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Lettera dei genitori della De Gasperi sul Carnevale 2010

3 marzo 2010 visto 1.045 volte 29 Commenti Scritto da jozmile


Quella che vi racconto è una breve storia, parla della scuola, dei bambini, delle insegnanti e di chi dirige la struttura scolastica.
C’era una volta ad Artena una scuola elementare, situata al centro della vita cittadina, durante la settimana del Carnevale le maestre della scuola primaria e dell’infanzia, permettevano agli alunni di mascherarsi, era bellissimo vedere i propri compagni mascherati dai loro idoli e dare così forma ai piccoli grandi sogni.
Un momento di gioia e di divertimento. Il tutto si svolgeva con pacatezza perché ci si trovava a “scuola”, niente spruzzi, spade ed oggetti pericolosi, solo principesse, supereroi e personaggi fantastici.
Un pochino di gioco distribuito tra le ore di studio ammirando i travestimenti di tutti i compagni e programmando già il travestimento del prossimo anno.
Un anno però …… e precisamente il 2010, tutto ciò non ha potuto prendere forma, perché?
Il perché non lo sappiamo. Ciò che sappiamo è che tantissimi bambini avevano annunciato alle loro famiglie che l’ultimo giorno di Carnevale, il famoso martedì grasso, il grembiule sarebbe stato inutile perché bisognava recarsi a scuola mascherati.
Purtroppo il lunedì che precede il martedì grasso, all’uscita della scuola venivamo colpiti da inquietanti avvisi: ”Non si fanno feste in classe, Non portate dolci e altro”. Non uno, ma tanti cartelli, affissi sia sulle porte d’ingresso della scuola sia sul cancello. Cartelli senza firma, ma che, trovandosi nel territorio scolastico, facevano probabilmente pensare che fossero stati autorizzati dalla dirigente. Un gruppo di mamme decide quindi di rivolgersi alla dirigente per capire il motivo di tale decisione. La risposta ricevuta è stata:” La festa non si può autorizzare perché non è stato presentato un progetto”.
Che cosa vuol dire?
Carnevale è diventato un progetto? Forse qualche maestra ha pensato di autorizzare il progetto Carnevale senza chiedere il permesso alla dirigente? Pensando che fosse del tutto naturale far mascherare i bimbi?
E perché nello stesso istituto, nelle classi della scuola dell’infanzia i bimbi si sono mascherati? Il progetto è stato presentato? Come possiamo fare per saperlo?
Per la seconda volta i genitori vengono avvisati con metodi a dir poco rudimentali di decisioni prese “dalla scuola”.
La prima volte è stata al rientro dalle vacanze di Natale quando, un minuscolo cartello, posto sulle vetrate dell’ingresso, avrebbe dovuto diffondere la notizia della posticipata apertura della scuola a causa del protrarsi dei lavori di sistemazione della caldaia. Cartello impossibile da leggere visto che il cancello era chiuso e forse non tutti sono riusciti a vedere le scritte a tale distanza (circa 10 metri per una scritta di carattere 18-20)! Perché non telefonare a chi rappresenta la classe per chiederle di avvisare i genitori? Troppo complicato? Forse un piccolo sito web dove poter condividere questo tipo di informazioni nel 2010 sarebbe un’ottima soluzione!
Insomma qui non discutiamo delle decisioni prese, ma delle modalità di comunicazione delle stesse.
I genitori sarebbero felici che le rappresentanti venissero utilizzate per condividere le decisioni e non solo per portare l’acqua e raccogliere i soldi del fondo cassa destinati all’acquisto di materiale di consumo per la scuola …….
Cosa abbiamo imparato da questa storia? Abbiamo imparato come NON COMUNICARE. Abbiamo imparato come generare la rabbia ed il malcontento dei genitori. Infine, e non meno importante, abbiamo imparato come rendere vane le aspettative dei più piccoli. I no e i sacrifici sono sacrosanti, ma vanno spiegati e giustificati adeguatamente affinché se ne possa trarre beneficio.

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29 Commenti »

  • n. 1 - Un genitore di Ponte del Colle ha detto:

    Nel plesso di “ponte del Colle” il Carnevale si è festeggiato come tutti gli altri anni!
    Cosa sono queste discriminazioni? Se ci sono regole devono valere per tutti!
    P.S.: Non mi sembra che ci sia programmato un Progetto Carnevale.

    • n. 2 - Un genitore di Ponte del Colle 2 ha detto:

      Per ciò che riguarda, invece, l’introduzione di cibi e bevande a scuola, c’è un articolo nel Regolamento di Circolo che lo vieta espressamente, anche se soltanto in qualche plesso viene fatto rispettare.

      • n. 3 - gianfranco ha detto:

        ahahah mi sembra una barzelletta……comunque mi dispiace per i poveri bambini…una volta quando ci andavo io a quella scuola c’era ancora, come dirigente Maria luisa Pecorari e con lei potevamo fare qualsiasi tipo di gioco e di uscita…..

        • n. 4 - nina ha detto:

          Mi chiedevo:se a scuola si fanno feste ci si lamenta che non si fa ’scuola’, se si fa ’scuola’ ci si lamenta che non si fanno feste! Cari genitori mi sembrate alquanto confusi! Sono mamma anch’io e alla Scuola ho sempre e solo chiesto di insegnare, ad educare e far divertire i miei figli ci ho sempre e solo pensato io!!! Rilassatevi e pensate a fare le mamme!

          • n. 5 - fabio ha detto:

            salve, è vero che alla materna hanno consentito di andare mascherati a carnevale….ma nessun tipo di dolce,pizza ecc., vietato dalla direzione! devo dire che sono troppo fiscali…..che cosa sarebbe successo se i bimbi mangiavano un dolcetto o un po di pizza? per chi non li puo mangiare certamente i genitori avrebbero portato qualcosa di alternativo da dargli. niente coriandoli,le bidelle poi si lamentano…
            che festa è stata? scusatemi ma la delusione maggiore è stata nel vedere che il Comune non ha organizzato alcuna festa…..per fortuna che colleferro è vicino.

            • n. 6 - una mamma della De Gasperi ha detto:

              @nina
              ma noi siamo tranquille e rilassate,e siamo tutt’altro che confuse, ed anche noi pensiamo all’educazione ed al divertimento dei nostri bambini e che a scuola ci si va per imparare!!!!
              Se hai letto bene ,la “storiella” vuole mettere soprattutto in evidenza i metodi poco consoni nel divulgare le decisioni prese dalla dirigente (in questo caso a mio avviso discutibili!!!).
              @un genitore di ponte del colle 2
              pienamente concorde nel rispettare il regolamento di circolo per il divieto di poter introdurre cibi e bevande ma addirittura vietare le maschere!!!!!???

              • n. 7 - alunna De Gasperi ha detto:

                Ciao io sono una bambina che studia Alcide De Gasperi e per me non è sembrato giusto quello che hanno fatto a noi bambini non facendoci fare Carnevale. Di venerdì il giorno che ci hanno dato la notizia che potevamo festeggiare Carnevale io con i miei amici già cominciavamo a chiederci l’un l’altro da che cosa ci saremmo vestiti così io quando annunciai ai miei genitori che potevamo festeggiare il martedì grasso mi hanno comprato il vestito con gli oggetti. Quando sono venuta a sapere che non festeggevamo più io mi sono molto arrabbiata. Ora voglio sapere cosa ci faccio con quel vestito o mi ripaga la dirigente o ci fa vestire fate voi!

                • n. 8 - Pietro ha detto:

                  comunque ci sono anche i papà come me…
                  E come dice la collega del commento n. 7, (posso chiamarti così?)i genitori desiderano tutti che in classe si insegni a scrivere a leggere ma soprattutt a riflettere, ad aprire la mente per crearsi un proprio punto di vista,un’ opinione. Ci sono i consigli le riunioni ma diquello che a scuola si può fare e si deve fare nessuno lo ha comunicato,dove lo leggiamo? Voi lo avete avuto il pof? Oppure avete letto cosa copre l’assicurazione obbligatoria? E quella volontaria?I servizi sono ridotti all’asso e non sempre è facile avere informazioni, io ho telefonato almeno 10 volte in segreteria per sapere se mia figlia era stata inserita nella classe a tempo pieno.Che opinione si sono fatti tutti i genitori su di una scuola in cui bisogna portate la carta igienica, i fogli, dare il contributo volontario,fare l’assicurazione etc…Sta diventando sempre meno pubblica. Il Comune (che è il responsabile della struttura scolastica) lamenta la totale mancanza di fondi. Si parla di diritto allo studio e diritto la gioco, hanno 6 anni, un paio d’ore di gioco avrebbero interrotto la didattica?

                  • n. 9 - fabio ha detto:

                    Pietro concordo pienamente con te!
                    L’ultima è di stamattina…..domani c’è sciopero, non garantiamo le lezioni. domanda: ma voi insegnanti scioperate? risposta: non lo sappiamo! telefona domani e vedi se ci siamo…
                    sono allibito, ma non lo sanno se scioperano o meno il giorna prima? secondo me sperano che i genitori non portano i figli a scuola, così loro si prendono la paga senza far nulla.
                    saluti

                    • n. 10 - jozmile (autore) ha detto:

                      Sarà che qualche maestra un pò ci marcia? Certo che se il malcostume italiano parte dalla scuola… Complimenti!

                      • n. 11 - luisa ha detto:

                        La comunicazione dello sciopero degli insegnanti con la quale si dice che “domani c’è sciopero, non si garantiscono le lezioni” è un ennesima ipocrisia perchè come dice giustamente Fabio, l’insegnante sa benissimo se quel giorno aderirà allo sciopero, visto che comunque qualche girno prima deve comunicare l’adesione o no in direzione (anche se la comunicazione a dire il vero non è vincolante per il docente, può sempre ripensarci e non aderire).
                        Ora non si può chiedere come fa qualche docente (sic!) che un genitore accompagni a scuola il proprio figlio, si assicuri che ci sia il proprio insegnante dopo di che può lasciarlo. Tanti genitori preferiscono tenerselo a casa. Con, forse, giubilo da parte delle insegnanti che quel giorno avranno in classe magari 5 alunni invece di 25! (E’ malafede?)

                        • n. 12 - una mamma della de gasperi ha detto:

                          @fabio
                          scopo dello sciopero è quello di creare disagio convieni con me? Forse dobbiamo spostare l’attenzione più sulla “scorrettezza” delle maestre che non ci vogliono comunicare il giorno prima la loro adesione o meno allo sciopero!!!!

                          • n. 13 - adelelashekkia ha detto:

                            per fabio e luisa
                            lo sciopero è un diritto che non si puo’ mettere in discussione, che sciopero è se non crea disagio, forse gli operai della videocon bloccando l’autostrada creano meno disagio, parlare di scorrettezza delle insegnanti che si vogliono prendere la paga senza lavorare è una offesa grave ed ingenerosa verso le insegnanti, tanto piu’ che scioperando le maestre ci rimettono dei soldi, ho 2 figlie alle elementari e se non ci saranno le maestre saranno divise in altre classi.
                            partendo da questi presupposti si scredita il lavoro delle maestre e si autorizzano i propri figli a non riconoscere l’ autorevolezza del ruolo dell’ insegnante.
                            diciamoci la verità molto spesso lo sciopero è dei genitori che non portano i figli a scuola per paura dello sciopero
                            Per evitare equivoci non sono un insegnante.
                            un abbraccio circolare

                            • n. 14 - sobrio ha detto:

                              genitori come fabio e luisa hanno preso la scuola come un parcheggio a ore dove scaricare i propri figli,con le insegnanti che fungono da custode
                              Il diritto all’istruzione è sacro cosi come il diritto di sciopero.
                              Se viene annunciato uno sciopero nei trasporti gli utenti si regolano di conseguenza,cosi come lo debbono fare i genitori per la scuola.
                              L’adesione allo sciopero è personale e se lo sciopero è nazionale la scuola lo sa come lo sanno tutti.
                              Chiedere al singolo insegnate se fa scipoero o meno è legittimo ma non è legittimo inveire contro gli insegnanti se non danno risposte certe.
                              A cosa serve la risposta certa ? A decidere se c’è la possibilità di parcheggio ?
                              Rispettate una volta tanto i diritti anche degli altri senza tante insofferenze.

                              • n. 15 - fabio ha detto:

                                x mamma, adele, sobrio ecc.:
                                1)mia figlia non è un veicolo o un oggetto! io non la vado a parcheggiare all’asilo per alcune ore; è un diritto di tutti i bambini andare all’asilo;
                                2)il diritto di sciopero non lo si nega a nessuno…..noi genitori siamo già partecipi dei loro problemi, vedasi autotassazione obbligata x fondo cassa, acquisto carta igienica,tovaglioli,colori, fogli ecc.ecc.
                                3)la mia lamentela riguarda esclusivamente la correttezza nel dire: si aderisco oppure il contrario. perchè farmi prendere un giorno di ferie o pagare una baby sitter?
                                forse voi essendo di Artena e avendo i parenti vicini non capite il problema di chi abita qui per lavoro e non può contare sull’appoggio altrui.
                                oggi le maestre erano presenti, la scuola funziona regolarmente….io ho perso un giorno di ferie. GRAZIE
                                ps: nel Comune limitrofo dove risiedevo fino a poco tempo fà le insegnanti ti avvertivano se partecipavano allo sciopero…forse perchè avevano oltre 20 anni di servizio?

                                • n. 16 - adelelashekkia ha detto:

                                  @ fabio
                                  quando c’è lo sciopero non è che la scuola rimane chiusa, magari non ci saranno le lezioni, i bambini verranno divisi ed aggiunti alle altre classi, di brutto nel suo post c’era l’insinuazione sulla professionalità delle insegnanti, prendersi i soldi senza far nulla dai è proprio brutto
                                  un abbraccio cirolare

                                  • n. 17 - valeria ha detto:

                                    Ieri abbiamo chiesto alle insgnanti se oggi avessero fatto sciopero. Risposta:non lo sappiamo. Ieri sera mia figlia mi dice che le maestre hanno detto in classe “domani stiamo tutti a casa”. Questa come la chiamate? Poca professionalità? Malafede? Onestà? …………..
                                    continuiamo….questa mattina prima di uscire di casa ho telefonato in segreteria, alla mia domanda sul regolare svolgimento delle lezioni e sulla presenza della maestra (almeno di quella che fa la mattina) e sulla mensa la risposta è stata ” e perchè chiama in segreteria?” e dove avrei dovuto telefonare????? boh! Fatto sta che siamo andati a scuola e sapete cosa? c’erano le maestre e la mensa era regolare, insomma tutto come gli altri giorni……anzi no, mancavano molti, ma molti bambini. Non ce l’ho assolutamente con le maestre anzi le stimo e ritengo che siano molto preparate (parlo per le maestre di mia figlia) pero’ diciamo la verità…..ci hanno provato!!!!!!

                                    • n. 18 - Pietro ha detto:

                                      Lo sciopero non si tocca, diritto raggiunto nei decenni con migliaia di morti.
                                      Il disagio però lo crei aderendo senza avvisare e non presentandoti a scuola dopo che il giorno prima hai detto alla classe che non ci saresti stata…in questo modo metà della classe non si presenterà (erano in 12). Il disagio creato a cosa ha portato?A farti stare in classe più rilassata? O ci si aspettava il 100% delle assenze? Vi prego smentitemi.
                                      Lo stato siamo noi! E’ questo che mi preoccupa.
                                      Saluti e viva l’Italia.

                                      • n. 19 - marialuisa ha detto:

                                        A parte il fatto che la legge tutela i minori e la scuola si attiva anche in caso di sciopero degli insegnanti alla loro custodia, non capisco perchè Valeria pretenda di sapere in anticipo dalle maestre se faranno o meno sciopero! La maestra che sciopera non mette in pericolo i suoi bambini perchè la scuola comunque se ne prende cura e la maestra che non sciopera anche se precedentemente aveva fatto intuire il contrario,avra’ causato disagio anche a nostro vantaggio visto che si lamentano per come ‘chi comanda’ tratta la scuola! Ci lamentiamo perchè dobbiamo comprare la carta igienica e poi se si lamentano anche le maestre con l’unico mezzo che ancora hanno a disposizione non ci sta bene piu’? Ho altri figli alle Medie e vi chiedo:perchè nessuno si lamenta con i professori che adottano lo stesso metodo riguardo allo sciopero e oltretutto si arrabbiano con i ragazzi che in quel giorno si sono ‘permessi’ di andare a scuola?

                                        • n. 20 - Paolo ha detto:

                                          Preoccupiamoci piuttosto di tutti i giorni in cui la De Gasperi è rimasta chiusa, a cavallo delle vacanze di Natale, per la sostituzione della caldaia, causando gravi problemi ai genitori lavoratori.
                                          Era da immaginare che in inverno piove e i lavori si sarebbe protratti più del previsto. Ma eravamo già in campagna elettorale e quindi…

                                          • n. 21 - Paolo ha detto:

                                            dimenticavo… Vogliamo parlare del divieto di entrata delle macchine nel piazzale della scuola, sempre ignorato da molti genitori? Che oltre a transitarvi lo fanno anche a velocità sostenuta? Questo è un altro tema importante su cui riflettere.

                                            • n. 22 - Pietro ha detto:

                                              Quel divieto lo rispettano in pochi.
                                              Il problema è che ci vorrebbe un candello elettrico, in modo che i “collaboratori scolastici” possano provvedere all’apertura e alla chiusura. In alternativa un percoso per i pedoni diverso da quello delle autovetture, a cui potrebbe essere consentito il solo transito e non il parcheggio.Ma troppo complicato? Piccoli problemi di natura organizzativa o disorganizzativa.

                                              Sottoporrei invece a tutti una domanda? Che ne pensate della grande confusione all’uscita?Parlo della scuola elementare e delle 3 file di “macchine” che per 10, 15 minuti creano il caos…

                                              I vigili? Non pervenuti. Proprio non ci riusciamo a parcheggiare altrove. Si potrebbe sensibilizzare la gente con una campagna “Ogni auto ha un posto, ogni posto ad un’auto” fotografando i modi di parcheggiare incredibili e magari premiando la foto migliore.
                                              Magari i ragazzi di artenaonline ci fanno un pensierino.

                                              • n. 23 - jozmile (autore) ha detto:

                                                Trovo oltremodo preoccupante il fatto che un dirigente scolastico non voglia approfittare di questi spazi per rispondere a quelli che sono i suoi veri referenti, ovvero i genitori dei propri alunni. Ce ne ricorderemo quando questo spazio servirà alal direzione scolastica della De Gasperi.

                                                • n. 24 - Una Mamma ha detto:

                                                  Ma perchè, se siete cosi corretti, non provate a fare voi per un giorno l’insegnante?

                                                  Io lo trovo un lavoro estremamente logorante! Non per il fatto dei bambini, ma per i geniroti che si lamentano e richiedono servizi che la scuola non potrà MAI dare per mancanza di fondi, per giunta, non garantiti e non inviati dal Governo.

                                                  Ricordiamoci che comunque le insegnanti non sono degli automi, sono delle persone e se non vogliono far sapere se aderiscono allo sciopero o meno, non sono tenute a comunicarlo. Lo sciopero è un diritto, e la sua adesione è libera e discreta fino alla partecipazione alla manifestazione.

                                                  Addirittura lo stipendio dell’insegnate italiano, rispetto a quello di altre nazioni europee, risulta molto al di sotto, per tutte le responsabilità che le competono.

                                                  E per quanto riguarda i bambini, l’educazione che si impartisce in famiglia, non la può impartire la scuola. Si parla tanto di diritto allo studio, ma poi si va a mancare di rispetto alle insegnanti, che alla fine dei conti, sono persone come noi.

                                                  • n. 25 - Pietro ha detto:

                                                    Parliamo di stipendio?
                                                    Wow, in assoluto lo stipendio di una maestra non alto dovrebbe poter raggiungere, con 7/10 anni di anzianità cira 1300 euro netti.
                                                    Addesso via con i conti:
                                                    13 mensilità=16.900 all’anno
                                                    ore settimanali=25
                                                    >Giorni lavorativi in un anno (didattica):
                                                    Settembre:circa 10 giorni
                                                    ottobre circa 20
                                                    novembre circa 20
                                                    dicembre: circa 16
                                                    gennaio: circa 16
                                                    febbraio:circa 20
                                                    marzo:circa 20
                                                    aprile: circa 16 (se c’è la Pasqua)
                                                    maggio:circa 20
                                                    giugno:circa 4
                                                    TOTALE GIORNI:162
                                                    SENZA contare giorni presi per malattia, riunioni sindacali.
                                                    ORE ANNUE:162 giorni X 5 ore al giorno= 810 ore annue
                                                    Paga oraria= 16.900/810= 20,86 euro orari.

                                                    Con chi lo vogliamo confrontare? Vediamo, contratto a progetto? Sono diffusissimi, anzi stanno diventando lo standard.Ok!

                                                    Stipendio mensile: 1600 euro netti (ammazza)
                                                    12 mensilità se ti va bene=19.200 all’anno (la tredicesima non è contemplata).
                                                    ore settimanali=40 (ma se lavori nel privato diventano 50)
                                                    >Giorni lavorativi in un anno:
                                                    Settembre:circa 23 giorni
                                                    ottobre circa 23
                                                    novembre circa 23
                                                    dicembre: circa 22
                                                    gennaio: circa 22
                                                    febbraio:circa 23
                                                    marzo:circa 23
                                                    aprile: 22 (se c’è la Pasqua)
                                                    maggio:circa 23
                                                    giugno:circa 23
                                                    luglio: circa 23
                                                    agosto: circa 10
                                                    TOTALE GIORNI:237
                                                    EVENTUALE malattia non viene pagata,sospende il contratto, l’INPS eroga una somma, meno del 50 per cento della paga giornaliera media.
                                                    Ferie non pagate, se prese in agosto e viene pagata la mensilità per intero, vuol dire che il datore di lavoro è un santo.
                                                    Senza contare che se al datore di lavoro non vai più bene ti manda via senza tante spiegazioni.
                                                    Ma facciamo il conto…
                                                    ORE ANNUE:237 giorni X 8 ore al giorno= 1896 ore annue
                                                    Paga oraria= 19.200/1896= 10,12 euro all’ora.
                                                    Senza contare che i contribuiti sono versati in misura ridotta.

                                                    La differenza c’è e si vede ma nessuno nega che il lavoro delle maestre e delle insegnanti in genere sia estremamente faticoso, degno del massimo rispetto e di fondamentale importanza.
                                                    Ugualmente faticoso quello degli infermieri a progetto che fanno le notti, puliscono i malati e tutto il resto, con il rischio di contrarre pericolse malattie.
                                                    Mi sta bene tutto ma la definizione logorante non si addice al lavoro delle insegnanti, la norma prevede molte mansioni usuranti per esempio:
                                                    # Lavori in galleria, cava o miniera
                                                    # Lavori in cassoni ad aria compressa;
                                                    # Lavori svolti dai palombari;

                                                    In attesa di un cortese cenno di riscontro, porgo a tutti gli auguri di PASQUA.

                                                    • n. 26 - serio ha detto:

                                                      A Pietro voglio contestare qualche dato:
                                                      -Nelle ore settimanali vanno considerati anche i rientri per la programmazione,i collegi dei docenti,gli incontri con i genitori , con le equipe medico-scolastiche,la partecipazione a progetti mirati.
                                                      per cui le ore sono molte di più rispetto al calcolo ” visivo “.
                                                      -La correzione di compiti non viene fatta a scuola ma a casa
                                                      -La preparazione dei compiti e delle verifiche viene fatta a casa
                                                      -La compilazione dei registri viene fatta a casa
                                                      Tutto ciò per non togliere ore alla didattica
                                                      Da queste cose si può dedurre che le ore settimanali sono sono molte di più delle 25 che tu ipotizzi ( solo didattica ).
                                                      -I giorni lavorativi medi mensili sono gli stessi degli altri lavoratori del privato in quanto i sabati e le domeniche non si lavora di qua e non si lavora di la.
                                                      -Come detto prima fai il calcolo solo sulle ore di didattica e non su quelle complessive e consideri in modo errato,mese per mese , le ore effettivamente lavorate.
                                                      -A settembre il lavoro inizia dal giorno 1
                                                      -A giugno termina il 30
                                                      -I giorni di malattia li prendono anche chi lavora nel privato,con la differenza che agli insegnanti vengono ritirati un po di soldini.
                                                      -Vai a verificare lo stato delle corde vocali degli insegnanti dopo venti anni di insegnamento.
                                                      Poi c’è una cosa che tantissimi non sanno,anche gli insegnati stessi :
                                                      L’INSEGNANTE ELEMENTARE NON HA COPERTURA INAIL,non è prevista nel contratto.
                                                      Questo significa che se l’insegnante elementare si fa male a scuola NON LO PAGA NESSUNO.
                                                      Se vuole essere tutelato contro gli infortuni sul lavoro si deve fare un’assicurazione propria.
                                                      Cosi come deve farsi un’assicurazione per danni contro terzi,perchè se un bambino si fa male dentro la scuola è l’insegnate a risponderne e non la scuola.
                                                      Quindi l’insegnante oltre a preoccuparsi della didattica si deve preoccupare anche della sicurezza dei nostri/vostri figli.
                                                      Il confronto con i lavoratori a progetto non è da prendere a confronto , con tutto il rispetto di chi è soggetto a “subire” le angherie legate a questo tipo di contratto ,perchè altrimenti dovremmo parlare anche dei precari nella scuola ( come i supplenti ) e in questo caso dovremmo parlarne per giorni.
                                                      Concludo qui e auguro
                                                      Buona Pasqua a tutti

                                                      • n. 27 - Pietro ha detto:

                                                        @Serio:

                                                        forse non sono stato precisissimo, ma è evidente che si tratta di un calcolo approssimato, nell’uno e nell’altro caso.
                                                        Mi farebbe però piacere, sapere quanti compiti una maestra di prima elementare corregge a casa.

                                                        Ripero e sottolineo:Le maestre fanno un lavoro duro e di grande responsabilità.

                                                        Ho dimenticato le riunioni con i genitori, giusto 3 o 4 in tutto l’anno.

                                                        Vi invito ad andare a scuola dall’8 al 30 giugno e contare le maestre presenti…
                                                        Stessa cosa dal 1 settembre ad inizio attività didattica.

                                                        Certo onore al merito alle maestre che si prendono il compito di redigere l’orario, di partecipare alle varie attività organizzative
                                                        etc. , con un guadagno molto esiguo.

                                                        Altra riflessione:

                                                        I giorni lavorativi nei contratti a progetto sono concordati tra il datore di lavoro ed il lavoratore e nulla toglie al datore di lavoro di utilizzare 6 giorni su 7.

                                                        Ovviamente il mio era solo un esempio.

                                                        Sulla questione dell’INAIL, mi riservo qualche ricerca per rispondere.
                                                        Da vedere anche il D.M. 10 ottobre 1985, dove si parla di assicurazione antinfortunistica delle maestre.

                                                        Non sarebbe male che qualcuno degli addetti ai lavori (maestre)dia il suo contributo con un messaggio sul sito.

                                                        • n. 28 - serio ha detto:

                                                          Caro Pietro,se un’insegnante cade scendendo le scale della scuola o gli succede qualcosa dentro all’interno dell’istituto dove insegna non c’è copertura assicurativa INAIL.
                                                          L’INAIL interviene solo per infortuni legati ad attività di laboratorio,di educazione fisica o in caso di rappresentazioni teatrali.
                                                          Questo è quello che recita l’Art. 1 DPR n.1124 30 giugno 1965.

                                                          I dipendenti delle amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo, sono assicurati contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali in base alle disposizioni del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, e successive modifiche ed integrazioni, ed alle norme contenute nel presente decreto.

                                                          L’obbligo dell’assicurazione di cui al precedente comma è limitato ai dipendenti statali che vi sono soggetti ai sensi degli articoli 1 e 4 del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124.

                                                          L’assicurazione del personale sopra menzionato è attuata dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro per ciascuna amministrazione dello Stato dalla quale il personale medesimo dipende, col sistema di gestione per conto dello Stato.

                                                          …omissis……

                                                          5) gli insegnanti e gli alunni delle scuole o istituti di istruzione di qualsiasi ordine e grado, anche privati, che attendano ad esperienze tecnico-scientifiche od esercitazioni pratiche, o che svolgano esercitazioni di lavoro

                                                          E’ uno scandalo o no limitare l’assicurazione alle sole esercitazioni fisiche?
                                                          Mi dispiacerebbe che questa discussione si trasformasse in una guerra tra poveri a beneficio invece di chi i tanti problemi legati ai vari mondi del lavoro non li ha.

                                                          • n. 29 - Pietro ha detto:

                                                            @Serio
                                                            E’ sicuramente uno scandalo, quasi uguale a quello che si rinnova ogni anno quando chiedono a noi genitori di pagare il contributo volontario e l’assicurazione. Altrettanto scandaloso è il patto di corresponsabilità che dobbiamo firmare,come se un genitore potesse intervenire con il pensiero…
                                                            Ovviamente il mio parere è generale.

                                                            Probabilmente ha ragione Serio quando dice che questa discussione potrebbe tramutarsi in una guerra tra poveri.

                                                            La scuola sta procedendo verso un sempre più intenso degrado, senza fondi, senza strutture adeguate. Molte scuole cercano fondi con i progetti del F.S.E. ma non ci sono sempre le competenze.
                                                            L’informatizzazione? LASCIAMO PERDERE!
                                                            Per fortuna abbiamo ancora degli ottimi insegnanti…molti dei quali con la vocazione all’insegnamento, altri…un pochino meno.
                                                            Spero vivamente che non svanisca anche la professionalità, sarebbe il colpo di grazia.
                                                            Comunque io non ho nulla contro gli insegnanti, le mie sono riflessioni, io sono convinto che lo sviluppo debba passare attraverso la scuola e la politica dovrebbe tenere in debita considerazione che la scuola favorisce un’armonica crescita, politiche a favore della scuola sono di fondamentale importanza.
                                                            La politica dichiara di essere a favore delle donne lavoratrici da un lato e dall’altro incentiva le nascite con bonus e premi di vario genere, ma a cosa servono tali politiche se poi diventa impossibile prendersi cura della prole? Da giugno a settembre o smettiamo tutti di lavorare oppure paghi 350-400 euro al mese per PARCHEGGIARE i pargoli in strutture di dubbia professionalità. Non tutti (quasi nessuno) possono permettersi di gestirsi il tempo del proprio lavoro e decidere quando possono stare con i propri e quando lavorare, ma questi sono temi che richiedono troppo tempo e forse non interessano neanche tanto.

                                                            Vorrei chiarire che non ho nulla contro la classe degli insegnanti, anzi tra i miei familiari più stretti ve ne sono molti che operano dalla materna all’università e vedo la dedizione ed il tempo che vi dedicano al di fuori della “scuola”.
                                                            I buoni ed i cattivi ci sono ovunque, ti lascia l’amaro in bocca quando i cattivi vengono pagati con i soldi dei buoni…

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