi della sicurezza, dalla cooperazione tecnologica alla formazione dei tecnici, dallo smantellamento degli impianti alla collaborazione industriale in paesi terzi). Inoltre è stato presentato un disegno di legge alla Camera per il ritorno all’energia nucleare in Italia tramite la costruzione di 4 nuovi impianti di ultima generazione.
Anche qui, nel nostro piccolo, ad Artena, una porta su questo dibattito è stata aperta: l’ha fatto la sezione del PDL di Artena, con un articolo dal titolo Nucleare, perchè scegliere questo tipo di energia. I contenuti sono in linea con quelli dettati dal Presidente del Consiglio: la rinuncia al nucleare è stato un fallimento e un grave errore per l’Italia, ha determinato la dipendenza energetica dal petrolio e da nazioni vicine che invece usano il nucleare come la Francia e la Slovenia. A causa di ciò il consumatore finale paga la metà di quello che paga un inglese e il triplo di quello che paga un francese per chilowattora.
Vengono riportate nell’articolo le 10 domande che tramite il quotidiano Il Giornale vengono poste all’onorevole Scajola: si inizia con la sicurezza degli impianti di ultima generazione (passando per l’obbligatoria domanda su Chernobyl), si passa al risparmio economico per i cittadini nella bolletta energetica, si smentisce l’utopia che l’energia nucleare possa affrancare l’Italia dall’importazione del greggio, si torna a parlare della sicurezza degli impianti, viene fatto un rapido passaggio sul problema irrisolto delle scorie (”…l momento non esiste un sistema per eliminare totalmente le scorie nucleare. Ed è molto improbabile che, anche in futuro, possa essere trovata una soluzione che faccia «sparire» le scorie. Va però precisato che il problema delle scorie è spesso ingigantito dai pasdaran dell’antinuclearismo a causa della scarsa conoscenza dell’argomento. Le scorie, infatti, non presentano infatti nessun rischio reale…“) e si conclude con la speranza sul futuro e gli esempi (Svezia e Francia) da seguire.
In verità, l’intervista all’Onorevole Scajola è onesta. Non nasconde alcuni difetti di questo ritorno al nucleare. Ma non li nasconde tutti. E allora mi sono divertito a rispondere anch’io a vero e falso, proprio come l’on. Scajola.
a) Gli impianti atomici di terza generazione sono più sicuri dei precedenti?
VERO. Sono più sicuri di quelli di seconda generazione. Questa sicurezza ha però un prezzo: cfr. wikipedia: il costo di costruzione del reattore EPR - Franco-Tedesco (di progettazione classica), in costruzione a Olkiluoto in Finlandia, è stimato in tre miliardi e duecento milioni di euro. A ciò bisogna sommare le variabili di costo che possono incidere in un buon 40% sul progetto e l’incognita della poca esperienza nell’uso di nuove tecnologie.
Il tanto decantato reattore di terza generazione è realizzato infatti utilizzando le stesse tecnologie dei reattori di seconda generazione (quelli che ogni tanto… fanno cilecca…): utilizza lo stesso combustibile nella medesima quantità, produce le stesse scorie nella medesima quantità. Prevedono però un approccio diverso alla filosofia di progettazione in quanto viene considerata l’ipotesi del disastro ambientale, quindi si fa di tutto per ridurre la fuga di scorie radioattive nell’eventualità di un incidente grave. La ridotta probabilità di un incidente porta con se però una sicurezza: nel caso in cui la struttura e le tecnologie di un impianto di terza generazione non riescano a contenere un grave incidente (come l’incidente Chernobyl), proprio questi sistemi di sciurezza comporterebbero un aumento del 50% delle dimensioni del disastro.
I fatti poi parlano chiaro: tra il 1 Gennaio 2009 e il 22 Febbraio 2009 sono stati denunciati 4 incidenti in centrali nucleari: uno è stato in una centrale di terza generazione (http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=430) a riprova del fatto che gli incidenti ci sono e continueranno ad esserci.
b) Un terribile incidente come quello di Cernobyl oggi potrebbe ripetersi?
L’incidente di Chernobyl è stato determinato da una sfortunata serie di eventi e da gravissimi errori umani. E’ VERO ciò che dice l’Onorevole Scajola. Ma nessuno può garantire che le stesse condizioni, o condizioni diverse possano portare a disastri dello stesso tipo.
c) Le centrali Epr destinate all’Italia garantiranno un risparmio sulle bollette dei cittadini?
Come possiamo esserne così sicuri? Se le centrali verrano completate nel 2020 (data ipotetica, ricordiamoci che siamo in Italia), è stato previsto per quel periodo il picco della richiesta e l’inizio della scarsità dell’elemento in natura. Cosa succederà allora? Cosa metteremo nelle centrali nucleari? E soprattutto, quale sarà il costo della materia prima?
Il confronto con l’energia solare per esempio è a tutto vantaggio dell’energia nucleare, oggi: la prima ha un costo di 40/60 eurocent/kwh, la seconda 7/8 eurocent/kwh. Ma il costo dell’energia solare sta scendendo drasticamente e le future tecnologie permettono di sperare in un abbattimento precoce e veloce di questi costi. Se consideriamo invece le stime delle miniere di uranio, che il nucleare non è una fonte rinnovabile di energia paragonabile a quella solare, che nei 7/8 eurocent/kwh non vengono considerati i costi della manutenzione di un impianto nucleare e del gravissimo problema delle scorie nucleari nonchè gli immensi costi di smantellaemnto e bonifica degli impianti alla fine della vita utile (30 anni), si può ancora dire che ci sarà risparmio sulla bolletta? Andatelo a chiedere a quei francesi che ora dovranno usare corrente elettrica a petrolio invece del nucleare, dato che le 59 (…e dico… 59, non… 4 come ha intenzione di costruire il governo Berlusconi ) verrano chiuse tra oggi e il 2025 e in Francia si sta pensando di sospendere lo sviluppo dell’unica centrale nucleare in costruzione?
d) La creazione dei moderni reattori ci affrancherà del tutto dalle importazioni del greggio?
NO! E ci ritroveremo con degli impianti già obsoleti e con carburante più costoso del petrolio al primo giorno di utilizzo (in previsione di avvio degli impianti a partire dal 2020).
e)Esistono rischi per gli abitanti che vivono nelle aree dove sorgeranno le centrali?
Una ripetizione della prima domanda, anche perchè se una centrale è sicura è sicura per tutti, sia chi ci abita vicino che ci abita più lontano. E la risposta è la stessa: i rischi sono minori, ma esistono.
f)Le scorie prodotte potranno mai essere smaltite in maniera definitiva?
FALSO, come dice Scajola. E vorrei ben vedere: in questo paese abbiamo già problemi con la immondizia normale, figuriamoci con i rifiuti radioattivi. Senza considerare che gli scandali che riguardano isotopi radioattivi in Italia ci sono già ora: per esempio, i rifiuti di origine ospedaliera che ogni tanto saltano fuori dai camion che vanno nelle comuni discariche. Inoltre, mi pare di ricordare che il territorio italiano è altamente sismico o a rischio idrogeologico, quindi evidentemente non adatto ad ospitare siti per lo stoccaggio di questi materiali che dovrebbero contenere questi rifiuti speciali a volte per decine di migliaia di anni. Il dato di fatto è che le scorie delle centrali italiane spente ancora aspettano una sistemazione (90.000 metri cubi di rifiuti radioattivi da sistemare che sono attualmente stoccati nelle aree delle ex centrali più 135 tonnellate momentaneamente ospitate dalla Francia), visto che la proposta da Scansano Ionico è stata totlamente bocciata soprattutto in ambito accademico. Vogliamo prendere esempio anche qui dalla Francia o da paesi più progrediti? Va sottolineato che oggi non esiste al mondo un deposito in esercizio. Non esiste al mondo un sito totalmente impermeabile dove depositare rifiuti, come quelli nucleari, con tempi di attivita geologici.. Gli USA hanno impiegato 9 miliardi di dollari e 25 anni negli studi di un complesso calcareo (lo Yucca Mountain) per un nulla di fatto: davanti ad un preventivo di altri 80 miliardi di dollari il presidente Obama ha sospseo il progetto; la civilissima e progredita Francia ha ben pensato di regalarne un pochino alla Bosnia Erzegovina seppellendole in blocchi di cemento sui fondi dei laghi Buško (nei pressi di Livno), Ramsko e Jablanicko (tra Prozor e Jablanica), o nelle fosse di Goranci (vicino Mostar) o in altre miniere abbandonate della Bosnia Centrale (http://www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/10942/1/51/), e di disseminare le campagne francesi con quelle che non sono riusciti a … regalare (http://programmes.france3.fr/pieces-a-conviction/51415247-fr.php). La pulitissima ed ecologissima Finlandia ha un solo deposito, di tipo temporaneo ad Olkiluoto e non ha progetti per depositi geologici (in grado cioè di garantire la sicurezza per tempi geologici).
C’E’ DA FARE UNA IMPORTANTISSIMA CONSIDERAZIONE: secondo la UE, dopo i fatti di Scansano Ionico in Italia, l’esigenza di studiare e costruire un deposito geologico per la definitiva sistemazione delle scorie nucleari europee non spetta ai paesi privi di piano energetico nucleare (come l’Italia), i quali non hanno l’obbligo di costruire un tale deposito e possono attendere “soluzioni europee”.
g)Esiste un sistema sicuro per rendere innocui plutonio e prodotti di fissione?
FALSO. FALSO. FALSO! Vorrei sapere perchè l’on. Scajola da questa risposta totalmente falsa: le scorie nucleari sono al 94% ancora combustibile originale. Cioè nell’uso in una centrale viene usato il 6% di materiale combustibile. Lo scarto viene preso e bonificato , ma nel senso di bonifica tecnica, non che viene reso neutro. Anzi, torna ad essere in alcuni casi combustibile per la stessa centrale. E la maggior parte degli incidenti avviene durante questo processo di bonifica per i rischi che comporta maneggiare questo materiale.
h) Le future centrali di quarta generazione “ricicleranno” il plutonio?
Ma se ancora non si è determinato con certezza quali sono i requisiti per far parte di centrali di 3a generazione, come si fa a parlarne di una quarta? Negli anni ottanta Kubrick ci fece immaginare che nel 2001 avremmo conquistato lo spazio. Sotto casa mia vedo ancora la Panda… Questa domanda (e la risposta) sono peggiori di quella precedente. Propaganda?
i)Nazioni come Francia e Svezia possono rappresentare dei modelli per il nostro Paese?
Non saprei… Avete letto il discorso sulle scorie? Soprattutto la Francia non mi pare un bell’esempio…
i) L’installazione dei reattori creerà una maggiore produzione di energia elettrica?
VERO. Sulla carta 2600 MW in più totali. Ai 2600 MW vanno tolti i MW per tenere accesa la centrale, il costo di approviggionamento del combustibile, il costo di manutenzione della centrale (una miliardina d’euro l’anno…), il costo per lo smantellamento (per il reattore di Calder Hall a Sellafield in Gran Bretagna, chiuso nel 2003, i lavori potranno terminare all’incirca nel 2115, cioè circa 160 anni dall’inaugurazione, avvenuta negli anni ‘50), il costo per lo smaltimento delle scorie… Un conto economico totale che non viene ripagato con un ipotetico funzionamento continuativo di un centinaio di anni.
CONCLUSIONE: se escludiamo Cina, India e Iran che sviluppano il nucleare soprattutto per scopi bellici, solo Italia e Bulgaria hanno intenzione di avviare l’iter per la realizzazione di nuove centrali nucleari, mentre Francia, Finlandia, Russia e Ucraina (quest’ultima proprio nel distretto di Chernobyl) stanno valutando seriamente la possibilità di fermare le costruzioni già in atto, in quanto le centrali di terza generazione sono troppo costose.
Ci sarà un perchè no? Perchè Obama, nuovo presidente degli Stati Uniti ha intenzione di tagliare i finanziamenti al nucleare per spostarli sullo studio delle energie rinnovabili? Perchè Sarkozy ha annunciato che entro il 2035 la Francia non avrà più centrali nucleari?
Il Governo Berlusconi, è più furbo… o più cieco?
Jozmile dice la sua: NO AL NUCLEARE! Gli altri dicano la propria…
ottimo articolo joz!
Personalmente sono contro il nucleare. Mi sembra di ricordare che qualche tempo fa ho visto dei manifesti in giro: uno a favore del nucleare, l’altro contro la centrale a biomasse …firmati dallo stesso “gruppo”. Vorrei fargli una domanda: se un giorno (grattatina) qualcuno volesse impiantare una centrale nucleare ad artena (su terreni comunali che non sono di nessuno, anzi di tutti) come vi schierereste?
FOTOVOLTAICO/EOLICO, please
fenis ma allora l’avevate visto il manifesto, ma avevate scritto di non averlo visto………………………….. e su questo nuovo non dite niente??????
veramente, incuriosito, sono andato a cercarlo su un sito. mi sembrava di averlo trovato, ma oggi poi nn c’era più!! che dice quello nuovo?
parla dei lavori di somma urgenza…. non lo hai visto per artena??? stava mi pare anke alla fermata dei pullmann…….. cmq sul sito della PDL mi pare che ci sta, ogni tanto ci vado a guardare ma non vi tradisco è! mi piace leggervi…………
domani cercherò di farci caso…
ajeje secondo te come si possono eliminare le scorie radioattive?
booooooh!!!!!! leggevo ke in futuro si potranno riutilizzare e su questo magari sarei meno pessimista rispetto a joz, anche se certo, i tempi italici troppo spesso sono biblici!!!!!!!!! però spererei in bene inzomma…………… fosse la volta bona!!!!!!!!!! in generale nn sono contrario al nucleare………. bisogna vedere in un’analisi costi-benefici che esce fuori!!!!!!!!!! se mconviene o non conviene……. sicuramente meglio ke andare avanti con le centrali a petrolio!!!!!! cmq nell’altro manifesto leggevo che quelli della PDL vorrebbero eolico e solare……. ma magara fosse!!!!!!! altro che quel mostro bruciaschifezze!!!!
ah o controllato e sul sito loro ci sta…….. dover sta skritto manifesti…….
Caro ajeje brazof, per quanto riguarda i costi/benefici del nucleare, ti invito a rileggere l’articolo e a cercare i benefici del nucleare tra tutte le risposte che ho dato, oppure puoi cercarli dopo una breve ricerca in rete.
Per quanto riguarda i manifesti e gli articoli del pdl artena da te menzionati, in primis abbiamo avuto altri problemi sul sito (non so se hai letto l’articolo sul blackout), in secundis preferisco sempre parlare a cose fatte e non criticare a priori, come mi sembra facciano riguardo lo stanziamento dei finanziamenti. Discorso a parte può essere fatto per la Chiesa del Rosario, di cui, per ora, ancora non ci siamo mai interessati.
vabbè ma sta storia dei manifesti è ridicola, di qualsiasi partito. mi pare già la campagna elettorale e sinceramente le campagne elettorali sono alquanto rivoltanti perché poi apparte qualche contentino non vengono quasi mai rispettate le cose.
Per quanto riguarda il nucleare, credo che sia troppo tardi. forse qualche anno fa ci si poteva pure pensare. Ora ci sono altre tecnologie a meno impatto ambientale.
Tutta questa storia inizio a vederla da un altro punto di vista. Prima di tutto gli innumerevoli svantaggi che hai elencato sono troppo evidenti perché a questi signori possano essere sfuggiti, davvero non ha alcun senso mettersi a perdere tempo con queste centrali nucleari quando il mondo intero spinge nell’altra direzione, mondo intero compresi gli Stati Uniti, e se anche loro inizieranno a investire i costi caleranno in modo pauroso, per forza. Chissà le risate che si son fatti i francesi (che hanno il problema di recuperare i soldi buttati sul nucleare) quando si son visti arrivare Berlusconi a fare shopping coi soldi nostri. Quindi, ripeto, è ragionevole che loro sappiano quanto noi che il nucleare è fallimentare da un punto di vista economico, perché vogliono farlo allora?
Ma ammettiamo anche che invece non sia così, ammettiamo che invece il nucleare sia la soluzione più giusta sia dal punto di vista economico che da quello ecologico, bisogna comunque ricordarsi che stanno prendendo questa decisione _senza_una_larga_maggioranza_, quindi quando l’altra parte politica tornerà al potere (in 20 anni avranno il tempo) bloccherà tutto perché se gli altri stati li bloccano _ora_ figuriamoci tra 10 anni quando il solare costerà molto di meno e il nucleare molto di più. E’ ragionevole pensare che almeno a questa seconda conclusione ci siano arrivati quindi a questo punto non posso fare a meno di chiedermi quale sia la vera ragione per cui stanno mettendo in piedi tutto questo teatrino.
Non so voi ma io nei prossimi tempi farò molta attenzione a quali saranno le aziende appaltatrici che inizieranno (ma sicuramente non finiranno) queste centrali, ci sarà da ridere (piangere)…
Una domanda, ma quanti kw produce una centrale di media grandezza e quanti ne producono i pannelli solari su un tetto (80 mq)?
in pratica quanti tetti devono essere utilizzate per produrre la stessa quantità?
Jozmile, complimenti per l’articolo. Personalmente sono pregiudizialmente contro l’utilizzo futuro di questa tecnologia, cerco solo di capire un po’ cosa c’è dietro. Il problema è che le ricerche portano più o meno tutte nella stessa direzione: la sproporzione tra costi e benefici, l’annosa questione della sicurezza, il problema ancora irrisolto delle scorie. C’è però una differenza sostanziale quando si cercano in rete notizie sul nucleare: sul versante “contro” il materiale è abbondante, esaustivo e ricco di dati e cifre, sul versante “pro” questa abbondanza di dati e cifre non c’è.
Si trovano più che altro notizie in stile slogan (”serve”, “è utile”, “ci salverà dalla dipendenza dal petrolio”, “contribuirà ad abbassare enormemente il costo della bolletta della luce”, ecc…), ma dati reali e precisi che giustifichino l’impiego di ingenti risorse, e soprattutto che consentano di guardare a un impiego futuro del nucleare con una certa tranquillità, non ce ne sono. Che pensare? NO AL NUCLEARE!!!
In quanto ai manifesti del PDL… Una cosa ridicola… Pur di cavalcare l’onda farebbero i tripli salti mortali. :-)
Per quanto riguarda il futuro del nucleare date un’occhiata qui http://it.wikipedia.org/wiki/ITER (finanziato dall’Unione Europea).
Davvero interessante come progetto: invito tutti a leggere gli aspetti positivi di questo progetto. Certamente sarebbe molto più intelligente investire quei miliardi di euro destinati ad una tecnologia obsoleta e insicura in questa, che sembra sicura, economica e altamente redditizia (a regime…).
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