Home » Ambiente

Dal Blog di Vale & Ale, un’analisi non entusiasta della raccolta differenziata artenese

19 giugno 2009 visto 607 volte 41 Commenti Scritto da jozmile

raccolta-differenziataIl blog valentinamente.splinder.com è di Ale e Vale, due foraresi (cfr. Artenese-Italiano: forarese: colui che viene da fuori), da un paio d’anni residenti, tra gioie e dolori, nel nostro centro storico. Spesso sul loro spazio ci raccontano delle difficoltà che incontrano vivendo nel borgo e questa volta, tramite i loro occhi, vogliamo dare un’occhiata a come sta procedendo la raccolta differenziata avviata (e sbaniderata) all’inizio dell’anno dall’amministrazione. E, come da titolo, l’analisi non è certo entusiasta.

Raccolta differenziata porta a porta – quattro mesi dopo

By: valentinamente

La raccolta differenziata porta a porta funziona?
NO.
Non funziona, ad Artena non funziona.
A quanto pare gli artenesi sono quelli che pagano le tasse più alte per i rifiuti, di tutta l’area servita dalla Gaia. Perché qui si paga di più per un servizio scadente, mentre un posto come Sermoneta viene ormai eletto da tempo “Comune riciclone”?
Proviamo a fare delle ipotesi, suffragate da esempi particolari.

La raccolta differenziata porta a porta è un’iniziativa molto comoda. Per lo meno, lo è per me, che facendo già la differenziazione dei rifiuti, ero costretta a caricarmi di bustoni per portarli a Valle, dove ci sono i contenitori. Avrei potuto benissimo fregarmene, e buttare la spazzatura in quelli davanti al comune, indifferenziati. Ma siccome non sono una che se ne frega, e la raccolta differenziata la facevo già quindici anni fa, mi andava anche bene caricarmi di sacchi pesanti una volta a settimana.

Come è stata organizzata, la cosa?
Male.
La distribuzione dei secchi è avvenuta durante un giorno feriale, in cima al paese, gestita da impiegati che evidentemente avevano poca voglia di stare lì. Per lo meno, questa è l’impressione data da un certo modo di rispondere e di trattare le persone che si sono scomodate per andarsi a prendere i secchi.
Ora immaginate le tre vecchie che abitano qua dietro, in basso nel paese, andare ad arrampicarsi per scale e scalette per caricarsi quattro secchi di plastica e portarli a casa. Ho fatto fatica io che ho trent’anni e facevo sport.
La settimana dopo si scopre (ma glielo avrei detto io subito) che poche persone sono andate a prendere i secchi. Io sono passata in piazza, il posto dove i corrieri postali si fermano, per ritirare un pacco, che – appunto – il corriere non poteva venire su, che il furgone sotto gli archi non ci passa. Mentre aspettavo che scaricasse la mia roba, un’impiegata mi vede, mi riconosce e mi dice: Puoi dire ai tuoi vicini della via di venire a prendere i secchi? Ma certo, faccio, glielo dico io.
A parte che io parlo solo con la vicina rumena, ma non mi sembra un compito mio andare a dire a queste quattro vecchie di scendere e prendersi i secchi per fare la raccolta. Già mi rispondono male per conto loro, figuriamoci se vado a disturbarle per la raccolta.
Comunicare ai cittadini sarebbe compito di chi organizza la raccolta. Comunque, per quanto mi riguarda, alla mia vicina l’ho detto.

La raccolta finalmente parte, in pompa magna un po’ a singhiozzo. C’è un calendario dei ritiri durante la settimana. L’organico non mi interessa che faccio già il compostaggio da sola. La plastica di mercoledì,
il vetro di giovedì, la carta pure di giovedì, e il residuo, quello che va in discarica, di martedì e venerdì.
Ora, io ho poco residuo: la lettiera dei gatti, un assorbente ogni tanto (visto che uso quelli lavabili) e basta. I farmaci, le pile esaurite, gli abiti vecchi, l’olio alimentare li porto all’isola ecologica.
Ora io mi chiedo, perché i sacchetti del residuo che avrebbero dovuto portar via venerdì, ora – lunedì, mezzogiorno e tre quarti – stanno ancora lì?
Quei sacchetti sono biodegradabili, vuol dire che dopo un paio di giorni iniziano a sciogliersi.
La raccolta differenziata porta a porta va bene, benissimo, ma l’addetto alla raccolta dovrebbe passare e …raccogliere, mi pare.
Ma non lo fa. Non è la prima volta che succede.
Mi è già capitato di portar giù un secchio e doverlo ritirare poi ancora pieno. Quello della plastica, magari. Col risultato che per tutta la settimana dopo io non so più dove infilarla, ’sta plastica, nonostante cerchi di non comprare alimenti e oggetti confezionati in plastica, questa plastica ci sta seppellendo.
E poi c’è un’altra cosa: la raccolta differenziata, così come l’hanno immaginata, prevede anche la separazione di acciaio e alluminio. Ma di acciaio e alluminio non ne parla nessuno. Dove le metto, le lattine di birra?
Io ho pensato una cosa. Ho pensato di prendere una delle borse plastificate della coop, e una volta a settimana, o ogni due settimane, la riempio con le lattine e gli incarti di alluminio e la porto giù, dove c’è il contenitore adatto. Ma l’ho pensato io. Non i miei vicini.
Che comunque non hanno nemmeno i secchi.
Credo che il disservizio dell’addetto alla raccolta abbia un motivo semplicissimo: dato che su questa strada noi siamo gli unici ad avere i secchi, non serve passare tutti i giorni, no? Tanto il secchio è uno. Chi se ne accorge?
Bè, me ne accorgo io.
Io mi accorgo che i sacchetti pieni di lettiera stanno qui, sotto il sole, in attesa di essere raccolti.

Io mi accorgo, tornando a casa, che ci sono sacchetti di rifiuti indifferenziati, accatastati vicino al comune. Perché alla gente, qui, sembra dar fastidio avere tre secchielli in casa per fare la raccolta differenziata porta a porta. E siccome non è che sono fessi come me, che mi caricavo di sacchi tutte le settimane, loro continuano a buttare i loro rifiuti lì dove una volta c’erano i secchioni.
I secchioni non ci sono più.
I rifiuti invece continuano ad esserci.

La gente ha le sue colpe, siamo d’accordo, i furbi che per pigrizia o per malafede non si preoccupano dell’ambiente sono ovunque. Ma è preciso compito dell’amministrazione comunale far sì che le cose funzionino, che tutti facciano la loro parte, non solo i fessi come Ale e me.
Perché poi mi viene rabbia, nel momento in cui devo pagare la tassa sui rifiuti.
E mi viene ancora più rabbia ricordare i vigili urbani che sono venuti a minacciarmi per qualche sacchetto di calcinacci, ma non si preoccupano di controllare se tutte le case hanno i secchi per la differenziata.
Al punto che avrei voluto prendere quei sacchi e buttarli nei secchioni, come fanno tutti, e fregarmene se gli scarti edilizi devono essere smaltiti nell’isola ecologica.

Voglio andare a Sermoneta.

Altri articoli sull\'argomento

Tag:, ,
1 Star2 Stars3 Stars4 Stars5 Stars(No Ratings Yet)
Loading ... Loading ...


41 Commenti »

  • n. 1 - guido ha detto:

    grazie dell’articolo, anche io sono un forarese, anche se fino ad oggi ho sempre creduto di essere un capocotto.
    Per problemi familiari, sono stato un po assente dal Centro storico, questa mattina è stato il mio primo giorno di differenziata.
    Oggi toccherebbe al rifiuto umido, ci siamo attrezzati, pronti ad iniziare, abbiamo aperto la porta e guardato dai vicini e a parte un secchio marrone non ho visto altro.
    Scendendo ho visto solo altre 2 buste fuori dalle porte e con contenuto per lo meno misto.
    Più tardi mia moglie mi ha parlato della persona addetta alla raccolta, che poveretto passa davanti alla case 2/3 volte, penso che sia da solo e ora abbia un lavoro eccessivo, speriamo che al più presto ci sia un aiuto.

    Questo è il mio primo giorno vi terrò aggiornati.

    Spero da parte dell’amministrazione ci sia un po più di presenza, nel centro storico non vede volantini o altre affissioni.
    credo che noi cittadini dovremmo essere al corrente dello stato di avanzamento della raccolta “porta a porta”.

    Un saluto all’amica del Centro storico.

    PS io spero che Artena diventi come Sermoneta.

    • n. 2 - Vale ha detto:

      Ciao, Guido, sono Vale.
      Anche io spero che Artena diventi come Sermoneta.

      Nel tuo intervento tocchi un punto dolente, ahimè: la presenza dell’amministrazione.

      Volantini? Manifesti? Non ci sono e non ci sono stati, a parte un paio di manifesti sulla salita prima di piazza della Vittoria. Appunto questo il pensiero che mi assilla: facciamo un paragone, che magari potrà dare fastidio a qualcuno, a cui chiedo subito scusa, che il caso è preso come esempio.

      C’è molto lavoro intorno alle processioni religiose, vengono tesi i nastri, vengono affissi volantini che chiedono di lasciare libero lo spazio per il passaggio delle processioni. Perché non c’è stato un uguale spiegamento di mezzi per la raccolta differenziata? Voglio dire: di volantini se ne sono fatti eccome, ma sono rimasti negli espositori in comune. Cosa ci voleva a farsi un giro del paese con questi volantini, a distribuirli nelle cassette postali?

      Mi pare che ci sia poca attenzione per questo tema, e ripeto: da parte di chi dovrebbe invece garantirne.

      • n. 3 - Alessandro ha detto:

        Allora, dopo l’inizio difficoltossisimo della raccolta, di cui parlammo in altro post, c’è stata solo un’affissione comunale in cui si ringraziavano i cittadini e si parlava di non meglio identificate “sacche di resistenza”. Mah, vorrei proprio essere smentito, ma – a parte i nostri – non ho mai, dico mai visto nessun altro contenitore per la differenziata fuori dalle case, e sì che esco quando dovrebbero essere tutti fuori. Questo almeno per quanto riguarda via del Municipio. Più su, non so, spero la situazione sia migliore. Certo è che l’avvio della raccolta è stato gestito in modo diciamo disastroso, praticamente senza informazioni, se non sul sito del comune (che immagino non visitatissimo dai residenti più anziani), e con una distribuzione dei contenitori ridicola (in giorno feriale, in cima al paese, con funzionari sgarbati che sembrava stessero facendo un favore). Quindi, uniamo scarsa conoscenza da parte della popolazione a scarso impegno da parte dell’amministrazione, e questo è il risultato. C’è sempre tempo per migliorare, l’importante è volerlo, da entrambe le parti, però.

        • n. 4 - jozmile (autore) ha detto:

          Innanzitutto un rignraziamento a Alessandro e Vale che ci hanno permesso la pubblicazione di questo post.

          A quanto pare stiamo raccogliendo solo critiche riguardo questo servizio che nelle dichiarazioni dell’amministrazione sarebbe stato allargato al resto del paese nei mesi a seguire. E tra l’altro, nelle dichiarazioni degli incontri ufficiali la Raccolta Differenziata viene “sbandierata” come un punto a favore dell’amministrazione. E invece qui tre cittadini del centro storico smentiscono.

          Spero vivamente che gli assidui lettori del nostro sito che siedono tra gli scranni comunali partecipino anche a questo tipo di discussione e non solo a quelli… scottanti.

          Magari riusciamo a smuovere un pò le acque e a non buttare alle ortiche un progetto che può essere un vanto per la popolazione artenese tutta, e non solo per i ‘reggenti’ di turno.

          E suggerirei agli organizzatori di feste e co. di richiedere gli adeguati strumenti per permettere la raccolta differenziata durante le manifestazioni pubbliche. Anche questo può contribuire alla presa di coscienza riguardo queste tematiche ambientali.

          • n. 5 - guido ha detto:

            Grazie Jozmile dello spazio,
            da parte mia vi è anche una lode per chi lavora per prelevare i vari sacchetti, io parlo solo da oggi, mia moglie mi ha detto che il lavoratore addetto alla raccolta abbia svolto il proprio lavoro al 100% se non di più.

            Detto questo, temo che l’amministrazione non voglia toccare il seguente punto dolente:
            nel resto d’Europa dove si differenzia si paga di meno!!!

            Una sensibilizzazione verso questo punto non sarebbe auspicabile.
            Pensare a dei traguardi da raggingere con relativi premi alla cittadinanza, tenerla informata sullo stato dell’arte.

            Comunque vediamo anche gli aspetti positivi, è bello tornare la sera al paese e non vedere più quei secchi neri della spazzatura.

            Un saluto a tutti e un augurio per darsi da fare.
            Solo con la raccolta differenzia si paga di meno, e non si bruciano rifiuti producento diossina.
            Particolare non da poco si diminuisce anche la spesa per medicine.

            • n. 6 - Tupakka ha detto:

              Mi inserisco volentieri nella discussione essendo anch’io un abitante del centro storico. Condivido le riflessioni di Vale e Ale, la cosa che più mi dispiace è la mancanza di una comunicazione che spieghi i vantaggi di fare la differenziata. Prendo anch’io ad esempio i miei vicini, la maggior parte(non tutti per fortuna) non riescono a capire il perchè di questo cambio di abitudine che trovano inutile, da un giorno all’altro si sono ritrovati in piazza a prendere 3 o 4 secchi e un deplian con le istruzioni relative. Inoltre mi pongo due domande: il centro storico doveva essere un “territorio-pilota” da cui poi espandere la differenziata in tutta la città, ci sono dei dati che indicano quanto e come la popolazione sta rispondendo all’iniziativa? quando la differenziata verrà estesa al resto della città(questo perchè, se ho capito bene, la differenziata su tutto il territorio porterebbe a un abbassamento della tarsu non ininfluente, giusto?)?

              • n. 7 - Vale ha detto:

                Che poi da parte mia devo dire una cosa: io spesso ho questo modo un po’ sarcastico di scrivere, ma davvero ha ragione Guido, l’addetto alla raccolta (credo sia Emilio) è da solo, e ha già altro lavoro, ora che Paolo non lavora più.
                E il centro storico non sono poi tre viuzze.
                Sono appena reduce da una interessante (e spero prolifica) chiacchierata con Elhombrito.

                Da piangere, questa situazione.

                • n. 8 - Bruno Ghigi ha detto:

                  Buonasera,

                  In tempi non sospetti, come Forum Ambientalista Valle del Sacco, abbiamo partecipato tutta la nostra perplessità sull’esperimento
                  di raccolta differenziata porta a porta nel solo centro storico all’Amministrazione Comunale. Non ci convinceva la capillarità e la qualità dell’informazione presso la popolazione, fase fondamentale per la buona riuscita del progetto, nè circoscriverlo al solo centro storico. Una “buona pratica” come la raccolta differnziata porta a porta ritenevamo e riteniamo ancora, non riconducibile a spot di facciata o ad atto compensativo per la coscienza di qualcuno che per mestiere gestisce rifiuti. La dirigenza della Gaia SpA, infatti, in tutti i suoi anni di attività ha ignorato una gestione alternativa a quella praticata, impegnata com’era a condizionare aumenti sulla Tarsu e macinare debiti, con il risultato che tutti conosciamo; con i Comuni, soci-proprietari,in palese conflitto d’interessi, a fare da complici. In quell’occasione proponemmo la nostra gratuita collaborazione a condizione di estendere il progetto su tutto il territorio comunale e l’impegno formale dell’Ammistrazione di passare dall’attuale Tarsu a Tia (chi sporca paga). La risposta è stata la stessa di quando, più recentemente, abbiamo proposto all’Istituzione Comunale di aderire alla vertenza nazionale contro i CIP 6 o di aderire alla strategia rifiuti zero o di proporre un progetto alternativo all’impianto a biomassa. Un assordante silenzio.
                  Intraprendere iniziative senza “anima”, non può che produrre risultati modesti o nulli.
                  Un saluto
                  Bruno Ghigi

                  • n. 9 - Alessandro ha detto:

                    L’iniziare dal Centro storico ha un senso se lo si prende come un esperimento pilota in cui, seriamente, si verificano le problematiche della raccolta e si cerca di risolverle prima di allargare il bacino d’utenza. Ma, appunto, dico, io la comunicazione. Possibile che non si potesse organizzare, sotto Natale, tra feste e cotillon, una giornata in cui, dando qualcosa da mangiare, facendo un concerto, qualcosa insomma per invogliare la partecipazione, si distribuissero i contenitori spiegando bene come funziona, perché è importante fare la differenziata, anche se ti devi tenere i secchioni in casa (obiezione captata al volo per strada nei giorni di partenza della scalcagnata operazione), sempre naturalmente che uno non preferisca trovarsi sepolto dalla monnezza, Napoli style. Perché appunto, per noi che la facevamo pure prima caricandoci le cose e portandole a valle, è un risparmio di fatica, per qualcun altro è solo un impiccio in più, se non è consapevole di tutte le implicazioni del gesto.
                    Comunicare comunicare comunicare…

                    • n. 10 - guido ha detto:

                      In effetti una buona riuscita della differenziata sarebbe un buon biglietto da visita sia per Gaia sia per questa Amministrazione.

                      Temo che in tutto questo vi sia una incapacità di comunicazione (come sottolinea Alessandro).
                      Mi auguro che qualche persona dell’aministrazione legga questi post,
                      mi auguro cha anche persone fuori dell’Amministrazione leggano questi post e magari approfittino dello spazio lasciato libero per rilanciare la raccolta differenziata.

                      Il successo della differenziata è un bene per tutti, ne va della nostra salute e del nostro portafoglio.

                      Oggi è la giornata del residuo, sottolineo di nuovo la disponibilità e la gentilezza di Emilio, oggi al paese tutto bene e pulito.

                      • n. 11 - Bruno Ghigi ha detto:

                        Buonasera,

                        Credo improbabile l’esperimento pilota della raccolta nel solo centro storico. Anche volendo avvalorare questa tesi, sono rimasti disattesi tutti i controlli necesarri ai quali fa riferimento Alessandro nel suo post. Semplicemente ricordo che 10 milioni di italiani praticano la raccolta differenziata con buoni risultati sia in termini di quantità che di qualità in oltre 2000 Comuni italiani. Cosa c’è da sperimentare? al limite basta copiare. Al post nr. 10 (Guido) vorrei proporre di considerare la possibilità di far “passare” dal basso non solo la differenziata, ma di ri-appropriarci di tutti quei valori e diritti che ogni giorno ci vediamo scippare. Fra un anno ci saranno le elezioni e quel basso (la gente vera) invece che scrivere i biglietti da visita per altri, dovrebbe sriverli per se stessa. Le grandi manovre della solita casta locale sono già in corso. Mi sembra doveroso provare a resistere.
                        Un saluto
                        Bruno Ghigi

                        • n. 12 - guido ha detto:

                          Una ulteriore analisi, ogni utenza del Centro storico è stata fornita di 4 enormi secchi per la differenziata.
                          a parte la difficoltà per averli (devo ringraziare un mio carissimo vicino artenese doc), mi piacerebbe che sia fatta una analisi costi-benefici.

                          Vengono effettivamente utilizzati?
                          Quanto sono costati?
                          Avete presente la spazio che usano?

                          PS
                          Se questa mattina alle ore 7,00 vi siete svegliati in una nuvola di fumo era perchè sono state bruciate (si spera) delle sterpaglie dalle parti della caserma dei Carabinieri, spero che stiano bene.

                          • n. 13 - Gastone ha detto:

                            Io preferisco stare ad Artena e non a Sermoneta, per chiarire subito.
                            Circa un anno fà la differenziata veniva vista a d Artena come un sogno irraggiungibile. Oggi vedo critiche, anche condivisibili, su tale argomento. Quello che dico io diamo tempo affinche si raggiungano livelli ottimi per la raccolta..
                            x Chigi la differenziata non è un Copia-Incolla ogni paese a la sua struttura è caratteristica, ed almeno siamo uno dei 2000 comuni italiani dov’è partita la differenziata.
                            Non abito al paese, però ci vengo spesso, e mi sento di dire che lo trovato sempre pulito ed ordinato (questo dipende da chi ci vive e da nessun altro), almeno dove passo io.

                            • n. 14 - Vale ha detto:

                              Ciao Gastone.
                              Per quanto riguarda il “voglio andare a Sermoneta” è una provocazione, penso che sia chiaro.
                              Per il resto, permettimi: sul fatto che il paese sia pulito e ordinato (anche solo dove passi tu) avrei qualcosina da ridire. Sì, certo non ci stanno i rifiuti per strada come a Napoli, apparentemente è tutto in ordine, ma basta soffermarsi un po’ sui particolari. E non è necessario andare ad arrampicarsi sul muro del parco borghese, per constatare che i rifiuti ci sono eccome.
                              Basta salire un po’ su, verso la cima del paese, e guardare gli spazi “verdi” (i cosiddetti “giardinetti”, oppure le strade dall’altra parte del paese) per vedere cartacce, bottiglie e lattine. E anche su via del municipio, ogni volta che ci passo trovo almeno un bel ricordino.
                              Che fare, quando ne ho la possibilità, raccolgo e getto io dov’è giusto che vadano cartacce e lattine, ma non sempre posso fare la spazzina temporanea.
                              E poi la spazzatura accatastata lì dove erano i secchioni, vicino al comune c’è ogni settimana.

                              Tu hai ragione nel dire che chi abita in un luogo deve preoccuparsi di tenerlo pulito. Io dico che è (anche) compito dell’amministrazione educare la gente al rispetto. Con le buone o con le “cattive”, volendo, visto che quando gli interessa sono bravissimi a far rispettare norme e leggi comunali.

                              • n. 15 - Bruno Ghigi ha detto:

                                Salve Gastone,

                                Se la partenza della raccolta differenziata per il centro storico è solo uno spot per l’Amministrazione, allora va bene. L’obiettivo è raggiunto ed è figlio di quella politica di berlusconiana memoria fatta di annunci. Viceversa, se la raccolta differenziata è il mezzo e non il fine, per una diversa gestione dei rifiuti, allora occorre progettualità, impegno e sensibilità ai beni comuni ed in questo l’Amministrazione, non solo sul tema rifiuti, è palesemente latitante (cfr post nr.8).
                                Un saluto
                                Bruno Ghigi

                                • n. 16 - jozmile (autore) ha detto:

                                  @Gastone: abbiamo qui le testimonianze di tre residenti nel centro storico, Alessandro, Vale e Guido, che smentiscono in parte quello che dici. Ecidentemente loro passano in posti dove non passi tu e lo fanno tutti i giorni, non solo alla Festa della Madonna delle Grazie. Magari sono stati fatti passi da gigante rispetto qualche anno fa, evidentemente serve uno sforzo in più.
                                  E come dice Bruno Chigi, la raccolta differenziata fatta così sembra solo uno spot elettorale.

                                  • n. 17 - guido ha detto:

                                    jozmile e gastone, confermo che il Paese antico è molto più bello senza i secchioni.
                                    Come cittadino mi aspetterei qualcosa in più sull’andamento della raccolta differenziata, se si stanno raggiungendo gli obiettivi di percentuale di differenziata.
                                    Io parlo della mia sensazione, di come vedo il paese alle 7 di mattina con i sacchetti fuori della porta, ovviamente la mia visione è limitata è per questo che auspico di ricevere delle notizie.

                                    La cosa certa è che Emilio lavora più dei suoi muli per mantenere il centro storico pulito, a Lui va veramente un grazie.

                                    Per Bruno, non credo che sia solo una politica di annunci, temo che ci sia una incapacità di comunicare, già manifestata in altre occasioni.
                                    Esempio della politica degli annunci è l’apertura delle ex case ECA. Sono anni che si annuncia la riapertura.

                                    • n. 18 - Gastone ha detto:

                                      Forse sono stato frainteso, quello che volevo dire e questo:
                                      diamo tempo che la raccolta differenziata migliori.
                                      Non penso che sia una cosa semplice da organizzare ed attuare, aspettiamo un pò prima di dare un giudizio finale.
                                      Una cosa che lamento dell’amministrazione e la comunicazione con il cittadino, ma in generale.
                                      Ad esempio stamattina sono andato su alla posta ed ho visto che sono iniziati i lavori in piazza della vittoria, questo di noi chi lo sa?
                                      Gli spot lasciamoli a Berlusconi, anche se funzionano visto che gli italiani lo votano.

                                      • n. 19 - grilliartena.it ha detto:

                                        spot o non spot la verita’ sulla raccolta differenziata e’ visibile sia lungo le strade del centro storico sia alla cosidetta prece dove si vede un aumento dei sacchi dell’immondizia secondo me bisognava partire dal centro e/o contrade e gestire molto meglio le campane per la raccolta della plastica , carta ,vetro dato che molte volte sono piene o quando si svuotano vengono scaricate sullo stesso camion . Comunque ci sono vari comuni che fanno la differenziata e prendere qualche consiglio non costa nulla ( qualche email o telefonata o un sopralluogo non penso che costi cosi tanto ). Spero che alla prossima assemblea pubblica ci sia qualche interessato diretto per informare il sindaco e i suoi assessori dei disagi che ci sono per la raccolta differenziata al centro storico

                                        • n. 20 - Bruno Ghigi ha detto:

                                          Buonasera,

                                          La comunicazione è il mezzo per far arrivare l’informazione, gestirla male può essere il vero fine. Recentemente, ad esempio, il Comune ha deliberato delle lottizzazioni private su progetti ASP, sulle quali nel pieno rispetto della vigente normativa (L.1150/42), abbiamo presentato come associazione le relative osservazioni. Le nuove colate di cemento sul territorio sono 21, ne abbiamo intercettate solo 3, le altre 18 all’indomani delle nostre osservazioni, sono improvvisamente sparite dal sito del Comune ed i termini per le osservazioni scaduti. Non esistono prove per dimostrare malafede nella comunicazione, ma il fine nel sottrarre l’informazione ai cittadini è raggiunto. Mi chiedo se è un difetto di comunicazione o un’opacità nella trasparenza di atti pubblici. Consumare territorio, che è un bene comune, presenta le stesse modalità della raccolta differenziata, solo un caso? Quando nell’agosto 2008 il Comune deliberò l’impianto a biomassa, la stragrande maggioranza dei cittadini ignoravano l’esistenza stessa del progetto e nei due incontri pubblici organizzati, era assente il contraddittorio. Anche questo un caso? Ancora, quando è stato proposto al Sindaco di aderire alla strategia rifiuti zero, con il fattivo impegno degli ambientalisti, ci è stato risposto che in Comune non ci sono tecnici, che non sono esperti, legittimo, ma allora su che basi si è deliberato (con un atto ufficiale)l’impianto a biomasse? Da dove sono originate le evetuali pressioni che hanno agito su quella delibera che di fatto svende un altro bene comune, la salute dei cittadini? Ora ci viene riferito che per quel progetto è stata verbalmente (che non è un atto ufficiale) chiesta una sospensione e perchè non una alternativa? Eppure una proposta, che riteniamo letta dall’Amministrazione, è stata pubblicata proprio su questo blog. Potrei continuare, ma il senso credo sia chiaro. Manipolare l’informazione ha i suoi vantaggi e non coglierli ci depista dal vero senso dei fatti lasciandoci parlare solo dell’encomiabile Emilio.
                                          Proviamo a Resistere.

                                          Un saluto
                                          Bruno Ghigi

                                          • n. 21 - Alessandro ha detto:

                                            Mi sa che si è perso nell’iperspazio un mio commento precedente.
                                            Comunque, a proposito di sperimentazione, non so come si agisca di solito nei piccoli comuni. A Roma l’esperimento è iniziato se non sbaglio un paio d’anni fa nel quartiere di Colli Aniene, poi si è allargato ad altri. Per quel che riguarda la Provincia, qui è la notizia: http://www.provincia.roma.it/news/raccolta-differenziata-la-provincia-punta-sul-porta-porta
                                            Per riflettere sui possibili cambi di strategia delle amministrazioni comunali rispetto all’essenziale aspetto del rispetto del territorio e della conversione eco-compatibile delle pratiche di smaltimento e riciclo rifiuti, mobilità, edilizia ecc. ecc., un paio di link:
                                            1) Questionario sulle politiche del territorio per candidati sindaci (http://www.stopalconsumoditerritorio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=140&Itemid=84)
                                            2) Associazione dei comuni virtuosi, su cui ho visto un servizio ieri a RaiNews 24 (http://www.comunivirtuosi.org/)
                                            Cambiare si può, basta che “tutti” lo vogliano. Hai detto niente…

                                            • n. 22 - jozmile (autore) ha detto:

                                              @Alessandro: il tuo commento è stato intercettato dal filtro di spam, che interviene quando vengono inviati più di due link per commento. Se vuoi inviare commenti di questo tipo, invia una mail a e quanto prima il commento sarà inserito.

                                              • n. 23 - Vale ha detto:

                                                Da quanto ho capito mi sa che c’è poca voglia, appunto, di fare le cose come si deve.
                                                Facciamo così, faccio la parte dell’ingenua: i comuni prendono dei soldi, per avviare questa raccolta differenziata porta a porta. La raccolta differenziata, poi per dfinizione, genera un circolo virtuoso, per cui facendola ci sono delle diminuzioni sulle tasse relative.
                                                Quindi i comuni citati nell’articolo segnalato da Alessandro prendono dei soldi per fare ’sta benedetta raccolta differenziata.

                                                Allora, lo metto anche io un link:
                                                Questo è un articolo di Repubblica, ma lo studio è fatto da Assoambiente.

                                                Se le cose sono andate come sono andate, a Napoli e in Campagna, è perché qualcuno ha usato gli stanziamenti per la raccolta e lo stoccaggio dei rifiuti in un altro modo.
                                                In che modo?

                                                Ora, io non vorrei che in Italia succeda in grande ciò che è avvenuto, in “piccolo”, in Campania. Il Lazio sta sulla strada buona, si diceva mesi fa.

                                                • n. 24 - Alessandro ha detto:

                                                  @Fenis e Jozmile: Grazie.

                                                  • n. 25 - VITO NOTARFONSO ha detto:

                                                    salve,
                                                    mi inserisco in questo forum per sottolineare di come i vari comitati di zona , centro storico compreso , sono assenti all’interno di questo progetto …. e non solo di questo.
                                                    L’assenza dei comitati di zona , che furono costituiti proprio per rappresentare meglio le problematiche dei cittadini e rappresentare un importante riferimento di raccordo tra la popolazione e l’amministrazione comunale è significativa della mancanza della comunicazione( vi faccio notare che i comitati depositarono il prorio statuto in comune proprio per essere riconosciuti legalmente…..personalmente ho redatto quello di Via Giulianello,di cui sono stato vicepresidente ).
                                                    Il teorema è semplice : se l’amministrazione non cerca i comitati , i comitati non cercano l’amministrazione .
                                                    Entrambi si cercano quando ci sono da organizzare le feste e altre manifestazioni ludiche….sui problemi veri e sulle scelte strategiche , economiche e sociali……zero carbonella.
                                                    Se andate a leggere il mio intervento sul forum ” Fatti sentire “,che è l’ultimo in ordine cronologico ,vi renderete conto di come la totale scarsità dell’informazione abbia ancora una volta fatto centro.
                                                    Questa vuole essere una tirata di orecchie anche per voi che vi lamentate sempre della scarsa informazione ma che, a conti fatti ,sta dimostrando come ognuno guarda all’interno del prorio orticello senza rendersi conto di come invece ci sono anche altre cose , di pari importanza , se non addirittura maggiori, che stanno incidendo sul bilancio familiare di ognuno per le quali nessuno se ne preoccupato ( quando arriveranno le bollette ACEA ATO2 allora molti grideranno la propria rabbia ai quattro venti… e saranno parole al vento….come sempre).
                                                    Sulla raccolta differenziata non entro nel merito in quanto prima di passare a questo tipo di gestione , se fossi stato nell’amministrazione , avrei cercato di operare sul recupero e riciclaggio della carta e del vetro.
                                                    La carta che si butta al macero è di proporzioni spaventose,mischiata agli altri rifiuti,compattata e bruciata … e con essa migliaia di alberi.
                                                    Personalmente qualche quintale di carta all’anno la deposito nei raccoglitori a Roma che al contrario dell’immondizia classica non fanno peso ma fanno solo cassa.
                                                    Potrei parlare di come potrebbero essere gestiti i raccoglitori di carta e vetro ad Artena,ma sarebbero anche queste parole al vento in quanto non ho ne competenza decisionale ne possibilità di incidere politacamente sull’amministrazione.
                                                    Se fossi consigliere oppure assessore , prima di votare sulla raccolta differenziata, cercherei di recuperare i beni primari di cui ho detto sopra.
                                                    Saluti
                                                    Vito Notarfonso

                                                    • n. 26 - pietrina ha detto:

                                                      buongiorno a tutti, leggevo i vari commenti e mi permetto di fare un’osservazione: è vero che l’informazione è importante nel voler raggiungere un obbiettivo, ma è secondo me, molto più importante educare le persone al rispetto dell’ambiente e delle regole.Cioè se non facciamo capire alle persone l’importanza del progetto della differenziazione dei rifiuti, il suo obiettivo e la sua utilità, non si arriverà mai a niente. Quindi educare i cittadini con una buona informazione a caminciare dai nostri bambini e ragazzi (coinvolgere anche le scuole elementari e medie in questo progetto. Adesso le scuole sono chiuse, ma a settembre alla riapertura se ne potrebbe riparlare)sempre molto sensibili a recepire e discutere sui problemi ambientali.Alla scuola media di mio figlio, in questo anno hanno adottato un progetto “educazione al consumo”non sto a spiegare ma dal titolo capite di cosa si tratta e tutte le attività scolastiche ed extra hanno avuto come tematica l’educazione al consumo. Per l’anno prossimo suggerirò “educazione e rispetto per l’ambiente”.ciao.

                                                      • n. 27 - Vale ha detto:

                                                        Ciao Pietrina, sia io che Ale la pensiamo come te, bisogna educare i cittadini fin da piccoli.
                                                        Però: però c’è una considerazione che mi viene. chi educa i bambini? I genitori. La scuola serve a poco, quando non c’è da parte dei genitori una volontà seria di educare i bambini in questo senso. Può essere un discorso che disturba molti, ma un ragazzo, un ragazzino che non rispetta gli altri e/o l’ambiente, difficilmente inizierà a rispettarlo se l’insegnamento viene solo dalla scuola, mentre i genitori in casa continuano a comportarsi in quel modo.
                                                        Anzi, azzardo anche il fatto che ultimamente poco e niente possono maestri e professori, ricordo i casi di ragazzini rimproverati per comportamenti scorretti, che se lamentavano di note o brutti voti, e alla fine che ci rimette sono i professori (lungi dal dire che il professore ha sempre ragione come era ancora ai tempi miei, ma è possibile che oggi sia il ragazzino ad avere sempre e comunque ragione?).
                                                        Ora, un ragazzo che cresce con un’educazione al rispetto è già ben predisposto a cambiare abitudini. Ma del resto, se un ragazzo è rispettoso, già di suo eviterà di gettare in giro i rifiuti e tenere comportamenti anti-ecologici.
                                                        Qui la situazione è diversa. Qui bisogna convincere gli adulti, non i ragazzini.
                                                        Da come la vedo io, c’è solo un modo per convencere quel tipo di gente che ha un modo di pensare per cui si lagna, quando inizia la distribuzione dei secchi: «Oh, mo ci fanno pure tene’ i secchioni dentro casa, ma guarda questi!»
                                                        E questo sistema p mandare i vigili a controllare: hai i secchi della raccolta? Bene. Non li hai? Multa.

                                                        • n. 28 - Vale ha detto:

                                                          Ciao Vito, ma perché parole al vento?
                                                          Se ci sono malfunzionamenti da denunciare, vanno denunciati. Se alla fine tutto lo sforzo che faccio non serve a nulla, perché una volta raccolti i rifiuti vengono mischiati e gettati in discarica, questo devo saperlo e denunciarlo.
                                                          Perché allora davvero uno pensa che i sooldi stanziati dalla regione sono andati ad ingrassare qualche tasca.
                                                          E questo non mi va per niente bene.

                                                          Quanto poi ai comintati di zona, io non so neppure che esistono, e tra l’altro non sarei nemmeno la persona giusta per farne parte. Io so fare solo una cosa: scrivere. E scrivo. Non sono una politica, non metto nemmeno il naso fuori casa (metaforicamente), se non per la spesa del finesettimana, tutto quello che posso fare è scrivere quello che vedo e sento.

                                                          La raccolta differenziata a mio parere fa parte di quei punti importanti, da attivare e da far seguire a costo – appunto – di mandare i vigili casa per casa, perché fra due anni ci ritroviamo l’immondizia per le strade come è successo a Napoli.

                                                          • n. 29 - pietrina ha detto:

                                                            ciao Vale, volevo solo precisare che se rileggi la prima parte del mio commento ho scritto che bisogna educare i cittadini a cominciare dai più piccoli, naturalmente era sottinteso che gli insegnanti non possono sostituire i genitori, ma soltanto sensibilizzare, discutere, confrontare, stimolare. L’educazione è e rimane secondo me un valore che va “coltivato” nell’ambito della famiglia e dei genitori anche se molto spesso i nostri figli stanno più con gli insegnanti che con noi(vedi chi sta fuori casa anche 10 ore per lavoro, ma questo è un altro discorso”) Per il resto sono pienamente d’accordo con te.ciao

                                                            • n. 30 - Bruno Ghigi ha detto:

                                                              Egregio Sig. Notarfonso

                                                              La democrazia partecipativa, che ha ispirato la costituzione dei comitati, è uno strumento utile, occorre tuttavia non dimenticare ruoli e responsabilità, altrimenti si rischia di capovolgere il mondo. E’ vero, i comitati che si lasciano saccheggiare i diritti non sono esenti da colpe, ma contrariamente a quanto da Lei proposto, salverei le loro orecchie per concentrarmi sui saccheggiatori. La differenza è sin troppo evidente. I cittadini saccheggiati sono alle prese, nella loro quotidianità, con il lavoro, il pendolarismo, la precarietà, i meno fortunati con la disoccupazione. Per tutti c’è la famiglia, i figli, lo studio, la retribuzione che non basta mai, e l’elenco potrebbe proseguire. Non tutti sono in grado di sostenere un impegno nel sociale equivalente ad un secondo lavoro. La collaborazione, è possibile solo alla presenza di un’Amministrazione trasparente e coerente, qui è necessario invece un minuzioso e capillare controllo che richiede tempo, competenze e persino risorse economiche. Necessità determinata da un’Amministrazione che rema contro gli interessi collettivi dei quali, la prossima bolletta Acea Ato 2 né è solo un esempio. Il teorema da Lei esposto, negli effetti veritiero, mi sembra non tenga conto delle cause, di chi, deve fare cosa, come e quando. E’ mia opinione, che per scelte d’interesse collettivo, sia l’Amministrazione a dover cercare i comitati ed il consenso più largo possibile, non il contrario.

                                                              Proviamo a resistere

                                                              Un cordiale saluto
                                                              Bruno Ghigi

                                                              • n. 31 - Vito Notarfonso ha detto:

                                                                Egr. Sig. Ghigi,
                                                                Le faccio i miei complimenti per la proprietà di linguaggio nel suo intervento.
                                                                Personalmente , visto che ho assistito alla nascita dei comitati , rimango dell’idea che i comitati stessi devono essere promotori , nei confronti dell’amministrazione comunale,di qualsiasi iniziativa che è volta a tutelare gli interessi della collettività.
                                                                Sono d’accordo con Lei quando sottolinea il fatto che i ruoli vanno rispettati e che è compito dell’amministrazione coinvolgere da subito i comitati , però da qualche anno a questa parte ciò non viene fatto e di conseguenza si sta perdendo , giorno dopo giorno , la possibilità di una partecipazione attiva della popolazione a progetti con caratteristiche sociali.
                                                                Cordiali saluti
                                                                Vito Notarfonso

                                                                • n. 32 - Apollo_3 ha detto:

                                                                  Fantastiche passeggiate …..per le contrade.

                                                                  Era una bellissima mattina di primavera, quando di buon ora, decisi di farmi una passeggiata per le contrade di Atena.
                                                                  Quel giorno mi ero posto come obiettivo di scoprire i posti meno conosciuti del nostro territorio.
                                                                  Passeggiavo tra le stradine mal ridotte e facendo attenzione a non incappare in qualche buca non potevo che ammirare il fantastico paesaggio collinare che si presentava davanti agli occhi.
                                                                  Le ore passavano, il caldo si faceva sentire più che mai, stavo quasi per tornare indietro quanto la mia attenzione fu catturata da una strana stradina tutta asfaltata era (ed è) un gioiellino paragonata a tutte le altre strade, non ricordavo di averla mai fatta quella strada, la mia curiosità era grande, mi chiedevo dove porterà mai? Cosa ci sarà di bello?
                                                                  Presi la fantastica stradina, i lavori erano ben fatti, si vedeva che era da poco che l’avevano aggiustata, alzando lo sguardo si vedeva parte della vallata del Colubro, ma ai lati lati solo colline.
                                                                  Passeggiavo e non riuscivo a capacitarmi come mai in un posto così angusto, dove dove si può dire passano solo trattori agricoli si stavano facendo quei lavori e stranamente fatti veramente bene.
                                                                  L’avevo camminata quasi tutta, quando mi venne in mente una idea un po diabolica …. “Voi vedere che questa strada è stata messa a posto perché qualche particella catastale da agricola sta per diventare improvvisamente edificabile”.
                                                                  Voi vedere che è in corso qualche forma di speculazione edilizia …..!
                                                                  Si era fatto tardi, faceva sempre più caldo, decisi di tornarmene a casa con i miei nuovi dubbi.
                                                                  A voi la conclusione ….

                                                                  Un saluto a tutti gli Artenesi

                                                                  • n. 33 - elhombrito ha detto:

                                                                    @apollo-3:è vero che nel nostro paese l’abusivismo è un argomento scottante, però(premesso che non ho capito di che terreno parli) quando una particella cambia destinazione d’uso, non sempre ci si trova di fronte ad un abuso o ad una speculazione edilizia. Si presenta la variante al piano regolatore e se viene accettata passa…ma ogni caso fa storia a se. Le varianti sono o dovrebbero essere lo strumento migliore per progettare l’asseto del territorio, soprattutto in un territorio come il nostro in cui esiste un piano regolatore abbastanza recente.

                                                                    • n. 34 - Vito Notarfonso ha detto:

                                                                      @:elhombrito.
                                                                      ….. e poi ci si dimentica di inviare alla regione lazio le osservazioni dei cittadini al Piano Regolatore Paesaggistico Regionale.
                                                                      La consegna è avvenuta la settimana scorsa con circa un anno di ritardo e questo grazie al fatto che un nostro concittadino è coordinatore dei tecnici nominati per esaminare i ricorsi.
                                                                      Sembra che il comnune stesso non abbia fatto alcuna osservazione.
                                                                      In effetti se i vincoli interessano maggiormente terreni agricoli a cosa serve fare le osservazioni?Per far piacere a quattro cafoni che abitano in campagna e che non riescono nemmeno a trasformare la cantina in tinello ? Ma via Signori pensiamo a cose più grandi ,a nuove e belle palazzine a 200k€ ad appartamento che danno vita ad una sana economia sociale , anzichè stare a perdere tempo a sistemare locali dove oggi regnano ratti,scarafaggi e ragni….
                                                                      L’importante è fare varianti sui terreni agricoli senza vincoli,sè plus facile ( alla francese )
                                                                      Caro elhombrito questa volta mi hai un pochino deluso e te lo dico con tutta la franchezza e il bene che vi voglio per tutte le vostre iniziative,una più lodevole dell’altra.
                                                                      Un saluto
                                                                      Vito

                                                                      • n. 35 - elhombrito ha detto:

                                                                        @vito:forse hai mal interpretato le mie intenzioni:memore della caccia alla strega iniziata sul post di pietrina e difficilmente terminata, vorrei evitare che si spari a zero facendo di tutta l’erba un fascio.Solo questo, che poi ogni situazione vada vagliata e verificata è assolutamente fuor di dubbio. Ma preferisco che si evitino facili battaglie demagogiche.

                                                                        • n. 36 - Vito Notarfonso ha detto:

                                                                          La caccia alle streghe non è terminata forse per il timore di querele,ma non sappiamo nemmeno come finirà la vicenda tra Pietrina ed il comune o Regione che sia ….forse a tarallucci e vino…ma va bene così…l’importante è stato capire chi è stato il prevaricatore e chi il prevaricato.
                                                                          Andate a vedere i piani di lottizzazione di valle dell’oste e del colubro,che pur essendo stati approvati in consiglio comunale il 28.4 non sono stati caricati sul sito del comune.
                                                                          Andate a chiedere in comune come mai non avevano inviato alla Regione, dopo un anno , le osservazioni dei cittadini sul Piano paesaggistico regionale sebbene questa necessità l’avevo sottolineata durante il consiglio comunale e di cui avevate riportato il mio intervento sul blog.
                                                                          Andate a chiedere in comune se sono consapevoli della necessità di regolamentare la viabilità dei mezzi pesanti tra colle dei fiori e ponte del colle,dove non esiste nemmeno la segnaletica più elementare per segnalare incroci e precedenze , per non parlare della idoneità delle strade per il transito dei mezzi pesanti…….l’incolumità dei cittadini che vi abitano non importa più di tanto.
                                                                          Ops ……scusate questo è il forum della raccolta differenziata…..scusatemi per il disturbo arrecato per essere andato fuori tema,può capitare ..scusatemi di nuovo
                                                                          Buonasera e arrivederci
                                                                          Vito Notarfonso

                                                                          • n. 37 - Bruno Ghigi ha detto:

                                                                            Buonasera a tutti,

                                                                            Dal trend di visite e commenti fatti registrare, quest’articolo rischia di stabilire, almeno per la categoria ambiente, un nuovo primato sul blog oltre testimoniare, come le tematiche ambientali suscitino partecipazione, interesse e coinvolgimento. Tutto questo è insufficiente e potenzialmente dannoso per l’ambiente. Un paradosso solo apparente. Chiediamoci pure, legittimamente, se funziona il progetto pilota della raccolta differenziata nel centro storico, se l’educazione sostenibile è più incisiva se promossa dall’istituzione scolastica rispetto a quella famigliare, se l’Amministrazione ha adottato tutti i controlli e applicato le adeguate sanzioni, se ed in che misura, il peso della comunicazione può condizionare il buon esito del progetto e così via con tutti gli altri “se” presenti nei vari commenti. Ed ecco il più clamoroso degli autogol, confezionato non per le cose dette, ma per quelle taciute. Salvo errori, nei commenti non ci si chiede chi sia stato l’estensore del progetto pilota, se il Gaia o l’Amministrazione e con quale margine di autonomia, visto che l’uno è socio nell’altro, vanificando, per collusione, la distinzione tra controllato e controllore. Non si coglie, tra i firmatari dei commenti, il convincimento che la raccolta differenziata è il mezzo, non il fine, per una gestione alternativa e “virtuosa” del ciclo dei rifiuti. Non si rivendica il passaggio da tarsu a tia. Non ci si chiede se la frazione di rifiuto così differenziato viene lo stesso conferita in discarica o incenerita, in tal caso, per i residenti del centro storico è solo “fatica bruciata” e per l’ambiente un ulteriore carico di nocività.

                                                                            Proviamo a resistere
                                                                            Un saluto
                                                                            Bruno Ghigi

                                                                            • n. 38 - Wally ha detto:

                                                                              Alla fine e meglio essere “abusivo” che avere un piano di lottizzazione….
                                                                              Ops ……scusate questo è il forum della raccolta differenziata…..scusatemi per il disturbo arrecato per essere andato fuori tema,può capitare ..scusatemi di nuovo.

                                                                              • n. 39 - elhombrito ha detto:

                                                                                ragazzi non penso che l’ironia e la polemica rendano onore al peso e l’importanza di questo post, se vogliamo confrontarci ben venga, ma in modo serio!

                                                                                • n. 40 - mauro ha detto:

                                                                                  Apprezzo,le considerazioni emerse, in merito alla differenziata,l’inizio di una qualsiasi attività porta sempre sconcerto, specialmente nel centro storico di Artena dove per anni…. ma nessuno ne parla i cittadini della parte Alte hanno buttato ogni genere di rifiuto alle due “preci” asinara e fuor di porta, lanciando buste e rifiuti vari dalle finestre!!! quindi cambiare uno status quo,in un batti baleno non è facile!!!!

                                                                                  • n. 41 - Bruno Ghigi ha detto:

                                                                                    Egregio sig.Mauro,

                                                                                    Esperienze di raccolta differenziata in altri paesi, consentono di stimare in tre, massimo quattro mesi la messa a regime del servizio per l’intero territorio Comunale. Non è un lasso di tempo brevissimo, ma occorre consederare che il servizio esteso all’intero territorio, porterebbe al raggiungimento d’interessanti percentuali di raccolta differenziata. C’è da chiedersi con quali prospettive future per l’inceneritore di Colleferro del quale Artena ne è socio.
                                                                                    Proviamo a resistere
                                                                                    Cordialità
                                                                                    Bruno Ghigi

                                                                                  Lascia un commento

                                                                                  Inserisci il commento qui di seguito, o effettua il trackback dal tuo sito. Puoi anche sottoscrivere il feed dei commenti per questo articolo via RSS.

                                                                                  E' richiesta l'educazione, la pertinenza riguardo gli argomenti trattati ed è vietato lo spam.

                                                                                  E' possibile usare questi tag html:
                                                                                  <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

                                                                                  Su questo sito è attivo il servizio Gravatar. Per ottenere il proprio avatar globalmente riconosciuto, registrarsi a Gravatar.